Domanda #003

Rosa: Ci dispiace per l'inconveniente, ma in questo momento il nostro collega più giovane, Sora Shiun'in, sta molto male ed è stato portato con urgenza al pronto soccorso. Vi aggiorneremo sul suo stato... forse. Per ora, si suppone che io e il qui presente Yuri saremmo gli unici partecipi. Grazie per l'attenzione.

Yuri: Quanto sarà passato dall'ultima volta che mi hai chiamato col mio nome, e non con strani nomignoli quanto poco originali come sei solita a fare?

Rosa: Ah, 'sta zitto e fa' il tuo lavoro! Sono già in ansia.

Yuri: In ansia perché sai che adesso siamo soli, o qualcosa del genere?

Rosa: (stringe il foglio che ha in mano con in volto un leggero colorito rossastro, forse di rabbia, forse d'imbarazzo) Z i t t o.

Yuri: (alza le spalle)

Rosa: Bene... Direi che adesso possiamo procedere, che dici?

Yuri: Vai avanti, manager.

Rosa: (sospira leggermente) Ecco la terza domanda, apri bene le orecchie!

➥ Da parte di erises: Se qualcuno strappasse Chimerafflesia di fronte ai tuoi occhi, cosa capiterebbe al colpevole?

Yuri: ...Donna...

Rosa: Donna? (sorpresa) Tu dici "donna" a me? A ME?

Yuri: Di questo ne discuteremo più tardi, prepara il target per vietare la visione di quello che sto per dire e sicuramente mostrare tra pochi istanti ai minori di quindici anni e/o deboli di cuore.

Rosa: Tanto di sicuro leggeranno lo stesso, vai avanti.

Yuri: Perfetto. (sguardo fulmineo)

...

La mia regina... L'angelo che illumina il mio cammino... Strappato...! Tu la metti così, dunque? Bene. Presto ti pentirai di avermi sfidato, viscida spazzatura senza nome.

Dunque, se desiderate leggere la sorte di questo malcapitato a passaggi, mi fa più che piacere descriverveli ed elencarveli:

1. Rintracciata la posizione della vittima tramite un gps, mi armo di siringa e calmante e mi dirigo alla sua abitazione;

2. Cerco di presentarmi a casa sua nel modo più terrificante possibile, cosicché da dargli un'idea di contro chi si sta mettendo, cogliendolo per esempio alle spalle;

3. Se ha familiari, ancora meglio, li userò come ostaggi e lo minaccerò di fare tutto ciò che gli ordinerò, se non vuole assistere alla fine di uno di loro;

4. Nel caso non ci fosse alcun bisogno degli ostaggi, cosa molto probabile per un maestro del mio calibro, lo sorprendo con la siringa contenente il calmante per farlo cadere in un lungo, profondo sonno;

5. Trasporto il suo corpo dormiente nella cantina della mia abitazione, dove sono solito a fare un bel po' di cose che a nessuno di voi dovrebbe interessare, e lo lego alla sedia per impedirgli di eseguire qualsiasi tipo di movimento;

6. Una volta svegliato, io mi sarò già premunito di un taglierino. Glielo passo lentamente sul collo, fino a salire sempre più in cima, intorno alla zona degli occhi per spaventarlo ancora un po'.

7. Conversare con la vittima prima della sua inevitabile esecuzione è importante, se si vogliono estirpare le sue colpe del passato e invogliarlo a porre fine alle sue sofferenze. Nel mio caso io gli parlerò della relazione con la mia rafflesia, di come davamo la caccia insieme alle nostre prede, di quanto passavamo le notti insieme a osservare le stelle. Presto lui si pentirà, e rimpiangerà del suo imperdonabile gesto, capendo che sarà purificato solo attraversando il Purgatorio;

8. Ma neanche, per me, quello basterà... Questo peccato non potrà mai essere perdonato. Mai. Quindi lo sgozzo lo stesso;

9. Supplicatemi e inginocchiatevi al mio cospetto per il seguito.

Rosa: (non avendo parole sulla punta della lingua) Ehm... Per una volta posso dire che quel tuo nono passaggio sia strategico.

Yuri: Modesti a parte. (poggiando la schiena al muro e mettendosi a braccia conserte) Ma guarda un po' invece, la Rosa per una volta si è complimentata col sottoscritto.

Rosa: Bla bla bla!

Yuri: Tanto lo so che mi senti, è inutile che cerchi di coprire la mia voce celestiale. (sorride e abbassa il capo) A proposito, ricordi di quel gioco che dovevamo fare poco fa?

Rosa: Levatelo dalla testa, hai ancora una domanda a cui rispondere. Le vuoi o no le tue carte?

Yuri: (fa il broncio come un bambino e gli si calano i ciuffetti)

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