-Memories-
Il mal di testa da sbronza è la cosa che odio di più in assoluto. Sono steso sul letto di camera mia mentre l'aria è avvolta da una coltre di inquietante silenzio che mi sta sfondando i timpani. Con una mano sotto la nuca e l'altra sull'addome,in questo momento sto così male che tutta la mia concentrazione è focalizzata sulle macchie di umido sul soffitto,e all'intonaco che dopo tanto tempo sta iniziando a scrostarsi. Allungo la mano alla mia sinistra e agguanto il mio blocco continuando il disegno che ho lasciato in sospeso qualche giorno fa. Questo stato di trans viene spezzato dal risuonare dei passi di Harry ed Angel che stanno correndo al piano di sotto,immagino sia questo quello che fanno gli innamorati,inutili e sdolcinate azioni che quando tutto sarà finito,nessuno ricorderà,per non parlare dell'utilità che ha per me il giorno di San Valentino che, ho sempre trascorso da solo, interpretate la cosa come volete. All'improvviso la porta si spalanca rivelandomi la testa riccioluta di Harry,la fa sporgere dall'uscio della porta quel tanto che basta per controllare se ci sono.
« Ah bene sei sveglio! Temevo che non ti svegliassi più » Entra in camera e sbatte alle sue spalle la porta ,facendo tornare a pulsare più forte le mie tempie che, adesso stanno per esplodere.
« Dio Harry ho mal di testa ,piantala di sbattere quella cazzo di porta! » Mi lamento portandomi le mani alla testa.
« Sono venuto per controllare se fossi ancora vivo. » Dice sedendosi accanto a me,ma so che c'è qualcos'altro sotto.
« E poi? » Un sorrisetto complice si forma sul suo viso,accentuando la fossetta sulla guancia.
« Come hai fatto a capirlo? Mi legge forse nella mente! » Dice portandosi con una mano due dita alla tempia e con l'altra un indice verso il mio petto.
« Harry dì quello che devi dire e poi vai,mi sento da schifo. » Si mette a sghignazzare e mi dà di gomito.
« Chissà cosa hai fatto fino alle tre di notte con Diana ieri.» Gli spingo la spalla e mi volto di pancia sul materasso, affondando la faccia nel cuscino.
« Non è successo un bel niente, il punto è quello,almeno credo. Non ricordo assolutamente niente di ieri notte. » Harry si volta di scatto verso di me.
« Quindi tu supponi che non sia successo niente,ma non è detto che sia così. Sì ottimista,guarda il mondo da un'altra angolazione! »
« Oh ti prego questa risparmiamela!» Il tono avvilito. L'ultima cosa di cui ho bisogno adesso è l'irritante ottimismo di Harry,e poi è così facile la sua vita.
« Harry per te è facile vedere le cose in modo ottimista,la tua vita è una favola,per tutti tu sei " Harry Styles" » Dico mimando quel nome con le dita dando alla voce un tono più profondo.
« Basta che schiocchi le dita e hai quello che vuoi. »
« Oh andiamo! La mia vita è così perché io l'ho deciso,io ho deciso di avere un bella vita e tu? »
« Di sopravvivere Harry,sto cercando di sopravvivere a questa vita. » Si porta le mani in viso sbuffando.
« Piuttosto,dimmi il reale motivo per cui sei venuto qui . »
« Ero venuto ad avvisarti del fatto che io ed Angel stiamo uscendo a prendere qualcosa,e ci chiedevamo se volessi unirti a noi. » Dice velocemente la frase e poi subito dopo sorride a trentadue denti,come se questo mi addolcisse.
« No Harry,non se ne parla. » Si alza di scatto.
« Ma Zayn ti prego ! Non esci mai insieme a me e ai nostri amici,ricordi un tempo avevi degli amici anche tu. »
« Anche se venissi,dovrei sopportarmi le vostre smancerie da fidanzatini,e la cosa mi da ribrezzo. » A queste mie parole si inginocchia sul tappeto come se stesse venerando Allah e dice.
« Giuro che non ti farò fare da palo,ma dai esci! Lo dico per la tua salute,altrimenti ti verrà la faccia del muro! » Alterno le opzioni "Si" e "No" nella mente,fino ad arrivare alla conclusione che , forse non sarà così male vivere la mia età per un sera.
« E va bene,ma appena cominci a fare "amorino mio" e "gnegnegne " con la tua fidanzatina Angel,giuro che alzerò il mio bel fondoschiena dalla sedia e lo porterò fino a casa,giuro! » A questo punto Harry si inginocchia sul tappeto come se stesse venerando Allah e dice.
« Giuro che non dovrai sopportare niente di tutto questo e il tuo fondoschiena non si dovrà alzare dalla sedia. » Dice con la faccia verso il pavimento, facendomi venire da ridere.
« D'accordo,dammi due minuti e sono pronto. » Dico alzandomi. Si alza anche lui e va verso la porta,arriva davanti la maniglia e si blocca per poi voltarsi nuovamente verso di me alzando un indice.
« Niente da fare, hai solo un minuto Malik a partire da ... » Guarda l'orologio.
« Ora! » Urla uscendo più veloce della luce dalla porta,certe volte quel ragazzo è davvero incomprensibile.
Vado in bagno a sciacquarmi il viso e poi prendo dei vestiti puliti,questi non posso più indossarli ,puzzano d'alcool.
Esco dalla mia stanza e vedo Angel ed Harry sbaciucchiarsi in soggiorno.
« Harry avevi promesso! » Dico riportando a me la loro attenzione.
« Ed Edward Harold Styles mantiene sempre le sue promesse, ma non siamo ancora usciti di casa,quindi mi è concesso baciare la mia ragazza. » Angel alza la testa verso di lui.
« Harold? » Dice tra le risate.
« Si,il mio nome per intero è Harold,ora che abbiamo fatto le presentazioni possiamo andare? » Dice irritato,odia quando lo chiamando così.
« Si Harold,possiamo andare. » Dice Angel prendendolo a braccetto.
« Mi chiamerai così tutta la sera vero ? » Dice inarcando un sopracciglio. Lei annuisce.
« Già Harold,proprio così . » Lui sbuffa mentre si avvia alla porta. La apre e una volta che siamo usciti tutti la richiude alle sue spalle. Camminiamo tra le strade imbrattate di foglie secche di Londra. L'inverno è alle porte,e con esso Natale.
Sediamo ad un tavolo nel piccolo ,ma accogliente pub che ha scelto Harry,ripetendo per tutto il tragitto quanto fossero buone le alette di pollo. Il cameriere prende le ordinazioni,e dopo una mezz'ora ci porta quello che abbiamo preso.
« Visto Zayn? La serata non sta andando male ,certo sarebbe andata meglio se ci fosse stata anche la tua " amica " Diana,ma ci si accontenta. » Dice Harry mentre mangia voracemente il suo cheeseburger.
« Si Harold,è un amica,niente di più . » Dico calando la testa verso le patatine.
« Oh be',io non credo che per Diana sia una semplice amicizia.» Alzo di scatto la testa,ed Harry mi lancia un occhiata sollevando le sopracciglia.
« Come mai lo pensi? » Chiedo con il tono più disinteressato che posso.
« Istinto femminile, e poi la conosco meglio di chiunque altro,lei non lascia entra quasi nessuno nel suo mondo,se a te a permesso di farlo,vuol dire che sei speciale. » Dice inghiottendo una patatina.
« Credo che stavolta ti sbagli. »
« Oh non fare lo Jawaad triste, Angel ha ragione. » Emetto un verso di frustrazione.
« Senza offesa ma per me ha torto, e chiamarmi Jawaad. »
« Altrimenti? »
« Altrimenti dico ad Angel che hai la pancetta di grasso. » Alza le sopracciglia non curante.
« L'ha già vista. » Si volta malizioso verso di lei.
« E non mi pare si sia lamentata. » Harry si guadagna un buffetto sul braccio da Angel.
« Cameriere il conto grazie! » Urla Harry.
Uno spiffero della tenda lascia entrare un raggio di sole nella stanza svegliandomi,ieri sera anche se i presupposti erano terribili,devo dire che mi sono divertito.
Mi alzo e vado verso la cucina per fare colazione.
Trovo Angel al telefono ed Harry sul divano.
« Che cosa? » « Ma ora dove sei? » «Calmati! Arrivo subito! » Urla al telefono. Harry corre verso di lei.
« Che cosa è successo? » Le chiede preoccupato.
« Diana. » Un brivido mi precorre la spina dorsale e il panico mi assale al pensiero che le possa essere successo qualcosa.
« Che ha? » Dico andando verso di lei.
« E' stata male,ora è all'ospedale. Ma mi ha detto che appena la dimettono la mamma la vuole mettere in un centro di disintossicazione! »
« E che facciamo ancora qua,andiamo da lei e di corsa!»
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