cinque

Mancava sempre poco alla grande sfilata di Natale ed i signori Chavalier erano sommersi fino alla punta dei capelli dai mille appuntamenti con le varie case di moda «Adrien vieni qui un attimo» quasi urlò Emelie Chavalier, madre del modello, punta di dimandate della Maison Chavalier, il ragazzo biondo corse giù per le scale ed arrivò all'ufficio dei genitori che si trova al primo piano della enorme Villa in Rue de l'Université, poco distante dalla maestosa Torre Eiffel.
«Puoi andare da Gucci, Dior e Louis Vuitton per portare queste bozze sono gli ultimi disegni di tuo padre, e stai attento a non scambiare i progetti» la signora bionda porse una cartella dove all'interno c'erano dei progetti per nuovi abiti della collezione primavera/estate dell'anno prossimo, «Ma non è un po' troppo presto? Non siamo neanche a fine novembre» disse il ragazzo mentre il maggiordomo porgeva una cappotto di cashmere color avorio «Non è mai troppo tardi tesoro, oggi chiudi gli occhi e domani è già marzo» disse Martial, il padre del ragazzo, nonché il famoso stilista, fondatore e proprietario della maison Chavalier, con grande calma mentre sfogliava varie grandi riviste di moda ed osservava alcuni vestiti.
«Signorino vuole che l'accompagni opporre va da solo?» Domandò Clovis, il maggiordomo «Vengo con lei, grazie Clovis, dopo possiamo passare anche da Margot, Benjamin mi ha detto che mi deve dire una cosa importante e che è urgente»
Il signore annuì leggermente con il capo, accompagnando il giovane al cancello della villa e mettendo in moto l'Audi nera opaca del signor Chavalier.

Le maison più importanti erano tutte situate sulla
Avenue des Champs-Élysées: Louis Vuitton, Gucci, e Dior, il modello fece tappa a Gucci lasciando le bozze dei disegni creati da suo padre, il proprietario dell'outlet conosceva bene la famiglia Chavalier, collaborava con loro ormai da anni.
«Grazie Adrien, chiamerò tuo padre appena finirò il mio turno» il modello dai capelli biondi annui leggermente con la testa salutando il proprietario dell'outlet.
Clovis era fuori che attendeva pazientemente il ragazzino «Andiamo dagli Agreste?» gli chiede il maggiordomo, Adrien annuì con la testa preoccupato per la notizia che gli voleva dare Benjamin.
Pochi minuti dopo l'auto parcheggiò sotto casa della fidanzata del modello «Non ti preoccupare» Adrien fece una breve pausa guardando l'orario dal cellulare «Se faccio presto prendo la metro, se invece sarà il contrario ti chiamerò, va bene?» disse a Clovis chiudendo la portiera dell'automobile e ripartì, il modello guardò la macchina che si allontanava lentamente immersa nel traffico di Parigi, fece un grosso respiro ed entrò nella Atelier dei genitori di Krysthal dove un commesso stava sistemando dei capi della scorsa stagione di Martial Chavalier.
«Buon pomeriggio signorino Chavalier, desidera qualcosa?» chiese il commesso andando incontro al ragazzino.
«Volevo parlare con Benjamin, se possibile, mi ha detto che è una cosa abbastanza urgente».
L'addetto alle vendite mandò un messaggio alla signora Cassidy che era nel retro del negozio ed informò subito dopo che al modello che Benjamin si trovava a casa sua.

«Ti stavo aspettando, siediti, vuoi qualcosa da bere?» Benjamin parlava talmente in fretta che anche Adrien faceva fatica a capire le sue parole, il fratello di Krysthal non stava un attimo fermo, camminava su e giù per la stanza tenendo dei fogli bianchi in mano che lanciò sul tavolo davanti agli occhi del modello biondo «Sono così frustrato!!» Adrien raccolse i fogli e diede un occhiata veloce e dopo aver letto cosa ci fosse scritto sgranò gli occhi.
«Ma ne sei sicuro Ben?» domandò Adrien tenendo i fogli in mano «Si, lo leggi no? Se lo leggi anche tu ne sono sicuro» quasi urlò il castano «Scusa, non c'è l'ho con te è che sono molto preoccupato, l'ultima volta hanno detto la devono operare, di nuovo, e non so come andrà questa volta, ti ricordi il mese scorso, dopo il contrasto ha avuto il tutto il braccio sinistro bloccato per una settimana»
«Si mi ricordo»
«Ecco io ho paura che succeda di nuovo, so che è "abituata" ad essere sedata ogni volta che fa una risonanza magnetica, e ne fa almeno due al mese, ho paura Adrien, ho paura» Benjamin si mise a sedere accanto al biondo e si portò le mani sui capelli.
«Adesso dov'è?» chiese il modello
«A danza con Vivi» rispose calmandosi un po' e bevendo dell'acqua, Adrien annuì con la testa.
«So che fa molte RM cuore e so anche che la situazione non è una delle migliori però Ben devi restare calmo, se tu vai con lei e devi dargli supporto morale devi farle vedere che sei calmo solo così la puoi tranquillizzare» disse il modello
«Mi puoi fare un favore enorme Adrien?» Il castano fece una pausa per prendere un respiro profondo «La puoi accompagnare al Georges Pompidou, vengo anch'io con voi, ti prego dimmi di sì, se è possibile verrà anche Olivia»
«Ho degli impegni ma posso dire a mio padre di far mandare a Sebastian, se vieni anche tu sono più che tranquillo» Adrien fece un sospiro di sollievo buttando fuori tutta l'aria che aveva nei polmoni
«Non so come ringraziarti, davvero, ti chiamerò qualche giorno parola per dirti l'orario della visita, ma sarà sicuramente di mattina presto verso le sette»
Benjamin prese una sigaretta dal pacchetto che era buttato sul tavolo e l'accese, il gatto bianco della famiglia Agreste saltò in collo al castano che accarezzò il pelo morbido «Plue, piccino» disse Adrien accarezzando la testa dell'animale «Non ringraziami per questo, lo faccio più che volentieri, è comunque la mia ragazza e mi fa piacere accompagnarla specialmente in queste occasioni» Benjamin annuì con la testa buttando fuori il fumo dalla bocca.
Brandon entrò velocemente nella stanza guardando i due che chiacchieravano, il gattino saltò giù dalle ginocchia di Adrien e si diresse verso il suo padrone che lo prese in braccio «Piccolino che combini» disse il più piccolo accarezzando la testolina dell'animale.
«Brandon, già che ci sei mi passi la bottiglia del succo alla pesca, si trova nel frigo» disse Benjamin senza distogliere lo sguardo dalle richieste mediche che si trovano sul tavolo.
«Bene io vado!» disse il biondo dagli occhi verdi salutando i fratelli Agreste
«Dico a Mar che ci siete anche tu e Vivi così magari si tranquillizzerà un po'»


Erano le cinque e mezza del mattino, ed il sole iniziava piano piano a salire disegnando nel cielo sfumature di giallo e arancione, le strade di Parigi erano già colme di macchine e di autisti arrabbiati che molto probabilmente andavano a lavoro ed erano già in ritardo.
La città francese era ancora illuminata da lampioni abbaglianti, Margot, Olivia Adrien e Benjamin erano in macchina e cantavano allegramente "Dernière Danse" di Indila
«Grazie di accompagnarmi Didi» disse la ragazza non appena la canzone fu terminata
«Figurati Mar, lo sai che lo faccio più che volentieri, poi per te, menomale che ci sono Vivi e tuo fratello» disse il biondo guardando lo specchio retrovisore e la ragazza dietro fece un sorriso a trentadue denti «Io non lascerò mai da sola la mia migliore amica, per nulla al mondo, nemmeno se devo studiare perla verifica più importante del primo quadrimestre, Margot sorrise sentendo quelle parole che le scaldarono il cuore.

«Mon Dieu, che ansia» esclamò Margot mettendo una mano sulla fronte «Ho paura, ho paura, ho paura» continuava a ripetere mentre le tremavano le gambe.
«Dai Mar stai tranquilla, lo hai già fatto altre volte e poi non hai mai avuto paura degli aghi, come mai oggi ti è presa così?» chiese Olivia mettendo una mano su quella della sua migliore amica nel frattempo Benjamin era nel cortile di fuori a fumare una sigaretta, troppo teso per poter entrare dentro alla struttura, a calmare il suo animo bollente c'era Adrien che lo consolava.
Adrien rientrò insieme al fratello di Margot che aveva lasciato la sigaretta a metà nel posacenere di terracotta fuori «Non lo so» sussurrò la castana proprio quando l'infermiera venne a chiamare la ragazza.
«L'accompagno io, voi state qui, se c'è qualcosa che non va vi chiamo subito» Adrien annuì con la testa mentre la donna giovane gli lanciava occhiatine.
«Ma tu sei Adrien Chavalier, il figlio di Martial ed Emelie Chavalier?» chiese l'assistente medico guardando il biondo con occhi spalancati, il ragazzo non disse nulla mentre Olivia e Margot entravano nella sala della Risonanza Magnetica
«E sei qui per?» domandò di nuovo la giovane assistente
«Per accompagnare la mia ragazza, Krysthal Margot Agreste, quella che ha i giramenti di testa» puntualizzò il modello prendendo i fogli che erano appoggiati sulla sedia accanto, l'assistente medico lo guardò male dalla testa ai piedi e chiuse la porta dietro di se.

«Il ragazzo biondo seduto di fuori è veramente il tuo ragazzo?» Margot annuì lievemente con la testa
«Se lo ha detto lui si, siamo nati insieme e non è un tipo che dice le bugie» disse Olivia tenendo il braccio della sua migliore amica «Mi sembra di averlo già visto da qualche parte e non mi vorrei sbagliare ma penso che sia uno famoso» sospirò l'infermiera tenendo nelle mani l'occorrente per fare i prelievi.
«Molto probabilmente lo avrà visto in televisione o in qualche rivista di moda, le ha detto qualcosa a proposito?» domandò Olivia lanciando uno sguardo all'amica sdraiata che si teneva la testa «Non mi ha detto niente, però si l'ho visto in qualche rivista di alta moda tipo Louis Vuitton, Gucci, Prada, ecco!» esclamò a gran voce la donna non poco più grande delle due ragazze, avrà avuto suoi venticinque/trenta anni.
«Si è Adrien Chavalier, figlio dei famosi stilisti Martial ed Emelie Chavalier e si è il mio fidanzato» rispose Margot aprendo e chiudendo le dita della mano sinistra.
«Ah ecco dove l'avevo già visto, nell'ultima sfilata di Martial Chavalier per Gucci, ero stata invitata insieme ad un'amica, ma non sapevo che fosse fidanzato» intervenne la giovane assistente.
«La macchina é quasi pronta, vuoi che la tua amica ti accompagna fino nella stanza? Magari stai più tranquilla»
«Se è possibile si, grazie» annui Margot
«Visto Mar, che ti avevo detto, mi fanno venire con te» la castana porse gli occhiali da vista alla sua amica che l'accompagno fino all'ingresso della stanza in cui c'è l'enorme tubo e dopo pochi secondi Krysthal Margot si addormentò grazie ai sedativi che hanno iniziato a circolare nel corpo della ragazza.
Olivia si unì ai due ragazzi che stavano parlando a bassa voce di come sarà organizzata la sfilata che si terrà a breve all'Operà di Parigi.
«È tutto apposto, Mar sta bene, tra qualche ora uscirà fuori, andiamo a fare colazione ho una fame» I tre si diressero verso il bar dell'ospedale per ammazzare un po' il tempo in attesa che la giovane finisse la Risonanza magnetica.

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