Special Person
La calma regnava finalmente indiscussa negli animi di tutti, mentre i sentimenti ormai rivelati si solidificavano come argilla cotta e le relazioni rifiorivano nello stesso modo in cui sbocciano le gemme dopo un lungo inverno.
Ma nonostante le certezze indiscusse di ognuno restava sui loro cuori come un fondo di inquietudine, di dissapori e sfiducia, la quale si trasmetteva in ogni cauta azione commessa verso il proprio amato, come chi s'avventura lungo un ponte che è pronto a crollare al primo passo falso.
Siamo ancora principianti in amore, questo pensava Kevin.
Da lontano, quella strana coppia era vegliata da Brad e Max, mentre nell'ombra restavano Chase e Shane ad osservarli, un po' come un maestro che s'accerta del fatto che l'allievo se la possa cavare da solo, una mamma che guarda il figlio lasciare il nido famigliare.
Loro, al contrario di Josh e Kevin (e Robert e Andrea, in minor parte), erano ben certi dei propri sentimenti, della forza del loro amore, sempre intenso e brillante come non fosse passato nemmeno un secondo da quando erano diventati l'uno la parte mancante e perfetta dell'altro.
Fu durante una bella giornata di primavera che Chase e Shane, sotto il vigile sguardo di Brad, fecero conoscenza di quei due ragazzi così particolari che da lungo tempo studiavano.
- Ciao - disse Shane, rivolgendo loro la parola per la prima volta. Chase rimase al suo fianco imperturbabile mentre Josh, comodamente seduto sulle cosce di Kevin, si guardò in giro con aria nervosa, stringendosi poi al fidanzato.
- Tu sei un amico di Robert, vero? - domandò allora il ragazzo dagli occhi dorati, prendendo una mano di Chase da sotto il tavolo e iniziando a giocherellare con le sue dita.
- S-sì... - annuì il rosso, annaspando e lanciando un'occhiata ambigua a Kevin, il quale si limitò a sbattere le palpebre.
- E tu sei Shane, giusto? - fece allora il bel brunetto, tranquillo, e Shane annuì, ridendo.
- Non so come facciano a conoscermi tutti - disse, e Chase serrò le dita attorno alle sue con delicatezza, tirandolo poi piano su di sé.
- È per via dei tuoi occhi, sono davvero rari da vedersi - trovò il coraggio di dire Josh, sobbalzando all'occhiata che gli lanciò il ragazzo con gli occhi di lupo e abbassando il capo.
Kevin sorrise e avvicinò il volto ai suoi riccioli rossi, inspirandone il profumo dolciastro.
- Vi osserviamo da un po' - commentò semplicemente Chase, e Brad inarcò un sopracciglio: suonava un tantino inquietante come frase, soprattutto detta così, in mezzo a quella parvenza di conversazione che non aveva assolutamente ascoltato, cioè, quello era stato il proposito.
- E che pensate? - domandò il ragazzo dagli occhi azzurro mare, continuando a sorridere e accarezzando i capelli del fidanzato.
- Siete speciali - rispose Chase, e sorrise a sua volta. Lo pensava davvero. Sotto montagne di gelosia, incomprensioni e sfiducia, l'amore di quei due ragazzi era più vero del vero.
Josh chiuse gli occhi, beandosi delle carezze di Kevin e ascoltando il battito del suo cuore, ignorando gli altri e appisolandosi, anche.
Potessi rimanere per sempre così...
- Da quando sei un esperto d'amore? - bisbigliò Shane all'orecchio del fidanzato, e lui scoppiò a ridere, strizzando gli occhi color porpora.
- Da quando amo te - rispose a bassa voce, quindi batté piano sulla sua coscia e s'alzò, continuando a passare e ripassare una mano sulla sua spalla come a voler lisciare una piega della maglietta, che nascondeva però un gesto di smisurato amore per quel ragazzo dagli occhi bellissimi...
Kevin li guardò con un sorriso leggero ed intenerito, come se fra le sue braccia ci fosse un minuscolo gattino addormentato e non un ragazzino che dimostrava quindici anni e ne aveva diciassette, il SUO adorabilissimo ragazzino.
- È stato un piacere conoscervi, Chase e Shane - disse, salutandoli con un breve cenno della mano.
I due annuirono.
- Fa sempre piacere conoscere persone speciali - replicarono, alludendo forse piuttosto al dolce Josh che era ormai bell'e addormentato sul petto del suo amato.
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