I Dicembre
Su New York si levò una lieve alba, davvero chiarissima, ad irradiare i grattacieli della megalopoli.
Tra tutte quelle finestre, quei lavoratori appena svegli e pronti per lavorare, la consapevolezza di essere entrati nell'ultimo mese dell'anno subito iniziò ad insinuarsi dei cuori della gente, specialmente di due persone che meritavano un vero Natale.
Nel grattacielo che affacciava su Central Park che attendeva pazientemente d'essere imbiancato dalla neve imminente, una sveglia trillò nella camera da letto dell'attico lussuoso ma moderato. Beh, in effetti quella sveglia non era un orologio, ma bensì suonava come il pianto di un bimbo, ma aveva lo stesso effetto credetemi.
Dal grande letto matrimoniale giacevano due persone dolcemente addormentate l'uno nelle braccia dell'altro.
Una testa dai capelli folti e castani si alzò dal cuscino, due occhi paragonabili alla giada che catturavano subito l'attenzione si spalancarono assonati. Era una splendida donna svegliata dalla figlia che dormiva nella sua camera da letto di fianco alla loro.
-Che vitaccia...
Passò una mano stanca sul volto, portandola poi a scuotere per la spalla l'uomo di fianco a lei che, ancora profondamente addormentato, le diede la schiena abbracciando il proprio cuscino mugugnando qualcosa come "non ci voglio andare a scuola mamma".
-Dai Robert, svegliati.
Continuò a scuoterlo ma nulla da fare: restava concentrato nel suo sogno.
La donna scese dal letto infilando subito i piedi nelle comode ciabatte grigie e ricoperte di pelo caldo e sintetico.
Andò in bagno lavandosi la faccia, osservando come ogni mattina il bellissimo anello d'oro rosso con al centro una piccola ruota. All'interno c'era scritto: Until The Wheels Fall Off. All'esterno, ai lati della ruota, un coccodrillo e una rosa facevano la loro gran bella figura. Come ogni mattina, quando Robert Downey Jr voleva soltanto dormire invece di alzarsi e aiutare sua moglie, ella aveva un metodo molto speciale e riservato esclusivamente al marito.
Riempì d'acqua il fucile di quelli che si usano in spiaggia e una piccola pistola sempre ad acqua per qualcuno con le manine piccoline e paffutelle. Tirò una leva del fucile indietro chiudendo il serbatoio, poi se lo appoggiò sulla spalla andando nella camera da letto della figlia.
Per descriverla nel modo migliore basta pronunciare un solo colore: rosa.
E una foto che di certo farà capire meglio di parole sprecate di fronte a cotanta dolcezza e ingenuità tipica dei neonati:
La piccola aveva da subito mostrato un certo interesse per quel colore, rendendo ovviamente la madre orgogliosissima come ben saprete. Sulla culla, incisa in caratteri dorati, troneggiava la scritta di un nome particolare quanto gradevole:
Joey Moon Downey.
C'era una piccola luna che dondolava sopra la testolina della bimba, appesa alla tenda che copriva la culla come ai tempi medioevali. Le bastò vedere la mamma entrare per smettere di piangere, alzando le braccine volendo essere presa in braccio. La donna posò momentaneamente le armi a terra, prendendola in braccio come desiderava.
Di questa creaturina quello che colpisce di più sono sempre gli occhi: occhi azzurri come la madre, forse più scuri, e attorno all'iride una piccola esplosione di marrone come il padre. I capelli di un castano molto chiaro quasi sul biondo erano cresciuti un bel po' che ogni parrucchiere ogni volta che la vedeva diceva che in futuro avrebbe avuto due teste e mezzo come massa, il che già faceva immaginare la mamma a pettinarle i capelli infiniti.
Posandola a terra lentamente si mise in piedi, mano nella mano, andarono verso la camera matrimoniale con le rispettive armi in mano. Joey era abituata e si divertiva parecchio a svegliare in quel modo il padre.
Fecero irruzione, la piccola luna appoggiata alle cosce della madre in una posa da gangster, avvicinandosi poi a Robert che ancora sonnecchiava russando pesantemente. Aveva un piede fuori dalle coperte e una mano sulla faccia.
-Quando vuoi tu ragazza.
Disse la donna guardando Joey Moon che alzò la piccola pistola premendo il grilletto, spruzzando l'acqua in faccia a Rob con quella risata contagiosa ed adorabile. L'uomo si pulì la faccia dimenandosi, mettendosi a pancia in su, ma sua moglie era già in piedi sopra il materasso coi piedi a lato dei suoi fianchi, e quando tolse le mani dal volto fece fuoco inondandolo completamente.
-Sveglia dormiglione!
Gridarono insieme, mentre saltellavano addosso a lui bagnandolo dalla testa ai piedi.
Robert, tristemente abituato, si alzò iniziando a correre per la stanza lasciando rincorrersi dalla figlia che ridendo lo colpì di nuovo e lui, essendo attore, cadde teatralmente a terra ammettendo la sua sconfitta quando la piccina gli salì sul petto.
-Hai vinto di nuovo mia principessa.
Esclamò dandole un bacio affettuoso sulla fronte, prendendola in braccio.
-Aurora me la pagherai sappilo, adesso per punizione pulisci il danno.
Disse alla moglie con un sorrisetto furbo, andando in bagno per cambiare se stesso e la figlia con dei vestiti freschi. Aurora Downey guardò Joey seduta sulla spalla forte del suo uomo che la sosteneva con le mani, sorridendo felice.
Finì di pulire il casino quando era giunta l'ora di colazione, raggiungendo la cucina dove Robert guardava innamorato perso Joey Moon che mangiava di gusto la sua pappa.
-Hai già mangiato tu?
Chiese dandogli un bacio a stampo tra il ciuffo sfatto.
Rob chiuse gli occhi accarezzandole i fianchi e le spalle, lasciando piccoli bacetti sulle mani che lo accarezzavano con dolcezza.
-Stavo aspettando te, mia regina.
Gli diede un buffetto sul naso.
-La smetti di chiamarmi così per favore?
Le guance rosse dall'imbarazzo lo addolcirono non poco, facendola sedere sulle sue gambe come ogni mattina mentre allungava un braccio per prendere la loro colazione.
Ne dividevano una insieme, imboccandosi a vicenda come due innamorati smielati.
I genitori si fermarono a fissare Joey, Robert con la guancia appoggiata al braccio di Aurora, le mani intrecciate.
Era il loro piccolo capolavoro.
Quando guardarono il calendario si accorsero della cosa che amavano in assoluto:
-È iniziato dicembre!!!
Aury strillò assieme a Rob dalla felicità entrambi amanti del Natale, specialmente il primo insieme alla piccola Joey Moon.
-Non vedo l'ora che sia Natale honey.
Passarono il resto della giornata assieme alla figlia, giocando e scherzando, entrando nello spirito natalizio.
*okay, sono tornati. Volevo fare queste One-shots natalizie per farvi un regalo e allietare i vostri giorni, da amante di questa festività, cercherò di aumentare giorno per giorno il vostro spirito natalizio e magari farlo amare a chi non lo ama. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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