💙Capitolo 2💙
Roma, 16 Settembre 2022
«Fratello, mi hanno appena comunicato che la ragazza si trova a Doha», annuncia Alfonso fiero del lavoro che ha svolto assieme ai suoi uomini.
«Ben fatto, provvederò a incaricare qualcuno per riportarla qui» risponde l'uomo, incurvando un sorriso compiaciuto, mentre il senso di soddisfazione si dipinge sulle sue labbra.
Doha, 16 Settembre 2022
Doha, la città del futuro incastonata nel cuore del deserto, si erge maestosa come un miraggio tra le dune di sabbia dorata. Le sue strade, un intreccio di culture e tradizioni millenarie, sono un viaggio nel tempo dove antico e moderno si fondono in un caleidoscopio di colori, odori e suoni.
I grattacieli che punteggiano il suo skyline sfidano il cielo con la loro imponenza, riflettendo la luce del sole con uno splendore quasi irreale. Le moschee antiche risuonano del richiamo alla preghiera, mentre i souq tradizionali sono un tripudio di mercanzie esotiche e voci allegre che si mescolano in un'atmosfera vibrante e vivace.
In questa città cosmopolita e multiculturale, ogni angolo racconta una storia diversa: dalle strade trafficate del centro pulsanti di vita e movimento, alla quiete dei parchi verdi che si affacciano sul mare cristallino. Doha è un'opera d'arte vivente, una sinfonia di contrasti e armonie che incanta e sorprende chiunque abbia il privilegio di varcarne i confini.
E così, tra le luci scintillanti dei suoi grattacieli e i profumi avvolgenti dei suoi souq, Doha si rivela come una città magica e misteriosa, capace di rapire i sensi e l'anima di chiunque vi si immerga. Un luogo dove il passato si intreccia con il futuro in un abbraccio senza tempo, creando un'atmosfera unica e indimenticabile che lascia un'impronta profonda nel cuore di chi la visita.
Non ho ancora dei progetti ben precisi per questa vacanza, ma non voglio assolutamente perdere neanche un giorno di questa esperienza unica. Anche se il caldo mi limita, sono determinata a sfruttare al massimo ogni istante e scoprire tutto ciò che questa città straordinaria ha da offrire, anche se solo per un breve periodo.
Stamattina mi sono svegliata alle dodici ed è stato uno shock perché non ho mai dormito così tanto in vita mia. Visto l'orario, ho deciso di richiedere la colazione in camera, ordinando un delizioso cornetto al cioccolato e un latte macchiato. Fortunatamente, il servizio è stato rapido ed efficiente.
"Che ti aspettavi? Sei in un hotel di lusso, mia cara"
Dopo aver trascorso una parte della mattinata a rilassarmi, mi preparo per andare in piscina.
Apro la valigia alla ricerca del costume intero color corallo che mi ha regalato Katerina la scorsa estate.
Ricordo quando lo ricevetti e quanto mi sentii in imbarazzo dinanzi alle mie amiche, che mi guardavano con aria maliziosa. Non l'ho mai indossato prima perché non mi sentivo abbastanza sicura di me stessa, preferivo optare per capi più semplici per non attirare troppa attenzione.
Indosso il costume con cura, sentendo la morbidezza del tessuto sulla pelle e osservando il riflesso nel mio specchio. Mi guardo con occhi nuovi, apprezzando le curve e i dettagli che rendono unica la mia figura.
I miei capelli ricadono morbidi sulle spalle, incorniciando il viso di ciocche scure. Gli occhi color cioccolato fondente, luminosi dietro la luce dell'ambiente, riflettono una determinazione appena nascosta sotto la superficie.
"Niente più preoccupazioni sul mio aspetto fisico", mi ripeto con determinazione.
Indosso l'accappatoio color oro dell'hotel ed esco dalla stanza con passo sicuro.
🌍
Sono le quattro del pomeriggio e la piscina è sorprendentemente tranquilla, con poche persone intorno. Con un respiro profondo, mi tuffo in piscina e sento il contatto tiepido dell' acqua sulla pelle.
Contrariamente alle mie aspettative, non provo alcun brivido di freddo, ma piuttosto una sensazione piacevole che mi avvolge.
Mi lascio trasportare dalla corrente mentre nuoto verso il centro della piscina, sentendo i muscoli rilassarsi e la mente liberarsi da ogni pensiero.
«Ma che ca... » Il momento di relax viene interrotto bruscamente da qualcuno che si è tuffato, schizzandomi l'acqua in faccia e facendomi sobbalzare dallo spavento.
Mi volto verso il punto in cui è avvenuto il tuffo e vedo un Dio emergere dall'acqua con eleganza e sicurezza.
Respiro profondamente per calmare i battiti accelerati del mio cuore e cerco di mantenere la compostezza nonostante l'improvviso spavento.
L'uomo si avvicina lentamente a me, con un sorriso misterioso sulle labbra.
«C'è qualche problema?» mi chiede con voce profonda, la sua presenza imponente sembra quasi riempire lo spazio intorno a noi. Posso sentire il calore irradiare dalla sua pelle, mescolandosi al profumo del legno di sandalo che emana.
I suoi occhi neri sono come il profondo abisso della notte, così intensi e penetranti che sembrano scrutare l'anima, lucenti di desiderio e determinazione.
I suoi lunghi capelli scorrono giù verso il collo e le spalle come una cascata di ciocche scure, fluendo con un'eleganza selvaggia che suggerisce un'anima libera e avventurosa. Ogni ciocca sembra nata per cavalcare il vento e sfidare il destino, conferendo al suo portatore un'essenza unica e inconfondibilmente maschile.
La sua barba è densa e ben definita, delinea con precisione la sua mascella e le guance, conferendo al suo volto un'aria decisa e virile. È abbastanza lunga da suggerire un certo disinteresse per le convenzioni, ma abbastanza curata da non sembrare trascurata, aggiungendo un tocco di selvatico alla sua immagine.
Le sue spalle larghe e poderose sostengono un torace ampio e scolpito, con addominali ben definiti che emergono come rocce sulla pelle tesa.
È così bello e illegale, una visione di bellezza che sembra trascendere il reale, catturando lo sguardo e l'immaginazione con la sua presenza magnetica e inebriante.
Lui è tutto ciò che una donna può desiderare.
Il suo schiarire di voce deciso, mi fa comprendere che non sto sognando; si sta davvero rivolgendo a me.
«No... cioè si» raccolgo il coraggio necessario per dargli una risposta concreta, «Potresti fare un più attenzione? Mi hai bagnata tutta» esclamo, realizzando subito cosa gli ho appena detto.
"Oddio. Cosa cavolo gli ho detto?"
Mi guarda con un'espressione divertita che mi fa sentire ancora più imbarazzata, poi sposta la sua concentrazione sul mio corpo.
Cerco di ignorare la sensazione di disagio che mi stringe la gola, ma è come se il mio costume color corallo fosse diventato improvvisamente trasparente sottolineando tutte le mie insicurezze. Maledico mentalmente la mia scelta nell'indossarlo, desiderando di poter sprofondare nella sabbia del deserto e sparire.
«Va bene» risponde con un sorriso, «magari la prossima potrei fare più attenzione» aggiunge con tono di voce basso e sensuale.
Con movimenti lenti e controllati, le sue mani si muovono verso di me, sollevando con delicatezza la spallina del mio costume che era caduta senza che me ne accorgessi. Il contatto delle sue dita contro la mia pelle mi fa rabbrividire di piacere, mandando in ebollizione ogni cellula del mio corpo.
Istintivamente mi allontano scottata da quel contatto. Sento il calore delle guance bruciarmi mentre cerco freneticamente di ignorare il turbinio di emozioni che mi avvolge.
Raggiungo il bar e mi aggrappo alla sua superficie come se fosse l'unica cosa capace di tenermi in piedi. Lì, nel riflesso sfocato del vetro, vedo la mia espressione, un misto di imbarazzo e desiderio.
Lascio che la freschezza della bevanda alcolica mi colpisca, cercando di placare il fuoco che arde dentro di me. Ma non posso ignorare lo sguardo intenso che sento addosso.
Mi volto leggermente constatando che i suoi occhi sono ancora fissi su di me con una intensità che fa accapponare la pelle. Poi, con un movimento repentino e fluente, si volta ed esce dall'acqua con una grazia sovrannaturale.
Il suo corpo bagnato brilla sotto la luce del sole, e il mio respiro si blocca nel petto mentre lo guardo allontanarsi.
🌍
Sono le sette di sera quando scendo dal taxi che mi ha appena lasciata in centro.
Per l'occasione, ho scelto di indossare un abito bianco lungo, elegante nella sua semplicità, con schiena scoperta e un orlo che si apre a ogni passo, svelando le gambe abbronzate.
Dopo una passeggiata tra gli altissimi edifici lussuosi, illuminati da luci scintillanti, mi trovo con una nuova scheda telefonica internazionale tra le mani e un leggero languorino che mi spinge alla ricerca di un ristorante. Fortunatamente, trovo un'accogliente trattoria italiana nelle vicinanze. Nonostante la lunga fila di famiglie in attesa, riesco a trovare un tavolo libero senza difficoltà, godendo della mia solitudine.
Mentre gusto una deliziosa pizza al salame, i miei occhi si incrociano con una figura familiare che si materializza davanti a me. È lui, l'uomo che ho incontrato oggi, ma questa volta è accompagnato da una donna dai capelli rossi come il fuoco.
"il suo tipo ideale" mi stupisco di quanto siano perfetti insieme, e di quanto io sia ingenua.
Mi rendo conto che lo sto fissando più del dovuto, fino a quando i nostri occhi si incontrano, in quel momento, la mia mente ritorna indietro, alla scena in piscina, e la consapevolezza di ciò che è accaduto mi travolge come un'ondata.
Mi mordo nervosamente il labbro inferiore, sperando che lui non possa leggere i miei pensieri, mentre il battito del mio cuore rimbomba nelle mie orecchie, forte e chiaro come un tamburo che annuncia l'inizio di una guerra.
Abbasso immediatamente lo sguardo e mi concentro nel terminare educatamente la mia pizza e andarmene al più presto da lì.
Chiedo velocemente il conto al cameriere, sperando che il suono della mia voce possa nascondere il battito frenetico del mio cuore.
«La sua cena è stata gentilmente offerta dal signore del tavolo due» annuncia il cameriere, indicando il tavolo accanto al mio. Un certo disagio si smuove in me, come se il terreno sotto di me stesse iniziando a vacillare.
Non c'è una spiegazione logica a questo gesto. Con una determinazione fredda, mi avvicino al tavolo, prendo una banconota da duecento QR ( circa cinquanta euro) e la lascio sul tavolo, sotto lo sguardo sorpreso della donna seduta al suo fianco.
«Con questi soldi compri delle rose alla sua accompagnatrice piuttosto che sprecarli così» gli dico evitando il suo sguardo tagliente per poi allontanarmi.
«Peccato che la persona a cui sono interessato è allergica ai fiori», sento pronunciare alle mie spalle.
Senza voltarmi, mi affretto ad allontanarmi, sentendo un brivido di paura scorrere lungo la mia schiena. È come se il mondo intorno a me si fosse improvvisamente inclinato, e la mia mente è piena di domande.
Chi è davvero l'uomo seduto a quel tavolo?
💙- Angolo Autrice - 💙
Cari lettori, eccoci alla fine del secondo capitolo, dove Arya inizia a mostrare il suo carattere, e conosciamo un nuovo personaggio. Cosa sappiamo di lui? Lo scopriremo nei prossimi capitoli. ☺️
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