Capitolo 11

Narratore Pov's
Era di nuovo mattina e, da dietro le tendine, spuntavano dei leggeri spiragli di sole. Hermione da sola nel suo letto rifletteva sulla notte passata in bianco, quando si ricordò che non aveva detto ancora a nessuno che fosse tornata ad Hogwarts.
Sarà meglio che mi copra queste occhiaie aveva pensato guardandosi allo specchio.
BUM BUM. Improvvisamente mentre si stava sciacquando il viso con dell'acqua tiepida, udì un rumore nella stanza accanto, BUM BUM BUM. Si faceva sempre più forte; ora i suoi denti battevano per la paura, le sue gambe erano diventate gelatina e le sue braccia roccia. Era rimasta lì immobile mentre continuavano a bussare alla porta della sua camera, ormai singola, dove una volta vi alloggiava un'altra Grifondoro. Come ho appena detto, il suo corpo era rimasto là, fermo come una statua ad aspettare che accadesse.. qualcosa.
Tutto d'un tratto il chiavistello si ruppe e la ragazza dal piccolo bagno, accanto al lavandino, intravide una sagoma. Era un ragazzo e, mano a mano che si avvicinava a lei, riusciva a riconoscerne altri dettagli: prima un'ombra, poi una sagoma tramutata in ragazzo; vestito di nero e non aveva i capelli.. anzi li aveva ma erano così chiari e schiacciati che quasi non si notavano. Non ci mise molto a capire che colui che ora si trovava di fronte alla ragazza fosse Draco Malfoy e che in mano impugnasse saldamente una bacchetta.
"D-Draco sei tu?" Riuscì a sussurrare la giovane ancora immobile, "Si Hermione, sono io. Io-io devo.. io devo ucciderti. Io non voglio ma devo ucciderti". A quelle parole la reazione dalla ragazza fu quella di rilassare tutti i muscoli del suo corpo e, quasi spontaneamente, cadde a terra mantenendo sempre il contatto visivo con l'uomo di fronte a lei. Un accenno di sorriso apparve sul suo volto e passandosi una mano tra i capelli disse:"Ti prego, fallo".

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top