Hulk (4) - Arriva o no?
Bruce Banner x Reader
Sei in travaglio..
-Bruce, guarda, te lo giuro, se rallenti, non nasce in auto- dici un pò nel panico, dando un occhio al contachilometri. Sta facendo i 90 chilometri orari.
-lo so, lo so...- dice però senza togliere il piede dall'acceleratore.
-Bruce... Vai piano non voglio morire durante il parto- dichiari ancora.
-lo so...- all'ennesima risposta uguale alle altre, capisci che è nel panico.
-amore, a destra...- dichiari all'incrocio prima dell'ospedale. Lui annuisce. Sono le 6 di sera, il cielo è ancora chiaro e tu sei in travaglio da quasi un'ora. Hai aspettato sapendo che di tempo ce ne vuole, ma quando ti si sono rotte le acque, dopo la doccia calda, hai deciso che potevate anche avviarvi.
Hai preso il trolley con le cose per te e per il nascituro. Hai indossato il cappotto e con l'aiuto del tuo fidanzato sei salita in auto. Ma non ti aspettavi quella reazione nervosa di Bruce. È partita in quarta, senza mai decelerare.
Ora siete nel parcheggio dell'ospedale lui parcheggia e prende la valigia mentre che tu prendi il biglietto col tempo. Non fai fatica a camminare ma ti da un pò di dolore farlo.
Lo raggiungi e appena l'ha messo in macchina, vi avviate. Ti reggi la pancia, che ogni tot, si indurisce per via delle contrazioni.
Sei abbastanza tranquilla, non hai paura, non hai fretta e sei preparata, il ché è strano. -e se fosse verde?- salta fuori Bruce tutto d'un colpo. Tu ti volti a guardarlo. È tirato in volto, è pallido e sta sudando tantissimo.
-amore, non sarà verde- dici con tranquillità.
-perché non siamo andati in una clinica di Stark?- continua... Ripetendo ciò che per 9 mesi, 2 settimane e 4 giorni, ti ha detto.
-perché non partorirò questo bambino, in un posto in cui, appena sarà uscito dal mio utero, verrà studiato e analizzato- dichiari. -lui starà benissimo e non sarà verde-
Vi hanno detto che è un maschio, il suo nome sarà Christopher Edward Banner.
Entrate in ospedale, sai in che piano andare e aspetti l'ascensore. -okay, ma se fosse verde, in una clinica Stark, sarebbero capaci di contenerne i danni- lo guardi stranita.
-se non ha fatto danni fin ora, perché dovrebbe farne?-
-perché quando uscirà sarà terrorizzato e il terrore molte volte è il motivo per cui ci si arrabbia-
Si aprono le porte dell'ascensore e vi entrate. -Bruce Banner, io ti amo, ma nostro figlio non sarà verde-
Lui ridacchia e sembra rilassarsi. L'ascensore sale e al piano desiderato si apre, uscite e percorrete il corridoio fino agli ambulatori, davanti una scrivania circolare con un impiegata che vi sorride. -salve...- vi saluta.
-salve, sono (y/n-s), lui è il mio compagno Bruce... E credo sia il momento perciò cercavo la dottoressa Scott- dichiari.
-certo, vai nella camera 35, io vado a chiamare la dottoressa- poi chiama un'infermiera e lei va via. L'infermiera vi accompagna alla stanza e ti fa levare i vestiti e indossare un camice bianco di silicone morbido. Leghi i capelli e metti la valigia in un angolo. Bruce è fuori, sta facendo una telefonata.
Entra la dottoressa e con lei, Bruce. Lei ti visita e ti consiglia di camminare.
Dopo qualche ora in giro per i corridoi, con le contrazioni che man mano si fanno più dolorose, tornate in stanza e lì c'è già la dottoressa. Lei ti visita e ti da il via libera per spingere. Bruce sbianca di colpo e tu, inizi a prepararti, sei distesa a gambe aperte, ti senti molto fragile, ma sai di voler vedere il viso di Chris.
Inizi a spingere a ogni contrazione e col tempo che passa fai sempre più fatica. Dopo molte spinte, urli dal male che comporta. È un dolore atroce, bruciante, ti confonde. Stringi di denti, non per te, per il piccolo.
Lo vuoi, è tuo, ne hai bisogno.
Bruce ti incoraggia stringendoti le mani. Tu urli, è massacrante, sei esausta. Ormai sono le 10 di sera e tutto è sempre più confuso ma resisti e ritenti.
-forza amore, so che puoi farlo- ti dice e annuisci, perché è vero, puoi farlo e lo farai. Per voi.
La dottoressa ti dice che ormai dovresti esserci. Ti auto imponi coraggio e forza. E tra te supplichi e preghi che nasca, che quella dopo sia sempre l'ultima.
Ma dopo una mezz'ora ancora di spinte non sembra ancora dare segno del traguardo. Ti fanno riposare un minuto. Bevi e annaspi come se stessi affogando, il sudore ti bagna completamente il petto e il viso.
Alla contrazione dopo, torni alla carica, "spingi-spingi" ti dicono, vorresti controbattere, ma lanci un urlo di dolore e vedi la dottoressa aiutarti e tirare fuori un corpincino coperto di sangue e placenta. Lo avvolgono in una salvietta e ti rendi conto che c'è l'hai fatta, è arrivato...
-è una bellissima femmina...- ti dice e sei confusa. Ma ti riempie di gioia. La prendi tra le braccia, la tua bambina con gli occhi grigi a sfumature nocciola. È bellissima.
-ciao piccolina... Ciao- lei piange, ma cullandola, si calma e ti guarda estasiata come tu guardi lei. È perfetta.
-ciao Julie, ciao- poi guardi lui che è in lacrime. -ti piace Julie?-
Lui annuisce. -sì amore, io adoro Julie-
Gliela posi tra le braccia e lui la guarda gongolante.
-ciao Julie Alice Banner... Ben arrivata amore-
Ecco a voi Julie Banner. Anche lei ci farà compagnia nelle avventure di Bruce. Vi piace? Auguri Bruce!!!
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