Iron Man (2) - rainy day
Tony Stark x Reader
(Meghan Parker)
-non è figo il professor Stark? Io lo trovo figo-
Jo, tua cugina, con la sua coda ramata, si era presa una cotta per il professor Stark che ormai vi insegnava da quasi una settimana.
Non avevi mai capito così bene la lingua inglese come in quel periodo.
Ma pensando a lui, ti sentivi arrossire a pensare a due giorni prima:
Tornavi verso casa dopo l'ennesima discussione con tuo fratello Peter.
In quel periodo quel 16enne era distaccato, nervoso e quasi volgare. Ma quel giorno, da poco dopo che eri uscita di casa per raggiungere Peter al campo di atletica pioveva a dirotto e tu bagnata era ormai la seconda volta che percorrevi tutta la città.
Tua madre ti aveva chiesto di assicurarti che Peter avesse i soldi per prendere il pullman o la navetta.
Ma tu eri senza e ormai fradicia dalla testa ai piedi approfittavi delle tende tese dei negozi del trafficato Queens e mentre, sulla strada di ritorno stavi per arrivare in centro, accostó un auto che quando tirò giù il finestrino riconoscesti il viso cruciato del professor Stark.
-Meghan Parker... Che cosa fai in giro senza essere coperta?-
Stavi per iniziare a ridere ma poi un tuono risuonó sulle vostre teste.
-sali ti accompagno a casa...- disse lui secco.
Eri conscia di non doverlo fare, ma avevi freddo. Lui tornò a guardarti.
-non era una domanda, Parker-
-sì signore...- facesti sarcastica salendo sulla BMW del professore.
L'abitacolo era asciutto e chiudendo la portiera ti accorgesti che ti aveva messo una coperta sul seggiolino e aveva acceso il riscaldamento.
-grazie professore- dicesti subito dopo che te ne accorgesti.
-Tony- disse a mezza voce lui ma in modo che potessi sentirlo.
-Tony- ripetesti cercando di non far notare quanto fossi in imbarazzo, zuppa come un pulcino, coi capelli arruffati e grondanti.
-che facevi in giro con questa pioggia?- ti chiese accendendo l'auto.
-mio... Mio fratello era fuori, mia madre mi ha chiesto di controllare che avesse i soldi per il pullman e, visto che aveva il telefono a casa sono andata a controllare di persona- strinsi le spalle. -lo so che è una ragione davvero stupida ma Peter è un periodo che... Ha preso male l'abbandono di papà-
Tony Stark sembrò dispiaciuto ma non eri sicura, perché fissava la strada.
-è giovane forse ingenuo ma prima o poi cambierà, vedrai...-
-non so... A 16 anni io non ero così-
-ma i ragazzi maturano più tardi, chiedilo a qualche tuo compagno... E l'abbandono di un padre può farlo crescere o farlo diventare ribelle...-
La sua direttezza ti fa stringere il cuore.
Eravate sempre stati uniti, tu e Peter e quando un mese prima vostro padre aveva lasciato una lettera con scritto che se ne andava con la massaggiatrice, tutto era cambiato e imploso.
-ti manca?- ti chiede senza smettere di guardare la strada.
-che importanza ha? Se n'è andato non posso piangere sulle sue scelte...- poi lo guardi. -perché me lo chiedi?-
-chiedo perché quando i miei genitori sono morti ero triste poi arrabbiato, ho rimpianto ogni momento in cui mi sono negato il loro affetto... Tu ancora sei giovane Meghan, quando avrai 30 anni forse tu ti pentirai di non aver detto a tuo padre tutto quello che ti stai tenendo dentro in questo momento-
Lui alla fine ti guardò, uno sguardo infinito e caldissimo quasi quanto il riscaldamento acceso. Eravate fermi.
Ogni muscolo e termine nervoso desiderava una sola cosa...
Le vostre labbra si toccarono e gli gettasti le braccia intorno al collo mentre finivi sopra di lui. Era così caldo, suadente, sexy...
Fosti tu ad aprirgli la zip dei pantaloni...
-Meg...- ti richiamó Jo facendoti tornare al presente. Ma sì avevi perso la verginità con Tony Stark, nella sua auto, non era però la decisione più stupida che avevi preso; la più stupida era non aver ancora preso la pillola.
-non so Jo, tu hai dei gusti strani...-
Jo fece una smorfia poco convinta.
-non puoi negare che sia un bell'uomo però...-
Quel suo terzo grado ti metteva ansia, che tua cugina non ché la tua migliore amica avesse capito tutto?
Speravi vivamente di NO.
Dopo l'avrebbe detto a zia May e a tua madre... Evitare sarebbe stato meglio con tutti i problemi che aveva per la testa in quel momento, tra cui Peter e tuo padre.
-okay è un bel uomo ma ora come ora è troppo grande per te ed è un professore-
Lei strinse le spalle. -io me lo farei-
Le sue parole ti colpivano ma avanzasti a testa bassa prima di arrivare al suo punto, poi un messaggio.
Tony
Dobbiamo parlare di quello che è successo.
Ci troviamo a scuola tra un paio di ore, nella mia classe.
Il tuo cuore smise di battere.
Dovevate parlare, solo parlare, perché la cosa ti terrorizzava? Soprattutto molto di più che andarci insieme...
Ciao Heroes...
Capitolo dedicato a lajomaximoff che mi ha aiutato nel bisogno...
Vi piace ⬆️⬆️⬆️ la foto? Fatta da me con Canva e ne ho create alcune anche per gli altri eroi...
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