capitolo 37

UN ANNO DOPO

È passato un anno, un intero anno da quella sera. Dalla sera in cui la mia vita stava per interrompersi. Sono successe tante cose durante questo lungo anno.

Prima di tutto mi sono diplomata e tra qualche giorno inizierò l'università, ma credo che questa sia la cosa meno rilevante.

I miei genitori mi hanno portata in un ospedale psichiatrico, in cui ci sono stata per sei mesi, mi hanno aiutato a stare in equilibrio con me stessa e ho risolto la questione del disturbo alimentare, ormai non vedo più il cibo come un mio nemico bensì come un mio alleato.

Credo sia arrivato il momento di dirvi anche un'altra cosa. Il medico Cooper, sì colui che ha ordinato di uccidere Luna e colui che mi ha minacciato solo per ottenere i suoi soldi, beh sarete felici di sapere che è morto. Vi spiego meglio, il corpo di Cooper è stato trovato morto nell'esatto punto in cui è stato ritrovato quello di Luna, ma entrambi i casi sono stati archiviati. Le forze dell'ordine non sono riuscite a darsi una spiegazione e a trovare i colpevoli di entrambi gli omicidi.

Neanche io so darmi una spiegazione a tutto ciò, so solo il motivo per cui Cooper si trovava in America...voleva che io gli consegnassi personalmente i soldi. Aveva cambiato i suoi piani. Prima che io uscissi di casa per incontrarlo è arrivata la notizia al telegiornale, la notizia che lui era morto. Avevo subito tirato un sospiro di sollievo, mi sentivo più tranquilla.

Vorrei anche dirvi che è da un anno che non lo vedo, è da un anno che non sento la sua voce, è da un anno che non sento il suo profumo, è da un anno che non vedo i suoi tatuaggi e i suoi occhi color smeraldo. È da un anno che non vedo Michael. All'inizio mi sentivo vuota, mi sentivo come se mi stessi logorando dentro, come se mi mancasse il fiato e l'ossigeno per respirare.

Lui ha rispettato il mio volere e da una parte lo apprezzo ma sarei una stupida ad ammettere che non lo penso ogni secondo delle mie giornate.

Beh, direi che vi sto già assillando troppo, è arrivato il momento di scendere al piano di sotto a fare colazione. Chiudo il laptop e scendo di corsa giù per le scale.

Vedo tutta la mia famiglia intorno alla penisola in cucina che fa colazione mentre affrontano una discussione.

<<Ciao tesoro, vuoi del caffè?>>

<<Si grazie papà>> Esclamo mentre mi siedo a fianco a Simon.

<<Kiara aiutami tu>> Afferma Luke. <<Voglio fare da babysitter a Rachel ma Keira non vuole>> Rachel è la figlia di Keira e James. È nata prematura di un mese, adesso in teoria dovrebbe avere sei mesi. I pochi capelli sono biondi come quelli della madre, così come gli occhi, sono azzurri come quelli di Keira. Da James ha preso il nasino bello dritto, le labbra rosee e carnose, e la forma degli occhi.

<<Fa bene a non affidartela>> Dico e tutti si mettono a ridere. Persino la bambina, sentendo le risate di tutti, inizia a ridacchiare anche lei in braccio a sua nonna.

Le nostre risate vengono interrotte dal suono del campanello e James si alza per andare ad aprire.

Non so chi possa essere, non aspettavamo nessuno.

<<È per te>> Esclama guardandomi James mentre torna in cucina. Subito dopo di lui arriva...non ci credo me ne sono scordata, non mi ricordavo che lui doveva venire a prendermi.

<<Ciao Kicca.>> Mi saluta e viene verso di me per lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.

<<Tyler, Kiara non ci aveva detto che venivi>> Afferma Simon.

Scusate, mi ero dimenticata di dirvi che sono fidanzata con Tyler ormai da sei mesi, cioè da quando sono uscita dalla clinica psichiatrica. Lui veniva sempre a trovarmi e mi portava gli argomenti che facevano in classe così che io avrei potuto studiare e stare a passo con tutto il programma, come tutti gli altri studenti. E che dire...ci siamo avvicinati molto e lui mi piace, mi fa stare bene.

È una persona totalmente diversa rispetto a Michael, Tyler è dolce, gentile, mi tratta bene, mi fa sentire apprezzata e non mi farebbe mai niente per ferirmi, è troppo premuroso, fa di tutto per vedermi sorridere.

Prendo per mano Tyler e saliamo al piano di sopra, in camera mia.

<<Oh da quanto tempo è che non metti in ordine?>> Mi chiede una volta entrato in camera mia.

<<Da un po' in effetti>> Esclamo ridendo.

Mi avvio verso il guardaroba e afferro una maglietta nera XL e dei pantaloncini di jeans corti. Faccio per andare in bagno ma la mano di Tyler mi afferra il braccio e io mi volto verso di lui. Ci guardiamo per qualche istante e sento il suo corpo che si fa più vicino al mio. <<Kiara so che è da solo sei mesi che stiamo insieme, ma io ho aspettato da tanto questo momento e...>> Cosa sta succedendo? Non so se preoccuparmi o restare tranquilla, che tanto tranquilla non sono perché il mio cuore sta per uscirmi dal petto. <<Non voglio affrettare le cose tra di noi, non voglio rovinare il nostro rapporto con quello che ti sto per chiedere ma spero tanto che tu accetti la mia proposta.>> Oh minchia che sta per fare? Cosa sta per chiedermi?

<<Kiara ormai è da un po' di tempo che vivo da solo e mi piacerebbe che tu mi facessi compagnia...in modo permanente.>> Afferma tirando fuori dalla tasca dei jeans un mazzo di chiavi con attaccato un piccolo peluche di pantera. <<Vuoi venire a vivere con me?>> Mi chiede e il mio cuore, sono più che sicura, che si sia fermato. <<Non ti obbligo a rispondermi subito, hai tutto il tempo che vuoi>> Esclama sorridendo. Lascio cadere i vestiti che avevo in mano e sollevandomi sulle punte dei piedi gli butto le braccia al collo per stringerlo in un forte abbraccio, che lui ricambia avvolgendomi le sue braccia attorno alla mia vita.

<<Grazie>> Gli sussurro all'orecchio. <<Grazie di accettarmi e di volermi bene>> Credo che il mio cuore abbia ripreso a battere.

Allora, non so voi ma io sicuramente non mi aspettavo di certo una proposta del genere. Non so neanche se dirli sì o no, lui mi piace tanto e sono sicura che potrà rendermi felice e darmi tutto l'affetto di cui ho bisogno ma è davvero ciò che voglio? Mi sciolgo dall'abbraccio e lui si siede sul letto mentre io inizio a cambiarmi.

Mi sfilo la maglietta restando solo in reggiseno <<Ne vuoi fare altri?>> Mi chiede Tyler indicandomi i tatuaggi.

In realtà, per adesso, ho fatto tutti i tatuaggi che avevo in mente. Ho la mia lacrima sullo sterno; la mia fenice sulle spalle; la mia pantera sul braccio; il mio cavallo sulla coscia destra; la luna sul dito che ogni giorno mi pensare alla mia Luna, la rosa intorno alla caviglia, il nome dei miei tre fratelli nella parte interna di alcune dita. Tre stelle dietro l'orecchio che vanno a rappresentare Norah, George e Keira, quindi coloro che reputo i miei veri genitori e mia sorella; ho la scritta ASK ME TO STAY sul fianco appena sotto il seno; e infine ho una mano di teschio che tiene con quattro fili il cuore trafitto da un pugnale, il cervello, una penna stilografica e un libro. Quest'ultimo tatuaggio ho deciso di farlo sempre su un fianco ma in quello opposto alla scritta.

<<No, sto bene così, per adesso>> Rispondo alla sua domanda.

Finisco di cambiarmi e insieme a Tyler scendo al piano inferiore, ma una volta arrivata infondo alle scale riesco già a notare una situazione che non mi piace per niente. Vedo i miei fratelli e i miei genitori che sono seduti in salotto attorno al tavolino di cristallo, al centro di esso si trova un foglio e sinceramente non credo di voler sapere di cosa si tratta.

<<Kiara>> Mi chiama mio padre appena mi vede. <<È arrivata questa qualche minuto fa>> Continua mia mamma.

<<È il tuo certificato di nascita>> Afferma James. <<Kiara tu non sei nata il giorno che pensi tu>>

<<E sentiamo...Quando sarei nata?>> Chiedo irritata.

Perché? Questa è l'unica domanda a cui vorrei che dessero una risposta. Perché ci deve essere sempre qualcosa che irrompa nelle mie giornate, perché la mia vita non può essere liscia e monotona come quella di molte persone?

<<Sei nata il venti giugno>> Mi dice mia madre.

<<Ora si capisce il tuo carattere! Sei Gemelli.>> Esclama Luke euforico.

<<Luca non fa ridere>> Affermo seria.

<<Non chiamarmi con il mio nome in italiano!!>> Dice arrabbiato.

<<Adesso basta, smettetela. Sembrate dei bambini>> Si intromette George.

<<Ma lo sono>> Afferma Simon e io lo fulmino con lo sguardo.

Afferro la mano di Tyler e lo trascino dietro di me mentre esco di casa. Mi dirigo verso la mia moto parcheggiata nel vialetto. Afferro un casco e glielo passo, io ne prendo un altro e me lo metto.

Salgo in moto e lui fa lo stesso dietro di me, metto in moto e Tyler mi circonda la vita con le braccia. Apro il cancello con il telecomando e parto superando il limite stradale.

Dopo vari minuti arriviamo in un bar che affaccia sul mare. Ci sono passata tante volte davanti ma non ci sono mai entrata.

Parcheggio la moto ed entriamo dentro il bar, una cameriera ci fa accomodare ad un tavolo che si trova a fianco a una vetrata attraverso la quale si può vedere lo splendido mare di Miami Beach.

Sento i raggi del sole che accarezzano il mio volto e le mie braccia, mentre gli occhi di Tyler mi stanno guardando attentamente. <<Sei stupenda>> Afferma mentre mi prende una mano nella sua, sento il calore della sua pelle che mi accoglie e che mi tiene al sicuro.

Vedo gli occhi marroni del mio ragazzo che sono illuminati dal sole facendo spiccare tutte le sfumature all'interno dell'iride e contornati da delle ciglia folte, a questo punto mi dedico un po' di tempo per osservarlo totalmente. Le sue braccia sono lasciate scoperte da una canottiera bianca attillata, che mette in risalto i suoi muscoli e le sue braccia toniche ma non esagerate; i suoi capelli castani ordinati in ciuffo sono perfetti e il suo naso, che io adoro tanto, è ancora più impeccabile, è perfettamente dritto e in punta va leggermente all'insù; la mascella è delicata e non squadrata, in modo da essere in armonia con tutto il resto del viso e poi c'è il mio dettaglio preferito, i vari nei che gli decorano il viso perfetto. <<Sei bellissimo>> Esclamo come se lo stessi adulando.

Si avvicina a me e mi lascia un delicato bacio sulla fronte che mi fa sciogliere e che mi provoca vari brividi lungo la schiena.

Arriva la cameriera per prendere le ordinazioni, io prendo un caffè freddo e Tyler un espresso.

Dopo pochi minuti, arrivano le nostre ordinazioni. Lo ammetto il caffè freddo l'ho provato per la prima volta insieme a Michael e da lì me ne sono innamorata, non di Michael ma del caffè freddo.

In più mi piace prenderlo perché, quando finisco di berlo rimane il ghiaccio che posso mangiare, si sono leggermente ossessionata dal ghiaccio.

<<Le educatrici dell'orfanotrofio non sapevano quando io fossi nata, sapevano solo il mio nome. Quindi hanno deciso che avrei dovuto festeggiare il giorno del mio compleanno secondo la data del mio ritrovamento, cioè il diciannove agosto>> Spiego mentre sorseggio il mio caffè.

<<Scusami se la mia domanda ti ha recato fastidio>> Afferma il mio ragazzo e io in cambio gli rivolgo un sorriso.

<<Non devi scusarti, tu hai tutto il diritto di sapere del mio passato perché adesso che andremo a vivere insieme non dovranno più esserci segreti>> Esclamo mantenendo il sorriso e lui una volta che ha elaborato ciò che ho detto fa un sorriso che gli riempie tutto il viso di gioia.

<<Quindi hai deciso?! Vuoi venire a vivere con me?!>> Mi chiede ancora la conferma di ciò che gli ho detto.

<<Si. Voglio venire a vivere con te>> Confermo e lui si avvicina a me per lasciarmi un bacio dolce sulle labbra. <<Senti, se vuoi questa notte posso restare da te e poi domani faccio le valigie. Però se per te è troppo presto possiamo...>> Non mi fa neanche finire la frase che risponde.

<<Per me va bene. Domani mattina voglio svegliarmi con te al mio fianco, con i tuoi capelli dorati sul cuscino bianco, voglio addormentarmi e svegliarmi con il tuo profumo di rosa che mi inonda le narici. Ti voglio Kiara>> Ci metto qualche secondo per capire le ultime tre parole che ha pronunciato, ma poi metabolizzo. Lui vuole fare l'amore con me, vuole...oddio io con lui non l'ho mai fatto, all'inizio perché pensavo sempre a Michael e non mi sembrava giusto farlo mentre pensavo ad un altro uomo, poi non c'è mai stato il momento "perfetto", se così posso dire.

Però lui mi piace tanto e credo che adesso potrò concedermi a lui e mi sento pronta di lasciarmi andare anche su questo passo con Tyler.

<<Anche io ti voglio Tyler>> Esclamo mentre gli prendo una mano nella mia, sento il calore della sua pelle a contatto con la mia, sento le sue mani che avvolgono la mia come per volermi proteggere da qualsiasi cosa, sento i suoi occhi sul mio corpo come se lui non volesse perdermi e vedo che sulla sua bocca si forma un piccolo sorriso che mi fa addolcire. È il ragazzo più premuroso e dolce che io abbia mai incontrato fino ad ora, sento che di lui posso fidarmi davvero, voglio fidarmi di lui.

Dopo aver finito di bere abbiamo pagato e ho guidato fino a casa sua, sinceramente non ci sono mai stata e adesso ho seguito le sue indicazioni. Parcheggio davanti a giardino, con qualche palma, non troppo grande con la recinzione, in legno bianca, piccola. Dopo il poco tratto di giardino si trova una casa, non sembra grande ma neanche piccola, però d'altro canto mi appare molto accogliente da fuori. Ha le pareti dipinte di bianco e ci sono molte finestre che illumineranno molto la casa dentro, è stesa su un solo piano e devo dire che mi sta piacendo molto.

Tyler mi prende per mano e ci avviamo verso la porta d'entrata e una volta che arriviamo sotto il portico, in cui c'è un piccolo divano con davanti un tavolino, il mio fidanzato mi blocca e mi dà in mano le chiavi per aprire. <<Fai tu gli onori?>> Mi chiede ed entrambi ci mettiamo a ridere.

<<Volentieri>> Rispondo mentre mi avvicino alla serratura con le chiavi.

Ed ecco che una volta girata la chiave posso aprire la porta ed entrare. Faccio il primo passo e mi meraviglio subito. Le pareti sono bianche con molti quadri appesi, che variano dal football all'arrampicata, che sarebbero i nostri sport, non mi sarei mai aspettata una cosa simile. I mobili sono maggiormente di colori scuri che risaltano con il pavimento in marmo bianco con le venature nere. C'è un enorme open space con la cucina e il salotto insieme, nella parte della cucina ci sono i ripiani cottura e poi una penisola non troppo grande in marmo nero, un po' distante da essa si trova un tavolo rotondo da pranzo e sotto ogni finestra si trovano delle cassapanche con dei cuscinetti sopra. Invece nel salotto, anch'esso bellissimo, c'è una televisione in una delle pareti con davanti un divano color nero e delle poltroncine, tra il divano e la tele si trova un tappeto con sopra un tavolino di vetro. Invece ciò che mi lascia davvero di stucco è che sotto la tele si trova un camino finto, sempre contornato con marmo nero.

Mi volto verso Tyler che è stato tutto il tempo dietro di me e lo trovo che mi sorride. <<Tyler io non so che dire, è...è bellissima>> Esclamo quasi con le lacrime agli occhi.

<<E non hai ancora visto il resto>> Afferma prendendomi per mano, per condurmi in un corridoio.

Nella prima porta a destra, si trova un bagno. È grande e molto luminoso. Nella seconda porta, più avanti, a sinistra si trova lo studio di Tyler, ha deciso di intraprendere gli studi per diventare veterinario e lo appoggio totalmente. Di fronte al suo studio si trova un'altra stanza, completamente vuota e Ty si affretta subito a spiegare <<Ho deciso di lasciarla vuota perché voglio che tu qua dentro ci costruisca il tuo mondo, facci ciò che vuoi, questa camera sarà completamente dedicata a te.>> Credo che tra qualche secondo scoppierò a piangere. Ma dove lo trovo un ragazzo come questo?

E poi arriviamo all'ultima porta, la nostra camera. Quasi esito ad entrare, ma le mie gambe iniziano a muoversi da sole. Sulla parete alla mia destra c'è una televisione con sotto una scrivania e una sedia, davanti a me si trova una porta finestra che da sul giardino sul retro della casa. Invece di fronte alla televisione si trova il letto sospeso, sembra che fluttui e direi proprio che mi piace.

Poi c'è un armadio, in cui le alte interne sono coperte da specchi e i vestiti sono tutti appesi. Infine, non troppo lontano dalla tele, c'è una porta che reca in un bagno, non grande come l'altro ma molto carino.

Beh, direi che l'ispezione della casa è finita, infatti le braccia di Tyler mi sollevano da terra per stringermi in un forte abbraccio seguito da un bacio, dolce ma molto passionale.

<<Tyler tu mi hai salvato>> gli dico con ancora le nostre labbra a pochi millimetri di distanza, lui in risposta mi bacia ancora più di prima. Le sue mani mi afferrano le cosce per prendermi in braccio e posarmi sul letto.

<<Kiara sei stata tu a salvarmi>> Esclama per poi togliersi la maglietta. Nessuna macchia di inchiostro occupa la sua pelle chiara, i suoi addominali sono ben evidenti così come i pettorali e le spalle larghe, sembra così perfetto.

Tyler si avvicina a me mentre mi lascia dei baci lungo le gambe, sale sempre di più fino ad arrivare all'interno coscia. Sento dei brividi ovunque sul mio corpo, sento il desiderio che cresce sempre di più e sento di volerlo, voglio Tyler in tutta la sua perfezione.

Il mio ragazzo mi toglie i jeans e prende a baciarmi sull'inguine, sento la mia testa girare e ogni neurone abbandonare il mio cervello. improvvisamente molto calore inizia ad impossessarsi del mio corpo, e i brividi di piacere non vogliono abbandonare la mia pelle.

Le sue mani mi fanno allargare ancora di più le gambe per fa sì che le sue labbra possano posarsi comodamente sul mio punto più intimo, cora coperto dal fine tessuto delle mutandine, che lui mi sfila per non avere alcuna cosa che si frapponga tra le sue labbra e il mio sesso.

Inizia a darmi piacere in una maniera unica, i suoi movimenti sono dolci e lenti, vuole darmi piacere ma allo stesso tempo vuole trasmettermi ciò che prova per me.

Allora decido di prenderli il viso tra le mani per portarlo davanti al mio e baciarlo. Gli bacio quelle labbra così carnose e invitanti, che sono ormai rosse e gonfie.

<<Ty. Ti voglio, adesso>> Esclamo e lui si alza da me per togliersi i pantaloni insieme ai boxer bianchi, successivamente apre un cassetto del comodino affianco al letto e prende un preservato per poi indossarlo e ritornare su di me.

Apro di più le gambe, come se fosse un invito per lui a continuare infatti con un movimento delicato e lento entra dentro di me. Inizia a muoversi dentro e fuori, sempre lentamente e con dolcezza mi bacia il collo e io gli stringo i capelli con le mani.

Dopo varie sue spinte decido di ribalzare la nostra situazione, Tyler finisce con la schiena sul materasso e io sopra di lui. Mi tolgo la maglietta restando solo in reggiseno e inizio a muovere i fianchi e le sue mani prendono a stringermi le cosce provocandomi ancora più brividi, poi fa ciò che non mi sarei aspettata, alza la schiena dal materasso e mi bacia il petto, sposta le mani sul mio fondo schiena e me lo stringe, mi incita a muovermi di più. Sento le sue mani ovunque e le sue labbra che cercano le mie, così io lo bacio, le nostre lingue si intrecciano e la sua dolcezza mi riempie il cuore e aggiusta i pezzi che si sono rotti, i pezzi che Michael ha rotto.

<<Kicca>> Esclama al mio orecchio <<Vieni con me?>> Sembra più un'affermazione che una domanda. Allora dopo qualche secondo veniamo insieme con lui che sussurra il mio nome.

Ci lasciamo cadere sul letto, abbracciati e la mia testa sul suo braccio, le nostre gambe intrecciate e i respiri ancora ansanti.

Nessuno di noi dice niente, restiamo in questa posizione fino a quando lui si addormenta e io mi alzo per andare a farmi una doccia.

Magari volete sapere il mio pensiero inerente a ciò che è appena successo con il mio ragazzo e io vi accontento...Non lo so. E questa cosa mi fa mettere in dubbio su tante cose.

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