Capitolo 31
LIZ's POV.
Non so se sentirmi peggio per il fatto che non mi abbia trattenuta o per non essersi alzato per mangiare con me. Ma cosa diavolo mi aspettavo? Di certo con l'umore che ha, non si sarebbe messo a mangiare i suoi tacos calmo e tranquillo. E va beh, vorrà dire che la mia prima sera qui la passerò da sola. Anche se onestamente avevo immaginato altro. Non cose strane, ma semplicemente noi due a mangiare da soli, per poi finire e stenderci a guardare un film o magari a farci le coccole con una coperta addosso che sarebbe servita a poco, visto che gli sarei stata letteralmente avvinghiata.
Arrivo in cucina e mi siedo prendendo il mio piatto. Lo apro e afferro la piadina, forse le ho fatte troppo grandi o forse sono io, visto che comunque mi è passata la fame. La riposo e ci poggio di nuovo sopra il coperchio. Potrei pulire la cucina per non farmi attanagliare dal pensare a che casino catastrofico sono, ma l'ho riordinata prima di salire da Harry, così opto per andare in salotto e accendere la TV.
HARRY's POV.
La guardo andare via e poi mi siedo, poggio i gomiti sulle ginocchia, prendendomi la testa fra le mani. Che cazzo ho fatto? Perché la sto trattando in questo modo? Dannazione, la sua prima sera qui e guarda come gliela faccio passare. Sicuramente si aspettava qualcos'altro e invece io l'ho lasciata andare come un cretino. Mi ha addirittura preparato i Tacos, il mio piatto preferito. Ma che cazzo!
Mi infilo le scarpe e vado diretto in cucina. La penisola è ben apparecchiata per due e ci sono tre piatti. Accanto ad uno di essi c'è un bigliettino: 'Mi hanno sempre detto che l'amore era una boccata d'aria fresca per chiunque lo provasse. Soltanto oggi ho capito cosa volessero intendere, perché io ho iniziato a respirare veramente solo dopo aver incontrato te.'
Grandioso. Ora mi sento proprio una merda. Grazie Dio, ti diverti proprio a pigliarmi per il culo eh? Ma cosa sto dicendo? Altro che Dio e Dio, la colpa è solo mia. Mia, del mio dannato temperamento e del fottutissimo carattere impulsivo che mi ritrovo. Lei ha chiesto una cosa innocentemente e io mi sono alterato. Dovrei imparare a contare fino a due mila prima di dire o fare qualche cosa per la quale poi, come ora, potrei pentirmi.
Scruto la cucina, è in perfetto ordine. Anche meglio di come la sistema Martha. Oh cazzo, Martha! E se le ha detto qualcosa? Quella ragazza sa troppo, decisamente troppo. Mi affretto nel corridoio, chiamando Martha a destra e sinistra senza però ricevere risposta. Quando la cerco non risponde mai oh. Dovrei pagarle una visitina dall'otorino o magari attaccarle un cerca persone o una roba del genere. Ho cambiato stanza, adesso sono in salotto.
"Martha!" Grido.
"Martha?!" Grido ancora.
"Che diavolo urli?" Liz fa capolino dal divano, mi guarda un secondo e poi torna a fissare lo schermo della TV. Cavolo non l'avevo vista neanche.
"Dov'è Martha?" Domando freddamente. E meno male che eri sceso per sistemare le cose. Bravo Harry, complimenti!
"Non c'è." Risponde lei con noncuranza.
"E dov'è?"
"È uscita." Fa zapping a caso.
"Per andare dove?"
"Col suo fidanzato, dai suoi.. ma che ne so. Io le ho dato la sera libera, quindi può andare dove vuole."
"Tu cosa?!" La voce esce più alta di quanto avrei voluto. Ma non può dannatamente dare la serata libera alla mia domestica quando ne ha già due a settimana.
"Oh, ma ti vuoi calmare?" Si volta verso di me e poggia un braccio sulla parte alta del divano.
"No dannazione. Perché diavolo le hai dato la serata libera?" Urlo e agito nervosamente le braccia in aria.
"Sul serio me lo stai chiedendo?" Alza un sopracciglio.
Lo sto facendo? Sembra proprio di sì.
"Sì." Si alza e fa il giro per poi posizionarsi davanti a me.
"L'ho fatto per restare sola con te, cretino!" Urla in risposta, guardandomi in cagnesco.
Vai Harry, ora è il tuo momento. Per una volta connetti la bocca al cervello prima di dire qualche stronzata.
"Oh." Avrei potuto dire tante cose, qualsiasi cosa. La verità, per esempio. Scuoto la testa e la guardo. Ha gli occhi lucidi e i pugni serrati lungo i fianchi. È arrabbiata, tesa e delusa. E stavolta sono stato io ad averle fatto provare tutte queste cose.
"Già, 'oh'. Io me ne vado di sopra." Dice e il mio cervello entra in panico. Non voglio che vada di sopra, voglio che resti qui con me, ma non sono bravo con le parole, accidenti. Come diavolo glielo faccio capire?
Se non riesco a dirglielo, posso provare a dimostrarglielo. Si avvicina a me per accedere al corridoio, ma le prendo il polso, bloccandola sui suoi passi. "No, aspetta."
"Che vuoi ancora?" Chiede acidamente e io mi avvento sulla sua bocca. "Questo.." Respiro un momento e poi riprendo il mio assalto disperato alle sue labbra. Voglio baciargliele fino a fargliele gonfiare. Liz mette le sue piccole mani sul mio petto e me le preme contro per allontanarmi, ma non esiste che io la lasci andare.
"Resta," respiro e le avvolgo le braccia intorno alla vita, attirandola più vicina a me. "Resta con me." Poggio la testa contro la sua e chiudo gli occhi. "Per favore." Aggiungo sussurrando.
"Togliti, Harry!" Si dimena, non voglio lasciarla.
"No amore, ascoltarmi. Ascoltarmi!"
"Che vuoi?" Urla e finalmente si calma.
"Mi dispiace aver perso le staffe prima ed essermene andato di sopra. Mi dispiace averti lasciata sola e non averti trattenuta su in camera." Faccio una pausa per prendere fiato. "Ti prego piccola, scusami."
Liz abbassa lo sguardo e si pizzica l'attaccatura del naso.
"Chi mi dice che tra dieci minuti non sarai di nuovo di cattivo umore?"
"Te lo dico io. Ripeto: mi dispiace averti trattato male, non era davvero mia intenzione." Respiro, spero mi creda perché non ho intenzione di "umiliarmi" oltre.
"D'accordo amore." Respira e mi accarezza dolcemente il petto mentre alza lo sguardo verso di me. Butto fuori un sospiro di sollievo, menomale. Credevo sarebbe stato più difficile, meglio così.
"Posso farti un'ultima domanda, prima?"
"Certo amore, tutto quello che vuoi." Le accarezzo uno zigomo, spostandole poi i capelli dietro l'orecchio.
"Oggi ho parlato con Martha di te, no?"
Annuisco.
"È lei che mi ha detto che adori i Tacos."
"Bene e allora?" La guardo confuso.
"Le ho detto che volevo fare qualcosa di carino per ringraziarti di tutto ciò che hai fatto per me, ovviamente non le ho raccontato i motivi ma lei mi ha detto comunque che da quello che ha visto in queste poche ore le sono sembrata molto innamorata."
"E?" Mando giù un groppo di saliva, mi sta salendo l'ansia, non capisco proprio dove voglia arrivare.
"E niente, poi ha aggiunto sottovoce un 'sicuramente più di quell'altra'. A chi si riferiva?" Fa le virgolette con le dita. Stai calmo Harry, calmo.
"Nessuno." Alzo le spalle e slaccio l'abbraccio. Perché è così dannatamente curiosa?
"Harry, dimmi la verità."
"È questa la verità." Mi sto spazientendo, maledetta Martha e maledetta la sua lingua lunga. Non mi va di parlare dell'altra, per me non è nessuno e deve esserlo anche per Elizabeth. "Hai detto tu che ha parlato a bassa voce no? Può aver detto qualsiasi cosa e tu puoi aver benissimo capito male." Il mio sguardo è serio e distaccato. So che le avevo assicurato che non avrei avuto altri sbalzi d'umore ma è lei che me li fa avere con le sue fottutissime domande scomode.
"Mi stai dando della stupida, forse?" Gesù com'è permalosa.
"No. Sto solo dicendo che puoi non aver capito."
"Sì, okay." Sbuffa. "Sta di fatto che mi state nascondendo qualcosa e io voglio capire cosa." È seria e sembra anche abbastanza determinata. Il mio temperamento sta per esplodere. In questo momento la detesto, dannazione. Perché deve avere sempre tutto sott'occhio? È una maniaca del controllo, M A N I A C A.
"Maniaca del controllo." Incrocio le braccia al petto e sento il mio sguardo indurirsi su di lei.
"Che ti avevo detto sul tuo dannato bisogno di sapere e controllare tutto?"
"Ancora con questa storia?" Sbuffa e porta entrambe le mani sui fianchi.
"Sì." E sono serio.
"Scusa se voglio sapere qualcosa di più di te."
"Non ti serve sapere altro se non quello che sai già." Respiro per mantenere il temperamento a bada.
"Ma Harry.."
"Niente ma, Liz. Per favore..." Sospiro esasperato.
"Fa come diavolo vuoi." Serra i pugni lungo i fianchi, mi guarda un secondo e poi mi oltrepassa.
"Liz, aspetta..." Se solo avessi il coraggio di raccontarle tutto..
"No, col cazzo." Urla, salendo le scale. "Dai Liz!" Urlo anch'io, da qui ovviamente.
"No, non ti voglio sentire, goditi i tuoi Tacos, buonanotte." Grida un'ultima volta e si sbatte una porta alle spalle. Quanto spero che, anche se incazzata, sia andata in camera mia.
»Dens:
COME PRIMA COSA, VORREI RINGRAZIARVI PERCHÉ SIAMO ARRIVATI A 5K LETTURE!🎉🎊
PENSATE CHE TRA L'ALTRO NON L'HO SCOPERTO IO, MA UNA MIA AMICA CANADESE CON CUI STAVO PARLANDO IERI NOTTE. E QUANDO ME L'HA DETTO ERO TIPO: "OMG! CHE COSA?!" QUINDI VERAMENTE GRAZIE CON TUTTO IL CUORE! 💝🌹
Ma tornando al capitolo, la situazione è più o meno questa: Elizabeth Sono troppo curiosa per tenere la bocca chiusa è al suo primo giorno di convivenza e già comincia a fare domande scomode che fanno perdere le staffe al povero Harry. Cos'avrà di così misterioso da nascondere?
All the love, D x
(08.04.16 – 12.56pm)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top