capitolo 5

Atene

"Che prende a Denver? Cosa cazzo sta facendo!" Esclama Berlino, "non lo so" alzo le spalle, e faccio per andarmene, ma lui mi rivolta verso di sé, "che vuoi?" Chiedo brusca, "SPIEGAMI COSA STA SUCCEDENDO?" tuona.

"scommetto che lo scoprirai presto, vero ragazzi?" Tre fucili vengono puntati alla testa di Berlino, e Tokyo gli porge la cornetta, "adesso di al Professore che Denver ha portato Mosca sul tetto per farlo respirare per un atto di pura umanità Berlino" scandisco, lui obbedisce.

"Se non sapete pensare a mente fredda potete scordarvi i milioni e il giardino pieno di bambini, perché state per rovinare tutto"C'è soltanto una cosa da fare, essere professionali".

Nairobi tira fuori una banconota da 50 e la mostra a Berlino, "Questa non ti sembra professionale?" Ribatte indicando l'oggetto che tiene in mano, "eh?" "Oh è bella" "No, non è bella, ma è una banconota migliore di quelle che trovi in banca, e non si può nemmeno rintracciare, è un'opera d'arte, e vuoi sapere perché?" "Illuminami Nairobi" "perché è fatta come si deve, io si che sono professionale, ma che succede se tuo padre ha un attacco di panico durante il lavoro?" "Prima di essere un figlio? Prima di essere un un umano? Eh Berlino?" Lo sfotte, "per una merda come te direi di sì" Continua, poi, appallottola la banconota, "ma io, non lo so" conclude lanciandogliela, lui tace.

Rimango in silenzio, "sono già fuori?" Rompo il silenzio, "sono davanti alla porta, stanno facendo mettere le maschere agli ostaggi" mi risponde Nairobi, annuisco, "andiamo al tunnel, se Mosca è fuori gioco dobbiamo sostituirlo" lei annuisce, "Tokyo, vieni?" "D'accordo".

Poco dopo, un Denver terrorizzato e con le mani sporche di sangue, corre da noi, "che succede Denver?" I miei pensieri vanno subito a Monica, "Hanno sparato ad Arthuro!" Esclama affannato, "il direttore della zecca??" Lui annuisce, "cazzo, dopo mi spiegherai il resto ma adesso dobbiamo pensare a salvarlo, non possiamo perdere un'altro ostaggio!" Esclama Nairobi, deglutisco a vuoto e lo seguiamo.

Arriviamo nell'atrio, Berlino è già sul posto, proviamo a fermare l'emorragia, ma i nostri corsi di primo soccorso non sono di certo una garanzia.

Flashback

Rio è sdraiato su un tavolo mentre il professore spiega le vene principali, disegnandole sul suo corpo, "aspetta aspetta, tu vuoi che impariamo la medicina così, con due pennarelli?" Esclama Denver, "se qualcuno verrà colpito non potrà andare in ospedale" Risponde il Professore, "dovrete cavarvela da soli lì dentro" continua, "beh, se sparano a me portatemi in ospedale" risponde il ragazzo, "la risposta è no" risponde brusco, "bene, qualcun'altro?" Fa alzare Rio, ci mettiamo un po' a litigare per chi andrà, "va bene va bene, vado io" propone Nairobi, si leva la maglietta "ma quanto è sexy Nairobi!" Scherzo, "bene, Tokyo, vediamo cosa hai imparato" il Professore le porge il pennarello, e inizia a tracciare le vene sul corpo di Nairobi, a un certo punto, si ferma all'altezza del ventre, lei le schiaffeggia la mano, "Hey che fai!" Urla, Tokyo alza le mani, "si ma stai calma!" Risponde, "ragazze, basta" cerco di intervenire, "guarda che ti faccio mangiare il pennarello!" Esclama Nairobi, le separiamo prima che si scannino.

Adesso

"Una squadra medica entrerà, noi non possiamo fare altro" annuncia Berlino a tutti noi, "infiltreranno qualcuno" dico mentre bevo un bicchiere d'acqua, " il Professore ne aveva parlato, siamo tutti pronti ad intervenire" mi risponde brusco, "D'accordo" "il tunnel?" Chiede Tokyo, "procede" "ostaggi?" "Tutto tranquillo" picchietto un dito sul tavolo, "certo, tutto tranquillo apparte l'esecuzione di Monica Gazzambighe" mi lascio scappare, "non apriamo questo argomento, ne abbiamo già parlato, quando scopriranno che manca un ostaggio saremo lontani, l'opinione pubblica è dalla nostra parte, non c'è da preoccuparsi" si versa un bicchiere di vino, "stai scherzando?!" Mi alzo in piedi, "hai ucciso una persona, una vita Berlino! E tu pensi solo a te stesso, HAI UCCISO UNA PERSONA!" sbotto, esco dalla stanza sbattendo la porta.

Flashback, Toledo

Tokyo bussa alla porta della camera di Nairobi, io dietro di lei "e tu che cazzo vuoi?" Che bel saluto, " niente, ho visto quella cosa prima e...mi ha incuriosita" risponde lei un po' a disagio, "Non sapevo cos'era, perdonami" lei ci fissa con un braccio appoggiato allo stipite della porta, "bene, perdonata, vai, ci vediamo, ciao Atene" fa per chiudere la porta ma Tokyo entra, io la seguo mentre Nairobi si mette sotto le coperte, "Che fai? Smamma, non sono in vena di chiacchere" ma lei entra lo stesso, mi chiudo la porta alle spalle.

Ci sediamo sul letto, "Quanti anni ha?" Chiede Tokyo" Tuo figlio" aggiungo,lei esita, "7" "e dov'è?" "Con suo padre?" Ipotizza, lei si mette a ridere, "con suo padre? Con suo padre? No, lui non ci è mai stato, non si sa niente di suo padre" "come si chiama?" "Axel" risponde in un sospiro, "Si chiama Axel, che significa ascia" "ascia?" "Si" ride, "Perché è un'ascia" aggiunge, "Come sua madre" c'è una pausa.
"Quel bambino è un sopravvissuto sai? È sopravvissuto a tutto, come, un pezzo di legno che sta in mezzo al mare, e non affonda, lui è così, a 3 anni, l'ho dovuto portare via da casa di mia madre, perché suo marito gli dava il liquore all'anice quando non c'ero, perché gli dava fastidio il suo pianto" "così l'ho portato via, solo noi 2, non avevamo bisogno della famiglia, lui e io, stavamo benissimo cazzo, ma ho fatto un casino.

Un giorno, dovevo andare a prendere delle pasticche da rivedere, e, l'ho lasciato solo, 5 minuti, soltanto per 5 minuti, l'ha fatta grossa, per quel cazzo di Spiderman, vaffanculo a Spiderman, diceva che voleva essere un supereroe, e si arrampicava da tutte le parti, si arrampicava che non hai idea, è uscito in terrazza dalla finestra, dopodiché ha preso una sedia, ci si è salito sopra ed ha urlato: 'mamma, mamma' aveva 3 anni e mezzo, tempo 5 minuti, avevo in casa una bella pattuglia della polizia, dei pompieri, c'era di tutto, e ovviamente mi hanno beccata con le pasticche. Avevo dei precedenti, non avevo un lavoro, diritta al fresco, e così, mio figlio ha iniziato a passare da una famiglia affidataria all'altra, continuamente. E a me, niente, niente, non mi hanno mai concesso una visita, una telefonata, niente. Poi sono uscita di galera, e niente, non melo hanno dato" "L'hai più rivisto?" Intervengo, "Non melo permettono, però, però io so dove sta, sta alle Canarie, con una famiglia che ha un Hotel, sta bene" "andrai da lui?" Domanda Tokyo, " Io lo porterò via, punto e basta, dall'altra parte del mondo, e voglio che sia chiara una cosa, Durante la rapina, nessuno farà cazzate, nei io ne altri, perché al primo che caca fuori dal vaso, gli distruggo la vita" faccio un risolino, Mi sistemo meglio sul letto, "di tutti i progetti che hanno qui dentro, il tuo, è il migliore" afferma Tokyo, "e ti dirò un'altra cosa...ti piace la tequila?" Propongo.

Ci ubriachiamo come delle pazze, quando il Professore bussa alla porta, "Professore" sbiascico, "che succede?" Chiede Tokyo, "succede che sono le 4:03" annuisco, "domani abbiamo lezione, esplosivi al plastico" aggiunge, "mh mh" mugugna Nairobi, "e voglio che siate riposate, andate a letto, ognuno nel suo, adesso" "come le sta bene quel pigiama Professore" ride Tokyo, "adesso" aggiunge, chiude la porta, quando siamo sicure che sia andato via, scoppiamo a ridere, "adesso vomito cazzo!" Esclama Tokyo, "stammi lontana!" La spingo via.

Adesso

Ci dirigiamo nell'atrio, e indossiamo le nostre maschere di Dalì
"Sanno tutti cosa devono fare?" Chiede Berlino, "certo che lo sanno, siete pronti?" Urla Nairobi agli ostaggi, loro annuiscono debolmente, "bene, sono pronti" sentenzia alla fine.
Berlino ordina a Rio di portare Alyson in un ufficio.

"Nairobi" "bene, ora ci mettiamo le maschere, e con me rock and roller!" Esclama la ragazza, come se niente fosse, è fatta così, ho detto che fa morire dalle risate.

I cancelli di aprono, e i medici entrano, "lasciate la roba all'ingresso, adesso vi percuisisco" annuncio, mentre nella sua tana, il Professore, nota Hanchel, accorgendosi in tempo del poliziotto infiltrato, il telefono Rosso squilla, prontamente Berlino risponde.
"Ascoltami bene, uno dei medici è un poliziotto infiltrato"
"Quale?"
" Quello con gli occhiali, sai cosa devi fare?"
" Perfettamente, faccio subito"
"Berlino, deve essere un lavoro di estrema precisione"
"Lo so" butta giù in un colpo secco.

Toledo
"Entreranno, non so se durante un assalto, o per un'emergenza, sarà quello della croce Rossa, o quello delle Pizze, ma una cosa è certa: proveranno in tutti i modi di fare infiltrare qualcuno, e quella, sarà la nostra possibilità di piazzare un cavallo di troia" "quando cercheranno di entrare, e penseranno di aver vinto la battaglia"

Zecca di Stato
"Depositate tutti i vostri oggetti metallici, orologi, occhiali, se siete armati o avete microchip, vi consiglio di depositare anche questi, perché rileveremo ogni onda elettromagnetica, Toglietevi anche le scarpe, per favore, e adesso stendetevi a terra, ecco, così come scarafaggi" intanto Helsinki leva il microchip dagli occhiali di Hanchel.
Il Professore ride soddisfatto.

I medici entrano finalmente nella Zecca, lì Guido verso l'improvvisato tavolo operatorio, "che anestesia gli farete?" Chiede Berlino, "totale" risponde il chirurgo, "no, farete quella locale, così io e il mio amico Arthuro potremo parlare" roteo gli occhi da sotto la maschera, "quell'orologio?" Domanda Denver, "serve per cronometrare l'anestesia locale, 25 minuti" risponde il poliziotto sotto copertura, lui annuisce, io non sono convinta ma tacio.
Speriamo che questo poliziotto infiltrato non mandi tutto a puttane.





Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top