Mika si gira di scatto e vede che Kaith sta perdendo l'equilibrio e sta svenendo, ma in tempo riesce a prenderlo al volo.

Ma ella scivola sull'erba,facendosi pure male e trovandosi anche in una situazione imbarazzante.

La testa del ragazzo era finita sulle sue cosce!

"Cavolo...non ho provato così tanta vergogna in vita mia..."

È piuttosto arrossita...e si mette una mano sul viso per mascherare la sua espressione,che secondo lei era orribile.

Cazzo!Adesso che faccio!?
Ho un dejá-vù!Ma la stessa cosa è successa quando è montato sulla nave! Ma cosa gli prendeee?!

Mika gli controlla il polso e tutto sembra che sia normale;ma è preoccupata e prova a cercare aiuto,viene fermata da qualcosa.

Ed è anche tirata indietro con forza!

"Dove stai andando?"

Eh?!Ma che diavolo?!

Ella si gira e con un'espressione piuttosto stupita,perchè Kaith è lì che la guarda con una faccia buffa, ma allo stesso tempo seria...

"Mi hai fatto prendere un colpo..."

"Davvero?"

"Ma và!Uno che ti sviene così dal nulla,non è preoccupante?!"

"Strano...io ci sono abituato.Nessuno si è mai preoccupato così di me prima d'ora... ah non fa niente!"

Ma cosa mi nasconderà?Chissà...quando ha detto quella frase aveva un'espressione malinconica e poi subito dopo mi ha sorriso...
Quello mi sembrava parecchio forzato...

"Una domanda,ma che malattia hai?"

"Sinceramente non lo so neanch'io...

Mi viene da svenire e dopo qualche minuto mi risveglio come se non fosse successo niente."

"Che strana cosa..."

"Già."

Si alzarono da terra,ma Mika avvertì un forte dolore al piede.

Kaith notò che zoppicava e le disse:

"Mi sa che hai preso una storta."

"Già.È ora di andare perchè fra 20 minuti,bisogna rientrare nelle camere."

"Hai ragione.Come passa veloce il tempo... Ma dato che ti sei fatta male,ti aiuto."

"Non ne ho bisogno!"

"E invece si."

"No."

"Si."

"Ok mi arrendo,non ho voglia di litigare e poi si sta facendo tardi."

Mentre Kaith l'aiuta e si incamminano verso la prigione le chiede:

"Secondo te come bisogna sopravivvere qui?"

"Mmm...la cosa migliore da fare è di non fidarsi di nessuno,neanche di chi ti è vicino."

"Dici?Non mi dovrei fidare neanche di te?"

"Secondo me si,specialmente in questa situazione,ti potrei voltare le spalle in qualsiasi momento.Ma non lo farò."

"Ok,grazie.Siamo arrivati!"

"Grazie...a domani.Se proprio c'è un futuro..."

"Non siamo pessimisti."rispose Kaith ridendo.

I due ragazzi percorrono le strade opposte.

Mika ritorna nella sua camera in perfetto orario e si sdraia sul letto.

Dopo due ore passate a pensare su tutto quello che è accaduto oggi, si addormenta profondamente.

E questo è stato il suo primo giorno in prigione.