22. Lottare
Mykhailo
Vago con lo sguardo per il locale, ignorando Cornelia che al mio orecchio non fa che parlare, parlare e parlare, e mi blocco all'istante quando i miei occhi si posano su Brenda.
Lo stomaco ha immediatamente un sussulto, è bella più che mai e mi manca così tanto che non riesco ad andare avanti, ma la sensazione che sento dentro peggiora di gran lunga quando mi rendo conto che non è sola... è accompagnata da un ragazzo che ha più o meno la nostra età e le sta accarezzando la mano mentre lei ha la testa abbassata. E questo ora chi diavolo è?
La gelosia diventa fortissima, nonostante purtroppo lei non sia più mia, e mi ritrovo a stringere i pugni cercando di scaricare questa rabbia. Non riesco a sopportare che un altro possa toccarla, entrare in sintonia con lei, farla innamorare... non è giusto, perché devo stare fermo a guardare tutto ciò mentre muoio ancora per lei?!
"Che hai Mykh?" Cornelia, scocciata dal fatto che non la stia ascoltando, mi dà un colpetto sul braccio e attira nuovamente la mia attenzione. Distolgo con fatica lo sguardo da Brenda e osservo nuovamente lei al mio fianco che ha appena notato la mia ex seduta lontana da noi "Non ci posso credere, ti ha già sostituito." ride divertita, come se fosse contentissima di dimostrare che non valgo per Brenda ciò che credevo "Certo che la troietta ha gusto, mi chiedo cosa ci troviate in lei."
D'istinto le afferro il polso e la guardo in cagnesco "Ho accettato le tue stupide condizioni ma non sono disposto ad accettare che parli di lei in questo modo. Piantala immediatamente."
Si libera dalla mia presa con uno strattone e mi guarda con pena, quasi come se non fossi capace di intendere e di volere e parlassi a vanvera. "Non ti rendi conto, vero? Mentre tu la difendi in questo modo, lei si sta facendo già scopare da un altro. Non perde tempo, così come non l'ha perso con te... visto che ti si è concessa poco dopo averti conosciuto. Pensaci, perché non dovrebbe fare lo stesso con il suo nuovo tipo?"
"Stai esagerando, davvero, Cornelia." le mani quasi mi fanno male per quanto le sto stringendo. Ho una gran voglia di sferrare un pugno contro il muro e urlare. Mi sento bloccato, impotente, senza via d'uscita. "Non sono cazzi nostri chi frequenta. Hai vinto, hai ciò che vuoi, basta farle guerra."
"Carino e furbo." commenta accarezzandomi il viso con un'unghia "Ma non funziona così, decido io quando è finita, e ho appena iniziato a divertirmi." fa per andare verso di lei ma ancora una volta la tengo per il polso, così lei si volta nervosamente verso di me "Mykhailo lasciami, ora. O vuoi che il video diventi virale in meno di un'ora? Mi basta un secondo ed è in rete."
"Sei proprio una stronza." commento digrignando i denti, così lei scoppia a ridere e mi bacia la guancia, facendomi venire il voltastomaco, poi va verso Brenda e io immediatamente la seguo, per evitare che faccia troppe cazzate.
Appena arriviamo al tavolo della mia ex, lancio un'occhiata nervosa e investigativa al suo accompagnatore, per poi spostare l'attenzione su Cornelia che sta iniziando il suo solito e personale show.
"Ma ciao Cenerentola, hai trovato un nuovo principe." la mia ex alza la testa e vedo i suoi occhi colmi di dolore e lacrime che cerca di trattenere, così capisco che ci aveva già notati... la nausea si fa ancora più forte dentro di me. Mi sento in colpa a lasciarle provare tutto questo male... ma cos'altro posso fare per proteggerla?
"Cornelia, lasciami in pace. Cosa vuoi ancora da me? Hai ottenuto ciò che volevi, hai dimostrato di avere ragione, ora voglio solo non vedervi più." Cerca di mostrarsi sicura di sé ma la conosco abbastanza bene per capire che è stanca e spera che davvero tutto ciò finisca velocemente.
"Hai ragione, ma sentirti dire che avevo ragione è davvero appagante, ma comunque vedo che non ti sei persa, hai trovato subito un rimpiazzo. Chi è questo ragazzo?" Cornelia lancia un'occhiata maliziosa al riccio, ma lui la ignora, sembra quasi che sappia chi è e non voglia averci niente a che fare.
Brenda scatta in piedi e si mette davanti a Cornelia, con aria di sfida. Capisco che sta perdendo subito la pazienza, così mi affianco a loro due per evitare che la discussione degeneri. "Vattene, davvero. Non sai quel che dici e non ti permetto di trattarmi come una poco di buono, ma comunque non sono fatti tuoi chi frequento io."
"Ooh ma come siamo irascibili, ho solo fatto una domanda, Cenerentola." le sposta un ciuffo di capelli dalla spalla e Brenda le dà un colpo secco per evitare di essere toccata "Ero venuta qua solo per chiederti come stessi, visto che ci siamo incontrate per caso, ma tu scatti sempre in quarta, si vede che sei stata cresciuta da una donna come te."
Brenda sussulta e io uguale, che diavolo dice? Come fa a sapere della vita di Brenda? La mia ex si gira verso di me con aria accusatoria, pensando che sia stato io a parlarne con Cornelia, ma scuoto immediatamente la testa per allontanare la sua idea. Evidentemente la mia espressione è davvero scioccata perché Brenda sembra crederci e riporta l'attenzione su Cornelia.
"Non ti permetto di parlare di mia madre, non vali nemmeno un quarto di quello che vale lei. Si è sempre battuta per farmi avere una vita dignitosa, si è fatta in quattro per crescermi, e tu non puoi nemmeno immaginare cosa sia il vero amore di una madre come lei, quindi stai zitta o è la buona volta che ti faccio zittire io con le cattive."
Brenda è nervosa come non mai, sembra pronta a esplodere, ma questo non sembra spaventare Cornelia, tutt'altro, sembrerebbe che sia piuttosto divertita dalla sua reazione. "Ah sì? Vuoi mettermi le mani addosso? Capisco che da dove vieni tu si risolvano le cose così, capisco che ti è mancata un'adeguata educazione, ma caso mai non ti fossi accorta ora siamo nella parte civilizzata del mondo."
"Basta, andiamo via." mi intrometto per fermare le sue stronzate e per evitare che faccia ancora del male a Brenda, ma lei mi lancia un'occhiata di rimprovero, come a intimidirmi di stare zitto. "Siamo usciti per perdere tempo così? No perché altrimenti potevo starmene liberamente a casa." cerco di convincerla, usando una tecnica che mi fa venire ancora più nausea, odio quando anche solo mi sfiora, ma so che così mollerà la discussione. "Abbiamo di meglio da fare che dimostrare quali siano le giuste gerarchie del mondo, andiamo Cornelia."
Evito appositamente di guardare Brenda negli occhi, per non crollare qua e così, e Cornelia, dopo aver lanciato uno sguardo a lei e poi al riccio, annuisce come se davvero non ne valesse la pena di continuare a parlarle. "Hai ragione, Mykh. Abbiamo tante cose da fare, torniamo a casa." mi posa una mano sul petto e mi fa indietreggiare, per avviarci all'uscita, così io la tengo per il polso e faccio in modo che mi segua e non cambi idea improvvisamente per andare ancora a stuzzicare e ferire Brenda.
Così, con il veleno che mi si insinua in ogni parte di me, io e Cornelia usciamo dal locale, mentre cerco di mantenere la calma ed essere razionale, ricordando che sto solo cercando di non mettere Brenda nei guai.
*****
Brenda
Mi sento terribilmente a disagio... non riesco a credere di aver fatto assistere Oliver a una scenata del genere scatenata da parte di Cornelia, ma non ho saputo controllarmi. Quando ha parlato della mia vita privata, offendendo mia madre, sono uscita fuori di testa... non permetto a nessuno di parlare di lei, la donna più forte che conosca.
"Va tutto bene?" la domanda del riccio arriva alle mie orecchie in modo troppo lontano, quasi ovattata, quindi mi obbligo a tornare con i piedi per terra e ad abbandonare i miei pensieri. "Non hai più aperto bocca dopo che siamo usciti dal locale... puoi parlarmi di ciò che è successo..."
"Per dirti cosa? Che quello era il mio ex e quella è una pazza che mi perseguita e ora lui esce con lei? Sì, molto bello." rispondo di getto, mentre una lacrima mi solca il viso "Questo hai visto... e io sono penosa perché ancora piango e sto male per lui."
Oliver mi guarda intensamente per qualche secondo, come per assicurarsi che mi sia sfogata un po', poi prende la mia mano e me la stringe appena. "Mi dispiace... ma non fartene una colpa. Non è normale ciò che ho visto al bar, mi sembrava di essere in un film dove la bulletta si diverte a tormentare la protagonista..." Mi fa ridere appena il paragone "e se posso dirti la mia, il tuo ex sembrava dispiaciuto di assistere alla scena. Non so cosa sia successo tra voi, perché vi siate lasciati, ma ha guardato male me e te con apprensione."
Quasi salto in aria sentendo le sue parole e scuoto freneticamente la testa. "No... mi ha lasciata lui, ha detto che non mi amava, che avevamo corso troppo e che aveva scambiato le sue emozioni per qualcosa che non erano..."
"Beh... io non lo so, però c'è qualcosa che non quadra. Sembrava geloso e preoccupato per te."
"Non farmi ridere, se lo fosse non uscirebbe con lei." rido nervosamente pensando che tutto questo sia assurdo, poi mi sistemo i capelli dietro le orecchie con fare meccanico "Vorrei solo smettere di stare così male, ormai ho accettato che tra noi sia finita, non aspetto che tutto torni come prima, perciò..."
Oliver annuisce, capendo che non voglio continuare a parlarne, e mi regala un piccolo abbraccio per darmi forza, e io mi lascio andare in un pianto liberatorio, nonostante lo conosca da poche ore, sentendomi completamente distrutta dall'ennesima scenata da parte di Cornelia.
*****
Finita di pulire la palestra, esco fuori per evitare di stare nello stesso stabilimento del biondo. Ogni volta che finisco, resto sempre qua in attesa che vada via dalla sala pesi e io possa finire il mio lavoro. Meno lo vedo e meglio sto.
Mi poso al muro e osservo un punto indefinito, persa nei pensieri, ma passa veramente poco prima che la porta si apra accanto a me, rivelando proprio la figura del biondo. Per poco il cuore non mi salta fuori dal petto, mentre mi chiedo mentalmente perché abbia sentito il bisogno di uscire. Vorrei distogliere lo sguardo da lui ma non riesco, è come se il mio cervello non collaborasse con i miei muscoli.
"Brenda... possiamo parlare? Un po' più in là però..." indica un punto lontano dalla palestra e io, pur non capendo perché, eseguo il suo ordine, così lui mi segue. "Se ti stai chiedendo perché, è per stare lontano dalle telecamere... è una lunga storia. Volevo solo sapere se stessi bene, dopo ieri..." fa riferimento alla scenata da psicopatica della sua amichetta, come se fosse dispiaciuto per me come qualche tempo fa, per un attimo mi illudo che sia tornato quello di sempre, ma so bene che non è così.
"Che ti importa?" glielo chiedo nervosamente, cercando di non farmi incantare dai suoi occhi che mi mancano da morire "Eri lì, potevi fermarla, perciò..."
"E cosa ho fatto? L'ho portata via." si porta le mani al petto indicandosi con fare teatrale "L'ho convita a lasciarti in pace e ad andare via. Non ho chiuso occhio... ho pensato per tutta la notte al tuo viso deluso e triste."
"L'hai convinta a lasciarmi in pace?" gli faccio eco, quasi urlando "Le hai detto di andare via con te per divertirvi perché con me stavate perdendo solo tempo." rido nervosamente solo a ripensarci "Sai che aiuto mi hai dato... e non so se davvero ti sia sentito in colpa, ma lo spero, è il minimo per tutto il male che mi hai fatto."
Lui abbassa la testa e annuisce incassando le mie parole. Questo suo gesto mi fa solo innervosire di più. Mi pare quasi che cerchi di mostrarsi migliore di me.
"Mi dispiace Brenda... non è come credi. Senti, ho pensato tanto se fare questa cosa o meno, ma quando ho pensato che avrebbe potuto aiutarti a fare chiarezza e non stare così male, ho deciso. Le cose non stanno come sembrano... non posso dirti altro, ma fidati di me." Lascia tutto in sospeso, non volendo aggiungere altro, e io mi avvicino a lui, dandogli una leggera spinta.
"No Mykhailo... no." non riesco a credere che sganci una bomba del genere e non vada fino in fondo "Non puoi lasciarmi così... non puoi dirmi di fidarmi di te dopo ciò che mi hai fatto, non puoi confondermi e poi tirarti indietro."
Mi guarda con malinconia e dispiacere e mi lascia una leggera carezza sul viso, per poi ritrarre subito la mano. Ignoro i brividi che mi colpiscono e il fatto che mi stia confondendo di più. "Brenda... è già abbastanza difficile dirti questo... solo sappi che non ti ho preso in giro, che non ho giocato con te... credimi."
Le lacrime iniziano a scendere sulle mie guance, il respiro inizia ad andare più veloce e istintivamente gli tengo la mano per paura che vada via senza dirmi altro. "Ti prego... non puoi farmi questo. Non puoi... sto provando a dimenticarti, sto provando a tenerti lontano, e ora metti questa confusione nella mia mente."
"Non fare così." sospira pesantemente e mi attira tra le sue braccia, mi dà un dolce bacio sulla testa e mi tiene così stretta. "Per favore... non ho mai voluto che stessi male, volevo evitare che indagassi sui miei comportamenti, pensavo che alla fine mi avresti odiato e saresti andata avanti, ma il fatto è che ogni volta che ci incontriamo muoio un po' a vedere come ti ho ridotta, e ho deciso di parlarti."
Quasi mi sento rinascere nel calore del suo corpo, per le sue carezze, mi sembra di essere tornata a casa dopo tanto tempo, e mi sento così patetica per dargli tutto questo potere ancora oggi. "Mykhailo... dimmi tutta la verità."
Scioglie l'abbraccio e mi asciuga le lacrime, scuotendo la testa. "Non posso... però ti prego di farti forza, non volevo questo..." tiene la mano sul mio viso e mi accarezza con i polpastrelli.
"Ti sta ricattando Cornelia?" glielo chiedo avendo avuto solo ora questo pensiero, e conoscendola potrebbe essere la cosa più plausibile, sarebbe capacissima di qualcosa così. Perché non ci ho pensato prima?
Mykhailo sussulta e abbassa il capo qualche secondo, senza negare, capisco così che sia la realtà. "Mi dispiace, davvero... se puoi fidati di me. Ora devo andare."
"No." quasi urlo, tenendogli la mano ancora una volta "Per favore... non farlo. Qualsiasi cosa stia succedendo, possiamo superarla insieme."
Lui scuote appena il capo e sorride con amarezza, stringendomi la mano a sua volta. "Devo andare..." Lo ripete, lasciandomi la mano piano piano, poi mi lancia un'ultima occhiata e torna dentro la palestra, lasciandomi nuovamente sola.
Un singhiozzo mi toglie il fiato, mentre mi faccio miliardi di domande su quello che è appena successo. Ci dev'essere un modo per scoprire cosa sta succedendo, un modo per aiutarmi e aiutarci... non lascerò stare, non lo lascerò andare senza lottare, non ora che ho saputo che non mi ha lasciata per i motivi che mi aveva fatto credere.
Sono pronta a tutto.
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