Capitolo 1

Amo l' autunno... sarà perché è la stagione in cui sono nata o perché questa stagione corrisponde al mio nome che è Akireddo, ovvero "Autunno Rosso"...

Mi ero sempre chiesta per quale motivo mi avessero messo un simile nome.

Non perché non mi piacesse ma è piuttosto ambiguo per una ragazza e inoltre, mia zia diceva sempre che aggiungere l' aggettivo rosso al nome di una ragazza portava sfortuna, anche perché anni fa le donne non si potevano vestire di rosso dato che era considerato un colore trasgressivo e inappropriato.

Man a mano che i miei capelli crescevano diventando sempre più lunghi, appresi che il nome era riferito proprio ad essi. Erano arancioni sul rossiccio e a tratti castani somigliavano molto alle foglie appassite d' autunno... Alle volte provo a mimetizzarmi con esse come se fossi un camaleonte o un insetto... è divertente stendersi su questo prato di creature morte, anche se... ammetto che mi fa pena vederle li per terra a marcire.

Ogni tanto ne riporto alcune a casa.

Ne ho una collezione piena in camera mia sono cosi belle!

Mia madre vuole che le butti e che inizi a comportarmi da persona adulta. E' ormai da tempo che mi dice di pensate al mio futuro, lei gestisce un negozietto di antiquariato pieno di oggetti vecchi e interessanti , mentre mio padre lavora come impresario di un negozio di pompe funebri. Secondo loro dovrei prendere le redini di una di queste due attività, una volta diventata abbastanza matura.

Entrambi i mestieri mi piacciono. Hanno qualcosa di magico...

E anche se secondo le mie compagne di classe il mestiere di mio padre è rivoltante io trovo che sia straordinario e utile.

《In fondo si tratta di fare un gesto gentile a qualcuno che non vedremo più.》come dice mio padre.

Mia madre ribatte sempre ridacchiando a questa frase con《Si tratta anche di spendere un pò di soldi inutilmente!》.

Lei è convinta che una persona morta, è una persona morta, e che non vale la pena sprecare i propri soldi con fiori che il morto non potrà annusare e tombe che che al defunto non potranno mai servire dato che il corpo una volta morto si decompone e diventa polvere e ossa. Su questo mia madre e mio padre erano assolutamente in disaccordo, e spesso ne nasceva un dibattito acceso che durava ore.

Io non capivo i loro ragionamenti e perché sprecassero tanta voce per cose cosi stupide:

a me basterebbe venire sepolta dentro una fossa vicino a un albero di castagno, in modo da poter diventare parte di esso.




#Mei Cuore Randagio#



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