Diglielo (incomunicabile amore)
Mi guardi negli occhi in silenzio
quando ti sussurro che ti voglio bene.
Sono caduta fra le tue braccia
così tante volte
che ormai non fa più male.
Sono una rondine d'inverno
che ha trovato casa.
C'è un posto solo per noi?
Mi ero persa;
sei stato tu il mio nobile pellegrino
che mi ha indicato la via
verso il Paradiso.
Non avevo un dio
sei tu ora il mio Dio.
Battezzami con l'acqua di quel lago azzurro che riflette il cielo.
È là, proprio là
che ci aspetta come una terra promessa.
Chiudo gli occhi,
sento le tue dita bagnate sulla fronte.
Una goccia di purezza per calmare la rabbia,
una goccia di passione per ritornare me stessa
e l'ultima goccia d'amore per darlo a te.
Mi scivolano sul viso
si mischiano alle lacrime
dando il benvenuto ad una nuova vita.
Alla nostra nuova vita.
Prendimi in braccio ora
stringimi a te,
stringimi forte
farmi restare.
Rendimi nomade del tuo mondo.
Non resterai mai solo
se appoggi una mano sul mio cuore.
Parlo, parlo, parlo
parlo di cose inutili.
Le gemme preziose
voglio tenerle strette a me
legate con uno spago bianco
ad ogni singolo battito
per ricordarmi che sei con me.
A raccontarle potrebbero diventare polvere
e non voglio che si perdano nell'aria.
Baciami,
libera le mie labbra
da queste parole non dette.
Ma chissà cosa vogliono dirmi
quegli occhi puri e lucenti,
l'acqua di quel lago.
Chissà se pensano
quanto è difficile vivere
quest'incomunicabile amore.
Diglielo.
Digli che lo ami, cretina.
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