Avengers REQUEST 4

AlessandraIengo

Nome: Alessandra
Buona, capelli e occhi marroni
Eroe: Spider-Man
Comparse: Tony, Wanda

Come sempre ti chiedo solo di commentare a fine capitolo 😊

Optycal

Un'altra giornata monotana a New York, fino al pomeriggio. Dopo una mattinata di lezioni barbose nel patetico liceo del Queens, Alex si dirige a grandi passi nel suo posto preferito di tutta New York, la Stark Tower.
Anthony Stark o semplicemente Tony, la aveva notata un giorno mentre imbrogliava i turisti a Central Park, la aveva presa sotto la sua forte "ala " protettiva e ora seguiva un addestramento per entrare nella task-force di emergenza, in appoggio agli Avengers.
Ed entrando nella struttura squadrata argentata dai vetri a specchio, al centro di Manhattan, Alessandra si imbatté nel moretto timido della sua classe di fisica; Peter Parker.
-Alessandra Marino alla Stark Tower? Sei persa per caso?- le chiede, però in modo distratto come se avesse altri pensieri e di quello gli importasse poi poco. E questo Alessandra lo colse immediatamente.
-ho un appuntamento con il capo, cose che non ti riguardano Parker, ti saluto-
Alessandra filó via con il suo fare da cattiva ragazza ma in realtà aveva le guance in fiamme.
Era dalle elementari che aveva un debole per quel nerd di Peter Parker e trovarlo proprio lì la aveva agitata parecchio.
Si rifugiò nello spogliatoio per poi cambiarsi, indossare il suo costume, bianco e nero, optical, ed entrare in palestra mentre stringeva i suoi capelli naturalmente castani e ricci sotto una parrucca bicolor come il costume.
Si faceva chiamare "Optycal" e il suo talento era iniziato dopo una bomba (se si poteva chiamare così, perché sinceramente era Alessandra ad averla chiamata così per via dell'effetto devastante ma non era veramente sicura di sapere cosa fosse) aliena un 3 o 4 abbi prima che aveva ucciso tutta la sua famiglia e la sua città. Ma lei era rimasta in vita ed aveva acquistato dei poteri.
E ora con gli Avengers sentiva che la sua vita aveva un senso.
Raggiunse gli altri 5 ragazzi, eroi che lavoravano con lei; c'era Anthia una ragazza con il talento di invertire le emozioni che venivano provate. Achille, un ragazzo che viveva con i ricordi di un gladiatore di Roma e aveva la sua forza spropositata.
Spiderman, un ragazzo con i poteri di ragno e un grande senso dell'umorismo.
Flora, una ragazza che manipolava la natura a suo piacimento ed era anche molto brava.
E per finire Icaro, un ragazzo che si era costruito da solo delle ali di vibranio e una mezza armatura (Stark lo adorava con il suo genio).
Erano una squadra piccola ma funzionavano tutti insieme più che singolarmente.
La mentore principale di Alessandra era Wanda avendo un talento simile, lei le spiegava ciò che la ragazza ancora non aveva scoperto intuitivamente.
-brava Al, ora concentrati su quello che vuoi ottenere, e prova ad essere più precisa nei momenti, così più precisa verrà l'illusione-
La ragazza annuì e mise in pratica gli insegnamenti meglio che poteva ma Wanda non sembrava convinta.
-bimbo ragno!- chiamo lei con forza.
Quando Spiderman fu vicino alle due, attese.
-tu fai break dance per affinare i movimenti, no?-
Il ragazzo annui non contento anche se questo non era percepibile per via della maschera rossa sul viso.
-so che non la pratichi da molto, ma la potresti insegnare ad Optycal, ti prego, grazie- e senza attendere i aspettarsi risposta, Wanda andò in un angolo a meditare.
-immagino tu debba lavorare sul busto principalmente quindi, ti insegnerò qualche movimento preciso e netto che potrebbe aiutarti nello scopo- e uno avanti all'altro, il ragazzo iniziò a spiegarle e a far fare ad Alessandra ciò che le serviva.
-non ti ho mai chiesto come ti sono arrivati i poteri...- azzardó la ragazza.
Lui sospirò. -mentre ero in gita alla Oscorp, 6 mesi fa, sono stato punto da un ragno radioattivo, poi ho scoperto che mio padre aveva reso compatibile il nostro DNA con quello del veleno di questo, perciò il suo DNA è diventato parte del mio e ora sono sia ragno che uomo... Contenta adesso?-
Ma quel racconto, sembrò ad Alessandra la chiave. Ricordò di essere lei stessa andata in gita alla Oscorp con la classe di biologia e un altra e che... Che Peter Parker era stato punto da un ragno che gli aveva dato un bruttissimo sfogo cutaneo dietro il collo.
Poi, si fermò dagli esercizi e corse via, fuori di sé.
Peter Parker, la sua cotta, era Spiderman! E aveva completamente senso.
Peter si era comportato in modo strano dopo quella gita, più agile, più forte ed enormi riflessi.
E lei non ci era arrivata, fino a quel momento, almeno.
Si sentiva così stupida, sciocca; com'era possibile che non aveva colto quel caso incredibile.
Ma ora l'aveva fatto, qual'era il passo successivo?

Eh sì la chiudo qui o non finirebbe mai😂
Vi piace con questo finale aperto? Vi sfido a scrivermi nei commenti come potrebbe finireeee...
Spero vi piaccia ci vediamo domani con altri 2 Immagina





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