IMMAGINA13: Arrow
Per la mia meravigliosa Giulia
Titolo: il padre della principessa
Nome: Juliette, capelli blu+occhi verdi
Trama: vita segreta di Oliver Queen
Personaggio: Oliver Queen
Comparse: Felicity
Genere: romantico/thriller
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Arrivò un messaggio a Oliver, l'altra sera, lui ne sembrò turbato ma non ne volle parlare.
Calma piatta poi ieri sera:
Giravamo per la città, lui aveva ricevuto un messaggio mezz'ora prima che prometteva il volto e il motivo per cui erano successe tante cose brutte.
Poi in un vicolo una strana luce, ci inoltrammo con cautela, ma lì distesa, quella che sembrava una prostituta.
Ma Oliver rimase talmente di sasso che in un primo momento non riuscì a muoversi. Controllai che fosse viva, lo era.
-sarà sotto qualche droga strana, portiamola al pronto soccorso e andiamocene-
Lui sembrava sotto shock, ripeteva:
-l'hanno trovata- e cominciai a pensare che la conoscesse.
La prese su e insensibile mi disse: -vai a casa Felicity, ci penso io-
-no Oliver!- dissi preoccupata per lui.
-non preoccuparti Felicity, ormai è tardi l'hanno trovata, devo andare via-
Stava per avviarsi ma lo fermai. -chi è? Chi è lei, Oliver?-
Lei scosse il capo indeciso. -non qui, non è sicuro... Prima però dobbiamo passare in un posto...- strinse la ragazza a sé per tutto il tempo e mentre ci avviciniamo a Gotham City, divenne più nervoso.
Nella periferia, ci fermammo davanti ad un palazzo.
-vai al 4' piano, appartamento 4C, suona, non ti aprirà subito, quindi suona due volte e dí: "il padre della principessa ha levato la bandiera, non facciamolo aspettare", poi aspetta e porta giù chiunque sia in casa-
Annuì e feci proprio come aveva detto: davanti all'appartamento 4C suonai, dopo due minuti un'altra volta:
-il padre della principessa ha levato la bandiera, non facciamo aspettare- mi sentivo una scema a recitare quella cantilena davanti ad una porta chiusa, ma quando stavo per lasciar perdere la porta si aprì e una bambinetta di più o meno 11 anni, dai capelli rossi che stringeva un bambino più piccolo a sé, mi guardò stranita.
-ha detto di scendere, tutti, chiunque sia in casa-
Lei annuì e mi accorsi di quanto fossero lunghi quei capelli mossi, che le toccavano il sedere. Il bambino invece aveva i capelli neri.
Lei prese uno zaino più grande di lei nero e né passò uno al bimbo.
Erano entrambi bellissimi ma non ne capivo il nesso.
-vuoi che lo prendo io?- chiesi alla bambina.
-no, papà dice che sono forte quindi lo posso portare-
Le sorrisi. -sono sicura che tu sia fortissima...-
-Emily, mi chiamo Emily e lui è mio fratello Damon-
-okay Emily, sei sicura quindi, che non vuoi che lo porti io?-
Lei annuì e li condussi lentamente lungo i quattro piani di scale, poi uscendo dal portone, Emily e Damon, rimasero a fissare Oliver.
-cosa è successo Emily? Perché mamma era in un vicolo di Starling City?-
Il viso di Emily si coprì di lacrime e gli corse incontro e così Damon.
-andiamo a casa mia bambini, non sono arrabbiato-
Una mezz'ora dopo eravamo al bunker e la ragazza era in una teca medica. Lui diede una tazza di cioccolata con panna ai bambini poi mi venne vicino.
-mi spieghi cosa sta succedendo Oliver?- chiesi esterrefatta.
-la ragazza si chiama Juliette ed è la mamma di Emily e Damon... Dei miei figli- lo fisso a bocca aperta. -Felicity, lo so che non puoi capire, ma amo Juliette-
-perché non mi hai mai parlato di lei?-
Lui mi guarda esasperato.
-evidentemente non vuoi capire... È pericoloso, lo è sempre stato- lo fisso.
-ti racconterò, ma al termine dovrai fare una cosa per me- annuì e ci sedemmo in sala. Prese in braccio Damon e passò una mano tra i capelli di Emily.
-ho conosciuto Juliette al liceo, stavamo insieme. Un paio d'anni dopo la sua fine, rimase incinta di Emily, ed ero felicissimo- guardò la bimba con orgoglio. -aveva... 3 anni quando finí su quell'isola e mentre che tutti pensarono fossi morto, Juliette no. Al mio ritorno, era il mio primo pensiero, poi ho scoperto di Damon, che ha 4 anni meno di sua sorella. Abbiamo mantenuto tutto molto segreto e sapevamo che prima o poi sarebbe successo... Per questo io andrò via e tu diventerai Arrow- lo fissai a bocca aperta. -ho perso troppo della vita dei miei figli e non lascerò più sola Juliette- annuì.
-cosa vuoi che faccia?-
-voglio che cancelli la mia identità e tutto quello che trovi su di me, comprese impronte digitali e DNA. Poi creami un'identità con il nome di Jason Green dell'NYU University, laureato in ingegneria meccanica, che ha lavorato come barista e giocatore di football-
Annuì tristemente ed eseguí. Ma mentre che tutto quello che conosceva di lui veniva cancellato, guardai Juliette, aveva i capelli di un biondo cenere con metà della chioma riccia blu. Era bella... E così normale. Doveva essere davvero importante per lui.
Questa mattina quando mi svegliai, lui, Juliette e la giovane prole non c'erano più, ne rimaneva solo il ricordo di quello che era stato Oliver Queen, Green Arrow.
Mi è stato detto che non concludo i capitoli e avete ragione... Questo però è finito-finito, non ci sarà nulla dopo... Spero vi sia piaciuto
Domanda: colore preferito? Il mio Magenta e blu ciano, ma anche argento e verde e azzurro Tiffany... Il vostro?
Un bacio Heroes se riesco dopo ne pubblico un altro ma non è detto perché vado dalla amica che mi ha chiesto questo immagina, questo pomeriggio... A presto 😉
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