32. Uniti più che mai
Apro la porta quando sento bussare e i miei occhi incontrano quelli verdi di Mykhailo... non avevo idea che sarebbe passato, ma avrei dovuto immaginarlo dal fatto che Astrid mi ha chiesto diverse volte se avessi da fare visto che stasera non lavoro. Mi sembrava strano che insistesse così tanto per sapere i miei programmi visto che lei e Melnik sono fuori città per una cena di lavoro di quest'ultimo... la mia migliore amica stava semplicemente completando con il biondo.
"Ciao Brenda, ho portato la cena." mi mostra i sacchetti di un fastfood e sorride in quel modo che mi fa perdere completamente il controllo "Ti va se mangiamo assieme? Se non vuoi posso lasciarti la cena e scappare via, ma ti avverto che è un po' di roba per mangiarla soli."
Scuoto la testa ridacchiando per le sue parole e apro di più la porta, dandogli così il permesso di entrare. "Ciao Misha, entra pure." lui fa un mezzo inchino, in modo ironico, e poi si accomoda nel mio appartamento, posando la cena sul tavolo, mentre io chiudo la porta. "Non dovevi disturbarti, ma sei stato molto carino."
Mykhailo si toglie il giubbotto, rimanendo a maniche corte e mettendo in bella vista i suoi bicipiti allenati. Mi permetto di bearmi di questa vista ma smetto quando noto che mi sta osservando con fare compiaciuto, facendomi così intuire che si stia mettendo in mostra apposta. Se pensa che avrà vita facile solo per questo, si sbaglia...
"Figurati, non mi andava di mangiare solo e siccome c'è la pausa campionato, mi posso permettere un pasto sgarro, perciò eccomi." mi schiaccia un occhiolino e inizia a tirare fuori il cibo dai sacchetti di carta "Ho preso un po' di tutto, qualche hamburger diverso che magari possiamo dividere, patatine, crocchette di pollo... insomma, possiamo divertirci."
"Va bene, ci sto." mi avvicino alla cucina e prendo bicchieri e il resto che ci serve per la cena, poi li porto a tavola. "Sei arrivato veramente al momento giusto, stavo morendo di fame."
Mi sorride dolcemente, uno di quei sorrisi che mi regalava dopo avermi confessato di amarmi, e finisce di svuotare le buste, posandole sulla penisola quando sono ormai vuote. "Possiamo mangiare subito, così non si fredda troppo. Già dal fastfood a qua ho fatto un po' di strada, spero non sia già tardi."
Rubo una patatina da uno dei contenitori e scuoto la testa immediatamente "Direi che la temperatura è ancora accettabile, Mykhailo." mi siedo sulla sedia che uso solitamente, mentre lui afferra quella più accanto a me e la mette ancora più vicina, per essere al mio fianco. Vorrei dirgli di fermarsi perché mi manca l'aria se è troppo vicino, vorrei dirgli di fermarsi perché mi fa rischiare di perdere il controllo, ma non lo faccio per non spezzare la leggerezza che c'è nell'aria.
Lo osservo mentre afferra un panino e gli dà subito un morso sedendosi sulla sedia. Ha il viso rivolto verso di me e mi sorride mentre mastica, facendomi deglutire. Come è possibile che io lo trovi sexy anche quando mangia? Forse sto impazzendo, è da troppo tempo che siamo lontani e sto iniziando ad avere delle specie di allucinazioni.
"Come è andata la prima settimana da studentessa di moda?"
Sorrido pensando a questi giorni all'accademia, che sono stati per me come un sogno. Gli argomenti che trattiamo mi fanno ascoltare senza stancarmi, riesco a tenere l'attenzione sulle lezioni per tutto il tempo, e le informazioni le immagazzino immediatamente. Anche le mie compagne sono davvero simpatiche, nonostante sia una scuola esclusiva non sono delle ragazze con la puzza sotto il naso, anzi, sono molto alla mano e hanno tanti interessi simili a me, penso che con alcune di loro potrebbe nascere una bella amicizia.
"Va tutto benissimo. Mi piace davvero tanto. Sembra di stare nel mio posto. Non credevo che mi sarei trovata così bene, ed è anche merito tuo." ed è vero, se non fosse per lui, io non sarei lì, non avrei mai potuto permettermelo. "Ti sono molto grata per aver fatto in modo che accettassi il tuo regalo."
Mykhailo posa il panino nel contenitore e si pulisce le mani, prima di posarne una sul mio viso. I suoi occhi verdi mi scrutano come se potessero leggermi dentro e io mi sento completamente esposta a lui, ma al momento questo non mi fa paura. "Non devi ringraziarmi, ne abbiamo già parlato. Mi piace vederti così felice, ora vivi il tuo sogno." i suoi polpastrelli continuano ad accarezzare piano il mio volto e il mio stomaco quasi si stringe in una morsa. "La ricompensa più bella che tu possa darmi è questa, i tuoi occhi che brillano per la gioia. Non mi serve altro."
"Sei un ragazzo speciale..." E io ho maledettamente voglia di baciarlo, anche se ho promesso a me stessa che ci saremo andati piano. Istintivamente allunga la mano verso di lui e gli sposto i capelli all'indietro, osservando bene le diverse sfumature dei suoi occhi e spostando a volte lo sguardo sulle sue labbra. "E forse sono fortunata davvero a vivere tutto questo..."
"Ti senti fortunata di me nonostante tutto?" è quasi incredulo "Non pensavo..."
"Non hai capito ancora quanto sono innamorata di te?" rido leggermente "Non dovresti avere dubbi. Mi sentivo fortunata anche quando ci siamo lasciati, perché ho conosciuto un amore che non tutti possono dire di aver incontrato, alla nostra età soprattutto."
Mi afferra il volto con le mani e mi lascia un bacio tenero sulla fronte, facendomi venire i brividi. "Per me è lo stesso, ti amo così tanto, Brenda. Non immagini cosa farei per te. Ti regalerei la luna. Per te farei di tutto. Qualunque cosa tu mi chiedessi."
"Faresti anche qualcosa che ho detto di non volere poco tempo fa?" glielo chiedo sussurrando, mentre lui annuisce aspettando che aggiunga altro. Sento il cuore andare più veloce che mai. "Baciami, Mykhailo. Baciami... so che ho detto di andarci piano, ma non riesco più a starti lontana. Quando sei con me perdo il controllo, sento il bisogno di te."
Si fa immediatamente serio e, senza farselo ripetere due volte, posa la sua bocca sulla mia. Il bacio è immediatamente passionale e voluto, non c'è spazio per la dolcezza o la tenerezza, in questo momento la mancanza che abbiamo avuto l'uno dell'altra parla chiaramente.
Con una mossa rapida mi fa sedere a cavalcioni sopra di sé, per qualche attimo restiamo così. Le sue mani che navigano sul mio corpo, facendomi ansimare anche già così, incredibile come mi senta quando anche solo mi sfiora.
Improvvisamente però si alza in piedi, tenendomi stretta mettendomi le mani nel fondoschiena e cammina un po' fino a farmi sedere sulla penisola della cucina, buttando per terra le buste che aveva posato poco fa e sistemandosi in mezzo alle mie gambe. "Fermami se questo per te è troppo, se non vuoi, se stiamo correndo... ma dimmelo ora, non pentirti domani."
I suoi occhi verdi ardono di passione ma vedo comunque la paura che ha dentro... teme che io possa pentirmi poi di ciò che stiamo per fare, ma non potrei mai. Non mi sono mai pentita di fare sesso con lui. Ogni volta è stata speciale e non la dimenticherò mai.
"Non voglio fermarti, Misha. È l'ultima cosa che voglio al momento. Ho bisogno di sentirti dentro, maledettamente... e non potrei mai pentirmi, io ti amo." lo bacio sulla bocca e infilo le mani in mezzo ai suoi occhi "Torniamo ad essere quelli che eravamo. Complici e uniti. Innamorati e unici."
Lui fa un piccolo gesto con la testa e capisco così che è d'accordo con le mie parole. Immediatamente mi toglie la maglia e mi bacia dolcemente sul collo fino a scendere sul seno. La sua bocca mi tortura, mordendo e leccando ogni centimetro di me, facendomi gemere e facendomi desiderare sempre di più di sentirlo affondare in me.
Mi occupo immediatamente di togliergli i vestiti, prima gli sfilo la maglia, lanciandola in una parte a caso del pavimento, poi gli sgancio i jeans e gli abbasso i boxer. Lo faccio avvicinare ancora di più a me e bacio il suo petto tonico, accarezzandogli ancora i capelli.
"Ho sognato per mesi di fare tutto questo... sapessi quanto ti ho sognata, Brenda. Sognavo di svegliarmi con te, di tenerti stretta sul divano, sognavo di fare l'amore con te... e quando mi svegliavo mi sentivo morire perché mi rendevo conto che non era qualcosa di reale." i suoi occhi luccicano esprimendo il dolore che ha provato "Avrei fatto di tutto per stringerti un'ultima volta, ma volevo tenerti al sicuro e non sapevo cosa fare."
"Ora sono qua." lo bacio senza distogliere lo sguardo dal suo "Non andrò via, Misha. Sono qui, abbiamo sofferto entrambi. Non hai scelto la cosa migliore, ma ho capito perché l'hai fatto, e l'ho perdonato. Ricominciamo da noi, non pensiamo più a ciò che è stato."
Sorride annuendo, come per accogliere la mia richiesta, poi si sistema meglio e, dopo aver atteso il mio consenso ancora una volta, finalmente entra in me con una spinta decisa. Spalanco la bocca, abituandomi alla sua presenza in me. Mi ero quasi dimenticata questa sensazione, avevo quasi scordato cosa significa fare tutto questo con lui... non mi sono permessa più di pensarci, per non farmi male, e invece eccomi qua. Eccoci qua.
Spingo il bacino verso di lui, per fargli capire di essere pronta, e lui inizia a muoversi. Le sue spinte sono forti e mi fanno mancare quasi il fiato. Sento ogni parte di me urlare e ringraziare. Mi sento completamente in estasi.
Mi si stringe il petto, ma non c'è niente di negativo in questo sentimento... sento la gioia espandersi dentro, una gioia che non riesco a contenere. Avevo bisogno di sentire Mykhailo così vicino, non avevo bisogno di altro. Era ciò che mi mancava, anche se lo negavo a me stessa.
Allargo le cosce e lui va ancora più in fondo, accogliendo la mia richiesta implicita. Siamo così in sintonia quando facciamo sesso, sappiamo leggerci la mente. L'uno asseconda l'altro senza nemmeno aprire bocca.
Mi bacia la spalla e io sento le lacrime salirmi agli occhi, lacrime che esprimono davvero la felicità che sto provando, ma non glielo do a vedere. Mi aggrappo alle sue spalle e lo attiro ancora di più a me, ansimando in modo incontrollato.
I suoi versi gutturali rendono tutto più eccitante, si lascia completamente andare, e mi piace pensare che con me si senta libero di essere se stesso, di fare ciò che vuole senza vergogna, senza pensieri.
Le sue spinte continuano per non so quanto tempo, le sue mani accarezzano tutto il mio corpo, ma appena si rende conto che ci sono quasi sposta la mano destra sulla mia intimità, sfregando le dita e dandomi così di più, e si tiene saldo al mobile con la mano sinistra per avere più stabilità. "Principessa, capisco che stai per venire... fallo per me. Ho desiderato di sentire la tua voce ansimare per me, ansimare il mio nome."
Deglutisco e, gettando la testa all'indietro quando vengo scossa dall'orgasmo, urlo il suo nome con tutto il fiato, dimostrandogli quanto ho gradito e quanto sono coinvolta in tutto questo.
Dopodiché mi bacia a fior di labbra e continua con le spinte, che ora non sono regolari, ma mi fanno comunque tremare. Sono completamente in balia di lui, sono persa per tutto ciò che fa.
"Misha... non uscire..." Lo prego, fissandolo negli occhi, capendo che c'è quasi "Non farlo." Lui mi bacia ancora e nello stesso momento mi raggiunge, riversando il suo piacere in me proprio come gli ho appena chiesto, facendomi venire ancora.
Grugnisce e posa il viso sulla mia spalla, quasi come per riprendere fiato, baciandomi poi dolcemente sulla spalla. "È stato magico... mi eri mancata da morire."
"Magico è la parola giusta, credo di essermi innamorata ancora di più. Credo di innamorarmi di più ogni volta che ti sento così vicino."
Lo sento sorridere sulla mia spalla, poi alza il viso e incrocia il mio sguardo. Ha gli occhi che brillano e un sorriso smagliante, mentre alcune ciocche di capelli sono attaccati alla sua fronte imperlata di sudore. "Mi rendi l'uomo più felice del mondo. Stavolta non finirà mai."
Lo dice come se fosse una promessa tra noi e questo mi fa sospirare il cuore, è come se ogni male provato negli ultimi mesi svanisse velocemente da dentro me. Che effetto mi fa, che potere ha, nessuno ha mai avuto questo impatto nella mia vita.
Lo stringo forte e lui ricambia la mia stretta, e così tra le sue braccia, dopo essermi sentita vicina a lui più che mai, capisco che sono davvero pronta per riniziare la nostra relazione in modo intenso, senza più rabbia, senza più paura, solo noi e il sentimento che ci lega.
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