Perché?

Sono passati 3 giorni da quando è arrivata Mylen.E il suo arrivo sembra portare strane coincidenze,dubbi e soprattutto ha modificato il rapporto di amicizia che ho con Kaith.
Niente di buono,eh?
Già.
Si sta piano piano allontanando da me, lo sento e lo noto.
Come se Mylen fosse la causa di tutto. Parliamo di meno e la nostra solita conversazione è decorata da interminabili silenzi.
Vorrei sapere cosa succede e lui mi risponde che è tutto ok.
Come se non lo avessi capito...
E poi per concludere in bellezza vengo sempre aggredita.Anche se sono io che li prendo a calci nel sedere, per modo di dire. Non posso attaccare a mia volta,altrimenti...
Non ci voglio pensare.
Di chi mi dovrò fidare?
Non lo so proprio, se Kaith mi volterà le spalle continuerò da sola.
Sono pronta a considerare questa evenienza, nella vita non si può mai sapere cosa succede.
Devo fuggire da qui, con o senza lui.

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Kaith si butta sul letto e fissa il soffitto con gli occhi spalancati.

Si copre il viso con le mani e inizia a dire:

"Cosa sto facendo...qual è il suo scopo?!"
Chi sei e cosa vuoi da lei?!
Nulla mi imporrà di parlarle.
Non sei tu che mi comandi.
Anche se ogni giorno la vedo abbastanza sofferente forse perché si sente persa.
La capisco,siamo nella stessa barca persa nell'oceano della disperazione.
Non so cosa fare sinceramente.
Starle lontana oppure continuare a "vivere" la prigione con lei,come se niente fosse accaduto?

Kaith si mette apposto i capelli e si guarda allo specchio.

"Che occhiaie che hai,caro Kaith.Non dormi proprio."

"Chi fai qui, stalker!?"

"Avevi lasciato la porta non chiusa a chiave e sono entrata."

"Vattene!Levati dai piedi...
Mylen."

Quest'ultima dice con un sorriso maligno:
"Ti svelo un dettaglio di me...Io sono la cugina adottiva di Mika.La conoscerò piu di te?Dovresti fidarti di me.Ah già tanto ci pensano i miei amici ad aggredirla ogni giorno."

"Sei una psicopatica e per giunta una calcolatrice.Odio le persone come te, non dovrebbero esistere."

"Non vorrai mica che la tua "amica"venga uccisa vero?Allora segui il mio consiglio."

Mylen se ne va e Kaith chiude subito a chiave la porta.

"Mi perseguita...ma non ci casco."

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"Sono le 9:00...ci sarà la pausa alle dieci,quindi fra un'ora esatta."

Mika si mette sul letto ad ascoltare la musica e a leggere.

Come sarà oggi Kaith? Mi considererà o no? Non so cosa pensare...
Mi aggrediranno sicuramente,ormai è diventata una routine.

Dopo un po tempo passato a pensare ,leggere ed ascoltare la musica finalmente le 10:00 arrivano.
Mika esce subito dalla stanza e si dirige in giardino.
Dei ragazzi la attaccano in pubblico ma ella riesce a bloccarli e le guardie li arrestano.
Tutti la guardano con stupore e fra questi c'è Kaith che ha assistito alla scena.
Mika lo vede e lo guarda con un'espressione irritata.
Quest'ultima gli va vicino e gli mette una mano sulla spalla e dice:

"Perché?"

Lo guarda negli occhi e se va.

"Se solo te lo potessi dire...ma non posso.Ti farebbero del male, infatti hanno già iniziato.
Cosa faccio?"

Ella va al ritrovo da sola e guarda la vista in silenzio.
Mylen è ben nascosta e la guarda mentre fuma una sigaretta.
Quest'ultima dice:
"Perfetto, tutto secondo i nostri piani."

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