Hawkeye(6): chiamata
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Prima del capitolo, un sondaggiooo
Visto che Thor e Loki sono una sola cosa
(Awww)
Voglio aggiungere un Eroe...
Commentate uno di quelli che propongo
O proponete voi:
•Natasha Romanoff
(così basta maschilismo)
•Deadpool
(Che ci fa ridere)
•SuperGirl
(Così e basta, mi piace la serie tv)
•Pietro Maximoff
(Richiesto, entra in lista)
•o un personaggio a mia scelta, uno di voi, se vincerà questa possibilità?
Scrivetelo sotto o affianco a questo messaggio
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Clint Barton x me (VeronicaDone)
Sembrava una cena come un'altra, finalmente passavo del tempo con la mia famiglia e conoscevo quella di Clint, ma sapevo bene che quella era una bella recita costruita.
I
miei non sapevano nulla del mio lavoro e cominciavano a nasare qualcosa; non mi vedevano da quasi un anno e ora volevano sapere cosa gli tenevo nascosto.
Volevano sapere chi era Clint.
Ma per Clint era la stessa cosa, quella non era la sua vera famiglia, nemmeno Jason era davvero suo fratello.
Suo padre era in prigione, sua madre era morta e suo fratello era chissà dove.
Recitavamo tutti, o almeno noi due di sicuro.
Mentre eravamo lì, lì, addirittura per parlare di matrimonio, il telefono rosso emise un suono acuto.
Stavo assaporando il mio tortino al cioccolato, quando il rumore divenne più forte, con uno scatto repentino, lo afferrai nella borsa e lo sguardo di Clint fu su di me.
Risposi: -Veronica Done-
-Veronica. Agente Hill, tu e l'agente Barton siete reperibili-
-certo signore- dissi con serietà e con tutti gli sguardi su di me. -mi dia i dettagli-
Estrassi dalla borsa IL taquino nero e cominciai ad annotare i dettagli della missione: "Rubino Rosso"
Finito di esplicitare gli ordini, l'agente Hill mi cominciò di che cosa si trattava.
Misi giù con freddezza. -Clint dobbiamo andare- enunciai scandendo ogni singola parola come se non ce ne fosse stata una dopo.
Mi alzai. -signori, io e il signor Barton dobbiamo interrompere questa bellissima cena, il dovere ci chiama e noi dobbiamo rispondere- dichiarai con freddezza mentre che anche Clint si alzava dalla sedia.
-vi preghiamo di scusarci ma ci dobbiamo ritirare- continuò lui. -arriverderci-
Detto questo, buttai sul tavolo una banconota da 500 dollari e tirai Clint fuori dalla trattoria.
-dettagli- disse freddo lui e gli passai il taquino.
Salimmo sull'auto e imboccai subito la strada, sgommando in quinta marcia.
Era Guerra, per quanto non fosse stata ancora dichiarata si doveva già correre ai ripari, questo era il nostro lavoro
Clint Barton's voice ➡ 15 years later
"...La missione segreta "Rubino Rosso" organizzata dallo SHIELD, 15 anni fa ha salvato milioni di vite ed evitato la Terza Guerra Mondiale. Ma per portarla a termine, ha perso la vita l'agente speciale Veronica Done, oggi eroe nazionale. Gli Stati Uniti ringraziano lei e la sua famiglia per il grande atto eroico che ha permesso agli americani di vivere una vita pacifica..."
E altre stronzate simili si dicevano alla televisione.
La verità?
La verità era che lo SHIELD aveva mandato due agenti soltanto in una missione da esercito pesante e Avengers.
La verità era che avevo perso Veronica! La verità era che i miei figli avevano perso la loro madre!
Sì perché con la premessa che non sarebbe durata più di un paio di mesi, la missione si era prolungata, io e Veronica ci eravamo abituati alle nuove identità e avevamo avuto Emma dopo nemmeno un paio di anni, poi Caleb di 3 anni meno la sorella, poi Sofia e Derek, i gemelli.
Tre anni fa era nata Hope.
Dopo che era morta Veronica, gli agenti, mi avevano tolto i ragazzi, avevano ritenuto fossi troppo "instabile".
Certo, ero sconvolto ma erano due mesi che mi battevo per la custodia dei miei figli. Non volevo vivessero in orfanotrofio come me o peggio, dai genitori di Veronica.
Li rivolevo e avrei lottato per loro.
E quel sabato avevo il permesso di andarli a prendere, avrebbero passato il weekend con me, finalmente.
Parcheggiai alle 2, davanti alla casa dei miei suoceri e scendendo dall'auto, con un paio di passi fui sulla porta e suonai al campanello.
Lì, Jennis, mi venne ad aprire e stiracciò un sorriso che non voleva farmi.
-sí stanno preparando- annuì e subito mi corse incontro Hope, la mia bimba di 3 anni coi ricci dorati del mio stesso colore.
-ciao amore- la salutai baciando la guanciotta paffutella.
-ciao papà- mi salutò strofinando gli occhietti verdi.
Poi arrivò Emma con i suoi bellissimi capelli biondi. I suoi quasi 14 anni, le rendevano il viso dolcissimo.
Lei aveva gli occhi azzurri di Veronica, me la ricordava tantissimo, soprattutto ora, che non l'avrei più rivista.
-ciao papà, ci sei mancato- disse lei abbracciandomi in vita. Le baciai il capo.
Erano mancati moltissimo anche a me. Era passato così tanto tempo che mi sembrava di vederli per la prima volta. Ma non avrei mai dimenticato i loro visi, metà miei, metà della madre. Erano il suo regalo per me, come lo sarebbero stati il mio per lei se fosse successo l'opposto.
Subito dopo uscì anche Caleb di 11 anni che con la sua faccia imbronciata cercava di nascondere un sorriso.
-ciao papà- mi salutò lui, finalmente illuminandosi. -quando ci porti via da questo posto?-
Lo guardai male ma una parte di me era contenta che volessero tornare con me.
Per finire, arrivarono di corsa i gemelli di 7 anni, Derek e Sofia, entrambi rossi di capelli che avevano preso dalla mia madre biologica.
Amavo i miei figli da impazzire e li avrei cresciuti come avrebbe voluto Veronica e senza SHIELD.
Sono tornata? Siete contenti? Ovvio...
(Della serie che mi rispondo da sola)
Rispondete al questionario al questionario di là sopra... Qui sotto, perché la sopra c'è solo... Non so chi ci sia sopra...
Ditemi chi volete, sappiate che sto per sostituirlo a un eroe...
A presto
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