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Per dare a John ed Esme la possibilità di riunirsi, Sienna aveva deciso di stare con suo padre ancora per qualche giorno,e aveva  anche deciso che doveva visitare l'altra sua famiglia. Era preoccupata per tutti loro.

Polly aveva sentito delle voci per rimediare al fatto che aveva preso delle pillole. Le pillole le stavano facendo vedere varie cose e lei era il guscio di se stessa, Micheal apparentemente aveva provato innumerevoli volte. ma senza utilità. John ed Esme erano rimasti in silenzio alla radio, anche se non ci voleva una strega per capire cosa avevano combinato

Aveva saputo da Lizzie che Tommy era ancora sposato con il suo lavoro, anche se le aveva telefonato alcune volte per esprimere la sua preoccupazione per la sua assenza.

L'unico che sembrava prosperare era Arthur, aveva preso la paternità come un'anatra all'acqua. Lui e Linda avevano comprato una grande tenuta in campagna dove coltivavano il proprio cibo e Arthur aveva persino aperto un'attività di beneficenza portando vecchiette da altre città.

L'unico da cui non aveva avuto notizie era Finn, aveva intenzione di chiamarlo, ma ogni volta che iniziava a comporre il suo numero si ritrovava senza parole. Si era rinchiusa nella sua stanza, era arrabbiata, non con Finn o John o Arthur o anche Tommy, ma con se stessa. Lei aveva fatto una promessa ai suoi migliori amici,avrebbe fatto del suo meglio per liberarli e aveva fallito

Non era abituata a questo

Esme, pensò, che aveva un'idea nel suo processo di pensiero perché appena prima di andarsene l'aveva ringraziata in modo specifico per aver lavorato duramente per far uscire John

Divertente quanto le persone possano capirti.

Si udì bussare alla porta e Ada entrò a balze adornata con abiti dall'aspetto costoso. Non ha detto una parola ed invece è andata dritta al guardaroba di Sienna, lanciandole un cappotto e un rossetto

"Su" ordinò "niente più umiliazioni, vedremo John e poi zia Pol"

Sienna gemette mentre la sua amica la trascinava letteralmente fuori dalla sua stanza, fermandosi solo per salutare suo padre.

Durante il viaggio da John, Sienna rimase in silenzio mentre Ada parlava di Micheal e di quanto fosse stato riluttante ad aiutare sua madre. Quando raggiunsero la grande casa di campagna di John, la conversazione si era spostata su Tommy.

"-non è così tanto coraggioso" disse in estasi Ada mentre percorrevano il sentiero "crea un problema e poi si nasconde dalle conseguenze, onestamente è un tale fottuto stronzo-"

"Chi è uno stronzo?" John fece il giro della casa raggiante alla loro vista

Sienna abbracciò forte l'uomo, sentendo lacrime bollenti salirle negli occhi, senso di colpa e sollievo inondarla tutto in una volta.

"Non è stata colpa tua Sienna" sussurrò "non incolpare te stessa per le scelte di Tommy" lei annuì e si allontanò, incrociando gli occhi con Esme in piedi dietro suo marito. Lei annuì dolcemente

"Ciao Ada è bello rivederti" si lamentò Ada per l'accoglienza di John ma c'era un sorriso sul suo viso

"Ada, non la vedo da un mese, è stato noioso" John  scherzò, facendo ridere sinceramente Sienna per la prima volta in quasi un mese

Gli angoli della bocca di Ada si contrassero "allora confido di poterla lasciare per assicurarmi che non ti metta nei guai mentre sono da zia Pol?" Lei rise e John scrollò le spalle

"Non prometto niente sorella"

Si sedettero in cucina a bere il tè e si misero in contatto, Sienna notò che John è stato molto veloce nel chiudere qualsiasi conversazione sul suo tempo in prigione o semplicemente su quanto fosse arrivato vicino al laccio.John era così tanto nervoso, dev'essere stato terribile.

"Ho quasi avuto un infarto quando ho sentito Esme che stava a casa di Alfie Solomons" John scherzò "Sapevo che ti piaceva la vita pericolosa ma fanculo Esme" rise "Mi ero quasi dimenticato che fosse tuo padre Sienna" e Sienna rise

"Sa che è meglio non scherzare con Esme" ha indicato la sua amica che ha fatto le dita delle pistole, sparandole beffardamente al marito

"Sii l'ultima cosa che abbia mai fatto" ridevano tutti tra loro

Sienna allungò le gambe sotto il tavolo "Penso che andrò a fare una passeggiata" disse a John, che indicò la porta

"Per favore, sentiti libera" disse allegramente, strizzando l'occhio a sua moglie che però ricambiava con un  sorrisetto "ti dispiace portare Jessie e Chester con te?" emise un fischio acuto e due spaniel pazzi saltarono su alla porta semiaperta. Lei sorrise

"Credo di sì"

dopo aver preso in prestito un paio di stivali di Esme si mise in viaggio attraverso i campi, il vento che le scompigliava i capelli. La sua testa si stava lentamente schiarendo mentre camminava, lasciando che tutto lo stress delle ultime settimane si dissolvesse. Camminò per un po' finché non giunse nel vicolo fuori dal parco.

Poco prima di decidere di tornare indietro con i due cani, notò una familiare macchina nera ferma in mezzo alla strada. C'era un camion di fieno parcheggiato proprio di fronte. Provvisoriamente lei si avvicinò aspettandosi di vedere Micheal Gray seduto al posto di guida che parlava di stupidi camion agricoli, ma mentre si avvicinava si rese conto che era vuoto.

Ordinando ai cani di aspettare nel campo, si accigliò e controllò il motore, che prese vita prima di spegnerlo rapidamente. Non è stato scomposto...

Perché Michael aveva tanta fretta?

Cominciò a provare una sensazione di disagio

Gli eventi che si sono verificati dopo sono stati una sfocatura. Mentre camminava verso il retro dell'auto sentì un rumore metallico e si voltò per vedere due uomini elegantemente vestiti che si arrampicavano sul fieno camion con le pistole in mano.

Non l'avevano vista

Il suo sangue si è raffreddato quando li ha visti puntare un fucile ciascuno contro la casa di John, ha istintivamente tirato fuori la pistola dalla fondina e gli uomini hanno ottenuto solo un paio di colpi in direzione della casa quando, senza alcun ulteriore avviso ha sparato al l'uomo più vicino a lei nel lato della testa. Il suo corpo cadde a terra con un tonfo e il suo compagno si voltò a guardarla con rabbia, puntando invece il suo fucile verso di lei

Lei gli sorrise freddamente, un sorriso folle le apparve sul viso e gli sparò un proiettile proprio in mezzo agli occhi, osservandolo cadere in ginocchio prima di cadere sulla sua parte anteriore.

Sienna emise un respiro tremante, controllando che non ci fossero più uomini con le pistole in giro. Poi con grande difficoltà ha trascinato l'altro uomo sul camion del fieno, coprendosi il busto con il suo sangue, sapendo che l'autista del camion sarebbe tornato presto e avrebbe inavvertitamente portato i corpi lontano dalla casa.

Tornò a casa stordita, con la pistola ancora in mano, senza nemmeno accorgersi dei cani eccitabili, che balzavano ai suoi piedi. Sapeva che i proiettili degli altri uomini avevano colpito qualcosa perché sentiva il crepitio di loro che colpivano una pietra.

"JOHN?!" Ha urlato "ESME!?" Si guardò intorno freneticamente, sentì dei passi e si voltò di scatto, non era John o Esme

Era Michael.

I suoi occhi si spalancarono "Sienna che cazzo è appena successo?" esclamò, stringendola in un forte abbraccio, sollevato che stesse bene arrossì attraverso il suo corpo, si allontanò e la guardò negli occhi "Sienna ci è stata servita una mano nera" disse a bassa voce "gli italiani stanno cercando noi, per quello che Arthur ha fatto a Vincente Changretta, hanno sparato in casa e ora non sappiamo dove-" si fermò quando lei notò il sangue sul suo vestito

"Sienna-"

"Dov'è John ed Esme, stanno bene?" Andò nel panico, sfrecciando via dalla sua presa e correndo nel cortile.

"Sienna!?" Esme era in lacrime quando la sua amica si è precipitata ad abbracciarla sollevata, pensavamo che ti avessero sparato"

"Fottuti italiani" proveniva dalla casa una voce burbera e Sienna non era mai stata così sollevata nel vedere John in vita sua. Era addobbato con tutte le armi che poteva portare

Sienna emise un respiro tremante e si mise le mani sulle ginocchia, la testa le girava. John la notò e la guardò preoccupato

"Sienna che diavolo?!" Lui fece un cenno a tutto il sangue su di lei e lei iniziò a ricomporsi.

Stanno tutti bene, sono al sicuro, niente di cui preoccuparsi

Lo ripeté più e più volte nella sua testa, calmandosi rapidamente prima di raddrizzarsi.

Uno sguardo freddo lavò sui suoi lineamenti

"Sei al sicuro per ora" disse con aria assente guardando i tre "ma manderanno più uomini, dobbiamo uscire di qui e tornare nell'unico posto in cui siamo completamente protetti"

John si accigliò "Di cosa stai parlando Sienna? quei due tiratori potrebbero essere ovunque..."

"No, non lo sono" lo interruppe Sienna "sono sdraiati sul retro di quel camion di fieno in una pozza del loro stesso sangue" Esme e Micheal si guardarono sconvolti ma era la faccia di John che lei non riusciva a capire. La guardò a lungo, osservando il suo aspetto e collegò tutti i punti

"Gli hai sparato?" Disse lentamente e lei annuì

"E lo rifarei,senza dubbio nella mia mente" disse, incrociando le braccia con aria di sfida "Potrei non aver ucciso nessuno prima, ma questo non significava che non l'avrei fatto se avessi dovuto"

John le ha detto per qualche altro momento prima le sue labbra si arricciarono in un sorrisetto.

"Sei sicuro di non essere una Shelby?" Scherzò leggermente, tirandola in un abbraccio laterale. "Ma hai ragione a partire da qui" annuì "dobbiamo tornare a Small Heath"

Micheal non aveva smesso di guardarla preoccupato per tutto il tempo. Sapeva come si era sentito la prima volta che aveva tolto una vita. Uno degli uomini di Alfie Solomons.. sparato alla nuca.. Il senso di colpa che aveva provato. Ma mentre la guardava non riusciva a vedere nulla del genere.

Solo risentimento.

John ed Esme hanno fatto le valigie rapidamente, i bambini sono andati via con la madre di Esme. Stavano tornando nel punto in cui tutto era iniziato

Sembra che Tommy avesse ragione.

Erano più forti insieme.

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