Hulk (3) - il bambino
Bruce Banner x Reader
Sei entrata nel 2' trimestre,
Bruce comincia ad essere elettrizzato
-quanto è lunga la parete?- gli chiedi dopo che ha preso le misure dell'ultima parete della camera che sarà di vostro figlio.
-7 metri... Quindi siamo 7×5 e poi per due, più l'altezza e il soffitto... Due litri di pittura verde acqua non bastano vero?- ti chiede sarcastico e tu fai no, mentre ti accarezzi la pancia. Lui ti viene vicino, ti lascia un piccolo bacio e ti accarezza la pancia rotonda.
-Samantha...- propone lui. Scuoti il capo.
-Julie Grace- dici a tua volta.
-non mi piace Grace- dice lui.
-ma è il nome di tua madre- protesti e lui ti bacia.
-non mi importa, non mi piace- dice lui, con la voce protestante di un bambino. Ridi gioiosa, hai tutto quello che hai sempre desiderato: volevi un uomo che ti amasse e diventare madre entro i 30 anni. E ora, con il tuo primo figlio in arrivo, tutto il cerchio si sta completando.
-e chiamarlo Chris?- chiedi.
Lui annuisce. -mi piace, Chris, amore. Christopher Banner, suona bene-
Sorridi abbracciandolo. -è bello, ma suo padre è più bello- dici felice.
-no... La sua mamma- dice baciandoti e sollevandoti appena da terra.
Vorresti qualcosa in più... Il suo corpo sul tuo, il suo fiato sulla tua pelle. Ma lui vi ferma e sorride, sposta una ciocca dei tuoi capelli e accarezza con un dito le tue labbra. Tu lo fermi e fai un piccolo sorriso. Fa un sospiro e ti prende per mano. Lo fermi e tornate a guardarvi. -mi vorrai ancora o devo pensare che il piccolo Banner sarà l'unico motivo per cui vivrai con noi-
Lui rimane a bocca aperta. -scusa, non volevo dire questo...- dici spostandoti e allontanandoti da lui.
-tesoro...- ti volti. -io ti voglio... E che non voglio rischiare di fargli male... Di fare male a te. Facciamo un passo alla volta, poi dopo la sua nascita, riprenderemo a essere noi, ma voglio che sia sano-
Gli torni vicino. -lui o lei è sanissimo, e se non lo fosse...- non riesci a dirlo.
-lui o lei, se fosse un mini Hulk, andrebbe bene, Bruce. Andrebbe bene. Okay?- scandisci. Lui annuisce.
-okay... Ti prometto che torneremo alle nostre care vecchie abitudini- ridacchi nervosamente ricordando, il vostro girare nudi per casa e fare l'amore fino ad urlare.
Più tardi siete in un grosso centro commerciale, state cercando la cameretta giusta per il vostro bambino, per quanto non abbiate voluto saperne il sesso. Avete girato un pò, ma fin ora non vi è nulla che vi garba. Ci sono camerette troppo rosa, fuori budget e troppo grandi. Poi mentre state per gettare la spugna, eccola, una piccola cameretta con un lettino bianca e zanzariera, un piccolo appendi abiti davanti e dall'altra parte il piccolo armadio, sempre bianco e vicino una carrozzina e un ovetto bianco. Sul davanti della cameretta un tavolino per giocare e una culla.
Non è troppo grande, ha tutto quello che per il momento può servirvi e voi a casa avete già un mobile fasciatoio. Perfetto. Chiedete all'impiegata di darvi i moduli di prenotazione e dopo nemmeno un ora, avete finito e vi hanno detto che arriverà la settimana seguente.
Okaaaaay heroes non uccidetemi, ma lei è incinta, più che i ricordi non avevo nulla da sporcare. Sapete però cosa ho pensato? Che Bruce Banner, se diventasse davvero padre in uno dei film, dovrebbe affrontare i suoi demoni, perché per accettare suo figlio dovrebbe accettare l'eventualità che possa essere come lui, quindi accettare se stesso. Wooooo!! Vi piace la foto iniziale? L'ho fatta io
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