23. Giusta decisione
Suono al campanello di casa della mia amica e, poco dopo, mi viene ad aprire alla porta. La sua espressione curiosa viene sostituita immediatamente da un'espressione preoccupata, immagino a causa della mia faccia.
Non ho chiuso occhio per tutta la notte, pensavo e ripensavo alle parole di Mykhailo fuori dalla palestra, cercavo di capire cosa sta succedendo, ma non sono arrivata a nessuna conclusione. Alla fine mi sono alzata prima del solito, mi sono preparata e ho deciso di passare da Astrid prima di andare a pulire al centro del Chelsea.
"Brenda... che succede?" mi rendo conto che ha la voce assonnata, così come l'aspetto, mi dispiace averla svegliata, ma non potevo aspettare oltre.
"Scusami per l'orario... ma è successa una cosa e voglio capire se tu sai qualcosa di più." giocherello con la bretella dello zaino che ho in spalla e lei, prontamente, si sposta dalla soglia della porta e mi invita ad entrare in casa.
Mi guardo un po' intorno, quasi persa nei miei pensieri, e mi rigiro verso di lei quando la sento chiudere la porta. Ha uno sguardo preoccupato mentre mi osserva, così inizio a spiegare.
"Ho parlato con Mykhailo ieri notte... è venuto fuori dalla palestra. Era strano inizialmente, mi ha detto che voleva parlarmi... mi ha detto di fidarmi di lui, che non voleva farmi male ma che sta agendo per me. Non mi ha detto nulla di più, e io non capisco." ed eccole quelle stupide lacrime che tornano a farmi visita "Mi sento così confusa, so che dev'esserci per forza lo zampino di Cornelia, ma non mi ha voluto dire cosa sta facendo in particolare. Pensavo che magari Melnik sapesse qualcosa, che ti avesse accennato qualcosa... sto impazzendo. Prima pensavo mi avesse usato, ora scopro che vorrebbe stare con me ma non può... cosa devo fare?"
Astrid spalanca la bocca sconcertata, facendomi così capire che non sapeva assolutamente nulla, poi si avvicina a me, posa le mani sulle mie spalle, strofinandomi appena, come per tranquillizzarmi. "Brenda... parlerò con Melnik, se sa qualcosa me la dirà. Ora calmati... è un bene che tu sappia che non ti ha preso in giro, dovrebbe alleggerirti il cuore, al resto troveremo rimedio. Ok?"
Annuisco appena, non molto sicura che possa essere vero... pare che Cornelia sappia bene come muoversi per rovinarmi la vita. Prima mi licenzia e ora mi porta via lui... perché? Perché non posso godermi un po' di pace? Pare che a me non sia destinata un po' di tranquillità.
*****
Mykhailo
"Perché Astrid ci ha riunito qua? Melnik... non ho molta voglia di fare pranzi o che. Non sono di compagnia, proprio per nulla." parlo nervosamente, battendo il piede a terra come per scaricare la tensione, mentre il mio migliore amico scrolla le spalle facendomi capire che nemmeno lui sa nulla.
Per fortuna la sua ragazza arriva subito, quasi correndo. Stampa un bacio sulle labbra di Melnik, saluta me con un cenno del capo e poi si siede, togliendosi la borsa dalla spalla e appendendola sulla sedia.
"Amore, perché siamo qua? Che è successo?" il mio amico la interroga e lei ci guarda entrambi negli occhi, prima uno e poi l'altro, con fare indagatorio... capisco subito così che dev'essere qua per conto di Brenda. Cazzo!
"Ho parlato con Brenda... è venuta a casa mia stamattina. Era sconvolta... mi ha detto che sta succedendo qualcosa, voglio capire cosa, non mi piace vederla così."
Trasalisco e immediatamente mi alzo in piedi, quasi in preda al panico. Non voglio che sappia più di ciò che le ho detto, non deve... so che farebbe qualcosa di stupido e l'ultima cosa che voglio è che quei video finiscano online, mi sentirei in colpa... in colpa di averla trascinata in questo casino. Sono io che l'ho stuzzicata dal primo momento, se non l'avessi fatto non esisterebbero quelle stupide riprese.
"Io devo andare... ho altro da fare." Astrid si alza all'istante sentendo le mie parole e mi si mette davanti per evitare che scappi "Per favore, stanne fuori e fammi andare."
"No." è infuriata e sembra non voglia accettare la mia decisione. "Tu mi devi spiegare ciò che non hai detto a lei. Cosa sta succedendo? Cosa ha Cornelia in mano di tanto grave da riuscire a ricattarti? E cosa c'entra la mia amica in tutto questo?"
"Mych... glielo devi dire." Melnik appoggia la sua ragazza, ma non avevo nessuno dubbio l'avrebbe fatto, è dal primo momento che lo sa che mi ripete che devo denunciare Cornelia, perché questo è l'unico modo per uscire da questo casino.
"No che non devo." ribadisco, lanciandogli un'occhiata fulminea "È la mia vita e non devo raccontare ogni cosa se non mi va." mi metto stupidamente sulla difensiva, come se anche loro fossero passati dalla parte del nemico. Una parte di me sa che dovrei denunciare Cornelia, ma l'altra parte di me ha paura... non posso accettare che faccia qualcos'altro che si ritorcerà contro Brenda.
"Non te la caverai così, ho insistito affinché Brenda si fidasse di te, l'ho spinta ad aprirsi perché vedevo quanto le piacessi, e ora non ti permetto di fare questo. La vita non è solo tua dal momento che coinvolge una persona che amo." Astrid mi parla a denti stretti, puntandomi un dito contro con aria minacciosa. Se fossimo una situazione mi verrebbe da sorridere, lei molto più bassa di me che mi minaccia con aria nervosa e contrariata. Le fa onore volere così tanto bene alla sua amica, e sono contento che lei abbia accanto una persona come Astrid, ma non posso fare ciò che vuole. "Mykhailo, dimmi ciò che sta succedendo."
"Non posso... voglio solo proteggerla. Fate fare a me, fidatevi."
"Fidarmi? Perdonami ma mi viene molto difficile al momento. Quale è il tuo piano? Permetterle di fare ciò che vuole? Ti fai ricattare così?" mi dà una leggera spinta per sfogare la sua rabbia "Mi dispiace dirtelo ma questo non è il modo migliore, non è il modo migliore per venirne fuori, per proteggere Brenda o chissà cosa... stai solo stando al gioco di quella stronza."
Abbasso lo sguardo sentendo le sue parole e sentendo una fitta al cuore... vorrei dirle che sbaglia, che ho tutto sotto controllo, ma non è così. Non so come uscirne e sto solo cercando di tenere Cornelia buona per non farle pubblicare quei video. È questa l'unica cosa che sto facendo.
"Ha delle cose personali di me e Brenda..." Lo confesso ad Astrid, con voce stanca e quasi arresa. Sto perdendo ogni energia con questa storia, tutto ciò mi sta spegnendo piano piano. "Mi ricatta... dice che pubblicherà tutto se tornerò da Brenda. Perciò l'ho lasciata e ho cercato di farmi odiare, ma poi la vedevo soffrire e ieri ho deciso di dirle che non è mai stata mia intenzione farle male."
"Che tipo di cose personali? Dei video?" Annuisco e lei si passa le mani sul viso con fare esasperato "Devi denunciarla, non permetterle di ricattarti, così non risolvi nulla."
"Grazie, sto cercando di farglielo capire da giorni." Melnik si intromette, dando ragione a lei, mentre io mi lascio cadere nella sedia. "Myk... noi ti staremo vicini, ma tu devi denunciarla. È la cosa migliore per tutti, per te, per Brenda... non meritate di soffrire e stare lontani solo perché quella vuole questo."
So che il mio migliore amico ha ragione, ma davvero sono bloccato dalla paura. E se la continuasse a tormentare? È dal primo momento che Cornelia sta facendo di tutto per rovinare la vita di Brenda.
"Melnik ha ragione, noi siamo vicino a te... ma devi denunciarla. Quello che sta facendo è una cosa gravissima, e non potrà aiutarla nessuno, non può scappare da una responsabilità così grande." Astrid mi posa una mano sulla spalla e aggancia il mio sguardo cercando di darmi fiducia "Se vuoi ti accompagniamo... ok?"
Guardo entrambi, prima uno e poi l'altro, piano piano... li osservo attentamente, pensando velocemente se il loro consiglio sia la cosa giusta o meno, e alla fine annuisco.
Loro due si scambiano un'occhiata vittoriosa e io sento lo stomaco stringersi, spero che questa sia la decisione migliore per Brenda.
*****
Brenda
Non so se sia una fortuna o meno che oggi non mi tocchi pulire la palestra... non so se sia una fortuna o meno che non vedrò il biondo. La giornata è passata, tra pensieri e paranoie, mentre penso e ripenso a ciò che mi ha detto ieri notte, con la speranza che la mia amica abbia scoperto qualcosa di utile.
Spengo il fornello e metto la scaloppina nel piatto, ma vengo interrotta dal suono del campanello. Lancio un'occhiata stranita all'orologio, visto che non aspettavo nessuno, poi vado subito ad aprire convita che sia Astrid venuta per aggiornarmi.
Il mio cuore, però, si ferma nel petto quando vedo la persona davanti a me. Mykhailo mi fissa, con aria smarrita e triste, ha l'aspetto di una persona completamente distrutta, e nonostante tutto mi si stringe il cuore. Non mi piace vederlo così, lui che dal primo momento che ci siamo conosciuti è sempre stato tutto d'un pezzo.
"Principessa, posso entrare?" quasi mi viene da piangere a sentirgli pronunciare quello stupido soprannome che mesi fa mi mandava su tutte le furie... mi manca tutto di lui, anche queste piccolezze.
"Certo, accomodati." mi sposto dalla porta e lui mi segue immediatamente, chiudendo la porta e appoggiandosi ad essa con le spalle.
Tengo gli occhi fissi su di lui mentre si passa le mani nei capelli e poi sbuffa come a buttare fuori tutta l'aria, come a liberarsi di un peso. "So che hai chiesto ad Astrid di capire cosa ci fosse sotto... gliene ho parlato stamattina, ma l'ho pregata di non dirti nulla perché volevo farlo io di persona. Sarei venuto prima, ma non ho potuto. Lei e Melnik mi hanno accompagnato dalla polizia."
"Come? Dalla polizia? Stai bene? Che succede?" istintivamente mi avvicino a lui, gli prendo il viso tra le mani e lo accarezzo dolcemente. "Misha... puoi parlarmi di ogni cosa." la mia voce è rotta, sono stanca tanto quanto lo sembra lui... non riesco più a vivere bene da quando ci siamo lasciati, per quanto sciocco possa essere.
"Sto bene..." mi afferra le mani e me le fa spostare dal suo volto, tenendomele strette tra le sue "Sono andato a denunciare Cornelia. Sai... avevo paura di farlo, ma Melnik ed Astrid mi hanno saputo convincere, mi hanno dato il coraggio che mi mancava."
"Ti va se ci sediamo nel divano e parliamo?" glielo chiedo dolcemente e lui scrolla le spalle, così faccio intrecciare le nostre dita e lo conduco a sedersi, accomodandomi poi accanto a lui. "Sono qua, puoi dirmi tutto... sarò abbastanza forte per sentire la verità."
"Non ho nessun dubbio, Brenda. Non ho mai messo in dubbio che tu non fossi in grado di affrontare la situazione, semplicemente avevo paura che se te ne avessi parlato avresti agito in qualche modo e ti saresti messa nei guai." Sorride malinconico e mi accarezza il dorso della mano con il pollice, il suo è un gesto meccanico e quasi distratto, ma a me manda in estasi anche solo questo. "Hai presente quando abbiamo fatto sesso in palestra... due volte? Beh, Cornelia è riuscita ad avere i video delle telecamere di sorveglianza e mi stava ricattando. Mi ha obbligato a lasciarti per frequentare lei, sennò li avrebbe resi pubblici."
Devo reprimere un conato di vomito quando sento le sue parole, provo un leggero imbarazzo per un attimo... ma poi analizzo la situazione attentamente, capendo che non sono io quella che dovrebbe vergognarsi. Quale persona normale farebbe un gesto del genere? Quale donna ricatterebbe qualcuno con dei video privati? Per cosa poi? Per dimostrare di poter avere qualunque cosa? Per vincere una battaglia che ha voluto giocare solo lei? Perché era l'unico modo per mettersi contro un vero amore?
"Misha..." Lo stringo forte tra le mie braccia, posando il viso nel suo petto, e lui prontamente mi accoglie, abbracciandomi a sua volta. "Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto questo, e capisco perché non me ne abbia parlato, ma insieme possiamo superare tutto. Sono contenta che tu l'abbia denunciata."
Sento i suoi battiti cardiaci andare veloci e gli lascio un bacio all'altezza del cuore. Avrei voluto capire prima cosa stesse succedendo, avrei voluto evitare che si prendesse da solo tutto questo peso solo per proteggere me.
"Mi dispiace... non volevo assolutamente metterti in una situazione del genere."
Sciogliamo l'abbraccio e scuoto la testa immediatamente con molto vigore. Come può anche solo pensare di avere colpe? "Tu non hai fatto nulla, è lei che è pazza. Per favore, non rimproverarti nulla."
Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e quasi mi si spezza il fiato. Non l'ho mai visto così, non si è mai mostrato così. Vorrei avere il potere per fare qualcosa che possa aiutarlo.
"Ora comunque sei al sicuro... a quest'ora l'avranno già convocata, i video presto non saranno più un problema." il fatto che parli come se quelle immagini fossero solo mie mi fa stringere il cuore. "Scusami..."
"Non scusarti più... e poi so quanto dev'essere stato difficile. Grazie di avermi protetta, sei un ragazzo speciale." gli accarezzo i capelli e poi il viso, avvicinandomi a lui. Ho maledettamente bisogno di baciarlo, di sentire il suo sapore, il suo calore. "Ma ora sono qua, non devi più allontanarmi." Mi sposto dal divano alle sue gambe, sedendomi a cavalcioni, e avvicino il viso al suo.
"Brenda..." sposta i capelli dal mio viso, continuando ad avere quell'espressione seria, non mi piace per niente che il suo umore non sia migliorato nemmeno un po'. "Non so se sia la cosa più giusta, a quanto pare ti porto solo guai." posa le mani sulle mie cosce e le stringe appena.
"No, non è vero. Mykhailo mi hai salvata, mi hai fatto tornare ad amare. Hai buttato giù tutti i miei muri, non è una cosa da poco." continuo ad accarezzargli il viso e gli bacio dolcemente e castamente le labbra "Mi manca tutto questo, non riesco a vivere come prima. Sento un vuoto da quando è finita."
Prontamente asciuga una lacrima che mi era scivolata lungo la guancia e mi bacia la pelle. "Anche a me, mi uccideva pensare che potessi credere che ti avessi presa in giro e che così potessi credere che davvero le persone vogliono solo ferirti. Ti amo, Brenda... non credo di aver mai amato nessuno in questo modo. Ogni parte di me è innamorata di te, farei di tutto per tenerti al sicuro, ed è per questo che non posso tornare con te. Forse avevi ragione all'inizio che ci siamo conosciuti, sono dannoso per te. A quanto pare il mondo di cui faccio parte è più tossico di quanto mi fossi mai accorto."
"No, no e no." muovo il capo con foga, non voglio assolutamente che succeda questo. "Non farlo, no. Stai facendo comunque vincere Cornelia. Sta avendo ciò che vuole."
Sorride amaramente e mi bacia dolcemente sulla fronte. "No, non sta vincendo, perché non starò con lei e tu sei al sicuro. Nessuno metterà in giro le tue immagini private. E io non rischierò di metterti nuovamente in casini del genere." sento la sua voce rompersi e questo mi fa solo più male, perché dobbiamo sacrificarci in questo modo? "Sarai sempre la ragazza che mi ha fatto provare emozioni vere e forti, ma non posso stare con te. Hai una vita davanti meravigliosa, farai il tuo corso di studi e diventerai conosciuta per i tuoi modelli."
"Non mi interessano queste cose. Io voglio stare con te, condividere ogni cosa con te. Non farmi questo,
Mykhailo. Non lasciarmi ancora." poso la fronte contro la sua e poi lo bacio. Cerco di trasmettergli il dolore che sento dentro, la paura che ho di perderlo, tutti i sentimenti che mi soffocano, e lui ricambia all'istante.
So che capirà, so che sente ciò che provo, così come io sento la sua paura, la sua tristezza. Sono pronta a essere il suo sostegno, ad accoglierlo completamente nella mia vita. E non deve andare via da me per proteggermi, dobbiamo restare insieme per essere più forti di ogni cosa.
Dolcemente mi toglie la maglia, le sue mani accarezzano la mia pelle e le sue labbra mi baciano dove mi ha appena sfiorata. I brividi mi percorrono tutta, mi era mancato da morire sentirmi così.
Anche io lo spoglio, gli tolgo prima la giacca e poi la maglietta. Mi soffermo a osservare il suo petto nudo e accarezzo i suoi tatuaggi, per poi baciarli dolcemente. Lo sento mugugnare di piacere e questo mi fa venire voglia di dargli di più, di andare fino in fondo.
"Ti voglio, Misha. Ti prego." lo bacio a fior di labbra e mi muovo sopra di lui, appositamente per stuzzicarlo. "Ho bisogno di sentirti in me... mi manchi."
Lui mi accarezza il profilo con il dito, poi mi bacia sul collo scendendo fino al mio seno. Mi toglie il reggiseno e mi bacia con più facilità. Io ansimo senza riuscire a controllarmi, sa bene quali punti toccare.
"Anche io ti voglio, principessa. Sapessi quanto..." mi aiuta velocemente a spogliarmi mentre parla e io lo imito, facendogli togliere pantaloni e boxer. In pochi secondi restiamo completamente nudi. Io sopra di lui. Lui che mi fissa come se fossi la cosa migliore del mondo.
Credo che se mi chiedessero come immagino la felicità, la descriverei esattamente in questo modo. L'attimo prima di fare l'amore con lui. Ogni fibra di noi che si desidera, il sentimento e la voglia che si riflette nei nostri occhi. E pensare che pensavamo di poter avere una relazione di puro piacere che non includesse i sentimenti... inconsapevoli che di sentimento ce n'era già, e tanto.
Mi posiziono meglio sopra di lui e faccio in modo che affondi in me. Spalanco la bocca all'istante, abituandomi alla sua presenza, poi inizio a muovermi. Vado su e giù piano, posando le mani sul suo petto e accarezzandolo, e baciandolo sulla bocca subito dopo.
I nostri respiri si accelerano all'istante, così come i battiti dei nostri cuori che, quasi sincronizzati, impazziscono come le nostre menti che al momento sono unite in una cosa sola.
Mi sento vicina a lui più che mai, lascio cadere ogni velo e lui fa lo stesso con me. Mi apro completamente, sapendo, ora più che mai, di potermi fidare. Qualcosa di più intimo di fare sesso, legarsi in un modo che va al di là del piacere fisico, al di là di ogni cosa di profano.
"Ti amo, Mykhailo." ancora lo bacio, facendo sfiorare le nostre lingue e tenendo lo sguardo fisso sul suo. Non voglio dimenticare come sono i suoi occhi verdi in questo momento. "Non so chi ringraziare per averti nella mia vita."
Parlo con fatica, travolta dall'emozione e dalle sensazione che mi stanno investendo, ma lui sembra ascoltarmi attentamente e senza fretta, baciando, accarezzando e sfiorando ogni centimetro di me. "E io amo te, Brenda. Dicono che l'amore vero arriva quando ti sembra non ti manchi nulla, per poi accorgerti che ti mancava qualcosa e non eri completamente pieno... ed è questo che sento con te. Hai riempito un vuoto che non sapevo di avere e mi hai reso completo." La sua voce roca è sexy e dolce allo stesso tempo... ha appena detto una cosa bellissima, e io non avrei mai immaginato che qualcuno mi potesse dire delle parole così.
Facciamo unire le nostre labbra e ci scambiamo un bacio dolce, senza aggiungere altro, mentre i nostri corpi continuano ad amarsi e combaciano alla perfezione.
Non ho più paura del mio passato, non ho più paura di nulla. Con lui mi sento al sicuro, protetta, amata. Sento che è la mia persona, cosa che non avevo mai pensato per nessun altro. Mi sento travolta dall'amore e so che con lui potrebbe essere per sempre.
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