capitolo 19

<<Non dirmi che te ne eri dimenticata?!>> Mi chiede sorridendo George.

<<In realtà si papà>> Dico.

<<Onesta!>> Afferma Grace.

Ormai il 10 agosto era diventato un giorno come tutti, l'unico giorno che ricordavo bene e che ricordo ancora oggi, è il 12 agosto, cioè la data di nascita di Luna. Tra due giorni avrebbe dovuto compiere 19 anni.

<<Sei un casino Climber>> Esclama Fede abbracciandomi. <<Auguri>>

<<Oh mio dio, Kiara togliti quella giacca, mi fai venire caldo>> Esclama Luke.

<<Sei uguale a tuo fratello>> Indico Simon.

<<Ma è vero>> Dice quest'ultimo.

<<Vabbè potete continuare a fare la vostra litigata tra fratelli dopo, io adesso devo fare gli auguri alla mia amica.>> Interviene Kyra.

Mi abbraccia e mi fa gli auguri.

Arriva anche James <<La mia sorellina preferita, auguri>>

<<James sono la tua unica sorella.>> Dico sorridendo.

<<Vabbè sei comunque la più piccola>> Ma che centra?!

<<Ma non era Simon il più piccolo?>> Chiedo.

<<No. Tu hai 18 anni, Simon tra un po' ne fa 20, poi c'è Luke con 22 anni e infine ci sono io, cioè il fratello migliore nonché il maggiore con 25 anni. Quindi porta rispetto bella>> Mi spiega ridendo.

<<Sai dove te lo metto il rispetto?>> Chiedo<<In culo>>

<<Kiara!>> Mi riprende Norah.

<<Okok, sorry>> Mi rivolgo a James.

All'improvviso sento delle braccia che mi alzano dal pavimento e mi stringono forte. <<Auguri Kia>>

<<Grazie Jinny.>> Mi lascia e gli do un bacio sulla guancia.

Mi guardo intorno ma vedo che Michael è sparito.

<<Ragazzi sapete dov'è Michael?>> Chiedo.

<Sarà esploso.>> Dice Grace e tutti ci mettiamo a ridere.

Decido di andare fuori a vedere se è li. Esco dalla porta finestra della cucina e arrivo in giardino.

<<Michael!>> Lo chiamo.

Mi avvicino alla piscina e noto solo adesso un dettaglio che fino ad ora non avevo mai visto.
C'è una dependance, so che è difficile da non notare, ma io è la prima volta che ci faccio caso.

Resto ad osservarla, è piccola ma come tutto in questa casa, sarà molto confortevole.

È fatta in mattoni chiari, all'entrata è dotata di una grande porta finestra, da cui però non si riesce ad intravedere gli interni a causa delle tende bianche.

In meno di un secondo, sento un braccio cingermi la vita e cado in acqua.

<<Cazzo!>> Esclamo una volta tornata in superficie.

<<Bambola come stai?!>> È stato Michael, come la prima volta.

Solo che adesso non gli ho tirato uno schiaffo.

<<Sono tutta bagnata>> Dico mentre mi siedo a bordo piscina, con tutti i vestiti inzuppati, solo adesso mi tolgo la giacca, lasciando in bella vista tutte le cicatrici che ho sul polso.

Michael guarda questo particolare e io mi sento una merda.

Nuotando si avvicina a me e mi mette le mani ai lati delle coscie.

<<Ecco perché hai sempre una giacca o una felpa.>> Dal suo sguardo sembra provare pena per me.

<<Non guardarmi così>> Dico.

<<È una tua caratteristica bambola.>> Una ciocca dei miei capelli biondi mi ricade davanti al viso e lui non aspetta neanche un secondo che la rimette dietro l'orecchio.

<<È una caratteristica orribile allora. Ogni volta che guardo questi segni, mi fanno ricordare che ho deluso tutti>> Alzo lo sguardo per mandare indietro le lacrime.

<<Puoi farti vedere debole da me lo sai?>> Annuisco, ma non mi piace che le persone mi vedano debole.

Prima che possa continuare a parlare sentiamo le voci dei ragazzi avvicinarsi e appena sono abbastanza vicini alla piscina tutti si tuffano.

Almeno loro hanno il costume al contrario di me.

In poco tempo vedo già Grace sulle spalle di Luke e Kyra sulle spalle di Fede, le due ragazze si prendono le mani a vicenda e cercano di buttarsi in acqua a vicenda, mentre i rispettivi ragazzi le tengono per le gambe.

<<Vieni>> Michael esce dalla piscina e mi tende la mano.

Senza pensarci un secondo la prendo e mi tira su.
Lo seguo, tenendolo ancora per mano, fino dentro casa.

Saliamo la scalinata di marmo bianco, percorriamo il corridoio, fino ad arrivare di fronte alla porta di camera mia.

<<Asciugati e cambiati, poi scendi al piano inferiore>> Mi dice.

<<Ok(?)>> Sono alquanto perplessa ma faccio come dice.

Entro in camera chiudendo la porta dietro di me.

Vado in bagno, mi spoglio e mi faccio una doccia per togliermi l'odore di cloro.

Come sempre accendo l'acqua fredda e tante gocce congelate picchiano sulla mia pelle provocandomi dei brividi.

Secondo Luna, non mi faceva bene lavarmi con l'acqua ghiacciata, diceva che avrebbe potuto procurarmi dei traumi e danni gravi al mio corpo.
E facendo delle ricerche ho scoperto che è vero ma non ho mai smesso di utilizzarla, non ho mai dato ascolto a quello che mi diceva Luna.

Beh lei non dava mai ascolto me, quindi la cosa era reciproca.
A pensare a lei mi viene subito da piangere.

Insieme all'acqua fredda mi scendono anche le lacrime e con esse arriva anche il dolore, che non so come mandare via.

Dopo 20 minuti mi calmo ed esco dalla doccia.

Mi asciugo e con l'asciugamano avvolto attorno al corpo mi avvio verso la cabina armadio, prendo dei jeans neri strappati con una canottiera rossa.

Ovviamente insieme indosso le mie converse nere ma questa volta non metto nessuna giacca per quello che mi ha detto Michael in piscina. Quelle cicatrici ormai fanno parte di me.

Scendo lentamente le scale, provo ancora dei dolori lancinanti in tutto il corpo, ma se solo penso a ingerire del cibo all'interno del mio corpo, mi viene da vomitare.

Arrivata al piano inferiore noto Michael in piedi davanti al divano di pelle nera.

È fantastico, indossa dei jeans neri, corti, strappati con una canottiera del medesimo colore che gli fascia i muscoli perfetti e si vedono perfettamente i suoi tatuaggi sulle braccia.

<<Continui a fissarmi bambola.>> Si avvicina e mi bacia.

<<Le cose perfette sono fatte per essere ammirate.>> Dico guardandolo nei suoi occhi color smeraldo.

<<Non posso darti torto. Comunque prima o poi dovrò dare una sistemata al tuo guardaroba>> afferma guardando la mia canottiera rossa.

<<I miei vestiti non li tocchi.>> Esclamo mentre ci dirigiamo all'uscita.

Saliamo sopra la sua moto e partiamo.

In poco tempo arriviamo sul retro di un negozio ma non riesco a capire di cosa si tratti.

<<Michael ma dove siamo?>> Chiedo.

<<Lo scoprirai una volta dentro>> Dice mentre tira fuori delle chiavi dalla tasca e apre la porta.

Mi ha fatto entrare dal retro così che non possa capire dove siamo, sa che mi piacciono le sorprese.

Appena varco la soglia mi ritrovo in una stanza luminosa, con una poltrona, tipo quelle del dentista solo nera, al centro. Un tavolino con sopra vari oggetti non poco lontana dalla poltrona e una scrivania con dietro una sedia alla destra della porta da dove siamo entrati.

La stanza non è moto grande ma sebra accogliente, alle pareti sono appesi una sacco di foto, che raffigurano dei tatuaggi e allora capisco dove siamo.

<<Ti piace? Qua svolgo il mio secondo lavoro.>> Ma perchè mi ha portata qua?

<<È bellissimo ma perché..>> Non faccio in tempo a finire la domanda che già mi da la risposta.

<<Ho parlato con i tuoi genitori, specialmente con tuo padre e gli ho chiesto se potevo farti un tatuaggio, visto che me lo hai chiesto un po' di tempo fa, loro mi hanno dato il consenso.>> Mi comunica.

Sono non felice, di più. <<Quindi bambola, cosa vuoi che ti faccia?>> Mi chiede.

So esattamente cosa voglio fare. Glielo dico, insieme scegliamo il disegno adatto, subito dopo mi fa togliere la maglia e mi faccio uno chignon alto.

Appena finisco mi sdraio a pancia in giù sulla poltrona.

Michael con una lametta di rade la parte del corpo, per il tatuaggio, non ci devono essere peli, in seguito disinfetta con l'alcol.

Subito dopo mette una specie di crema e poi procede disegnando il tatuaggio scelto con una specie di evidenziatore.

Solo che è un pochino freddo e al primo contatto mi provoca dei brividi sulla schiena, che ovviamente Michael nota.

<<È questo l'effetto che ti faccio allora.>> Dice subito.

<<Non sei tu, è il pennarello>> Rispondo.

<<Allora mi sento offeso.>> Fa finta di mettere il broncio e continua a disegnare.

Finito il disegno, prende dei nuovi aghi, che sono mono uso, li disinfetta, poi maneggia con delle cose, ma non riesco a vedere.

Subito dopo mi chiede<<Pronta?>>

<<Sì>> Ovviamente, visto che in passato ho già fatto un tatuaggio, mi ricordo che all'inizio fa male, ma poi la pelle si abitua e il dolore non si sente più.

Visto che il tatuaggio che ho scelto ha delle sfumature, ci vorrà un po' di più.

Non so quanto tempo passa, ma appena finisce passa un panno per togliere le poche gocce di sangue e pulire. Dopo prende il telefono e scatta delle foto, con il mio consenso.

Facendole vedere anche a me.

<<Sta ferma che ti metto la pomata e ti faccio il bendaggio>> Mi informa.

Una volta concluso gli chiedo una cosa e spero che acconsenta.

Mi siedo e rimetto la maglia.

<<Michael>> Lo chiamo.

<<Dimmi bambola.>> Dice mentre butta gli aghi che ha appena utilizzato.

<<Voglio un altro tatuaggio>> Appena pronuncio questa frase lui si gira di scatto.

<<Devi sempre esagerare.>> Esclama. <<Quale sarebbe questo tatuaggio. Pantera, cavallo o la frase?>>

<<Nessuno di quelli>> Mi guarda perplesso. Al che gli dico il tatuaggio. <<Ma sei impazzita!>> Afferma.

<<Ma sei impazzita!>> Afferma.

<<No, non sono impazzita.>> Ribatto.

<<Devi superare questa cosa e tu cosa vuoi fare? Un tatuaggio.>> Dice spazzientito.

<<Sì>> Confermo.

<<No te lo scordi>> Scuote la testa e si gira di spalle per continuare a sistemare degli oggetti.

<<Michael Torres è il mio compleanno>> Alzo la voce e automaticamente lui si volta verso di me.

<<No>> Esclama rigido.

<<Ti prego. Ne ho bisogno per andare avanti>> Cerco di convincerlo e lo guardo negli occhi.

<<Cazzo. Va bene>> Mi lascia un bacio casto sulle labbra.

Gli dico dove lo voglio e lui fa lo stesso procedimento del tatuaggio precedente.

Solo che questo fa più male perché è in un punto un po' doloroso, però non tanto quanto quello sullo sterno, lì si che mi ha fatto male.

Anche con questo scatta la foto e me la fa vedere. La luna che mi ha tatuato è bellissima.

<<Grazie Michael è bellissima.>> Dico mentre mi fa il bendaggio anche sul dito.

<<Perché hai deciso di fare questo tatuaggio bambola?>> Mi chiede.

Per Luna l'ho fatto, così è sempre con me, lei è la luna che illumina il mio cammino durante la notte fonda.
Ho fatto questo per averla ogni secondo affianco.

<<Per Luna>> Non vado oltre ma so che ha capito.

<<Capito>> Infatti.

Dopo 20 minuti, torniamo a casa.

Mamma e papà sono andati nella dependance, non volevano disturbare.

Tutti mi chiedono dei tatuaggi e io glieli faccio vedere, quando Grace interrompe tutto con un urlo.

<<Ma cazzo Grace, ci spacchi i timpani così>> Urla a sua volta Luke.

<<Michael ha avuto il suo momento di gloria quando ha fatto la sopresa alla sua "Bambola" ora tocca a noi dare i regali a Kiara>> Dice Grace in piedi sul divano.

Gli altri prendono i regali e tornano da me. Appoggiano tutto sul tavolo tra i divani e io mi siedo su uno di essi.

Prendo un regalo a caso, il più piccolo. Scarto la carta e trovo una scatolina nera, già il colore mi piace.

Quando la apro trovo all'interno due anelli, uno da maschio con una fessura a forma di serpente e uno da donna con un serpente.

Mi guardo intorno per indovina chi può avermi regalato questi anelli fantastici e la prima persona che mi viene in mente è..

<<Fede grazie, sono stupendi>> Mi alzo per abbracciarlo.

<<Prego Climber.>>Gli do un bacio sulla guancia e con la coda dell'occhio vedo Michael che ha contratto la mascella, è geloso. Ma il regalo che mi ha fatto Michael non lo dimenticherò mai.

Torno a sedermi e prendo un secondo regalo, è un sacchetto con all'interno un pacco con la carta regalo verde chiaro.

Scarto e ho davanti il mio mondo. Delle scarpette di arrampicata nuove, sono nere e azzurre, fantastiche.

L'unica persona che può essere stata è la mia Jinny, la guardo per una conferma e lei annuisce.

Mi alzo dal divano e le salto addosso cadendo entrambe sulla poltrona.

<<Grazie Jinny>>La riempio di baci sulle guancie.

<<Prego>> Mi bacia anche lei sulla guancia sinistra.

Ci sono solo altri quattro regali sul tavolo e questo mi sebra strano. E Keira lo nota quindi interviene.

<<James, Luke e i tuoi genitori hanno deciso di farti un regalo unico che ti daranno dopo.>> Mi informa e io annuisco.

Quasi mi viene da piangere, è il primo compleanno che festeggio e che ho così tanti regali, di solito ne ricevevo solo uno, da Luna. Solo da lei, neanche Cris mi faceva un regalo, solo lei, Luna.

Prendo un terzo regalo che sembra fragile quindi faccio piano.
Tolgo la carta e mi ritrovo tra le mani una scatola di legno.

La apro e nella scatola ci sono due bottiglie di whisky, ovviamente fatto da Kyra.

<<Oh dio, è da tanto che non assaggio questa prelibatezza.>>Mi alzo e do un bacio a Kyra, sulla guancia.

<<Alex mi ha aiutato>> Lo indico e do un bacio anche a lui.

<<Vedi, ora so fare anche il whisky>> Si vanta e tutti iniziamo a ridere.

Vado in cucina a mettere la scatola sul ripiano in cui c'erano gli alcolici.

Torno dai ragazzi e prendo il quarto regalo. È un foglio arrotolato con attorno un fiocco nero.

Slaccio il fiocco e distendo il foglio sul tavolo. È un ritratto, di me e Luna.

A vederla mi viene da piangere, è così realistico.

Di fianco a me si siede Simon e so che è stato lui, è bravissimo a disegnare.

<<Volevo fare qualcosa di speciale>> Mi dice.

Ci abbracciamo e mi stringe a se.<<Ci sei riuscito. Grazie>>

<<Ti voglio bene sorellina.>> Mi lascia un bacio in fronte e io procedo con il quinto regalo.

Ma prima di afferrarlo mi asciugo le lacrime con il dorso della mano.

È una busta sempre nera. La apro e trovo al suo interno tre biglietti per il Vermont.

<<Keira ma..>> Alterno lo sguardo da lei ai biglietti.

<<Appena sei arrivata mi hai detto che avevi letto un libro in orfanotrofio, ambientato in Vermont e avresti voluto andarci anche tu. Quindi ho voluto farti questo regalo>>Appena finisce di parlare l'abbraccio e lei ricambia tringendomi, ma non troppo forte perché sa che ho ancora dolori.

Prendo l'ultimo regalo che suppongo sia di Grace, è l'unica che rimane.

Prendo il sacchettino e tiro fuori un altro sacchetto che all'interno contiene un terzo sacchetto.

<<Grace quanti ce ne sono?>> Le chiedo.

<<Qua troverai il regalo>> Risponde.

Dal sacchettino estraggo la sorpresa, sono tanti elastici neri, saranno una trentina.

Ma non capisco, io non mi lego mai i capelli e lei lo sa.
Vede che ho un'espressione interrogativa in volto e si affretta a parlare.

<<Non so per legarti capelli ma li userai come bracciali. Vedo sempre che indossi quelle giacche e ho intuito il motivo. Quindi ti ho comprato questi così non muori di cald- >>Non gli lascio finire la frase che gli salto in braccio e lei come il suo solito mi regge per i glutei.

<<Grazie bella.>> Dico.

Ci guardiamo negli occhi e ci baciamo in bocca.

5 secondi dopo mi allontano da lei e all'unisono diciamo<<Che schifo!>>

<<Pensavo fossi diventata lesbica e che mi avresti lasciato, bambola.>> Esclama Michael.

<<Se questo regalo non ti piace ho la riserva.>> Mi informa Grace e io la guardo curiosa.

Tira fuori dalla tasca dei pantaloncini una bustina con dentro..oh mio dio.

<<Grace, dove cazzo l'hai presa?>> Domando entusiasta.

<<È solo erba, non è difficile da trovare.>> Dice tranquilla.

<<Poi ce la fumiamo.>> Gli sussurro all'orecchio e lei mi tira una pacca sul sedere.

<<Kiara>> Mi chiama James e io mi avvicino a lui per sentire cosa mi vuole dire.

Ma non mi dice niente e mi porge una lettera.
<<Me l'ha data prima di morire.>> Mi comunica solo e io esco fuori in giardino per leggerla da sola.

Arrivo sul retro della casa e mi siedo sulla panchina.
Apro la lettera e inizio a leggere.

♡♤
Ciao Kiara,
Ti sto scrivendo questa lettera il giorno prima della mia morte e ti chiederai: "come fai a sapere che morirai?"
Semplice, so chi mi ucciderà e anche il motivo per cui l'ha fatto.

Ma tornando a noi
Se James si è ricordato di darti la lettera il giorno 10 agosto, oggi è il tuo compleanno, quindi auguri cojona, ora sei maggiorenne.

Purtroppo, io so già che non ci sarò e per una volta ti chiedo scusa.

La vita non sempre ci da quello che meritiamo, ma ci toglie le persone che amiamo di più e mi hanno portata via da te, ti ho lasciato sola.

Kia alcune volte bisogna semplicemente sorridere e mandare a fanculo, quindi sorridi e manda a fanculo.

Devi essere forte sorella.

Devi andare avanti, so che stai soffrendo, ma sii forte.

Fregatene della gente, che ti faranno solo soffrire.

Devi solo capire che l'ho fatto per prottegerti. Avrebbe ucciso me o te, io ho scelto me.

Lui è tornata Kia, il medico Cooper e tornato. Mi ha contattato un giorno per avere i soldi che gli spettavano.

Era venuto a sapere che tu sei stata adottata da una famiglia ricca e ne ha approfittato.

Mi minacciava che se non gli avessi dato quei soldi ti avrebbe uccisa. E io cosa dovevo fare, non potevo lasciare che quel maniaco ti uccidesse.

Il piano era che ci saremmo dovuti incontrare nella via del bar di Kyra, li gli avrei dato parte dei suoi soldi, ovviamente non gli avevo tutti. Non volevo coinvolgerti.

Sapevo bene che lui non sarebbe venuto, sapevo che avrebbe mandato qualcuno ad uccidermi.

Perché lui sapeva che non gli avrei dato tutti i soldi, sapeva tutto, come io sapevo quello che avrebbe fatto.

Kia guarda bene intorno a te. Non voglio dirti io chi è stato ad uccidermi, devi capirlo da sola.

Spetterà solo a te la scelta se mandarlo in carcere o meno.

Io ormai sono morta, la scelta è tua. Ma sappi che io..Io..ti voglio bene Kia.

Sarà la terza volta che te lo dico. Ahahaha. So che stai sorridendo.

Non è stato il medico Cooper ad uccidermi, ha fatto fare tutto a qualcun'altro.

A qualcuno che ci conosce che poteva passarli tutte le informazioni.

Ti prego apri gli occhi prima che sia troppo tardi!!

Un'ultima cosa, in questa busta c'è anche una lettera per Daniel, puoi dargliela. Un abbraccio forte,

La tua Luna

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top