Lo segui con lo sguardo mentre la sua figura si dissolveva dalla mia vista.
Sembrava irritato. Forse le mie domande lo avevano infastidito o... magari avevo detto qualcosa che non dovevo dire.
Dava inoltre l' idea di essere sotto pressione come se non avesse tempo o andasse di fretta. Sta di fatto che volevo andare a fondo alla storia del mezzocuore in vetro.
Quella faccenda mi aveva messo la pulce nel orecchio, e ora come ora , ero più intrigata che mai.
Una volta rientrate a casa quella sera, durante alla cena, mentre eravamo tutti riuniti  non riuscì a tenere a freno la mia lingua e al istante domandai:
《Mamma quella specie di mezzocuore in vetro, che è esposto nella vetrinetta nel negozietto, dove l' hai preso?》
Lei fini di masticare il cibo e dopo aver bevuto un sorso d' acqua esclamò:
《Ah quello: quello era un regalo di nonno per il matrimonio di me e tuo padre!》e inoltre dopo aver versato un pò di umeshu  a babbo, aggiunse:
《Sai, lui l' aveva trovato nello scantinato di questa casa quando cel aveva da poco intitolata ed eravamo novelli sposi!》Sembrava essere rallegrata al idea che avessi rievocato in lei dei bei ricordi della sua vita.
La feci finire di copletare il pasto con serenità dopodiché continuai con i miei quesiti:
《Ma tu o il nonno avete mai scoperto a chi è appartenuto?》
Lei fece cenno di no scrollando le spalle dopodiché ribadì:
《No: il nonno cercò in tutti i modi di contattare il vecchio proprietario dell appartamento per fargli riavere i suoi oggetti, ma non riuscì a rintracciarlo in nessun modo, pareva fosse diventato irriperibile, anche i suoi vicini di casa non l' avevano più visto, nè avevano avuto sue notizie!Sembrava quasi che fosse sparito nel nulla.》Porto i piatti nell lavello in cucina e una volta che fece ritorno in soggiorno imperversai ancora per sapere di più:
《Ma perché aveva lasciato anche altri oggetti in questa dimora?》
Questa volta a rispondermi fu mio padre, dato che mia madre sembrava indaffarata con la pulizia delle stoviglie:
《Si, aveva lasciato tutto qui: mobili, indumenti, cimeri, tegliere  e addirittura un pianoforte.》riprese fiato sorseggiando un altro po di umeshu, l' odore di alcol era nauseabondo e si sentiva anche a due metri di distanza, ma lui stranamente non era il tipo di uomo che non reggeva gli alcolici chissà perché, ogni volta che da giovane usciva con gli amici era l' unico che dopo aver bevuto tre litri di birra Sapporo non era affatto ubriaco.
La stessa notte coricandomi ripensai a quanto avevano detto i mie genitori: chissà perché aveva lasciato tutto qui?E perché quello strano uomo bramava cosi tanto quel mezzocuore seppellito nello scantinato tra le scartoffie e i ricordi.





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