Loki+Thor (5): Normal life p.1

Loki e Thor sono due ragazzi, ora figli adottivi del dottor Odinoson e di sua moglie Francesca.

La nuova città, la nuova vita di Loki Odinoson era diversa da quella vecchia. Ora portava grandi felpe lanose di Yale o dei Giants. Jeans di prima qualità e scarpe che costavano più di un pieno di benzina. Pure il suo nuovo fratello, Thor, ne sembrava sorpreso; entrambi erano cresciuti in orfanotrofio, si erano spinti nel fango e tirati secchi di acqua per anni. Si guardavano in imbarazzo, nervosamente.
Il primo vero giorno di scuola era il 16 ottobre, un lunedì.
Loki si era alzato alle 6, si era stirato con cura e nella doccia aveva strigliato con forza, con una spugna dura e grattugiato la sua stessa pelle fino a rendere suo colore perlaceo ancora più candido. Aveva lavato i capelli a fondo e reso il più pulito possibile la sua chioma nera "macchia di petrolio". Aveva reso se stesso il più normale possibile.
Aveva strigliato i capelli e li aveva asciugati con attenzione. Aveva indossato una candida camicia bianca che sul suo fisico asciutto e allampanato, lo faceva ancora più smilzo di quanto fosse già, e dei jeans grigi. Prese il suo nuovo zaino nero della Eastpak e uscì dalla sua stanza. Era una casa enorme, quasi quanto l'intero orfanotrofio. La cucina era due volte o tre, quella a cui era abituato.
Francesca era intenta a preparare dei burrosi biscotti all'avana e cioccolato e gli diede il buongiorno con un luminoso sorriso.
-buongiorno caro, vieni, siediti, ti ho preparato la colazione-
Lui nervosamente si sedette sullo sgabello imbottito.
-vi ho preparato il pranzo, due toast al formaggio e prosciutto e vi ho messo una bibita energetica così avrete più carica, un frutto, una bottiglia di acqua e 5$ in caso vi servisse un qualcosa in più...- gli disse. -come hai dormito, tesoro?- gli chiese con dolcezza.
-bene, grazie Francesca- rispose nervosamente.
-nulla, ora mangia che poi vi accompagno a scuola-
Il ragazzo annuì e lei gli mise davanti una tazza di latte fumante e un piattino con 5 o 6 biscotti e qualche spicchio di pera e arancio.
Il ragazzo sorrise, non era abituato a quel tipo di gentilezza e si accorse che lo rendeva molto grato e felice.
-sei molto gentile, grazie mille- disse lui sorridendole.
-di nulla Loki, mi fa piacere-
Francesca è molto bella, mora con lunghi capelli lisci e con occhi verdi. Era elegante e gentile, al ragazzo piaceva molto.
Sorridendo, afferrò un biscotto e lo gustò senza rovinarlo col liquido. Era delizioso e caldo.
Mentre si perdeva nella goduriosa fame, Thor entrò in cucina, con la sua allegria solare.
-buongiorno Francesca, ciao Loki- disse sorridendo il biondo.
Indossava lui pure una camicia bianca, che però cadeva diversa da come cadeva al moro, avendo lui un fisico più muscoloso e ben piazzato, con spalle larghe e possenti. Thor era corpulento, ma non grasso, alto già 1.80 e non aveva nemmeno finito la crescita. Avevano entrambi 16 anni in quel momento, ma Thor era molto più sereno e allegro, di Loki che si teneva tutto dentro ed era spesso triste.
-buongiorno Thor, vieni, fai colazione- gli dice Francesca e anche l'altro ragazzo si sedette sullo sgabello.
Assaggiò un biscotto e sorrise. -sono buonissimi Francesca, grazie- disse Thor felice.

Finita la colazione, i ragazzi raccattarono su le loro cose e con Francesca sulla Jeep imponente partirono verso la scuola, Loki davanti e Thor dietro.
Percorsero un bel pezzo della città prima di arrivare all'edificio scolastico. Era circondato da alti cancelli arancio, al momento aperti e fuori da essi un piccolo parcheggio in cui Francesca si fermò.
-vi passo a prendere alle 4- dice. -nello zaino vi ho messo il pranzo e la scuola mi ha comunicato di mandarvi in segretaria a prendere gli orari e i materiali. Fate i bravi- continuò lei. -vi voglio bene ragazzi- li salutò entrambi prima che uscissero e aspettò che si avviassero prima di ripartire.
I due ragazzi entrarono dai cancelli  e guardandosi intorno, seguirono un piccolo cartello bianco che segnava la segreteria, verso destra. Sulla destra infatti vi era un piccolo edificio con mattoni rossi a vista con scritto in alto: SEGRETERIA.
Entrarono in imbarazzo e si trovarono davanti una serie di piccole scrivanie con cestelli di ferro e un paio di segretarie al lavoro.
Si avvicinarono ad una donna minuta con tantissimi ricci castani.
-salve- disse il moro. -io sono Loki e lui è... Mio fratello Thor- disse esitante. La donna sorrise hai due ragazzi.
-certo i figli del dottor Odinoson, benvenuti alla scuola superiore di Seattle-
Passò loro moduli, orari e libri, oltre un paio di piantine, dispense di appunti e gli impegni.
Poi augurò loro una buona giornata. Usciti, Loki guardò il suo orario e scoprì di avere storia.
-cos'hai?- chiese al nuovo fratello.
-matematica- poi confrontarono gli orari e scoprirono corsi in comune. Erano soli ma erano comunque il punto di riferimento dell'altro.

Yeeeee, in orario, eccomi!
Nuova tipologia, volevo strafare, e penso continuerò così... Perché sì, perché mi piace e a voi? Ovviamente aggiungerò dei primi amori e litigi... Ma secondo me ci sta e non sono razzista...
Un bacio Heroes...
Ps. Nel prossimo capitolo, SORPRESA!

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