○Capitolo uno○
Hanji's pow:
Mi svegliai presto come ogni mattina e dovevo andare dal nanetto a dirgli una cosa molto importante, quindi mi vestii con l'uniforme presi gli occhiali e diressi dal corvino.
Bussai tre volte e poi sentii uno sbuffo, oggi era seria la questione quindi non volli fare quello che lui definisce 'la pazza'.
"Entra Hanji." Disse di mala voglia il corvino.
"Perchè sei venuta, come ogni santo giorno in camera mia?" Disse nervoso.
"Ciao anche a te Levi, come stai?" Chiesi con un tono fermo e freddo chiudendo la porta alle mie spalle.
"Tsk, bene..aspetta Hanji stai bene? Sei seria e non hai ancora urlato il tuo solito e odiosissimo buongiorno." Rispose stranito dal mio comportamento.
"Sto benissimo, ma la faccenda è seria, dobbiamo parlare." Dissi e lui accettò.
"Dimmi di cosa si tratta e poi ti dico se mi interessa o meno." Disse lui mettendosi apposto i capelli allo specchio.
"Vita nel Wall Maria." Dissi sperando mi ascolti.
"Oltre ai giganti, o mi parlerai ancora della vita di quei esseri, e delle nuove scoperte?" Chiese lui con un sopracciglio alzato.
"Non parlo dei giganti, ora.." Dissi un po' offesa.
"E quindi? Parla." Disse freddo e diretto.
"Vorrei che tu mi accettassi una uscita per scoprire delle cose del Wall Maria, perchè tu non ci crederai mai ma di notte ero andata al muro e vidi una persona, non aveva movimento tridimensionale ne niente, era lì che correva tra i tetti delle case ormai abbandonate." Dissi e lui si sbalordì per un attimo.
"Sei sicura? Se rivedi quella persona questa sera, chiedo a Erwin di fare una spedizione fuori dalle mura." Disse e io accettai.
"Levi per provartene che c'è qualcuno verrai con me, sulle mura, e lasceremo un movimento tridimensionale su un tetto, imbrattato di sangue, intanto da quello che pulisci dalle spade ce ne sarà." Dissi illustrandogli il mio piano perfetto.
"Va bene, però se non c'è, per una settimana non mi dovrai urlare, abbracciare e le solite cose che fai sempre, accetti?" Disse allungando la mano e io la strinsi con aria di sfida.
"Ci vediamo sta sera, nanetto." Dissi uscendo dalla sua camera.
Intanto si sa che vincerò io, cosa fa tanto lo spavaldo.
Io ho avuto, è ho, e avrò sempre ragione.
Dopo di chè andai in mensa per andarmi a pigliare un caffé.
Dove incontrai la squadra di Levi e gli amici di Eren.
"Buongiorno Caporale Hanji." Mi salutò Armin regalandomi uno splendido sorriso.
"Ciao Armin, Mikasa e Eren!!!'' Dissi euforicamente ricambiando il sorriso.
"Eren, ti devo parlare." Dissi ad un certo punto.
"Dimmi Hanji." Disse lui solaramente.
"Volevo informarti che c'è vita nel Wall Maria, poi ne sentirai parlare da Erwin se vinco la sfida con Levi, che vincerò di sicuro!" Dissi e lui annuì.
"Va bene Hanji, ma come è possibile." Chiese lui interrogativo.
"Glielo chiederai quando lo o la troveremo." Dissi e lo salutai per andare alla stalla dal mio cavallo.
Levi's pow:
Tsk. Non dorme abbastanza secondo me quella donna, vita nel Wall Maria, cose da pazzi da non crederci.
Però intanto si vedrà sta sera tutto..e di sicuro avrò io ragione.
E se invece ci fosse qualcuno?
No ma cosa pensai...non c'era nessuno in quelle mura..
E se si fosse nascosta? O forse è un maschio..?
Basta Levi basta ma cosa dici non mi dovevo far abbindolare da quella pazza.
Ma..si vedrà! Basta pensarci.
Per svuotare i pensieri mi feci una doccia fredda, mi rivestii e andai a prendermi un caffé, ne sentivo il vero e proprio bisogno.
Come ogni mattina mi salutarono i miei compagni di squadra e Hanji non so perchè era scomparsa, forse sente già la sensazione di aver perso e sta iniziando la sua penitenza.
Finito il caffé presi il mio movimento tridimensionale le lame nuove per andare a fare un giro di ricognizione per anche controllare le situazioni dei muri.
Salii sul Wall Rose per vedere un po' per curiosità se c'era qualcuno, ma neanche l' ombra.
Ritornai alla base dove si stavano allenando i cadetti con Erwin e Hanji. Da il punto vitale spiegato da lei e il come fare da lui.
Cose banali.
Ritornai in camera mia con un thé nero preparato poco fa e mi chiusi a chiave per non essere disturbato.
Bevvi il mio thè accompagnato da un libro preso dalla mia libreria per passare il tempo.
E la sera stava per arrivare, fuori il tramonto stava calando e l' atmosfera era meravigliosa.
Andai a prendere l' occorrente per l' esca. Il sangue è stato facile come il movimento tridimensionale.
Sentii bussare alla mia porta ed era Hanji.
"Dai Levi andiamo." Disse e io la seguii, cercammo di fare meno rumore possibile mentre ci spostavamo per le vie.
E arrivammo vicino al muro e con i nostri movimenti tridimensionali salimmo sul Wall Rose che dava sulla cittá ora mai distrutta e disabitata.
"Guarda!" Disse Hanji mostrando una figura col viso coperto e un mantello col cappuccio nero.
"Quindi avevi ragione.." Dissi mentre la persona passava da tetto a tetto con maestria ed eleganza.
"Dobbiamo mettere l' esca." Disse lei e scese con il barile con il sangue.
Lo inziò a spargere vicino al movimento e anche sopra per far la scena.
C' era un gigante vicino a noi che ci vide, e non lo uccidemmo.
"Aaaaaaaaah!!!" Urlò Hanji e il gigante iniziò a correre verso di noi ma non lo uccidemmo.
Lasciammo tutto lì e anche il gigante. Vedemmo di nuovo la figura incappucciata dopo che il gigante se ne era andato.
Si avvicinò al movimento e lo indossò, il gigante la vide ma la non movette un muscolo mentre guardava come si faceva, quando il gigante era vicino volò in aria e lo prese per la collotola e gliela tagliò in un taglio netto.
Noi eravamo nascosti e non ci vide, guardò la chiazza di sangue e fece un cenno di preghiera per la prosunta anima che doveva essere ipoteticamente morta fintamente.
Si ritirò...
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