Hawkeye (5): primo incontro

Clint Barton x Me
(Io adoro Clint)

Grazie a...
alivoncanossa che sia in questo che
nel capitolo di Loki+Thor mi ha
fornito i foglietti per la mia creatività... (In classe)
GRAZIE ALICE TI AMO DI BENE
(anche se alcune nostre compagne pensano che ti ami "davvero")

Avevo seguito una formazione millitare, entrata in guerra a soli 21 anni. Le ragazze della mia età andavano in discoteca, io sparavo a uomini e donne dell'altra fazione.
Mentre mia sorella si preoccupava di truccarsi, io mi preparavo a sopportare i sensi di colpa. Mi preoccupavo di sopravvivere mentre le mie amiche si organizzavano per lo shopping.
Tornai a casa due anni dopo e mi sentivo fuori posto, fuori dal mondo.
La mia unica possibilità era di diventare un agente o pubblico o privato. Per un periodo feci il cecchino su commissione, per un altro l'investigatore privato.
Sulla soglia dei miei 25 anni, arrivò un offerta dallo SHIELD. E già due mesi dopo essere stata assunta ero un agente.
In un giorno come un altro l'agente Coulson mi venne a chiamare. Ci dirigemmo in sala riunioni e lì incontrai l'agente Barton.
Aveva i capelli biondo cenere e occhi azzurri molto chiari. Aveva un'aria severa ed era ben piazzato.
-Clint Barton- si presentò. -sono lieto di conoscerla Maggiore Done-
Gli sorrisi. -la mia reputazione è così sconcertante, da precedermi?- gli chiedo retorica. -sono Veronica Done- dico. -ma mi chiami Ronnie-
-vedo che cominciate ad analizzarvi... È un bene. Voi, signori, farete parte di un progetto di partnership. D'ora in poi lavorerete insieme- ci disse.
Annuì e mi diedero un fascicolo con i dati del mio partner. Era un agente speciale per le missioni dirette di attacco, ma anche un'agente di alta sorveglianza:

Clinton Francis Barton
Biografia:
Nato a Waverly, Indiana da Harold e Edith Barton, Clint e suo fratello maggiore Barney crescono in una famiglia disfunzionale segnata dalla figura del padre, un violento macellaio alcolizzato e fallito propenso a sfogare le sue frustrazioni picchiando selvaggiamente moglie e figli che, una sera, messosi al volante in stato di ebrezza, muore in un incidente assieme alla moglie lasciando orfani Barney e Clint, che allora aveva sei anni. I fratelli Barton vengono dunque mandati in un orfanotrofio e successivamente passati a varie famiglie affidatarie finché, sette anni dopo, fuggono per unirsi al Circo Tiboldt dove il giovane Clint viene addestrato dallo Spadaccino e da Trick Shot divenendo un superbo arciere. Scoperte le attività criminali dello Spadaccino tenta inutilmente di avvertire le autorità ma il mentore lo picchia fin quasi a ucciderlo e fugge via. Poco tempo dopo i rapporti tra i fratelli Barton si interrompono bruscamente poiché Barney, rancoroso sia verso il circo che verso Clint, divenutone l'attrazione principale, decide di andarsene.
Abilità:
-grande forza fisica
-riflessi e agilità straordinari
-mira infallibile
-eccellente stratega
-esperto nel corpo a corpo
-uso delle armi bianche
-abilissimo arciere
Missioni:
16 missioni sotto copertura negli emirati arabi.
3 in Russia.
Quote:
Q. I_ (quoziente intellettivo) 110%
Q. V_ (quota visiva) 13/10
Q. S_ (quoziente sensoriale) 20/10
Mira: 110/100

Rimasi shoccata a leggere i suoi dati. Aveva solo 27 anni e il suo curriculum era di 40 pagine.
Chiusi il fascicolo con un senso di ammirazione e di imbarazzo. Era un grande agente.
-le faccio i complimenti agente Barton... Ha un curriculum eccezionale- lui mi sorride.
-anche il suo, Ronnie Done, un militare di alta qualità- poi mi guardò sorridente. -mi chiami Clint, Ronnie, e mi dia del "tu" adesso siamo partner-
Gli sorrisi. -certo Clint, dammi del "tu" anche tu-
Sicuramente ci saremmo trovati bene insieme.

La nostra prima missione, era in Russia, come appoggio a Natasha Romanoff.
-come la conosci?- gli chiedo appena riusciamo a salire sul jet privato.
-l'ho reclutata 3 anni fa, durante una caccia... A lei. Avevo l'ordine di ucciderla ma la risparmiai e la convinsi a stare dalla nostra parte da allora ci spalleggiamo-
Lo guardai sorridendo. -è la tua ragazza?- gli chiesi.
Lui mi guardò a bocca aperta e arrossii di colpo.
-no Veronica, non stiamo insieme, le voglio bene ma siamo solo amici- lo guardo male. -davvero... È un tot che sono single- gli sorridi ma dentro di te non ti spieghi come una persona come lui possa essere ancora single. -e tu?- mi chiede con un sorriso.
-nah... Devo ancora abituarmi alla mia vita, a che mi serve un fidanzato che non capirebbe?-
Lui sorride. -concordo...-
Passiamo il viaggio un pò a parlare di un pò di tutto e un pò della missione. Quando ormai è notte, rimaniamo entrambi in silenzio. Cerco di dormire ma so che non mi sarà possibile. La mia testa è ancora su campi di battaglia, tra la vita e la morte.
Mi hanno consigliato in molti di andare in terapia, per l'insonnia e gli incubi. Ma mi conosco, non lo farò.
Mia madre Jennis vorrebbe che andassi a vivere con lei e il suo compagno, ma non lo farò. Voglio la mia indipendenza, la mia vita.
Le voglio bene, ma nemmeno lei capisce. Il suo compagno dice, che lei piange da quando mi sono arruolata, tutte le notti. Capisco le preoccupazioni ma le trovo insensate. -non dormi?- mi prende un colpo nel momento in cui me lo chiede. Lui si sta stropicciando gli occhi e quando mi guarda, un brivido mi percorre.
-no, e tu?- ridacchia.
-dormo a fasi alterne, ho sempre i sensi all'erta- lo guardo. -e non sono entrato in guerra... Non riesco a immaginare in che modo ti senti. Immagino che in testa tu abbia l'inferno- non rispondo in un primo momento. -ricordi tutti proiettili che hanno centrato il bersaglio?- senza che me ne renda conto gli occhi mi si riempono di lacrime e con tutte le mie forze, cerco di rimandarle indietro.
-non credo tu capisca- dico stringendo i denti. -ogni volta che chiudo gli occhi rivivo ogni sparo e ogni goccia di sangue. Ogni volta che ho rischiato di morire... E mi chiedo perché io sia viva e i miei compagni no-
Stringo gli occhi e mi alzo, a passo veloce corro nel bagno e rimetto.
I miei attacchi di ansia sono ancora devastanti. Torno dov'ero prima in modo freddo. -possiamo evitare di parlare dell'esercito, per piacere?-
Lui annuisce. -okay, ma se vorrai parlare, io sono qui- la sua è una promessa, la promessa che di lui potrò contare.

Ehilà eccomi... Pure in orario. Questo era per me, perché adoro Clint e volevo fare qualcosa di diverso... Vi piace?
Un bacio...

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top