10. Deviazione pre-allenamento

Piano piano apro gli occhi e, solo dopo qualche secondo, realizzo che sono ancora sul divano di casa di Mykhailo. Mi metto a sedere di scatto e lancio uno sguardo all'orologio appeso alla parete davanti a me. Merda. Mi sono addormentata e tra 10 minuti devo essere al lavoro che faccio dopo pranzo.

Mi alzo in piedi alla velocità della luce e raccolgo gli abiti che sono sparsi in terra, indossandoli quasi al volo, mentre dei passi richiamano la mia attenzione. Mi giro e i miei occhi si posano sulla figura del biondo che, con calma disarmante e con addosso solo dei boxer, sta sorseggiando quello che credo sia un succo.

"Dove scappi così velocemente? Potrei sentirmi sedotto e abbandonato." sorride maliziosamente e io alzo gli occhi al cielo, indicando l'orologio.

"È tardissimo, devo andare a lavoro, non posso permettermi di perdere un altro lavoro in un solo giorno." lui si avvicina a me mentre parlo e cerco di non badare troppo al fatto che sia bello più che mai e mezzo nudo "Perciò mi vesto e vado via."

"Come sei agitata, pensavo che al tuo risveglio saresti stata più tranquilla visto cosa ti ho regalato." mi schiaccia un occhiolino, posando il bicchiere sul mobile della televisione e riavvicinandosi a me "Hai bisogno di un secondo round? Chiedimelo e sarai accontentata."

Le sue dita sfiorano la pelle della mia pancia ancora nuda e, per qualche secondo, cedo alle sensazioni che mi trasmette, ma poi la ragione ha la meglio e mi sposto, indossando la maglia.

"Devo andare a lavorare, concetto astratto per te, ma non posso perdere anche questo." lo ripeto nervosamente e, vedendo la sua espressione che muta velocemente, me ne pento. Perché sto facendo la stronza in questo modo dopo ciò che abbiamo fatto?

"Ah quindi funziona così? Dopo esserti fatta scopare per bene torni a fare la stronza?" il suo tono è infastidito e una parte di me sa che ha ragione ad esserlo, ma comunque le sue parole mi irritano. "Mi sa che non sono io il peggiore in questa storia, dall'inizio hai cercato di dipingermi come un bastardo, ma dovresti fare un esame di coscienza."

"Pensavi che solo perché abbiamo fatto sesso fossimo fidanzati? Non mi sembravi così sentimentale." rispondo in modo sprezzante, prendendomi gioco di lui "Essere stati insieme non cambierà il fatto che non ci sopportiamo."

Ride senza nessuna traccia di umorismo e annuisce più e più volte, incrociando le braccia al petto con espressione beffarda sul volto. "Certo, quindi la tua tattica è questa, fare sesso e poi allontanarti per paura di avermi giudicato male e capire che sbagli la maggior parte delle volte a sparare sentenze."

Indosso le scarpe e poi mi volto ancora verso di lui appena finisce di parlare. So che lo sta facendo di proposito per colpirmi come io ho colpito lui, ma non sono abbastanza furba per lasciarlo perdere. "Sbaglio? Fino a prova contraria non ho sbagliato minimamente a giudicare la tua amichetta, visto ciò che mi ha fatto. Raramente sbaglio nel parere che mi faccio delle persone."

"Caspita Brenda, ma sei una strega o una veggente allora." un brivido mi percorre sentendolo pronunciare il mio nome, non mi è mai sembrato così bello come detto da lui, dannazione. "Dovresti aprirti un negozio di magia e leggere il futuro alle persone, faresti un sacco di soldi."

"Risparmiami il tuo sarcasmo e le tue stronzate, non sono una strega okay, ma sicuramente ho imparato a riconoscere quelli come te."

Inarca un sopracciglio e mi osserva con un cipiglio, sorridendo mellifluo subito dopo. "Quelli come me... non pareva che prima di facessero schifo quelli come me, visto come mi pregavi." si avvicina a me ancora una volta e mi sposta i capelli dalla spalla per potermi parlare all'orecchio con un sussurro "Non sembrava ti facessi schifo quando mi chiedevi di andare più forte o quando mi chiedevi di andare più in fondo. Non sembrava proprio che avessi intenzione di giudicare quando hai ansimato il mio nome più e più volte."

Alzo lo sguardo deglutendo e i miei occhi si posano sui suoi verdi ancora colmi di passione. Mio Dio, questo ragazzo mi farà diventare pazza... penso di star sviluppando un'altra personalità a causa sua.

"È stato bello, vuoi sentirti dire questo? Io però devo tornare alla realtà." con l'ultima goccia di coraggio che mi è rimasto, mi allontano da lui "Non può esistere tutto questo, non andiamo d'accordo per più di mezzo secondo, e forse abbiamo sbagliato a cedere."

"Se vuoi giocare a questo gioco, va bene... forse hai solo paura di innamorarti di me. Dentro di te sai benissimo che non sono come credi, perciò ti stai ritraendo per evitare il danno. Ti piacere avere tutto sotto controllo e non ti piace nemmeno l'idea di aver sbagliato." afferra nuovamente il suo succo e sorseggia un po' prima di riniziare a parlare "Provaci pure, ma ti ritroverai ad amarmi ancora prima di rendertene conto. Sono già nei tuoi pensieri, non ci metterò nulla a entrare pure nel tuo cuore."

Quello che dice è fastidioso ed eccitante allo stesso tempo. Mi fa impazzire che parli come se avesse lui tutto sotto controllo e sapesse già come andrà a finire, ed è proprio questo suo atteggiamento arrogante che mi fa desiderare di togliermi i vestiti e ripetere ciò che abbiamo fatto, andando contro a ciò che io stessa ho appena detto, ma devo andare a lavoro e la parte razionale per fortuna vince sugli ormoni.

"Buona giornata, Mykhailo." questa è l'unica cosa che dico, prima di afferrare le mie cose e uscire velocemente da qua, senza lanciargli più nemmeno un'occhiata per non essere tentata.

Ormai sono in ritardo, spero solo che il capo sia clemente visto che non ho mai creato problemi da quando ho ottenuto il posto.

Sospiro pesantemente quando mi chiudo alle spalle il portone del palazzo, dopo aver saluto il portiere, rendendomi conto che quando sono venuta qua stamattina non pensavo certamente che sarebbe finita così.

Sono andata contro ogni mio principio morale e ogni mia promessa... ma io sono troppo attratta da lui e sono consapevole che questa storia potrà finire solo male.

*****

Mykhailo

Esco di casa mezz'oretta prima di quanto devo, così da poter fare una commissione prima di andare all'allenamento. Mi sento confuso al momento, sento dentro tante sensazioni diverse che fanno a pugni tra di loro. Non so cosa mi prenda e questo mi infastidisce tantissimo.

Ho ottenuto ciò che desideravo da tante settimane. Sono riuscito ad andare a letto con Brenda. Mi sembra di avere ancora addosso il suo profumo, nonostante mi sia fatto una bella doccia, ho ancora addosso la sensazione della sua pelle sulla mia. Penso di aver fatto con lei il miglior sesso della mia vita. È stato aggressivo ma passionale, violento come se nessuno dei due ne potesse più di fingere che non c'è chimica tra noi, come se non se nessuno dei due ne potesse più di soffocare dentro la voglia.

I nostri corpi hanno combaciato alla perfezione, lei ha risposto a ogni mio capriccio, desiderosa più che mai, e questo mi ha fatto venire ancora più voglia di darle il meglio di me, di regalarle qualcosa che difficilmente scorderà. E di questo sono consapevole, i suoi ansimi, i suoi gemiti e le sue urla non erano finte, ha dimostrato di apprezzare ogni cosa così come l'ho apprezzata io.

Però, comunque, non mi aspettavo che dopo si sarebbe comportata come una stronza. Si è nuovamente messa sulla difensiva, facendo finta che non avessimo appena fatto sesso insieme e che non fosse morta per me e con me. È come se avesse paura di qualcosa, come se abbassare la guardia la terrorizzasse da impazzire, e forse cedere non l'ha aiutata di certo, visto che pare abbia il bisogno di mantenere il controllo di ogni cosa.

Ma penserò a lei più tardi, magari vedrò cosa succederà stanotte in palestra, quando entrambi avremmo sbollito la rabbia per il litigio e la confusione per le emozioni che abbiamo addosso post sesso. Ora devo fare un'altra cosa.

Spengo la macchina nei parcheggi del palazzo dove lavora Cornelia e velocemente salgo sino al piano del suo ufficio, per fortuna venendo riconosciuto all'entrata mi fanno passare senza storie. Sono stato qua solo un'altra volta e ancora si ricordano di me, questo è uno dei vantaggi dell'essere famosi.

Busso alla porta, tanto per annunciarmi, visto che comunque è completamente aperta, e la bionda alza la testa smettendo di osservare il computer. I suoi occhi si illuminano all'istante vedendo che sono io e, alzandosi dalla sedia, mi invita ad entrare con un cenno della mano.

"Mykhailo, non ti aspettavo qua, ma è una bellissima sorpresa." Ammicca nella mia direzione, come fa quasi sempre quando vuole attirare la mia attenzione, e si sposta i capelli dietro le spalle, mettendo in mostra la scollatura sul seno.

"Sì... non era nei miei programmi, ma dobbiamo parlare." uso un tono serio, facendole subito capire che la mia non è una visita di cortesia, infatti la sua espressione cambia drasticamente, facendomi così capire che ha già fatto 2+2 e ha inteso perché sono qua.

"Che ti è successo? Sai che puoi parlarmi di tutto..." Comunque sia finge che non sia così, finge di non aver afferrato il concetto, parlandomi in tono dolce come per comprarmi... non so se in altri casi questa sua tattica funziona, ma con me no.

"Basta cazzate, sai benissimo perché sono qua. Devi riassumere Brenda, non ti ha fatto nulla di male, e ha bisogno di questo lavoro." tengo un tono duro e questo non piace per niente alla bionda davanti a me.

Con nervoso e fastidio fa schioccare la lingua sopra il palato poi scuote la testa, facendo il giro della scrivania e posandosi con il sedere a essa, sistemandosi così proprio davanti a me.

"Sei qua per quella sciacquetta? L'ho licenziata perché non svolge bene il suo lavoro, ho trovato sporcizia in giro, più volte, perciò... non siamo un ente benefico, non teniamo la gente a lavorare pure se non fa ciò che dovrebbe." scrolla le spalle con finta indifferenza, mentendo spudoratamente. Dopodiché accavalla le gambe e mette in mostra le cosce, tirandosi più su la gonna. Trovo ridicolo tutto ciò e nella mia mente appare l'immagine di Brenda che ansima al mio orecchio, non riuscirei a fare sesso con un'altra al momento... ho solo questa immagine in testa, e Cornelia non mi suscita nessun interesse.

"Conosco come lavora. Si fa in quattro anche in palestra per fare tutto al meglio, anche quando mi alleno fino a tardi. So bene che l'hai licenziata solo per una sfida ridicola, ma non è così che ci si comporta. Devi riassumerla, perché questo non è un gioco, è la vita reale, e lei ha bisogno di lavorare."

Scoppia a ridere sentendo le mie parole, come se avessi detto la barzelletta più divertente, poi scuote la testa e smette di botto. "La piccola Cenerentola è venuta a piangere da te? E tu sei qua a pregarmi, davvero? Non dirmi che ti sei preso una cotta per quella ragazzetta. Scherzi? Non è alla tua altezza."

"Io e te siamo amici, non c'è niente di più, perché fare così con qualcuna che non ti ha fatto nulla? Non è una sfida, non sono un premio che si deve vincere, perciò basta cazzate." non rispondo alle sue domande e questo, nella sua testa, le fa nascere la convinzione che abbia azzeccato con le sue sciocche insinuazioni.

"Non ci posso credere!" il suo tono si alza di qualche decibel, come chi ha appena capito all'improvviso qualcosa di estremamente complicato. "Ti piace davvero quella insulsa. Non ci voglio credere. Apri gli occhi, quella è una poveraccia che punta solo ai tuoi soldi e alla tua fama. Quelle come lei vanno in cerca di dotte."

Quasi mi viene da ridere, se solo sapesse quanto mi detesta solo perché sono ricco... altroché essere attratta dalla mia ricchezza, penso che farebbe molto meno la difficile se fossi nessuno. "Devi riassumerla, o io e te non avremmo più niente a che fare. Nella mia vita voglio solo persone oneste e buone, non quelle che si divertono a rovinare la vita a qualcun altro solo perché lo reputano inferiore."

"Non la riassumerò mai, Mykhailo. E un giorno, te lo posso assicurare, tornerai qua e mi dirai che avevo ragione, che quelle così non fanno per quelli come te."

"E quelle come te invece sì?" annuisce convinta davanti alla mia domanda, che non ha capito essere retorica, così le sorrido falsamente prima di parlare. "Ti do una notizia: non mi piaci e, cosa più importante, dopo ciò che hai fatto non mi piacerai mai. Non sono attratto dalla cattiveria o dalle lotte di potere, perciò potrai solo sognare di avermi architettando questi piani da pazza. Forse sono proprio quelle come Brenda a fare al caso mio, perché almeno un cuore lo hanno. Buon proseguimento, Cornelia."

Spalanca la bocca come se le avessi appena mollato un pugno sullo stomaco e io mi volto, per poi andarmene velocemente, senza darle il tempo di pensare a una risposta, non ho nessuna intenzione di starla a sentire ancora.

Non ho bisogno di queste persone intorno a me, voglio essere circondato da animi buoni, da chi non gode del male altrui, da chi non trae profitto dal rovinare la vita di qualcun altro.

E poi, anche se tra me e Brenda sempre tutto così maledettamente complicato, mi impegnerò per aiutarla a trovare un altro lavoro.
So che probabilmente il mio aiuto lo rifiuterà, ma non ho intenzione di mollare, mi sento in colpa per ciò che è successo... perciò la aiuterò.
Costi quel che costi, troverò un modo.

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