capitolo 11
*POV MICHAEL*
Non ha funzionato, il mio piano è andato a farsi fottere come la mia testa. Sono andato in un bar, ho trovato una ragazza che sembrava interessata a me, ma niente, non riusciva a eccitarmi. Continuavo a pensare alla mia bambola, volevo che ci fosse lei al posto di quella ragazza.
Cazzo, perché è così difficile, cos'ho che non va.
Perché ho dovuto conoscerla, perché quel giorno a scuola l'ho incontrata. Questa ragazzina mi sta facendo impazzire.
Sono tornato a casa da mia sorella.
<<Ciao Cherry>> la saluto.
<<Ciao fratellino>> Odio quando mi chiama così, non sono più un bambino. <<Raccontami di questa ragazza>> Si mette comoda sul divano e mi guarda.
<<Come hai fatto a capire che c'è di mezzo una ragazza.>> Le chiedo sedendomi di fianco a lei.
<<Intuito e dai tuoi occhi>> Dice alzando le spalle.
Gli racconto di Kiara, tutto, senza tralasciare niente. Cherry mi guarda in silenzio per qualche secondo e poi parla<<Tu la ami>> afferma.
<<Stai dicendo una cazzata>> La correggo.
<<Michael, quante ragazze hai avuto? Con quante sei andato a letto?>> Manco mi ricordo la metà con quelle con cui ho scopato<<Non lo sai neanche tu. Kiara è la prima ragazza che ti tiene testa, che all'inizio ti rifiutava, non ci hai neanche fatto sesso e già sei fottutamente pazzo di lei.>> Dice tutto d'un fiato.
<<Sorellona tu sei speciale lo sai, ma è impossibile che io mi sia innamorato! Andiamo mi conosci, sai come sono.>>Guardo il pavimento.
<<Michael fai chiarezza con te stesso. Tu sei speciale e meriti finalmente di essere felice, non lasciarla andare via.>> Si alza e va a dormire.
Ovviamente io non riesco ad addormentarmi perché continuo a pensare a lei.
*POV KIARA*
Sono tornata a casa, ma non riesco a dormire, nella mia testa c'è solo Michael. L'ho ferito, ho sbagliato per l'ennesima volta, Emily ha ragione, sono io che allontano da me le persone. Sono una merda, mi faccio schifo da sola.
Decido di guardarmi netflix visto che non riesco a dormire, accendo la tv, apro l'app e metto "teen wolf", da quando sono qui è la terza volta che lo rivedo, e non mi stanco mai.
Dopo un po' sento le palpebre farsi pesanti, e mi addormento con il telecomando in mano e il telefilm che va.
Mi sveglio per colpa di un altro incubo, ma questa volta non ho urlato. Sono le 6:00 di mattina, decido di arrampicare prima che gli altri si alzino. Stanotte sono rimasti qua anche Daniel e Luna.
Mi metto il mio solito top nero per sport e i pantaloncini della tuta, prendo le scarpette, la magnesite e scendo in palestra a scalare, con la musica a palla nelle orecchie.
Ho annullato completamente i miei pensieri, con difficoltà ma ci sono riuscita.
Scalo per 3 ore, sono ormai le 9:00, gli altri si sono già alzati, infatti quando salgo le scale li vedo in cucina a fare colazione, l'unico che manca è Michael.
Decido di andare in camera a farmi una doccia fredda.
Visto che vengono i genitori di Kei ho deciso che voglio fare una bella figura, quindi mi vestirò decentemente, dal mio punto di vista.
Metto dei pantaloni della tuta neri, con una canottierina corta bianca, una camicia a scacchi e infine le Jordan che mi aveva regalato Luna:
Se a loro non vado bene vestita così, non mi importa, già è buona che non ho messo la giacca di pelle e i jeans strappati.
Scendo le scale e vedo tutti seduti in salotto a chiacchierare.
<<ciao ragazzi>> li saluto.
<<ciao, hai fatto colazione cojona?>> mi chiede Luna.
<<Non ho fame>> io non ho mai fame è questo il problema.
<<Ma sparati>>afferma Grace, che si trova in braccio a Luke, sapevo che tra loro sarebbe successo qualcosa.
<<grazie del consiglio Grace>> dico ironica.
<<prego>> lei sta al gioco, questo è il nostro modo di parlare, molto normale direi.
<<io sono seria, tu devi mangiare.>>Mi dice Luna.
<<evitiamo di parlarne adesso>>esclamo andando in giardino.
Mi sdraio sul prato, guardando il cielo, mi piace guardare le nuvole e vedere che forme hanno, ogni persona può vedere una forma diversa.
Io per esempio vedo un cuore che si forma tra le nuvole.
<<È comodo>> riconoscerei questa voce ovunque.
<<vedo un cuore, tu Lù cosa vedi?>> gli indico il cielo.
<<niente, nuvole>>
<<beh grazie al cazzo. Vabbè>> rispondo.
<<ti manca vero?!>> afferma.
<<a chi ti riferisci?>> faccio la finta stupida ma ho capito benissimo di chi sta parlando.
<<la sai>> continuiamo a guardare il cielo.
<<forse un pochino.>> Mi manca tantissimo, vorrei stringere Michael tra le mie braccia e baciarlo, ma abbiamo discusso, per colpa mia.
<<risolverete tutto, lo so>> dice.
<<come fai ad esserne sicura?>> chiedo.
<<infatti, non ho mai detto di esserne sicura.>> è molto confortante. <<dove hai preso questa camicia a scacchi?>>
<<È di Luke, ormai li rubo tutto>> sorrido mentre lo dico.
<<brava>> ci battiamo la mano.
<<Sono felice che sei qua con me Lù>>giro la testa e la guardo e lei fa lo stesso.
<<Anche io>> sorridiamo.
<<avete già fatto sesso tu e Dan?>>
<<Ma che domande del cazzo fai Kià>> si mette a ridere e anche io con lei. <<comunque sì>>.
<<È stato bello?>> sono curiosa.
<<si, davvero bello>> è innamorata lo vedo dai suoi occhi.
Due ragazze entrano dal cancello, di nuovo loro, sono quelle che ho visto il primo giorno di scuola, Maggie mela ricordo per i capelli viola, invece la rossa non si era presentata. Noi ci alziamo e loro ci vengono incontro.
<<hey>> la rossa parla per prima.
<<Non ci siamo ancora presentate, sono Kiara>> dico.
<<Si lo so, sono Chanel>> si è presentata finalmente.
<<la mia amica sta cercando una persona>> dice Maggie.
<<se mi dite chi forse posso dirvi di più.>> Mi stanno antipatiche, non le sopporto, hanno un aria da superiori.
<<Michael>>la rossa parla di nuovo e io sentendo il suo nome mi paralizzo.
<<Non è qua, ora uscite da qui belle>> dice Luna.
Loro vanno via. Perché lo stava cercando, cosa vuole da lui, vanno a letto insieme? conoscendo Michael si. Andrebbe con la prima che gli capita sotto tiro, dopo tutto sono stata io a trattarlo di merda, non tornerebbe da me.
Però l'idea che quella Chanel può toccarlo e io no mie viene il voltastomaco.
<<Kia tutto bene? Sei pallida. Hai un aspetto di merda>>sempre sincera.
<<grazie Lù. Sto bene>>Restiamo ancora un po' fuori.
E io mi perdo nei pensieri.
Michael è tutto per me e io l'ho lasciato andare via, gli ho urlato contro come se fosse tutto normale, non lo meritava. Non so cosa provo per lui, mi fa paura questa cosa lo ammetto. so solo che quando lo guardo mi perdo, è come se finissi in un altro mondo, i suoi occhi verde smeraldo mi fanno perdere la cognizione del tempo, nei suoi occhi riesco a vedere le sue emozioni, è come una porta di accesso per la sua anima, i suoi tatuaggi che sono parte di lui, ogni tatuaggio ovviamente avrà un significato preciso.
Mi ricordo ancora il primo giorno in cui ci siamo incontrati, come posso dimenticarmelo. Mi stava antipatico all'inizio e mi chiedevo il motivo, adesso lo so, mi stava antipatico perché sapevo che in futuro lui sarebbe riuscito a farmi provare di nuovo delle emozioni, sarebbe riuscito a risvegliarmi dal coma, mi avrebbe staccato dalla quotidianità, che sarebbe riuscito a rompere la mia corazza, a rompere il mio muro, si sarebbe ferito, fatto male, anche solo per arrivare al mio cuore, e quando ci è finalmente arrivato io l'ho spinto di nuovo dall'altra parte del muro. Sono una deficiente.
Rientriamo in casa e Keira ci avvisa che tra pochi minuti o suoi genitori saranno arrivati.
Ci accomodiamo tutti in salotto, Kei è felicissima non vede l'ora che arrivino i suoi genitori, la invidio, vorrei provare anche io quel sentimento, che non proverò mai, visto che non so chi siano i miei genitori.
Dopo 10 minuti, suona il campanello, tutti ci alziamo e Keira va ad aprire, li saluta e sento la porta richiudersi, entra in salotto prima una donna, è bellissima e giovane, ha i capelli a caschetto biondi e gli occhi marrone chiaro, è vestita molto elegante, subito dopo entra un uomo alto, con i capelli corti neri e gli occhi azzurri come il mare, con delle sfumature verdi
<<ragazzi loro sono i miei genitori, Richard e Miranda Adams>>. A sentire quei nomi mi manca il respiro.
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