Le cose buone delle ficcine

                                                                        "All that is gold does not glitter"

Chi è nuovo forse non conosce questo termine: da un po' di tempo a questa parte, con "ficcina" s'intende una fanfiction sugli One Direction o Justin Bieber, e presenta gravi apologie, se non glorificazione, di reato e della violenza sulle donne.

Le ficcine, in generale, sono il male che Demoni di EFP e Demoni di Wattpad hanno deciso di combattere.

Sebbene ci siano oceani di robaccia, ogni tanto capitano storie mediocri ma inoffensive, oppure dei racconti che superano la soglia della decenza. Uno degli esempi migliori è Knockout, il sequel di Dark. Il primo era un abominio che ha fatto scuola (lanciando la moda della Range Rover NERA), il secondo, pur contraddicendo il prequel, era molto più interessante e rappresentava Harry Styles come un ragazzo problematico, coinvolto in brutti giri dai quali voleva uscire e rispettoso nei confronti delle donne, anziché un delinquente manipolatore pieno di soldi e contatti che usava il suo passato per giustificare il suo comportamento abusivo.

Le storie da noi demolite ci hanno spinto a fare ricerche, fornendoci spunti di riflessione.

Per primo parliamo della romanticizzazione degli abusi, rappresentata in modo quasi accurato: la vittima che crede che l'abusivo l'ami, l'isolamento sociale con la motivazione "ti amo troppo e ho paura che mi lasci" allo scopo di evitare che qualcuno possa aiutarla, aggressioni a chiunque cerchi d'intervenire, specie ai maschi (nella mentalità maschilista gli altri maschi sono l'unico ostacolo). L'unica differenza è che le Hope coronano la loro love story col bad boy, anziché venire brutalmente uccise come disgraziatamente succede nella realtà fin troppo spesso.

Per quanto non sia giusto fare di tutta l'erba un fascio, non è raro che le istituzioni si voltino da un'altra parte, anziché soccorrere la vittima, come nelle ficcine polizia e scuola sembrano indifferenti alle azioni del bad boy.

Basta citare Hazard Hall, dove Justin, pur avendo spedito il buon Decklon al pronto soccorso, non viene punito, perché "è stato Decklon a incoraggiare la rissa".

Ciò mi ricorda quando mi aggredirono in 3 con 12 alle spalle, causandomi lesioni guaribili in 30 giorni, in un quartiere illuminato, verso le 22:00. L'ospedale disse "il danno non lo ha fatto direttamente l'aggressore, ma la caduta, quindi l'aggressore non è imputabile" (che è un po' come dire che se butti una persona giù da un palazzo è la gravità a ucciderlo, non tu, quindi non sei imputabile, o che se spari a uno è il proiettile a ferirlo, no tu, quindi sei innocente), mi dissero che non c'erano fratture ma ci misi oltre un mese a guarire, mentre polizia e carabinieri fecero notare che, avendo io tentato di contrattaccare (detti un bel morso a uno degli aggressori, ma solo perché la mia testa aveva accidentalmente sbattuto contro la sua spalla esposta) non era stata un'aggressione con legittima difesa, ma "partecipazione a una rissa". Il fatto che fossero 15 contro 3 (avevo due "amici" che in realtà mi avevano attirato lì e ne uscirono illesi), fosse avvenuto in un quartiere illuminato di sera, di fronte alla casa di un mio "amico" e io avessi colpito nel tentativo di spezzare l'accerchiamento non fecero testo.

Anzi, è plausibile che, secondo le false testimonianze, io avessi attaccato briga con tal gruppo e avessi incoraggiato lo scontro, pensando di poter affrontare da solo un intero branco di spacciatori minorenni. Forse ho anche incoraggiato perché ho ribattuto alle aggressioni verbali, incitando quindi i miei aggressori a inseguirmi per mezza città. Insomma, se avessi voluto andarmene via e basta, come mai non ho subito in silenzio, eh? Come ho osato tentare di difendere la mia persona e la mia vita? Sì, vita, perché se fossi caduto di testa anziché di gomito, forse ora non sarei qui.

Questo discorso si riassume in "dovremmo dare una lezione a entrambi, credo che sia meglio passarci sopra". (citazione testuale di Hazard Hall)

Ma chi erano questi delinquenti? Forse erano figli di qualche boss della mala? No! Potevano avere qualche lontanissimo parente che fosse un pezzo grosso, ma di base erano spacciatori di strada che vivevano in un decadenti alloggi popolari.

Questi bulli andavano anche a scuola, prima (suppongo) di essere espulsi dopo la terza bocciatura per condotta: danneggiavano i bagni, aggredivano fisicamente gli altri studenti, insultavano pubblicamente gli insegnanti, erano figli di noti spacciatori, ma cosa faceva la legge? Nulla. Semplicemente li si rimandava a scuola nella speranza che non facessero troppi danni.

A pensarci bene, mi domando se la polizia non abbia cercato di insabbiare il caso per evitare che poi gli spacciatori si rivalessero sulla mia famiglia. Ma che messaggio si lancia così? "Noi non possiamo fare niente, state zitti sennò vi fanno qualcosa di peggio."

Il mio aggressore principale continuò a delinquere e a fare dentro e fuori dal carcere. Al momento si è beccato un ergastolo (o meglio, se lo sarebbe dovuto beccare, ma gli hanno dato l'attenuante della semi infermità), e quando ha commesso un reato così terribile che non me la sento nemmeno di parlarne, l'intera comunità è caduta dalle nuvole. "Ma come? Così, all'improvviso? E chi si aspettava che uno spacciatore di eroina, figlio degli spacciatori locali in attività da decenni, vandalo fin da bambino, espulso dalle medie per la sua condotta, criminale recidivo, più volte arrestato, nel cui quartiere sono stati ritrovati animaletti brutalmente uccisi, capace di attaccar briga e aggredire gruppi di ubriachi e forze dell'ordine pur essendo una mezza sega, fosse un soggetto instabile e pericoloso?"

Non vi sto neanche dicendo tutto.

Questa NON è una ficcina scritta da una scolaretta ignorante: è una realtà del nostro paese!

Passiamo a Danger, saga ficcinara su Justin Bieber. Sebbene il protagonista sia il più pericoloso criminale dello Stato, roba che quando viene arrestato si interrompono tutte le trasmissioni e il governatore fa l'annuncio in TV, viene processato solo per un omicidio a cui i poliziotti hanno assistito. Nonostante sia stato visto uccidere un uomo ormai sconfitto, il giudice parla di "omicidio colposo involontario", dandogli pure gli attenuanti perché... l'autrice ha fatto confusione tra i vari eventi? Non è chiaro, lo ammetto. Ma come potremmo definire involontario quando spari nei punti vitali a una persona che giace a terra in fin di vita? Il giudice disse perfino "non c'è stata cattiveria".

Purtroppo, queste cose succedono anche nel mondo reale, e ve ne elenco alcune:

– "È troppo brutta, non è stata stuprata": tre giudici (donne) assolvono due violentatori;

– risarcimento ritirato ai figli di una donna che aveva denunciato più volte il suo persecutore: secondo il giudice "l'avrebbe uccisa lo stesso", anche se gli avessero requisito il coltello con cui ha commesso il reato. Perché un coltello si trova facilmente, quindi non si poteva fare NULLA per fermarlo;

– un mio conoscente, che considero affidabile, una volta fece un incidente in una rotonda, perché un camion gli andò addosso; polizia e giudice diedero la colpa al mio conoscente, spiegando che "se entri in una rotonda devi essere sicuro di poterne uscire prima che qualcuno entri; se, come in questo caso, tu entri, quello che hai davanti si ferma e ti blocca il passaggio, poi uno si butta senza guardare nonostante tu abbia la precedenza e ti viene addosso mentre sei fermo e senza spazio, è colpa tua".

La giustizia ficcinara non è lontana dalla realtà, il vero errore è giustificare quello che ci mostra.

Qualcuno muoverà delle obiezioni, sicuramente: se la legge dice che 2+2 fa 4, allora il giudice non può dire che fa 5. Esatto. Ma, se il giudice dicesse "quello è un 3, non un 2", allora il risultato sarà 5.

Anche i bulli monodimensionali esistono: molti di noi avranno incontrato bulli ridicolmente cattivi e soggetti disturbati. Potremmo pensare che avessero a loro volta dei genitori abusivi, e questo è valido in moltissimi casi. So che alcuni dei miei bulli venivano da quartieri malfamati e situazioni familiari disastrose.

Altri erano serviti e riveriti. Uno di loro (d'ora in poi il mio Falso Amico) aveva un suo dipinto al posto d'onore del salotto, i genitori lo riempivano di doni, e lui si permetteva di parlar male alla madre in pubblico. E lei taceva, perché per lei era naturale che il figlio di sette anni la trattasse come una serva. Col padre, invece, il figlio non ribatteva, ma questi non si permetteva quasi mai di criticarlo, e, se lo faceva, era controllato. 

Mi ricorda vagamente Dark: Harry lì afferma di soffrire tanto perché il padre picchiava la madre e la sorella, ma lui fa le stesse cose e gode del terrore che suscita. In una storia sensata, Harry vedrebbe nel padre un punto di riferimento, mentre la madre e la sorella (figure dolci ma vulnerabili, che possono solo essere salvate oppure abusate) rappresentano la sua percezione dell'intero mondo femminile.

Proseguiamo: Harry entra in casa della protagonista perché la madre, vedendolo sulla porta, lo invita a entrare. Perché è bello e adorabile! Potrebbe sembrare una cosa troppo stupida per essere credibile, ma persone così superficiali esistono... e soprattutto mostra come un criminale non sia necessariamente un bruto dall'aria aggressiva, ma può essere una persona di bellissimo aspetto dai modi eleganti che agisce così per costruirsi un'immagine.

Essere criminali, poi... attira. Studiando il fenomeno abbiamo scoperto che, in alcuni casi, si trova il bad boy attraente perché "sa di alpha" e il corpo confonde il boom adrenalinico dettato dalla paura con uno dettato dall'attrazione.

Ricordate che Savannah di Hazard Hall era felice di essere con Justin, perché, essendo lui un criminale, nessuno avrebbe attaccato briga? Questo piacere si espande e si evolve nell'ibristofilia, l'attrazione verso i criminali, a cui dedicheremo un approfondimento.

I risultati dello studio delle ficcine non finiscono qui: come già detto, i bad boy e le Hope cercano di rielaborare degli importanti archetipi, sebbene falliscano miseramente. Questi archetipi erano nati in sfregio a una società corrotta, imperialista, arrivista, disumanizzante.

Sandokan, il bad boy fatto bene, Belle, la Hope sincera, e tanti altri, sono gli archetipi che le ficcinare hanno storpiato, permettendoci però di ammirarli ancora di più.

La ciliegina sulla torta riguarda la storia: quanti di noi, prima di fare ricerche per smontare le ficcine, sapevamo che il Pakistan non era ancora stato fondato ai tempi della WW2? Quanti di noi avevano sentito il bisogno di leggere e studiare libri con storie d'amore ambientate in quel periodo?

Le ficcine risultano quindi, seppur involontariamente, una grandissima incitazione all'apprendimento e alla riflessione, che potrà aiutare nel proprio percorso di crescita interiore, o, come piace dire, fioritura.

Un abbraccio

il vostro fanwriter91



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