Prologo *
"Buon giorno, sono le ore sette del trentuno dicembre duemilaquarantotto, il tempo è sereno su tutto il Veneto, il sole tramonterà alle sedici e quarantotto. Il comune di Verona informa che, a causa dei festeggiamenti per San Silvestro il centro storico sarà chiuso al traffico dalle ore quindici. Il primo anello sarà consentito al transi..." La voce automatica e atona usciva dal piccolo altoparlante posto alla base del monitor domotico, poco sopra il microonde.
«Cannavacciuolo stop!» disse l'anziana donna rivolgendosi a quella voce maschile «Cannavacciulo elenca attività.» Impose con voce stanca e assonnata mentre si accingeva a preparare il caffè.
"Buon giorno, oggi è un buon giorno per fare la spesa, i droni sono liberi e il tempo stimato per la consegna è per le sedici, ora in cui non hai impegni..."
«Certo che non ho impegni, ho la febbre, scemo artificiale!» Sbuffò seccata.
"...la tua temperatura corporea è di trentasette virgola otto gradi, il Servizio Sanitario Veneto ti consiglia di rimanere al caldo e di consumare pasti leggeri. Preferisci pane tostato o una minestra in brodo?"
«Minestra.» Rispose scandendo bene le lettere.
"Ho aggiunto la minestra in tazza, come da tua ultima selezione, alla tua lista della spesa. Ricordati di bere molta acqua, prendere il paracetamolo mille emmegi e di restare al caldo e a riposo."
«Con la città chiusa dove vuoi che vada?!» Bofonchiò armeggiando con tazzine e biscotti.
"Ricordati che i farmaci vanno sempre assunti a stomaco pieno. Non prendere medicinali di cui non conosci la provenienza. Il Servizio Sanitario Veneto ti consiglia una dieta bilanciata e un bicchiere di vino al pasto per mantenersi in salute. Oggi la tua lista della spesa includerà della carne, che non compri da due settimane, in offerta c'è il pollo ruspante, il vitello o la carne da laboratorio con gli stessi contenuti proteici senza l'ausilio degli animali, cosa preferisci?"
«Soppressa» Rispose con tono di sfida.
"Gli insaccati sono sconsigliati per la tua salute. Oggi in offerta c'è il pollo..."
«Voglio un panino con la soppressa e uno spritz per festeggiare!» Insistette frustrata.
"Il Servizio Sanitario Veneto sconsiglia gli alcolici in stato febbrile, la carne di maiale non è adatta alla tua salute. Oggi in offerta c'è il pollo ruspante, il vitello o la carne da laboratorio, cosa preferisci?"
«Pollo!» Rispose arrendevole inzuppando il primo biscotto nella tazzina. Si sedette al tavolo della piccola cucina, avvolta nella sua grande e calda vestaglia in pile che usava solo quando stava male. Era spettinata e stanca e l'adesivo per il monitoraggio della salute applicato sulla sua fronte non più liscia le procurava un certo prurito.
"Ho aggiunto pollo alla tua lista della spesa. Il Servizio Sanitario Veneto consiglia di consumare verdure cotte. In offerta oggi ci sono le verdure biologiche al vapore, un mix crudo per minestrone, patate lessate, cosa preferisci?"
«Patate lessate.» Rispose, intingendo un altro biscotto.
"Ho aggiunto patate lessate alla tua lista della spesa. LI tuo elenco di acquisti è stato completato con i prodotti in esaurimento. Ricorda che il Servizio Sanitario Veneto ti consiglia trenta grammi di biscotti integrali al dì, sessanta grammi di pasta integrale cotta senza sale condita con un sugo magro disponibile dal tuo elenco, vuoi accedere al tuo elenco per condimenti?"
«No!» Rispose ultimando la sua colazione e accingendosi ad assumere la prima dose di paracetamolo della giornata.
"La tua lista della spesa è ora completa, procedo con l'ordine?"
«Sì!» Replicò con l'automatismo che oramai si era instaurato con il macchinario.
"Ti ringraziamo per averci scelto, la tua spesa arriverà con il drone duecentocinquantuno alle ore sedici e zero cinque. Buona giornata"
«Il vero Cannavacciulo si vergognerebbe di te» disse rivolgendosi al monitor azzurro che ora trasmetteva solo la sua temperatura e i battiti cardiaci «dovrei cambiarti nome, farmi festeggiare Capodanno con pollo e patate lessate è una vergogna!» Dichiarò fiera.
L'anziana donna si sentì sollevata al termine di quella conversazione asettica. Oramai per lei era una consuetudine interagire con l'assistente domotico per la spesa, gli appuntamenti e le varie attività con cui teneva impegnate le sue giornate.
Da qualche giorno, subito dopo Natale, era bloccata a casa con una febbre costante che non saliva e non scendeva, non aveva il raffreddore e nemmeno i sintomi di qualche infezione aerea.
All'inizio pensò che fosse stata l'agitazione dopo la discussione con la nipote ad alterarla, ma alla fine si dovette arrendere alla realtà dei fatti: non aveva più l'età. La febbre aveva cancellato il suo allenamento quotidiano, l'incontro con le amiche per l'aperitivo, l'inaugurazione di una mostra dedicata alla Natività, la seduta dalla parrucchiera e dalla manicure.
Dovette rinunciare anche ai festeggiamenti per il nuovo anno, perché il Servizio Sanitario Veneto non le avrebbe concesso di uscire di casa.
Da qualche anno oramai per le persone della sua età era obbligatorio indossare l'adesivo di monitoraggio sanitario prima di coricarsi, ogni notte. Se la temperatura risultava alterata si innescavano tutta una serie di protocolli che limitavano la libertà di movimento dei soggetti ammalati, non consentendo l'uso delle macchine condivise, il pagamento di attività all'esterno della propria abitazione e il consumo di pasti troppo ricchi. La trasgressione portava a grosse multe e al pagamento dell'intera parcella ospedaliera se si fosse dovuti ricorrere a un ricovero. Inoltre la donna soffriva anche di colesterolo, nonostante avesse sempre fatto una discreta attività fisica, quindi il Servizio Sanitario Veneto aveva stabilito per lei una dieta bilanciata ed equilibrata che andasse a beneficio della sua salute di modo da non gravare sul sistema sanitario. Questo la infastidiva oltre misura, anche perché era evidente che il suggerimento del consumo di vino venisse dalla potente lobby dei produttori vinicoli che lei conosceva bene.
Dopo aver sollevato le tapparelle e verificato di persona come l'ultima giornata del duemilaquarantotto fosse tersa e serena, fece la sola cosa che potesse tirarle su il morale. Accese la grande televisione del suo salotto e si accomodò sull'ampio divano bianco, e fece partire la sua tube-opera preferita "Cavalcati dalle onde del destino", una travolgente storia d'amore arrivata a quasi quindicimila puntate con milioni di visualizzazioni al giorno, di produzione americana ambientata nell'assolata California.
Abitualmente guardava la tube opera con le sue amiche, mentre in remoto commentavano scena per scena, taggandosi nei messaggi, mandandosi screenshot piccanti come se fossero state delle ragazzine. Eppure l'età era sopraggiunta quasi di sorpresa ed ebbe la sensazione che da quel momento in poi tutto sarebbe stato più difficile.
Si godette un pasto frugale, la sua ultima minestrina in tazza prima dell'arrivo del drone. Un pasto studiato dall'efficiente Servizio Sanitario Veneto che permetteva a un malato solo in casa di scaldarsi un brodino nel microonde come si faceva per i noodles. Le autorità sanitarie avevano però arricchito il brodo con vitamine e minerali per dare maggiore supporto al fisico provato dalla febbre.
Trascorse anche il pomeriggio sul grande divano bianco. Si era assopita subito dopo aver preso la seconda dose di paracetamolo, ma il monitor non smetteva di segnalare la temperatura di trentasette e otto.
Fu svegliata dal trambusto che arrivava dalla strada, la Guardia Veneta stava sistemando i blocchi per il controllo del traffico, le persone dovevano circolare con i loro documenti a vista per permettere ai droni di sicurezza di verificare gli spostamenti di ciascuno e individuare i trasgressori con maggiore facilità.
Alle sedici e zero cinque l'assistente domotico interruppe le sue riflessioni avvisandola che il drone duecentocinquantuno stava approcciando la rampa di scarico. Fu il suo solo spostamento verso l'esterno. La sua unica boccata d'aria dell'ultimo giorno del duemilaquarantotto.
Rientrata nella piccola cucina ripose tutta la spesa e guardò a sé stessa con un leggero fastidio. "Ma è mai possibile che alla mia età mi debba privare dei piaceri della vita?? Non sono certo vissuta fino a ora per mangiare pollo e patate lessate a capodanno, mannaggia a loro!". I suoi pensieri si tradussero in azione e preso il telefono digitò freneticamente:
Un'ora più tardi sentì bussare, la portinaia le portava il sacchetto con la piccola spesa che il suo amico le aveva procurato.
Portato il sacchetto in cucina decise che il suo anno non sarebbe certo finito in vestaglia.
Fece una breve doccia, si pettinò i capelli argentei raccogliendoli dietro la nuca e si truccò come sua abitudine. Indossò un bel vestito, versò il liquido arancione nel calice del servizio buono e video-chiamò le sue amiche. Le vide tutte insieme in un bar poco distante, si apprestavano all'aperitivo che avevano programmato prima della costosissima cena, prenotata da tempo in un celebre ristorante. Erano belle e felici, nei loro dettagli di paillettes e le ciglia allungate. Fecero un brindisi insieme, deridendo l'anziana donna per il suo destino infelice per quella febbre incessante. Nessuna di loro si prodigò in consigli medici, sapevano bene che il Servizio Sanitario Veneto avrebbe assolto ai propri doveri. Al contrario le raccontarono simpatici aneddoti su baldi giovani che incontravano per strada, dal fisioterapista o in piscina, lontani dagli occhi indiscreti del S.S.V..
Mentre ascoltava i racconti delle amiche, sorseggiava il suo spritz e mangiava patatine con la gioia negli occhi, ma un pensiero a quei sapori distorti. Non erano come la sua mente glieli aveva fatti pregustare, li sentiva amari, poco saporiti a tratti fastidiosi.
Quando chiuse la comunicazione, rassegnata nella sua insoddisfazione, si sbarazzò dell'aperitivo rimasto, ripose le patatine e preparò il bicchiere di minestrina, mentre ritornava con il medesimo pessimo umore di prima e alla sua vestaglia.
Lo scoppio dei fuochi d'artificio la risvegliò dal suo torpore, mentre il grande televisore trasmetteva le immagini di piazza Bra poco distante, così come il monitoraggio della sua temperatura che rimaneva costante. Una scritta lampeggiante le ricordava di assumere la dose di paracetamolo, mentre un banner scorrevole le ricordava che il S.S.V. aveva preso appuntamento presso una struttura vicina per accertamenti più approfonditi.
Si ritrovò a sbuffare per la perdita della propria tempra e dell'innata vivacità.
Il suono ronzante dei droni di sicurezza si mescolava a quello dei botti. Il coprifuoco di quei giorni di festa era stato sospeso e tutto sembrava essere tornato come un tempo, l'energia elettrica anche di notte, il chiasso, le chiacchiere notturne, la musica per strada. Gli standard di sicurezza erano stati elevati ad una scala più alta, portando quegli odiosi zanzaroni a batteria a volare a bassa quota e registrare il movimento di più persone possibili.
«Dovreste farli volare così spesso anche in pieno giorno, così le signore come me non verrebbero rapinate sotto casa, manica di incompetenti corrotti e bastardi!» Disse nella sua solitudine, guardando dalla finestra del salotto quello strano spettacolo pirotecnico mescolato al volo dei robot della sicurezza.
Ella li osservava svolazzare sopra le case e nelle vie più strette mentre la gente si riversava nei quartieri a festeggiare l'inizio di un nuovo anno.
Prese la sua dose di paracetamolo, cosciente che non avrebbe portato nessun effetto. Avrebbe voluto imbrogliarli, svuotare il blister nel lavandino e spuntarne l'assunzione sul monitor domotico, ma era troppo stanca e fiacca anche solo per pensare.
Riprese il suo posto sul grande divano, accompagnata dalla frustrazione per un mal di testa che le stringeva le tempie e pulsava. L'amaro sentimento crebbe quando il presentatore dell'evento annunciò la presenza sul palco delle personalità di spicco di Verona.
Li osservava sul grande schermo con i loro vestiti eleganti, i cappotti di alta sartoria e i loro sorrisi falsi.
«Una manica di stronzi, eccoli lì! Quelli che impediscono alla gente di studiare, di lavorare, che decidono quanto e cosa devono mangiare! Maledetti! Un giorno qualcuno vi chiederà il conto di quello che avete combinato» guardava il monitor con gli occhi lucidi «i signori del vino, dei prodotti alimentari e delle armi, guardali che contenti che sono il loro prosecco e il pandoro, strozzatevi!»
Sentì il telefono vibrare, sul display apparve la foto della figlia con la sua famiglia, attivò la chiamata:
«Mamma, Buon Anno!» Esplose allegra dall'altra parte dell'apparecchio.
«Buon anno, Susanna!» Rispose con finto entusiasmo.
«Come stai? Hai ancora la febbre?»
«Sì, ancora un po'. Appena smettono di fare casino vado a letto» Le disse per rincuorarla.
«Potevi venire da noi, però.»
«E dove pensavi di mettermi?»
«Nella stanza di Artemide, l'avrei messa a dormire con suo fratello e tutto sarebbe andato bene.»
«Non andiamo d'accordo io e lei, lo sai. Abbiamo già discusso a Natale, non vorrai iniziare l'anno con lei e io che litighiamo?» Disse in tono amorevole.
«Siete proprio uguali voi due». Rispose Susanna perentoria.
«Come vanno i vostri festeggiamenti?» Chiese cambiando decisamente discorso.
«Tutto bene, sono venuti alcuni amici dei ragazzi e ora sono in giardino a scoppiare qualche fuoco d'artificio» Spiegò calma.
«Coraggiosi» Asserì l'anziana donna.
«Abbiamo la fortuna di vivere isolati, qui non ci viene a rompere nessuno, grazie al Cielo.»
«Buon Anno Susy, saluta Ettore e dai un bacio grande ai miei nipoti, vi voglio bene!» chiosò con voce stanca.
«Anche io ti voglio bene mamma, riguardati. Ti porterò il pranzo più tardi, va bene?» Chiese premurosa.
«Non ti devi disturbare, me la cavo.»
«Voglio passare il primo dell'anno anche con la mia mamma, è un problema?»
Ella sorrise stringendosi nella propria vestaglia di caldo pile. «Certo Susy, ti aspetto per pranzo. Buon anno ancora!»
Amava sua figlia e la sua famiglia. Le davano gioia. Era molto fiera soprattutto di sua nipote Artemide e si ripromise di farglielo sapere con maggiore chiarezza in questo nuovo anno.
Angolo autrice
Dopo qualche mese sono riuscita finalmente a finalizzare questo prologo che arriva dopo la conclusione di questo primo volume.
Come leggete il mondo è un po' diverso, lascio a voi scoprire quanto nelle pagine che seguiranno.
Buona lettura
O.D.
Una tremenda dimenticanza: grazie a chi mi supporta sempre, per questo e per altri progetti che mi dà meravigliose dritte, sì sto dicendo a voi Virginialevy veciadespade grazie! Siete mitiche!
Aggiornamento del 5 novembre 2023:
Inizio la revisione seria del libro, per questo ora non è più "concluso". Aggiungerò un asterisco alla fine del titolo del capitolo per segnalare i capitoli revisionati. Ci saranno diverse modifiche, realizzate grazie al costante aiuto di chi mi segue e anche per legare l'intera storia. Ci saranno capitoli sconvolti e l'aggiunta di nuove parti.
Godetevi la lettura
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