capitolo 9

*POV MICHAEL*

L'ho aspettata, ho aspettato tutti questi mesi per lei, se fosse stato per me ci avrei già fatto sesso, ho aspettato sapendo del suo passato, sapendo che persona fosse, sapendo tutto quello per cui ha sofferto e lei che cazzo fa, si bacia con Luke. Sono davvero un deficiente se penso di stare con lei, in tutti i sensi.

<<Michael aspetta>> Mi urla dietro, ma io la ignoro e continuo a camminare.<<Aspetta>> Mi prende per un braccio. Mi fermo e mi volto.

<<Cosa vuoi?>> Dico.

<<Non c'è niente tra me e Luke>> Cerca di spiegarmi.

<<Non devi giustificarti, non c'è niente tra noi.>> Io non la capisco.

<<È stato solo un bacio per una scommessa, ci danno 800$, l'ho fatto solo per i soldi.>> Ma che cazzo..

<<Si certo, va bene. Bambola te lo ripeto non devi dirmi niente, tra noi due non c'è nulla>> Bacia lui e non bacia me, cos'ha Luke in più di me? niente è solo un ragazzino del cazzo.

<<Ah non c'è nulla? E tutte le volte in cui mi toccavi, mi sfioravi e mi baciavi.. Non erano niente giusto. Giù in palestra ti ho detto di baciarmi, cosa che tu volevi dal primo istante in cui mi hai visto, ma hai deciso di non farlo e adesso non incazzarti con me>> dice prima di andarsene.

Che bambina del cazzo...Perché io gli sto dietro, che ha in più di tutte le ragazze che mi scopo, perché proprio lei?
Perché la sto aspettando, potrei andare dalla rossa, Chanel, lei sa fare cose fantastiche con quella bocca che si ritrova. Invece no, io devo stare qui a rincorrere questa Bimba, ma che mi sta succedendo?!

*POV KIARA*

Cazzo, ma perché si incazza con me, è lui che non mi ha baciato in palestra. Devo bere, ma in cucina l'alcol è sparito, non ci sono più bottiglie.

esco di casa sbattendo la porta di ingresso, e apro il cancelletto per uscire. devo trovare un bar, inizio ad avviarmi verso il centro, che dista più o meno 5 minuti da qui.
sulla strada per il centro, noto un bar, e mi ci fiondo dentro senza aspettare. una volta dentro vedo una ragazza dietro il bancone, capelli lunghi mori lisci, occhi scuri, carnagione chiara e sarà alta più o meno come me.

<<scusa ma siamo chiusi.>> mi dice.

<<non capisci, ho bisogno di bere, ho avuto una giornata di merda. devi lasciarmi bere>> la sua espressione sembra dire "che cazzo stai dicendo?"

<<c'è un ragazzo che mi piace.>> non finisco neanche la frase che mi fa cenno di sedermi sugli sgabelli davanti al bancone.

<<so cosa ti serve, qualcosa di forte.>> mi capisce al volo <<io sono Kyra Lopez>> si presenta mentre mi versa da bere.

<<Kiara Brown>> mi presento a mia volta.

<<Brown? non sapevo che Luke e James avessero una sorella.>> come...

<<come fai a conoscerli?>> chiedo.

<<vengono spesso qua>> mi dai il bicchiere, lo prendo e lo scolo in un sorso.

<<comunque sono stata adottata>> sento dei passi venire verso di noi, mi volto e vedo...

<<Kiara che ci fai qua?>> cazzo.

<<Fede, io sto bevendo che ci fai tu?>> lo trovo ovunque.

<<beh io ci lavoro>> risponde.

<<ah è questo il posto dove ti hanno assunto. >> mi guardo attorno, è molto bello, spazioso, c'è anche il palco per cantare <<bello.>>

<<si, anche la proprietaria non è niente male.>> lancia uno sguardo a Kyra.

<<ok?>> cosa c'è tra loro due?

<<ne vuoi ancora?>> Kyra mi indica il bicchiere vuoto.

<<ok, io vi lascio sole>> Fede ci saluta, ha finito il turno per stasera.

<<certo solo se lo bevi anche tu con me>> dico, prende un secondo bicchiere, versa il liquido e beviamo.

Gli racconto della mia vita, da quando sono stata abbandonata fino ad adesso, il motivo per il quale sono entrata in questo bar.

Ho perso il conto di quanti bicchieri abbiamo bevuto, anche lei mi ha raccontato della sua vita, e abbiamo scoperto di avere un'amica in comune, Grace, lei la conosce da qualche anno.

Parliamo, ridiamo, scherziamo e ci ubriachiamo, ma ad un certo punto il la porta si apre, entrambe ci giriamo a vedere chi sia.

<<cazzo>> mi strofino il viso con una mano.

<<ciao anche a te bambola>> si avvicina.

<<è lui quel Michael>> mi chiede Kyra.

<<il solo e unico. Ma ci conosciamo già>> si vanta.

<<vattene, questo bar è chiuso.>> dico.

<<allora perché tu sei qua?>> che nervoso che mi fa venire.

<<lei è mia amica>> mi aiuta Kyra.

<<si va bene. bambola dobbiamo parlare>> si avvicina.

<<io non ho niente da dirti coglione.>> lo guardo, ma non negli occhi, non resisto mai a quel verde smeraldo.

<<"coglione" che bel nomignolo che mi hai dato, ma preferisco bambola.>> continua ad avvicinarsi allo sgabello dove sono seduta.

<<io voglio parlarti ma non posso farlo con la tua amichetta affianco a te>>. La indica

<<io ho un nome Michael e lo sai>> gli urla contro Kyra. Michael la guarda.

<<si è vero, ma non ho voglia di usarlo.>> risposta lo sguardo su di me.

<<andiamo>> mi prende il braccio e mi fa alzare.

<<Kyra abita qua sopra, quindi anche se è ubriaca può farcela, tu vieni con me>> mi trascina fuori dalla porta, non faccio neanche in tempo a salutare la mia nuova amica.

Mi ritrovo sul sellino posteriore di una Ducati Panigale V4 nera. Michael mi passa un casco, melo metto e lui fa lo stesso con il suo.

<<tieniti forte se non vuoi cadere>>. accende la moto e parte, sgommando con la ruota dietro.

in poco tempo arriviamo davanti al cancello bianco di casa mia. apro il cancello con il telecomando che ho attaccato al porta chiavi, George ha deciso di darmene una copia. entriamo e Michael parcheggia la moto, non ci rivolgiamo neanche una parola, apro la porta d'ingresso. è sera tardi e non c'è nessuno, domani si ritorna a scuola, il ponte è finito, quindi saranno andati a dormire presto.

arriviamo in camera mia, faccio entrare prima Michael e chiudo la porta alle mie spalle.

<<cosa devi dirmi?>> incrocio le braccia al petto.

<<quando ti ho vista baciare Luke sono andato fuori di testa. volevo esserci io al suo posto lo ammetto>> ma che cazzo.

<<ti ho dato la possibilità in palestra, ma non mi hai baciato. perché? cosa ho fatto di sbagliato?>> faccio un passo verso di lui.

<<bambola, tu non hai fatto niente di sbagliato, è solo che avevo appena saputo che tu ti tagli, quindi cosa credevi...>> ma dice davvero?

<<quindi è perché mi taglio che non mi hai baciata?!>> se è per questo è davvero un coglione.

<<no, no, è perché non credevo fosse il momento giusto e poi vorrei che tu sapessi chi stavi per baciare>> fa anche lui un passo avanti.

<<che vuoi dire? io so chi stavo per baciare.>> dico un po' incerta.

<<no, non lo sapevi. vuoi sapere del mio lavoro. ok telo dico.>> si fa serio.

<<sono un sicario>>. Afferma

<<cosa?>> sono letteralmente senza parole.

<<vengo pagato per uccidere le persone.>> cosa? <<adesso lo sai>> cosa?

<<c-come un c-cacciatore di taglie>> mi trema la voce.

<<no, loro non uccidono, loro prendono le persone per conto della polizia, ed è legale. io vengo pagato da persone comuni per uccidere.>> cosa?

<<t-tu sei un sicario>> devo metabolizzare, stavo per baciare un criminale, cono in una stanza con un criminale, parlo con un criminale, mi piace un criminale, solo io mi scelgo quelli impossibili.

<<ora che sai che lavoro faccio, vuoi ancora baciarmi?>> certo che lo voglio, con tutta me stessa, non mi importa se sei un criminale, beh forse un po' mi importa, ma non potrei mai rinunciare alle sue mani e alle sue labbra sul mio corpo, alle emozioni che mi scatena essere in sua presenza.

<<si>> mi avvicino <<si lo voglio>>dico.

<<è quello che volevo sentire bambola.>> mi prende per le cosce e mi solleva, mi regge con un braccio mentre con l'altro fa cadere a terra i quaderni sulla scrivania, mi fa sedere sopra, gli cingo i fianchi con le gambe attirandolo a me.

con una mano mi scosta i capelli dal viso e con l'altra mi stringe il fianco <<sei sexy bambola>> sorrido.

si avvicina sempre di più alle mie labbra alternando lo sguardo da esse ai miei occhi. non cela faccio, voglio le sue labbra sulle mie adesso, mi avvicino e lo bacio, ci baciamo, le sue labbra sono morbide più di quelle di Luke, calde e cazzo è bravo a baciare anche a muovere la lingua, mi bacia con foga, sembra che aspettasse questo momento da tutta la vita.

All'improvviso si stacca dalla mia bocca e mi guarda <<mi piaci quando prendi l'iniziativa.>> a me piaci tu.

Gli slaccio la cintura dei jeans e noto che lui mi guarda per tutto il tempo, tolta la cintura, riprende a baciarmi, solleva il bordo della mia maglia e ci stacchiamo quei pochi istanti per togliermela completamente.

non facciamo in tempo a proseguire che qualcuno apre la porta.

<<cazzo Luke>> gli urlo.

<<che tempismo perfetto amico>> Michael si allontana da me con l'erezione che gli si vede dai pantaloni.

<<Michael ti stavi divertendo vero>> gli risponde Luke.

<<certo che mi stavo divertendo, ma tu hai interrotto il momento>>dice Michael

<<che vuoi!?>> interrompo il loro discorso. Non mi preoccupo di coprirmi, Luke è un mio caro amico e viviamo insieme.

<<Ti ho portato i tuoi 2500$ per la scommessa.>> mi passa le banconote.

<<grazie, ora vattene.>> gli faccio cenno con la mano di uscire.

<<ok, passate una buona notte>> poi rivolge il suo sguardo a Michael

<<dacci dentro amico>> entrambi si mettono a ridere, che deficienti.

Luke se ne va chiudendo la porta. ma Michael invece che tornare da me va verso la porta, credo che voglia andarsene ma invece va solo a chiuderla a chiave.

<<Dove eravamo rimasti?>> torna tra le mie gambe.

Oh cazzo, gli do una spinta e lo faccio indietreggiare di qualche passo, in seguito corro in bagno, mi metto in ginocchio e alzo la tazza del water, inizio a vomitare, ho bevuto troppo.

Dopo pochi secondi sento una mano che mi prende i capelli e me li sposta indietro.

<<esci>> dico prima di tornare a vomitare.

<<No>> sento dalla sua voce che sta ridendo.

Ma che si ride. Io sono qua che sto male, con la testa immersa nel water a vomitare e lui ride, so io come farlo ridere, con un bel pugno se non la smette ma non credo di avere così tante forze per farlo.

Restiamo in bagno per vari minuti, mi sciacquo la bocca, mi tolgo i jeans e mi metto dei pantaloncini più corti e comodi, che di solito uso per dormire, poi torniamo in camera.

Mi sdraio sul letto. <<È stata la scena più divertente che abbia visto da quando sei arrivata qua a Miami>> e ricomincia a ridere.

<<sta zitto Michael>> gli lancio un cuscino, che lui prontamente prende al volo.

<<Non hai ancora imparato, è la seconda volta che mi lanci addosso un oggetto, ed è la seconda volta che nn mi colpisci.>> Si avvicina al letto, si toglie i jeans e si sdraia di fianco a me.

<<Michael non ho voglia>> dico dico girandomi su un fianco e dandogli le spalle.

<<Ma che cazzo, pensi che sia così stupito da fare sesso con te subito dopo che sei stata male. Voglio solo farti compagnia>>. Sento un braccio che mi avvolge il fianco e il suo corpo che aderisce al mio, ha la pelle calda, sembra una stufa, avvicino i miei piedi freddi ai suoi che sono belli caldi e lui all'inizio trasalisce per il freddo ma subito dopo si abitua.

Mi sento protetta, mi fa sempre questo effetto quando mi abbraccia. Appoggio la guancia meglio sul cuscino, la nuca al suo torace e piano piano mi addormento.

<<Kiara svegliati>> apro gli occhi e vedo che Michael è sopra di me tra le mie gambe.

<<Ma che fai?>> gli chiedo.

<<Quello che stavamo per fare ieri sera.>> Si abbassa a baciarmi il collo.

<<Michael>> ansimo dicendo il suo nome.

<<Shh, Kiara non parlare>> Mi bacia. Non credo che riuscirò a fare a meno dei suoi baci.

Con una mano va sotto la maglietta e mi traccia i contorni del tatuaggio che ho sullo sterno, scende a baciarmi proprio in quel punto. Inarco la schiena e lui ne trae vantaggio per andare dietro con le mani e slaccia il reggiseno nero.

Ma proprio in quel momento la mia mente torna indietro di qualche minuti, mi ha chiamato Kiara per due volte, non è da lui.

<<Michael aspetta>> Ma lui non si ferma, continua a toccarmi e a baciarmi.

Mi blocca i polsi sopra la testa con una mano e mi bacia il collo, si sta comportando in modo diverso non è da lui. <<Fermati>> cerco di liberarmi dalla sua presa ma non riesco. <<Michael!>>

Questa volta i miei occhi si aprono veramente. Era solo un sogno.

Dalle finestre entrano i primi raggi di sole. Mi volto e vedo Michael che dorme rivolto verso il soffitto con un braccio sull'addome e uno sul materasso, durante la notte si è tolto la maglia molto probabilmente aveva caldo, approfitto di questo momento per osservare i suoi tatuaggi. Ha una farfalla nella zona sotto la pancia a destra, una scritta sul pettorale sinistro, un serpente sulla spalla che gli prende parte del petto e molti altri tatuaggi sulle braccia.

Mi servo che lui dorme ancora per sfiorarglieli con le dita, spero che non si svegli, traccio le ali della farfalla è bellissima.

<<Ti sto beccando troppe volte ad osservarmi, mi ci posso abituare.>> Non mi sono neanche accorta che ha aperto gli occhi.

<<Tu conosci qualcuno che fa i tatuaggi? Che ne so, un tuo amico?>> gli chiedo.

<<Si certo, io>> Esclama, ho capito bene?

<<tu?>> gli chiedo sorridendo.

<<Si faccio tatuaggi. Perché? vuoi fartene alcuni?>> mi chiede mettendosi a sedere.

<<Certo>> la sua espressione cambia, vuole saperne di più. <<Tre animali e una scritta>>.

<<quali? dove? E perché?>> mi metto anche io seduta, ma rivolta verso di lui.

<<il primo animale vorrei farlo dietro la spalle, sulla parte alta della schiena, è un animale che mi caratterizza, è libero, unico, raro, ti aiuta quando hai bisogno, ti fa trovare la giusta strada, mi aiuta molto anche quando è buio. La Fenice, è il primo animale. è simbolo di rinascita e cambiamento, della forza e della resistenza al tempo. proprio quello che sto facendo io. nella Roma antica la fenice rappresentava la resistenza e la potenza dell'Impero>> dico.

<<È gli altri due?>> Mi domanda.

<<il secondo è nera, aggressiva, maestosa, elegante, vendicatrice, silenziosa, veloce, coraggiosa, astuta e impetuosa. Come me, è la pantera. Un'altra particolarità della pantera è la vita solitaria che conduce, facendo affidamento solo sul suo istinto di sopravvivenza e i suoi artigli, senza contare sull'aiuto del branco. Quindi simboleggia la scelta di una vita solitaria. credo di volerla fare sul bicipite.
Il terzo animale, è fedele, libero, è forte, nobile, grazioso, coraggioso, sensibile e prova molti sentimenti. Il cavallo. è anche rappresentativo della rinascita, dell'intelligenza, del potere e della bellezza>> gli ho detto i miei tre animali.

<<scommetto che sono i tre animali che ti rappresentano.>> afferma.

<<si>> confermo.

<<e la scritta?>> chiede.

<<ask me to stay.>> dico.

<<chiedimi di restare>> la traduce.

<<bella ma perché proprio questa frase?>> Mi domanda.

<<Ho sempre pensato fosse la mia frase capisci. Mia mamma mi ha dato via insieme a mio padre, non mi hanno voluta con loro, all'orfanotrofio anche li non ero ben accettata. sai, a parte i tagli, c'è una cosa che non ho mai detto a nessuno neanche a Luna, sono stata adottata due volte prima di venire qui, ed entrambe le famiglie mi hanno restituita perché non mi volevano, dicevano che non ero stata educata, che ero ribelle e uno spirito libero, proprio come il cavallo. Nessuno mi ha mai chiesto di rimanere. Nessuno mi voleva.>> abbasso la testa, non riesco a guardarlo.

<<a me piace come sei.>> Si sporge in avanti, cinge i fianchi con le mani e mi solleva, facendomi sedere a cavalcioni su di lui, ha ancora la schiena appoggiata alla testiera del letto.

<<Mi piaci come sei>> lo ripete guardandomi negli occhi. <<è proprio per il tuo carattere che mi attiri, beh anche il corpo fa la sua parte>> dice toccandomi il culo.

<<hai rovinato il momento>> incrocio le braccia al petto.

<<lo so sono troppo dolce>> afferma facendo quel sorriso, o Dio quel sorriso.

<<Quando vuoi si>> lo bacio. Ma solo un bacio casto.

<<davvero? Non mi basta>> si riferisce al bacio. Mi prende ancora per i fianchi, mi attira a sé e mi bacia, come la sera precedente, ma sembra anche questa la prima volta.

Con lui sembra sempre la prima volta.
Gli appoggio le mani sui pettorali e scendo, accarezzando ogni parte del suo torace fino ad arrivare agli addominali. alzo lo sguardo e vedo che segue ogni mio movimento con gli occhi, ha anche serrato la mascella, sento la sua erezione pungermi l'inguine.

La presa sui miei fianchi si fa più forte, voglio portarlo allo stremo; quindi, inizio a muovere i fianchi avanti e indietro, appoggia la testa al muro e chiude gli occhi, mi avvicino gli lascio un bacio sul collo e poi sussurro al suo orecchio

<<guardami>> Voglio che mi guarda, che veda che effetto fa anche lui a me. Apre gli occhi, il suo verde smeraldo è più intenso, a cui è impossibile resistere.

Continuo a muovermi su di lui con più sicurezza, c'è solo il tessuto delle sue mutande e dei miei pantaloncini a dividerci.

Mi chino a baciarli il petto, ma lui mi solleva la testa e mi bacia il collo, chiudo gli occhi e per un secondo smetto di muovermi.

Mi fa provare piacere in un modo unico, mai provato finora. Appoggia le mani sulle mie natiche e mi spinge in avanti come per dirmi di riprendere a muovermi.

Ed è quello che faccio almeno fino a quando... Bussano alla porta, ma porca puttana, ci interrompono sempre, cazzo.

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Ecco il nuovo personaggio.

(La barista) Kyra Lopez:


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