capitolo 13
Atene non aveva paura, no, era terrorizzata.
Ma allo stesso tempo, il pensiero di poter rivedere Berlino la eccitava.
Provava una sensazione agrodolce, non le importava come sarebbe andata, in ogni caso la sua, sarebbe sempre stata un'uscita d'effetto.
"Bene Gandia, allora giochiamo" "io posso battervi" stanno entrando, un proiettile prende di striscio il mio braccio, strizzo gli occhi, "ah davvero?" Annuisco, "bene, allora facci vedere cosa sai fare" sorrido beffarda, "con piacere".
Intanto, Tokyo
"State tutti bene?" Chiedo affannata, annuiscono, mi guardo intorno, "e Atene?" Silenzio.
"No!" Urlo, "mi aveva promesso che sarebbe tornata!" "Abbiamo sentito un'esplosione, e poi silenzio, non sappiamo cosa sia successo o se sia ancora viva, mi dispiace Tokyo" spiega Lisbona, le lacrime iniziano a bagnarmi le guance, "volete dire che, secondo voi lei è.." deglutisco, "si Tokyo, pensiamo sia morta" crollo in ginocchio, "NO!" urlo, "se fossi rimasta con lei se-" "non è colpa tua Tokyo" "lo so che è difficile ma, dobbiamo continuare a lavorare" guardo Lisbona con odio, "ma come fai anche solo a pensare di continuare a lavorare come se nulla fosse!" Sbotto, mi dividono da lei prima che la picchi, scoppio a piangere, guardo distrattamente Palermo, che sene sta in un angolo, con un'espressione impassibile in volto, "avanti Tokyo, fallo per lei, e per Nairobi" mi asciugo le lacrime.
"Professore?" Lisbona ha la radio in mano, c'è una pausa dall'altra parte, "ti ricevo" la voce gli trema, "sappiamo che i militari sono stati abbattuti tutti" continua lei, dalla radio si sente uno strano verso, sembra, il pianto di un bambino, "Professore, e questo cos'è?" Chiedo, "ah beh, siamo...uno in più, oggi l'ispettore Alicia Sierra ha dato alla luce un bebè, una bella bambina di, 3 chili e mezzo approssimativamente ed è in perfetta salute" c'è una pausa, "vuoi dire che ha partorito li, nella'anghar?" "Beh, si" altra pausa, "cazzo, spero davvero di non partorire così" ci voltiamo, "Atene?!" Esclamo, mi sorride, ha una ferita al braccio ed è sporca di qualcosa che sembra essere fuliggine, ma non mi importa, le salto addosso piangendo di felicità, "ma come cazzo hai fatto ad uscire da lì?" Singhiozzo, lei mi scosta dolcemente e mi sorride, "è una lunga storia, adesso vorrei fare un bagno, non c'è pericolo, Gandia e gli altri simpaticoni sono morti, e Athurito beh, è praticamente fuori gioco" la abbraccio di nuovo.
Un'ora prima, cucina della Banca di Spagna
"Con piacere" chiudo gli occhi un secondo, e immagino che quelli siano i manichini che usava Palermo per allenarmi, prendo la mira, ne uccido uno, due, tre, quattro, rimane Gandia.
"Allora, come la mettiamo" lui mi punta la pistola e io la freccia, stiamo girando intorno, "non lo so, tu cosa vuoi fare?" Lo sfido, "ucciderti" sbuffo, "sembra essere il tuo motto" lo sfotto, e veloce come una scheggia, afferro un fumogeno e glielo lancio contro, approfitto di quel momento di confusione per dargli il colpo di grazia, quando guardo il suo cadavere in una pozza di sangue e mi metto a ridere, "sai una cosa? Questo io lo chiamo karma figlio di puttana" tiro un calcio al suo corpo ormai senza vita, lo fisso a lungo, poi, infilo i miei tacchi e lo scavalco.
"Ciao ciao soldatino di merda" salto nel condotto, arrivo in una stanza, due proiettili mi hanno preso di striscio, ma cosa più grave, mi si è sbavato il rossetto, questo è inaccettabile, "meno male che state bene" guardo le mie scarpe, "parlo con delle scarpe" rido, mi siedo un secondo sulla poltrona e mi ritocco il rossetto, mi guardo il braccio e il piede e una smorfia di dolore si dipinge sul mio viso, adesso facciamo una bella sorpresa ai criminali di la.
Adesso.
Atene
"Professore" Lisbona mi passa la radio, "ciao Atene, sono davvero felice di sapere che stai bene" lo immagino sorridere, "beh, anche io sono felice di essere viva" sento una risata dall'altra parte, "come stai?" "Beh, ho una ferita al braccio e al piede ma, sto bene" Pausa, "però, c'è una cosa che dovrei dire" "i militari, mentre eravamo in cucina beh, ne ho uccisi 6, ma non possiamo essere certi che siano tutti morti, magari uno o due sono riusciti a scappare, ho fatto quello che ho potuto, comunque Gandia è morto, e non sai quanto ho goduto a vederlo lì per terra morto, gli ho proprio riso in faccia sai?" "Va bene va bene, adesso però bisogna stare in allerta, uscite con cautela e, buona fortuna" "passo e chiudo".
Saresti orgoglioso di me?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top