Noa

Noa in quel momento sembrava la persona più felice al mondo.

Si trovava infatti in una piazzetta della cittá insieme al suo compagno di banco Miharu.

Lo conosceva da neanche una settimana, ma erano giá diventati inseparabili.

Noa infondo era fatto così, si affezionava facilmente alle persone tanto che dopo un mese esse ricevevano anche l'accesso al suo account Netflix.
Non che suo cugino fosse messo meglio ma almeno non faceva amicizia con chiunque gli capitasse sotto tiro.

La cosa che però il rosso non si spiegava era il fatto che un tipo introverso come Miharu avesse accettato quell'uscita tra amici.
Infatti se fosse stato per lui sarebbe comodamente restato a casa, ma aveva capito quanto per Noa la sua amicizia contasse e decise di assecondarlo.

Non si spiegava neanche perchè Noa ci tenesse così tanto a uno sconosciuto che lo aveva ignorato per tre giorni, arrivando addirittura a fare coming out con lui.

Era abbastanza chiaro che per il rosso la faccenda dell''essere gay' fosse un tasto dolente, glielo si leggeva negli occhi, nel momento in cui aveva fatto la battuta sembrava che stesse aspettando di ricevere il colpo finale e capire di aver fatto una cazzata, ma come già sappiamo questo non avvenne.

Per quanto riguarda Miharu lui credeva che una persona dovesse avere il diritto di sentirsi e essere sé stessa.
Gli sembrava stupido, non accettare una parte di se e anche per questo motivo che aveva deciso di ridere alla battuta, magari sarebbe riuscito a fargli cambiare idea sul 'essere gay'.

Tornando a Noa, stava parlando di ogni cosa possibile. Ovviamente gesticolando come ogni bravo italiano, per poco non beccava l'altro in faccia.

Ormai non si ricordava come fosse arrivato a parlare dei My chemical romance e della loro riappacificazione.

- Almeno adesso non mi deprimo ogni volta che sento anche solo pronunciare la G note -

- Pensa che io li ho conosciuti proprio il giorno in cui si sono sciolti hanno dato la notizia e io sono andato ad ascoltare tutte le loro canzoni anche sapendo che non ne avrebbero prodotte altre -

- Io invece li conosco dalla nascita -

- Non pensavo che uno come te ascoltasse musica del genere - Rispose Miharu.

- Io credevo che i giapponesi ascoltassero solo canzoni carine e dolci, ma a quanto pare ci sbagliavamo entrambi - Alzò le spalle.

- Attento a quello che dici, perché io ho il controllo sulla musica e si dia il caso potrei far partire da un momento all'altro la playlist j-pop, se provi a ripetere ancora una volta qualcosa di genere sappi che non riuscirai a dire altro oltre a Ponponpon.

- Siamo sicuri che tu non faccia parte della mafia giapponese o che so io? -Rispose spaventato ricordandosi di stare ascoltando la musica con gli auricolari di Miharu.

-Eh Smettila- Mise fine alla conversazione dando una pacca amichevole al rosso.
Quest'ultimo si mise a ridere : - Ok basta, dove vuoi andare? -

- Per me è lo stesso -

- Io un po' di fame. Che ne dici se andiamo a mangiare? -

- Sushi.- esclamò speranzoso il moro.

- Ok andata per il giapponese - Noa sorrise vedendo l'altro felice iniziando a incamminarsi verso il ristorante citato e aggiunse : - Comunque sai all'inizio credevo che tu non parlassi mai perché non sapevi l'italiano -

Venne fermato dall'altro : -Di solito le persone normali non fanno il gemellaggio in un paese dove non conoscono nemmeno un po' la lingua-

-In effetti non ci avevo pensato, ma il punto non è questo, volevo dire che ho scoperto che tu sei una brava persona e ti sono grato di avermi parlato dopo i miei tentativi - Noa guardò per un attimo Miharu, aveva l'espressione di un cerbiatto curioso di scoprire il mondo che lo circondava e il rosso lo trovò adorabile - E poi vedi tu mi piaci molto - Urlò, se ne accorse soltanto quando un'anziana con due ragazzi gli arrivò di fronte gridando per la frase ambigua.

Noa non sapeva cosa dire : da una parte voleva calmare la signora, e gli altri passanti, dicendole che aveva frainteso la situazione, dall'altra invece voleva solo sprofondare.
Non ebbe nemmeno il tempo di scegliere perché Miharu prese la situazione sotto mano esclamando : - Signora siamo nel 2019, le sembra normale fare questa scenata davanti a tutta la piazza? -

L'altra però risposte solo :  Ma qui ci sono i bambini, nessuno pensa mai ai bambini! -

- Ascolti sia io che lei sappiamo benissimo che appena questi due arriveranno a casa si metteranno davanti alla console e giocheranno videogames R18.
Vuole veramente comparare l'amore tra due persone alla violenza?
Prima di parlare le chiederei di guardare che cosa fanno i vostri bambini troppo cresciuti. Vivi e lascia vivere,
buona giornata - E dopo aver finito il suo discorso se ne andò alterato trascinando per il polso Noa.
Dopo 10 passi quest'ultimo disse : - Grazie, non ce l'avrei mai fatta senza di te -

A quelle parole l'altro sorrise dicendo :  Allora, me lo vuoi dare questo sushi o no? -

E se ne andarono dimenticando l'inconveniente di poco prima, perché con le persone giuste riesci a superare anche le situazioni più difficili.

Hiii
Scusate per il ritardo (di nuovo) ma ho deciso di usare le prime settimane di quarantena per studiare quindi non sono andata avanti con la scrittura...spero che questo  capitolo basti per sdebitarmi.

Vado dalla mia cheesecake

Ciau

P.S. = ascoltatevi i My chemical romance

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