2. Stuzzicare

"Guarda un po' chi c'è!" mi giro di scatto, chiudendo lo sportello del frigo del negozio, e i miei occhi si posano sul biondo della palestra. Non riesco a credere di averlo incontrato anche qua, insomma, non è il miglior modo per completare la serata, visto che ce l'ho ancora con lui per qualche sera fa. "Oggi niente lavoro in palestra?"

"Facciamo i turni per pulirla, sfortunatamente mi capita sempre quando ci sei tu." faccio per superarlo, ma lui si mette davanti, bloccandomi il passaggio e guadagnandosi un'occhiata malefica.

"Sfortunatamente? Eppure ti ho offerto un bel panorama visto come mi guardavi." ancora con sta storia? Ma per caso è uno di quelli che si ossessiona con una cosa e non smette più di pensarci? "Se vuoi puoi guardare più da vicino." trattiene una risata e mi scruta dalla testa ai piedi, inumidendosi le labbra.

Maledico me stessa trovando sexy questa scena. Come è possibile? È solo un cretino pieno di sé. Un pallone gonfiato. "Piuttosto preferisco cavarmi gli occhi." gli regalo un occhiolino falso "E ora, se non ti spiace, vorrei scegliere qualcosa per cena e andare a casa, perché domani devo andare a lavorare, non so se è un termine che tu conosci."

"Prego, principessa. Tutto ciò che vuole." continua a ridacchiare e mi lascia lo spazio per passare, levandosi da davanti. "Potrei offrirti una cena piuttosto che questa triste roba surgelata, sarebbe molto meglio."

Alzo gli occhi al cielo davanti alla sua finta gentilezza e ancora una volta ho il desiderio di colpirlo, come l'altra sera in palestra. "Preferisco soffocare con il cibo surgelato."

"Potrei pure offendermi per questo tuo modo di fare, sembra quasi che mi odi. Non è carino detestare una persona senza nemmeno conoscerla." si passa la mano in mezzo ai capelli biondi e inclina leggermente la testa per guardarmi, mettendo in evidenza il tatuaggio sul suo collo, delle farfalle celesti. "Potresti conoscermi e ricrederti, magari potresti persino innamorarti di me, principessa."

Una smorfia schifata nasce sul mio volto senza che io riesca a trattenermi, ma davvero pensa di avere tutto questo ascendente sulle persone tanto da pensare che si innamorerebbero di lui? "Ma fammi il piacere, non accadrebbe manco se fossi l'ultimo uomo sulla terra. E poi, te lo chiedo a titolo di favore personale, piantala con questo nomignolo di merda. Non sono una principessa, non ho niente a che vedere con le principesse. Quelle sono le ragazze che vengono dal tuo mondo, che hanno tutto ciò che vogliono perché papino compra tutti i loro desideri, e non sanno manco cosa sia la fatica o il sacrificio."

Cerca di non scoppiare a ridere, ma non ce la fa. Ride come se avessi detto la cosa più comica che abbia mai sentito e io mi sento solo innervosire di più. Ma perché ride? Cosa c'è di così divertente? Io non riesco a capire che razza di problemi abbia, sembra che si diverta a farmi perdere la pazienza.

"Sei proprio una ragazza particolare, per questo è un vero peccato che tu non voglia avere a che fare con me, potremmo divertirci insieme." usa un tono illusorio, abbassando la voce. Ora il suo tono è più roco e ancora mi perdo a pensare quanto sia sexy. Dannazione, sembra che io abbia una doppia personalità, quella che lo trova odioso e quella che si sente attratta fisicamente da lui. "Non dico qualcosa di impegnativo, ma ripeto che dovresti davvero stare attenta a non innamorarti di me."

Parla in modo divertito e questo fa passare in secondo piano quanto sia bello e attraente, perciò mi allontano da lui, regalandogli un dito medio, cosa che invece di offenderlo lo fa ridere maggiormente. "Trovati una delle tue amichette per sfogarti, biondo."

"Se cambi idea sai dove trovarmi, principessa. Ci vediamo domani notte in palestra." alza la voce per farmi sentire, visto che mi sono già allontanata, e mi giro appena in tempo per vederlo ridacchiare soddisfatto per essere riuscito a farmi uscire di testa. È davvero un deficiente che non sa cosa significhi stare al mondo, con uno del genere non ci finirei nemmeno in un universo parallelo, dovrebbe imparare a vivere e a capire che esiste altro al di fuori della sua vita perfetta.

*****

Mykhailo

Oggi sono davvero esausto, ma nonostante dopo il doppio allenamento al Chelsea, in vista della Champions, ho deciso di venire comunque in palestra. Non posso mollare proprio ora, sto finalmente avendo tutti i risultati che ho sempre sognato. Quando ho iniziato non avrei mai immaginato di raggiungere questi livelli, ma ora mi rendo conto che i sacrifici vengono sempre ripagati.

Lancio uno sguardo allo specchio enorme davanti a me, sentendo rumori, e mi rendo conto che la ragazza delle pulizie è appena arrivata fuori dalla sala pesi. Improvvisamente non sento più la stanchezza, ma solo una voglia matta di farla incazzare. Ho scoperto che mi riesce piuttosto bene come cosa e mi diverte vedere come esce fuori di testa anche solo perché mi avvicino a lei.

Lancio un'occhiata al mio riflesso, per capire quanto sia messo male, e poi vado verso lei. Appena mi nota, alza gli occhi al cielo infastidita e io ridacchio di già, rendendomi conto che è un gesto che fa spesso e volentieri.

"Principessa, eccoci. Devo ammettere che mi era mancato vederti sbuffarmi in faccia."

"Non mi chiamare così." digrigna i denti con fastidio "Il mio nome è Brenda, non altri nomignoli idioti. E comunque tu non mi sei mancato per nulla, non mi ricordavo manco che esistessi prima di vedere che ancora non hai capito che devi andare via prima la sera in modo tale da far svolgere alle persone il proprio lavoro in pace."

Certo, come no. Lei pensa che io sia stupido, ma percepisco bene la chimica che c'è tra noi, sento l'elettricità. Per quanto mi prenda gioco di lei, non direi certamente no a un po' di divertimento. Mi attrae maledettamente, perché è innegabilmente una bella ragazza e perché non gli importa minimamente che io sia. Non è tanto alta, penso non superi il metro e sessanta, però ha un fisico pazzesco, i pantaloni della divisa da lavoro mettono in evidenza il suo culo e non mi privo di lanciarle un'occhiata ogni volta che posso, l'avevo notata ancora prima che mi insultasse qualche sera fa.

"Come vuoi principessa. Dovrai aspettare ancora un po' per pulire però, sono arrivato mezz'oretta fa, penso che mi allenerò ancora almeno un'ora." sgrana gli occhi castani sentendo le mie parole e per un attimo temo che mi lanci la scopa in testa "Puoi dormire come l'altra volta, oppure sederti e ammirarmi. Dipende da cosa preferisci. Anzi, ho un'idea migliore, se vuoi potremmo allenarci insieme." le lancio un sorriso malizioso, facendole capire che le mie parole hanno un doppio senso.

Lei mi guarda in modo schifato e mima un conato, scuotendo la testa come se il solo immaginare noi due le facesse venire la nausea. "Non so manco come diavolo ti chiami, pensi che andrei a letto con te? Ma per favore, cerca di ridimensionarti."

"Mykhailo." le rispondo, facendole l'occhiolino "Mykhailo Mudryk." Ora sai il mio nome, principessa. Perciò se vuoi farci un pensierino... io vado ad allenarmi, puoi raggiungermi se ti va."

Mi dà una leggera spinta, come per incentivarmi ad andare via, e io rido, allontanandomi e tornando nella sala pesi, per continuare l'allenamento.

Mi fa piacere vedere che mi sta ancora guardando, riesco a sentire il suo sguardo addosso e ne ho la conferma quando alzo la testa. Appena si rende conto che mi sono accorto, distoglie lo sguardo sbuffando, e io penso immediatamente che probabilmente finiremo a letto insieme prima di quello che credevo.

Ci riuscirò, questa è una sfida personale ormai, lei cadrà ai miei piedi.

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