capitolo 23

Siamo ancora seduti in salotto a parlare e a guardare Kevin che gioca.

<<Zia quaddo tonna la mamma?>> Mi chiede avvicinandosi a me.

<<Lei...Lei non credo che torni>> Dico mentre lo prendo in braccio.

<<Ma io voglio stare con la mamma>> Esclama strofinandosi gli occhietti con il dorso delle mani.

<<Si lo so, ma lei ormai è andata via. Però è in un posto bello.>> Gli accarezzo la nuca.

<<Non mi iporta, voglio la mia mamma!>> Afferma alzando la vocina.

Anch'io voglio che lei sia qui, come ho già detto la vita è infame.

<<Kev, la mamma...>> Ingoio un groppo di saliva.

<<Kiara tutto bene?>> Mi chiede Dan.

<<Dan per caso hai qualcosa di forte da bere, ne ho proprio bisogno adesso.>> Dico.

<<Sì, in frigo ho del limoncello...>> Non fa in tempo a finire che gli lascio suo figlio tra le braccia e mi fiondo in cucina.

Apro subito il frigo, prendo la bottiglia di limoncello e invece che tornare in salotto salgo le scale che portano al piano superiore.

Apro varie porte per trovare il bagno e dopo vari tentativi lo trovo.

Mi siedo sopra alla tavoletta chiusa del water e inizio a bere il mio super alcolico.

Bevo, bevo per dimenticare, bevo per stare meglio, bevo per non pensare alla mia vita che sta andando a puttane, bevo per cercare una via di fuga dal mondo intero, bevo e spero che un giorno la mia vita cambi e migliori, bevo pensando a Luna e a tutto il dolore che sto provando per lei, bevo per cercare di lasciarmi alle spalle il mio passato, bevo per dimenticare tutte le persone che ho deluso, bevo per non ricordarmi il volto dei due ragazzi che mi hanno aggredita, bevo per dimenticarmi di Cristopher, bevo per dimenticare delle mani di Emily addosso al mio corpo, bevo per non ricordarmi del medico Cooper.

Io bevo in continuazione anche se so che rimarrà tutto uguale a prima.

Solo una cosa è cambiata, Daniel è diventato padre, ancora non ci credo che Luna ha un figlio e non mi aveva detto niente.

Sono esterrefatta, era rimasta incinta a 17 anni e io non avevo notato niente.

Il bambino ha già un anno e io sono stata adottata un anno fa praticamente, questo significa che quando ero in orfanotrofio lei non mi ha mai detto di Daniel. Ecco perché l'ultimo anno si faceva vedere raramente, per via di un ragazzo, per via di Daniel.

Ecco perché per qualche mese ha indossato solo maglie e felpe larghe, mi teneva nascosta la gravidanza. Mi teneva nascosto suo figlio.

Mi ha mentito per più di un anno, più i nove di gravidanza, più di un anno e io sono una cogliona a non essermene accorta.

Daniel si sta prendendo cura si un figlio a soli 25 anni, lo ammiro molto, è un ragazzo forte.

Sono ormai a metà bottiglia quando il mio telefono squilla, lo prendo dalla tasca posteriore dei jeans e guardo lo schermo, è un numero sconosciuto e subito mi preoccupo ma devo rispondere.

<<Pronto>> Dico portando all'orecchio il cellulare.

<<Ho saputo che sei stata picchiata, mi dispiace, stanno succedendo tutte a te, la vita ti vuole proprio male. Ma a me questo non importa, devi darmi ancora i miei soldi.>> Esclama.

<<Senti brutto psicopatico pezzo di merda, hai ucciso mia sorella, l'unica persona che anche dopo le infinite cazzate che ho fatto mi è sempre stata affianco, che mi ha sempre aiutato e accettato per quella che sono. Tu l'hai uccisa!>>Gli urlo.

<<No ti sbagli, io ho dato l'ordine di ucciderla ma è stato un altro a fare il lavoro sporco.>> Confessa.

<<Sei un bast- >> Mi interrompe.

<<Attenta a quello che dici ragazza, posso dire una semplice parola e la tua amica Jinny muore, o chissà forse toccherà a Grace o a Kyra o a tuo nipote Kevin oppure addirittura alla tua amata Norah.>> Non può rovinarmi la vita in questo modo.

<<Come fai a sapere di Kevin?>> E' impossibile come fa ad essere a conoscenza dell'esistenza del figlio di Luna?!

<<Credo che la tua amichetta te lo abbia scritto nella lettera che ti hanno dato due giorni fa. Una persona, che conosci anche molto bene, mi sta dando tutte le informazioni che desidero.>> Dice.

<<Devo darti i soldi entro un giorno preciso?>> Spero di no.

<<Visto che tu mi sembri più affidabile della tua amica Luna ti do 3 mesi, non di più. Se inizi a rifiutare le mie chiamate qualcuno a te caro morirà. È tutto chiaro?>> Che bastardo.

<<Si tutto chiaro>> Esclamo prima che lui chiuda la chiamata.

Poso il cellulare nella tasca posteriore dei jeans e inizio a piangere continuando a bere.

Lo odio, odio il medico Cooper. Anche se lui mi ha aiutato, mi ha aiutato in un momento difficile della mia vita.

Noi siamo state troppo prudenti, ci siamo fidate subito di lui, almeno io mi sono fidata di lui.

Qualcuno apre la porta del bagno e io mi giro di scatto.

Trovo sul ciglio della porta un ragazzo alto, capelli marroni chiaro e gli occhi sono di un grigio splendente, sono glaciali.

Dalla maglietta bianca aderente si può intravedere la forma scolpita degli addominali e del torace.

La pelle è molto chiara e all'orecchio sinistro ha un orecchino.

Assomiglia molto a Daniel.

<<A beh, non avrei mai pensato che aprendo la porta del bagno di casa mia ci avrei trovato dentro una ragazza. Per lo più ubriaca, con il viso pieno di lividi e con le lacrime agli occhi.>> Dice mentre si appoggia allo stipite della porta.

<<Chi sei?>> Chiedo mentre cerco di alzarmi.

<<Dovrei fartela io sta domanda visto che ti trovi in casa mia, non credi?>> Giusto.

Sono riuscita a mettermi in piedi ma le gambe non mi reggono tanto, l'alcol sta facendo effetto.

<<Io sono Kiara>> Esclamo appoggiandomi al marmo bianco del lavandino.

<<Ah. Tu sei...>> La sua faccia cambia espressione, da divertita diventa seria e preoccupata.

<<Tu sei la migliore amica di...>> Ma cazzo, va che può dirlo quel nome.

<<Di Luna>> Finisco per lui.

<<Mi dispiace per quello che è successo.>> Dice.

<<Si va bene.>> La testa inizia a girarmi, e sento che sto per cadere a terra.

Ma prima che tutto questo accada il ragazzo mi cinge il fianco con un braccio e mi tiene in piedi.

<<Comunque mi chiamo David e sono il fratello maggiore di Daniel>> Afferma mentre andiamo al piano inferiore.

<<Mi gira la testa.>> Dico.

<<Sì, ok.>>

Scendiamo le scale e andiamo in salotto, dove vedo Kevin giocare.

Matteo mi sta facendo sdraiare sul divano.

<<Bevi spesso così tanto?>> Mi chiede mentre si siede sulla poltrona ridendo.

<<Matteo dov'è Daniel?>> Chiedo mentre chiudo gli occhi.

<<Mi chiamo David e credo sia in cucina.>> Mi dice.

Ah allora si chiama David.

<<Zio David, cos'ha la zia?>> Domanda Kevin a suo zio.

<<Vedi scricciolo la zia ha bevuto un po' troppo.>> Dice David a suo nipote.

<<Zia non devi bere tropo suco>> Mi sgrida.

<<Infatti adesso sto male perché ho bevuto troppo succo.>> Esclamo mentre mi copro gli occhi con il palmo della mano.

<<Scricciolo vai a chiamare tuo papà>> Gli dice David.

Kevin annuisce, si alza e va in cucina.

Come mi sono ridotta?! Se Luna fosse qua si metterebbe a ridere e poi mi farebbe una bella ramanzina.

Luna io non posso mantenere ancora a lungo il nostro segreto, non ci riesco, ho bisogno di parlarne con qualcuno.

So che ci eravamo promesse che sarebbe stato un argomento a cui non dire a nessuno ma io non riesco ad affrontare tutto da sola, non riesco a portarmi questo peso sulle spalle ancora per molto.

Devo dirlo a qualcuno o ne uscirò pazza, devo dire cosa è successo durante quella settimana in cui sono scomparsa dall'orfanotrofio, devo dire dove sono andata o meglio dove mi hai accompagnata, devo dire con chi ci siamo incontrate e quello che mi ha fatto per aiutarmi.

So che sarai contraria a questa mia scelta Luna, ma ho davvero la necessità di parlarne con qualcuno e so già chi sarà la persona giusta.

<<Come cazzo ti sei conciata?!>> Entra Daniel in salotto.

<<Papà le parole>> Lo rimprovera Kevin, è identico a sua madre.

<<Ho appena chiamato Michael, gli ho detto di venire qua subito. Io non so gestirti quando sei ubriaca.>> Dice mentre si siede sul secondo divano beige.

<<Stai dicendo che sono incontrollabile?>> Esclamo mentre mi tiro su a sedere, ma proprio in questo momento la testa inizia a girare.

<<No no, sto dicendo che..>> Lo interrompo.

<<Sì invece, stai dicendo che sono incontrollabile, che non riesco a trattenermi. Cazzo!>> Urlo.

<<Cazzo>> Ripete Kevin e tutti noi ci voltiamo a guardarlo.

<<Kev le parole!>> Lo richiama suo padre.

<<Stai dicendo che sono uno spirito libero vero, mentre mi ubriaco non riesci a controllarmi, ma sei serio?! Cosa faccio di sbagliato mentre sono ubriaca?! Mica ti urlo contro!>>

<<No infatti. Adesso non mi stai urlando contro, sto sentendo male io.>> Dice ridendo e con lui anche suo fratello.

<<E tu che hai da ridere?!>> Mi rivolgo a quest'ultimo.

<<Niente niente.>> Alza le mani come in segno di resa.

All'improvviso suona il campanello. Daniel si affretta ad andare ad aprire la porta.

Quando torna in salotto c'è al suo fianco Jinny e Michael.

No Jinny no, lei non mi ha ancora visto, non sa come sono conciata, di sicuro gli avranno detto di quei due ragazzi che mi hanno menato, ma non saprà come sono mal ridotta.

<<Oh misericordia>> Infatti si mette le mani davanti alla bocca appena mi vede.

<<Zio Michael!>> Kevin gli corre incontro e lui prontamente lo prende in braccio e lo lancia in aria riprendendolo al volo.

<<Ciao puzzone!>> Lo saluta il mio ragazzo mentre lo rimette a terra.

Come fa a...Come fa a conoscere Kevin? Anzi come fa a sapere dell'esistenza di Kevin?

Lo guardo a bocca aperta, e lui lo nota.

<<Ciao anche a te bambola, vedo che hai conosciuto il mitico Kev. Non potevo dirtelo scusa.>> Non poteva dirmelo? Ma io gli tiro un calcio in culo altro che "non poteva dirmelo".

<<Si ok>> Scuoto la testa e distolgo lo sguardo.

Non doveva mentirmi, non mi piace quando le persone mi mentono o mi nascondono le cose.

<<Dai bambola non fare così>> Si avvicina e cerca di baciarmi, ma è serio?

<<Kiara Brown cosa hai fatto in faccia!>> Urla Jinny.

*POV MICHAEL*
<<Kiara Brown cosa hai fatto in faccia!>> Urla Jinny.

<<Ha giocato a box come la mia mamma>> Dice il piccolo Kevin.

Mi siedo di fianco a Kiara sul divano.

<<Si certo infatti ci devo credere.>> Jinny raddrizza la schiena e si mette le mani sui fianchi.

Fa quasi paura quando fa così, ma allo stesso tempo è buffa infatti mi trattengo dal ridere. Ma se rido quella mi mena.

<<Mi hanno menato, poi ti racconto meglio dopo>> Esclama la mia ragazza abbassando lo sguardo.

<<Chi ti ha menato?>> Alza la voce la quindicenne.

<<Jinny dai..>> Kiara cerca di parlare ma Jinny la interrompe.

<<Chi ti ha menato Kiara!?>> Urla.

Ora basta.

<<Senti, lei è scossa ancora dell'accaduto, ti racconto tutto io.>> Affermo mentre mi alzo dal divano.

Gli faccio segno con la mano di uscire fuori.

Usciamo dalla porta finestra che c'è dietro il divano.

Varchiamo la soglia e ci ritroviamo in giardino davanti alla piscina.

<<Allora...Io sto aspettando.>> Che impaziente.

<<Senti prima di tutto calmati. Una volta che ti sarai calmata inizierò a parlare.>> Dico calmo.

Fa un respiro e annuisce.

<<Ieri prima di andare a fare la visita dal medico, Kiara ha avuto la brillante idea di uscire, stava andando in biblioteca quando in una via, abbastanza isolata, due ragazzi l'hanno aggredita, volevano abusare di lei ma alla fine l'hanno solo picchiata..>> Mi interrompe.

<<Chi sono sti due?>> Mi domanda.

<<Non so i loro nomi, ma Kiara mi ha detto che uno è biondo con occhi scuri e l'altro è moro con occhi neri. Sono alti ma non troppo e...>> Smetto perché Jinny si è avviata verso il cancello.

Questa ragazzina mi farà uscire fuori di testa.

Decido di seguirla dopo tutto ha solo quindici anni, anche io alla sua età ero così, mi facevo seguire dall'istinto, ma anche adesso che ne ho 25 non è cambiato niente.

<<Dove stai andando?>> Le chiedo.

<<A cercare il biondino e mister occhi neri e una volta che li troverò gli spaccherò la faccia.>> Ma...

Non mi faccio domande che è meglio.

<<Come penserai di trovarli?>> Chiedo mentre saliamo sulla moto.

<<Farò da esca.>> Ma che cazzo di idee ha questa.

<<Madonna sei un genio cazzo.>> Dico ironico.

<<Grazie.>> Mi sorride.

<<Stavo scherzando.>> Esclamo.

<<Non sarà difficile trovarli. Basta andare in quella via e camminare come una semplice ragazza...tanto non credo che Kiara sia stata la prima ragazza a cui hanno fatto quelle cose.>> Dice.

Effettivamente ha ragione, ma non per questo deve fare da esca.

<<E poi ci sarai tu a proteggermi>> Ma che sono? Il suo bodyguard personale?!

<<Si certo contaci>> Gli dico mentre parto con la moto.

Arriviamo in quella via di cui mi ha parlato Kiara e appena fermo la moto Jinny scende.

<<Tu aspettami qua, se vedi che qualcuno si avvicina a me allora devi intervenire.>> Mi comunica e io annuisco.

È un piano da stupidi, anzi non è proprio un piano è un'improvvisata.

Questa ragazzina è pazza davvero, come fa Simon a sopportarla non lo so!

Vedo due ragazzi che si avvicinano a Jinny, uno e biondo e l'altro moro, dalla descrizione di Kiara sembrano proprio quei ragazzi.

<<Ciao bellezza>> Dice uno dei due.

Quello biondo gli tira un ceffone sul culo e lei reagisce tirandoli in calcio nelle palle.

Ha fegato la ragazzina.

Quello moro gli prende i polsi e glieli blocca dietro la schiena.

Ok, è arrivato il mio momento.

Intanto che il biondo è ha terra ancora dolorante dal calcio di Jinny, io mi avvicino da dietro a quell'altro.

Lo prendo per i capelli e gli faccio inclinare la schiena all'indietro, istintivamente lascia la ragazzina.

<<Sei stato tu a picchiare la mia ragazza ieri.>> Gli chiedo all'orecchio.

<<A chi ti riferisci, incontro varie ragazze.>> Che cazzo vuoi...Che ti faccia i complimenti?!

Gli tiro ancora di più i capelli <<È bionda e occhi verdi-grigi, non è molto alta ma è bellissima...hai presente chi è?>>

<<Ah la biondina, certo che mi ricordo.>> Ah lo ammette anche.

<<Ok.>> Dico prima di lasciarlo e tirargli un pugno in faccia.

Intanto quello biondo si è rialzato e Jinny gli tira un altro calcio nelle palle, secondo me l'ha fatto diventare sterile.

Tiro un secondo pugno sul viso del moro e lui si china perché gli cola il naso di sangue, quindi ne approfitto per tirargli una ginocchiata in volto.

Non so cosa stia succedendo ma sono accecato dalla rabbia questo coglione ha messo le mani addosso alla mia ragazza e ne deve pagare le conseguenze.

Spintono il ragazzo con i capelli neri, quest'ultimo cade atterra e inizio a tirargli pugni in faccia.

Ho le nocche piene di sangue e doloranti ma anche dopo questo continuo a riempirlo di botte.

Meriterebbe di morire per quello che ha fatto.

<<Michael può bastare.>> Dice Jinny osservandomi mentre sto pestando a sangue questo ragazzo.

<<Michael mi hai sentito! Basta!>> Urla.

Continuo a picchiarlo, non mi fermo.

<<Michael lo uccidi!>> Urla ancora ma io non mi fermo.

<<BASTA!>> Grida più forte.

Blocco il pugno a mezzaria e mi fermo.

Mi volto a guardarla, ha il viso spaventato. Mi alzo da terra e vado verso di lei.

<<Jin va tutto bene?>> Gli chiedo ma è ovvio che non sta bene.

Stavo uccidendo un ragazzo, anche se per me è normale, io uccido le persone è il mio lavoro, per altra gente non è normale vedere qualcuno morire.

Però questo ragazzo è stato fortunato, non ho fatto in tempo ad ammazzarlo.

<<Dai Jin andiamo>> Gli prendo il polso e ci avviamo verso la moto.

Saliamo sopra ci mettiamo i caschi e partiamo.

Mentre picchiavo quel ragazzo pensavo solo all'odio che provavo verso di lui e il suo amico.

Pensavo solo alle sue luride mani addosso a Kiara, che la picchiava e la vedeva soffrire, ma non si fermava, continuava a picchiarla e io ho fatto lo stesso con lui.

Meritava di peggio rispetto a quello che gli ho fatto.

Stiamo andando verso casa di James, Dan mi ha detto che avrebbe riportato lui a casa Kiara e io di lui mi fido.

Inizio ad avere paura per Kiara, lei continua a non mangiare, a parte quando siamo andati in spiaggia, non mangia mai.

Alcune volte mentre faccio dei compiti per scuola con James, in salotto, la sentiamo correre verso il bagno.

Sto seriamente pensando che soffre di anoressia e questa cosa mi fa paura, sto cercando di aiutarla ma con questo disturbo non so cosa fare.

Spero che il dottor Amberg faccia tutto il possibile.

Arrivati di fronte al cancello vedo che fuori c'è parcheggiata un auto che non ho mai visto prima. Non ho idea di chi appartenga.

Suono al citofono e la domestica Tany mi apre il cancello.

Con la moto entro dal vialetto di ghiaia e parcheggio.

Io e Jinny scendiamo dalla moto e ci avviamo verso l'ingresso.

<<Che hai Michael?! Il tuo corpo sprigiona tensione e agitazione.>> Effettivamente la ragazzina ha ragione.

<<Jin stammi dietro ok?>> Lei annuisce ed entro prima io con lei che mi segue.

Appena varchiamo la soglia sento delle urla provenienti dal salotto, mi precipito li e vedo Kiara in piedi che urla contro...

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