Capitolo 3

Capitolo 3 [cambio prospettiva / racconto al passato]

Ero alla ricerca di quel dannato oggetto, avrò camminato per circa tre quattro ore e credevo proprio di essermi perso.

Stavo girando in torno maledizione; che orientamento di merda mi ritrovo! Pensai tra ma e me...

Non feci in tempo a finire quel pensiero che scorsi per terra qualcosa di rossiccio, sul arancione direi, in un primo momento mi parve che fossero solo foglie ma poi avvicinandomi mi accorsi che si trattava di una ragazzina. Era con la faccia per terra e una gamba storta. Ero convinto che fosse morta, ma poi notai un lieve e ripetuto movimento della schiena.

Respirava.

Stacai un ramo più piccolo da uno già caduto e iniziai a punzechiarla nella speranza di percepire qualche movimento.

Se era ancora viva, cosa di cui ero sicuro si sarebbe svegliata.

Dopo un paio di minuti la ragazzina si sollevo da terra lentamente tenendo il palmo della mano ben aperto sul suolo, alzo la testa sempre con molta calma e mi fisso negli occhi per un almeno un secondo poi, gatonando per terra con l' aiuto del altra gamba funzionante, si allontanò da me di circa un metro e mezzo. Sembrava spaventata dalla mia presenza e infondo non potevo biasimarla qualunque persona ritrovandosi svenuta davanti a un tipo in giacca e cravatta in mezzo al bosco avrebbe pensato allo Slenderman e sarebbe immediatamente scappato in preda al panico!

Solo che io la faccia cel avevo però!

《Ti ho spaventata?》 feci una domanda ovvia, cosi, tanto per aprire un discorso ma non ebbi risposta.
《Stavi correndo e sei caduta?》
Di nuovo non ebbi risposta lei si limitava a guardarmi e a massaggiarsi la gamba che sembrava darle un dolore lancinante dalle smorfie che faceva.

Poi incredibilmente ebbi una sua risposta.

《Ero salita sul albero a vedere un rapace quando un ramo si è spezzato e sono precipita giù...》
Che idiota! Pensai tra me.《Come si fa ad arrampicarsi su un albero per vedere uno stupido uccello?》
dissi io successivamente gratandomi la testa.

《Volevo vederlo meglio...》 Disse lei con uno sguardo triste e dopo aver preso una brave pausa guardando la gamba storta continuo 《Come faccio adesso con mamma?... Se scopre che ho salato la scuola e mi sono storta una gamba si arrabbierà con me e non mi farà più venire a giocare qui!》

《Bah cosi impari a salire su un albero per vedere una cornacchia!》dissi io levandomi gli occhiali fracassati, sporchi e aggiungerei anche luridi, e passandomi una mano sul viso.

《Era un rapace!!》ribatté subito  innervosita.

《Quello che era!》risposi io seccato rimettendomi gli occhiali e dopo un minuti di silenzio angoscioso che sembrò durare un eternità mi feci avanti e dissi:

《Senti se vuoi la mia abitazione non è molto lontana da qui: ti posso portare là e medicarti come posso...》Non mi fece finire di comporre la frase che rispose:

《No, grazie torno a casa da sola, mi assumo le colpe del guaio che ho combinato!》

Sembrava alquanto determinata... appoggiandosi a un bastone si incamminò verso una stradina che doveva essere, suppongo, quella che l' avrebbe riportata sui suoi passi.





#Mei Cuore Randagio#


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