○Capitolo quattro○
"Posso darti-" Non le feci neanche finire la frase che le risposi.
"Si." Dissi e le si illuminarono gli occhi, si alzó e mise le sue braccia dietro al mio collo mentre il suo viso appoggiato al mio petto.
"Mi sei mancato tanto." Disse lei stringendomi a se.
"Anche te mocciosa mi sei mancata, e noto che non sei cambiata." Dissi e lei mi sorrise.
Il suo sorriso..fantastico.
Pensai.
"Stai bene?" Diciamo in contemporanea.
"Bene." Rispondiamo.
"Ooh, che carini!!" Stridulò Hanji saltellando per la stanza.
"Zitta quattrocchi." Le dissi innervosito.
"Dai stareste bene insieme!!!" Urla come non ci fosse un domani facendo arrossire leggermente la rossa.
"Hanji ma cosa dici. Tsk." Disse girando il viso roseo distogliendo lo sguardo per l' imbarazzo, si celò in quella stanza un silenzio anch' esso imbarazzante dopo le ultime parole dette.
Continuammo la nostra spedizione per capire qualcosa su di loro ma niente per adesso, sbucò un titano dai capelli biondi dalle fattezze femminile che iniziò a togliere di mezzo la parte Est dove c' erano dei sodati.
Pace all' anima loro.
Io però dovevo portare al sicuro e continuare il piano di Erwin..quindi chiamai la squadra e la rossa si mise a cavallo con Eren, visto che la implorava.
Tsk. Moccioso.
Pensai.
"Entriamo nel bosco! Muovetevi." Urlai e loro fecero un cenno con il capo per il consenso.
Entrammo in quel bosco degli alberi giganti perchè oltre il piano il gigante ci aveva inziato a seguire e non gli avrei mai permesso di toccare la mia squadra. Si anche lei fa parte della mia squadra.
Il gigante oltrepassato la prima fila di alberi dove fu immobilozzata e gli salii in testa per disprezzo sussurrandogli con tono più inquietante che potevo dicendogli quello che pensavo di lei, ovvero disprezzo, pena e odio.
E lei chiamò gli altri giganti dopo un po' che la divorarono facendo uscire una figura incappucciata che si volatilizzò ma la rincorrero la mai squadra.
Non seppi cosa successe solo vidi un Giulia con occhi aperti pieni di paura e sbalorditudine.
E la testa di Eren titano tolta dal suo corpo dove nella collotola c' era ancora dentro.
Lo sconosciuto divenne gigante quando non c' ero e ora si era ri-trasformato e morse la collotola di Eren facendo uscire la figura dell' ultimo nominato.
Che aprendo le fauci lo mise in bocca ma io gli tagliai i lati della bocca per prendere Eren ricoperto di schifosa bava.
Lo misi sopra a uno di quei alberi e gli tolsi almeno ci provai a togliere tutta quella bava.
Il gigante dalle fattezze femminili se ne andò dal corpo titanico ma non vidi chi era.
Dopo un po' mi ricordai che la rossa era rimasta lá sotto..
Era ancora lì solo che era passata mezz' ora e la titana era ritornata, non avevo gas ne lame e dovevo sorvegliare Eren.
Non sapevo cosa fare quindi non feci niente a mal in cuore.
La titana la prese in una mano, non la mangiò anzi la inziò a guardare.
Giulia si alzò in piedi anche se non mi sembrava molto in forze, la titana la squadrò ma la rossa non abbassò lo sguardo ne cercò di far vedere le sue emozioni.
La gigantessa toccò con un dito il suo cuore e fece un cenno di purezza.
Feci due più due e capii che intendeva che il cuore di Giulia era puro.
Mise la ragazza sulle sue spalle e inziò a camminare entrando nella foresta ma non potevo fare niente e non potevo rischiare.
"Non riuscirò mai a protteggierti." Ammisi a bassa voce con capo chino.
"Tu ce la puoi fare invece Levi, sei l' uomo più forte dell' umanità." Mi incoraggiò Eren facendomi prendere un mezzo colpo.
"Non ho gas e lame e ti devo controllare." Dissi e lui si alzò e saltò dall' albero mordendosi il pollice, un grande mucchio di polvere e fumo per poi comparire Eren titano.
Mi prese e mi mise sulla sua spalla andando nella direzione della gigantessa che trovammo poco dopo in uno spiazzale verde circondato dagli alberi.
Eravamo distanti ma non troppo, la gigantessa si sdraió sul prato e guardó Giulia che sembrava tranquilla.
La titana si toccó le labbra e poi l' orecchio facendogli capire che voleva una canzone.
(Halleluja-Pentatonix.)
Giuli inziò a cantare quella canzone che le piaceva molto quando eravamo piccoli, la cantava la notte per far addormentare sereni i bambini che erano nei paraggi.
Lei fu una delle donne più importanti nella mia vita, eravamo nell sottosuolo e li si viveva uno schifo..
Eravamo piccoli ma non troppo, e lei era un angelo, cercava sempre di difendermi o di convincermi di smettere di rubare.
Lei mi cambió e quando se ne andó mi sentivo vuoto, e ogni volta che qualcuno diceva 'lo facciamo domani' o 'non ne ho voglia' mi veviva in mente che non ero riuscuto a renderla felice e che la vita come il tempo è un dono prezioso...
Non si sà se domani esisteremo ancora, e dovrei dichiararmi.. Ma se non capisco i miei sentimenti é difficile.
Vederla li cantare mi aveva messo in questa sotto specie di trans dove Eren mi svegliò.
"Levi sono tornato normale, perché potevo attirare forse un po' la sua attezione." Disse Eren notando che mi ero imbambolato a sentire la voce più bella di tutte.
"Ti piace la tua amica?" Chiese con un sorriso malizioso stampato sulle labbra.
"I-io non lo so.." Risposi.
"È molto carina lo ammetto, come si chiama?" Chiese curioso.
"Giulia, e ora non voglio parlare di lei." Risposi pensando a quanto mi sarebbe piaciuto dire a Eren che lei doveva e era solo ed esclusivamente mia.
O anche un bel 'Fatti i cazzi tuoi.' ci stava.
La titana si era addormentata ma Giulia non cercó di andarse, tutt' altro, si mise nella mano della titana sdraiandosi.
"Levi.. Posso chiederti una cosa?" Chiese Eren mentre guardava la scena e io annuii.
"Beh... Voglio conoscere Giulia e il suo passato."
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