capitolo 9

Atene

Guardo il buco sul pavimento, "Bene, allora facciamo una cosa, Bogotà, prendi Nairobi, e se questo figlio di puttana osa anche solo puntare a te o a Nairobi, spara. Portala via, è una cosa intima, fra me e Gandia" obbedisce, tutti sono immobili ai lati dell'atrio, io e Gandia al centro, "lascia l'arco e le frecce"  minaccia, mi avvicino lentamente, "va bene" lo levo dalla spalla.

E come da me previsto spara, ma con una capriola evito il proiettile, tiro una freccia sul suo piede, "figlia di puttana bugiarda!" Alzo le spalle, "non insultare mia madre" caccia un urlo quando lo colpisco al braccio, "ora ti ammazzo!" Urla, "fa pure" lo sfido, evito tutti i suoi attacchi con facilità, il mio obbiettivo è sfinirlo, e ci sto riuscendo alla grande.
"Bene, allora sparerò a Nairobi" "non ci provare" "BOGOTÀ!" urlo, cerco di fermarlo, ma riesce a colpirla.

"NO!" urlo, lei cade a terra, "TI UCCIDO!" "non credo" fumogeni, figlio di puttana.
"CAZZO!" crollo in ginocchio, "ci ho provato" singhiozzo a Helsinki, "sei stata coraggiosa, non è colpa tua, io uccido Gandia, è promessa" cerca di rassicurami, ma anche lui piange.

"Ha lanciato i fumogeni perché sa che ho una mira impeccabile, ha paura di me" cammino avanti e indietro mentre tutti i membri della banda mi guardano, "ma non possiamo ucciderlo" "cosa?" Urla Rio, lo fermo con un gesto della mano, "non possiamo, è necessario averlo vivo, fidatevi di me" li imploro, Rio mi sbatte contro la parete, "MA TU CHE CAZZO DICI EH?! NON TI IMPORTA CHE QUEL FIGLIO DI PUTTANA ABBIA UCCISO NAIROBI?".

Lo allontano e mi metto sulla difensiva con la freccia puntata nella sua direzione, "osa toccarmi ancora e sei finito, sei un pezzo di imbecille, hai lasciato mia sorella e sono incazzata con te, in più ho gli ormoni a mille quindi ti conviene non farmi incazzare ulteriormente ok? Questo vale per tutti, voglio Gandia vivo, che nessuno osi ucciderlo chiaro? Ci serve" scandisco, "chiaro?" Annuiscono.

"Bene, adesso la priorità è trovarlo e liberare Tokyo, ci ho riflettuto e-" "scusami scusami, quando avresti riflettuto?" Interviene Denver nervoso, "MENTRE ERI A FARTI I CAZZI TUOI?!" sussulto, "non mi stavo facendo i cazzi miei, non è rilevante dov'ero" "SI INVECE!" "Bene, ho usato il metodo di Gandia contro di lui, i condotti d'aria sono perfetti, e ci sono anche dei passaggi segreti, se così vogliamo chiamarli, e francamente, stavo cercando di salvarvi il culo, lui ha paura di me" "ha paura di me perché sa come sono" "cioè?" "Mi avete mai vista usare una pistola?" Silenzio.

"Ecco, lui ha paura perché so ferire con le parole e con i gesti, e visto che oramai le regole sono andate a puttane, vi confesso che ho già ucciso in passato, e non ho mai usato armi da fuoco, solo questi gioiellini" indico le frecce, "ha così paura di me perché sa che posso spuntargli alle spalle e non sene accorgerebbe, mi basta scoccare la freccia ed è morto, potrei ucciderlo e non mi sentirebbe arrivare. Ascoltate, se giochiamo bene le nostre carte possiamo batterlo, ma bisogna farlo in astuzia" guardo Palermo complice.

"Dunque, so che attaccherà Rio o Stoccolma, perché, dobbiamo parlarci chiaro, voi siete i più deboli fra tutti, senza offesa" "ma proverà sicuramente, a provocare Denver, Helsinki e Bogotà, tirerà sicuramente in ballo l'esecuzione di Nairobi, quindi bisogna avere testa, cuore e sangue freddi, mai cedere alle sue tentazioni, capito Denver?" Annuisce sbuffando, "mentre mi facevo i cazzi miei, ho scoperto che esiste una Panic Room" "e che cazzo sarebbe?" "Denver, hai dimenticato il discorso di prima? Comunque, è la stanza dove il governatore dovrebbe entrare nel caso dovesse essere protetto, e si trova proprio dietro il bagno del suo ufficio".

"Quindi, quasi sicuramente, è lì che tiene prigioniera Tokyo, sicuramente è una stanza , conoscendola, avrei sentito le sue grida anche da qui, oppure le ha tappato la bocca, ma se ci pensate, la prima opzione è la migliore, perché una camera di salvataggio' deve essere blindata" "quindi, dobbiamo entrare in quella Panic Room, a quel punto non avrà più un posto sicuro dove nascondersi, sarà molto più vulnerabile, e ovviamente non bisogna escludere la possibilità che sia ferito, dopo la granata che gli ha tirato Denver, quindi lo colpiremo dove fa più male, comunque fra poco il Professore chiamerà, e confermerà l'esistenza della Panic Room, ho un piano".

"Bene, inseriamo la telecamera, vediamo cosa fa quel figlio di puttana" ordino a Rio, obbedisce, "sembra...morto?! No cazzo!" "Dobbiamo sfondare la porta" annuncia Palermo, annuisco.

"Tokyo!" Esclamo, "lo hai ucciso?!" Continuo, "ciao Tokyo, come stai Tokyo, sembra che conti più la vita di questo pezzo di stronzo invece della mia! Comunque se sentite c'è polso, è messo male ma è vivo" roteo gli occhi, "qualcuno mi libera?" "Rio, fai tu, vi lascio da soli" le faccio l'occhiolino.

"Atene, sei stata perfetta" sorrido, "guarda che resto fedele a Berlino Professore, è inutile che ci prova con me" lo sfotto, "come sta Gandia? Sai benissimo che ci serve vivo" mi volto "oh sta benone, è legato come un salamino, non sai che voglia ho di fondergli la testa" mi fulmina con lo sguardo, "bene, state attenti, non fate cazzate" sbarro gli occhi, "Atene sei lì?" "HELSINKI!" urlo, "Atene mi ricevi?! Atene!" Due colpi di pistola.
"ATENE, CHE SUCCEDE?!" "Tutto bene professore, Helsinki stava per sparargli ma Palermo lo ha fatto ragionare" "Atene" "mh?" "Non fare più una cosa del genere, non fare quello che hai fatto con Nairobi, non posso perderti" mi mordo il labbro, "ma è vero, non ho nulla da perdere" "invece no Atene, hai il tuo bambino, hai me, tua sorella, i membri della banda" sospiro, "ti prego sta attenta" "ok, passo e chiudo".

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