Chapter twentyseven-I Hate You!-
James
«Buon compleanno!»
Nella stanza risuonarono queste due parole che, nonostante fossi stato convinto a urlarle, non avrei mai voluto dirle veramente, soprattutto non alla persona a cui erano riferite.
La Evans si alzó dal letto mentre io, Sirius, Remus, Peter, Harry, Ron, Hermione, Neville, Luna, Ginny, Fred e George (si eravamo moltissimi ormai a conoscere il segreto della Giratempo) eravamo ai piedi del suo letto.
Si mise a sedere sorridente pronta ad abbracciare tutti quanti noi...persino Felpato!
Io fui l'ultimo ad avvicinarmi a lei e quando la strinsi sentii il suo cuore nel fragile corpo battere un po' di più. Premetti le braccia intorno alla schiena e le sue si sistemarono sulle mie spalle. Rimanemmo legati per infiniti attimi, in cui nel mio stomaco ci fu una mandria di elefanti che faceva avanti e indietro e che ballavano, probabilmente, la macarena.
«Questo è il nostro regalo, abbiamo provato a donarti qualcosa che non si immischi nel tempo, quindi nulla che vi apparteneste da giovani, e non so se ti possa piacere...»cominció Hermione, paranoica come al suo solito. Era una ragazza d'oro, veramente, ma spesso tendeva a pensare alle cose un po' troppo. Doveva imparare ad agire istintivamente. Mi ricordava vagamente Remus o anche la Evans, certe volte.
«Scommetto che sarà bellissimo, invece!»esclamó contenta la rossa della mia epoca, prendendo un pacchettino incartato di rosso.
Dopo aver torto la carta c'era una scatolina bianca con un diamantino, presumo finto, a cuore proprio al centro. Alzó il coperchio e ne sollevó una catenina argentata con un ciondolo a forma di cerva con una pietra verde speranza incastonata nel punto in cui ci sarebbero dovuti essere incisi gli occhi.
«È bellissima, rappresenta anche il mio Patronus!»gridó emozionata abbracciando tutti quelli che avevano partecipato al regalo, perció tutti i presenti tranne noi Malandrini.
Ecco, il fatto che avessimo lo stesso Patronus, ma il mio al maschile e il suo al femminile, secondo Sirius era un altro segno del destino che ci faceva capire che fossimo l'uno fatto per l'altra. Bah, secondo me si aceva troppi film mentali, almeno per i miei gusti.
«Questo è da parte nostra, invece.»annunció Remus tirando da dietro la sua schiena una busta rettangolare, con evidentemente un libro al suo interno. Glielo passó e, appena lo tiró fuori, notai di cosa si trattasse.
«Le fiabe di Beda e il Bardo scritto in antiche rune! Scommetto che l'hai scelto te, Rem.»disse lei dandogli un bacio sulla guancia e ringraziando noi con un sorriso, che quando si posó su di me vagó un po' di meno.
«Veramente l'ha scelto James, credo sia un dono il suo, quello di azzeccare tutti i regali.»spiegó lui indicandomi e facendo ricadere l'attenzione della rossa su di me. Io mi passai una mano tra i capelli a disagio e divenni paonazzo.
«Beh, grazie mille.»disse lei guardandomi per poi alzarsi.
«Ora ti devi vestire, abbiamo preparato una sorpresa per te!»esclamó Luna prendendola e portandola verso l'armadio, mentre Ginny ed Hermione ci spingevano fuori dalla stanza.
Scommetto che ce ne avrebbero messo di tempo.
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«Passami quella bottiglia, Ramoso!»esclamó Ron verso di me, che stavo bevendo del Whisky Incendiario. Sentii il liquido bruciarmi in gola, una sensazione che amavo da ormai tanti anni.
Poi vidi quella carotina e gliela passai ridendo. Subito dopo lui la passó ad Harry il quale la passó a Ginny che stava ballando con Neville da quasi un'ora ormai. Appoggió il fondo della bottiglia sulla spalla del ragazzo mentre si muovevano a ritmo di musica e, dopo un po', la bottiglia cadde a terra, frantumandosi.
«Mi è entrata una scheggia, maledizione!»urló Fred dall'altro capo della stanza, con Luna in braccio per chissà quale motivo e Remus accanto, seduto a testa in giù che rideva.
Intanto a terra c'erano Sirius che faceva il solletico a Peter e Hermione che giocava ad una partita a scacchi con la Evans.
Si, eravamo maledettamente ubriachi.
«Forse dovremmo tornare...ih, in dormit-ih-orio.»disse Ron singhiozzando due o tre volte, boh già non mi ricordo più.
«Io direi proprio di si, siete completamente ubriachi, cavolo!»esclamó Hermione alzandosi in piedi. Forse era l'unica a non essere ubriaca...
«Forse sarebbe stato meglio se non avessimo festeggiato, quarda come vi siete ridotti!»mi correggo, lei e la Evans erano le uniche a non essere ubriache.
«Si mamma, scusa.»disse Harry attaccandosi alla caviglia della mora e, dato l'urlo che cacció, forse gliel'aveva morsa.
«Io sono stanca, è mezzanotte passata e non è nemmeno più il mio compleanno. Forse è meglio che li riaccompagni in dormitorio.»le dice la Evans appena Harry ebbe finito di mordere l'altra.
«Da sola non ce la faccio, e tu devi rimanere qui a controllare che non facciano cazzate. C'è qualcuno che ha bevuto di meno?»Hermione si giró attorno e vide Remus mettersi di nuovo seduto e alzarsi verso di loro.
«Ragazze io sto bene, ho bevuto questo pomeriggio e stasera non ho toccato bottiglie. Sono molto meno ubriaco di loro. Ti aiuto io Herm.»disse e, in poco tempo, rimanemmo solo io, Sirius, Peter e la Evans. Remus stava accompagnando Fred e George e sicuramente ci avrebbe messo un po' più di tempo.
Vidi la Evans passare un braccio intorno alla vita di Sirius e sollevarlo, ma non potei vedere altro perchè caddi a terra, addormentandomi.
Pochi minuti dopo sentii una mano sulla mia guancia e un odore familiare sulla mia faccia. Sentii come se la sbornia mi fosse passata. Anche io avevo avuto l'idea di Remus per non ritrovarmi ubriaco anche alle quattro del mattino. Solo che io avevo bevuto un po' più di lui.
«Potter alzati, devi andare a dormire.»disse lei dopo aver notato che non fossi ubriaco come gli altri. Mi sollevai senza nessun cenno ad un eventuale barcollamento e cominciai a salire le scale. All'ultimo gradino mi giró la testa e la Evans fu costretta ad aiutarmi.
«Grazie.»le sussurrai nell'orecchio e intravidi la sua pelle rabbrividire.
«Hai freddo?»le domandai sfiorandole la guancia con un dito mentre entravo nella mia stanza con lei.
«Non sono affari tuoi.»mi rispose acida lasciandomi cadere sul letto. Si giró e fece per andarsene ma io la bloccai con una semplice parola.
«Scusa.»dissi.
Lei si voltó verso di me e potrei giurare di vedere una certa lucidità nei suoi occhi.
«Di cosa? Delle parole che hai detto ad Harry o per gli anni di merda che mi hai fatto passare ad Hogwarts? Oppure per essere un tale idiota o per le parole dolci che mi dici e che poi non dimostri? Oppure per cose inventate al quale io non sono al corrente, Potter? Io con te non ci capisco mai niente!»urló arrabbiata e io per un attimo mi spaventai.
«Per tutto Evans, davvero. Non volevo che le cose andassero così. E non vorrei nemmeno finire la mia vita così, con te. Non vorrei che la tua vita finisca a causa mia.»gli dissi a bassa voce, alzandomi, sperando di non avere altri giramenti di testa.
«Questo adesso nemmeno mi interessa. Se è così che deve andare andrá così. Voglio solo capire perchè stai chiedendo scusa.»mi disse implorante indietreggiando come se avesse paura di me.
«Per tutto, Evans. Davvero. Non volevo che tu fraintendessi quello che stavo dicendo ad Harry, veramente io...»ma lei mi interruppe.
«Guarda caso quello che hai detto ad Harry è proprio quello che hai fatto te in tutti questi anni!»urló lei venendomi contro e dandomi uno spintone che non mi fece nemmeno smuovere.
«Cosa c'entra questo? Sei per caso gelosa?»le domandai sperando che dicesse di si.
«No, Potter, come ti viene in mente?! E...e smettila di guardarmi in quel modo!»mi gridó ancora mettendosi le mani tra i capelli.
«Quale modo?»le domandai con un sorrisetto che si spense subito dopo.
«Ah, taci Potter! Ti odio quando fai cosí! Come se ci fosse sempre qualcosa per cui ridere anche se qualcuno ti sta gridando contro!»mi disse lei ancora. Quando sentii quel "ti odio" qualcosa mi si ruppe.
Sembró anche che a lei qualcosa si ruppe visto che scoppió a piangere. Io mi passai una mano tra i capelli, non sapendo cosa fare e tacendo, aspettando e sperando che dicesse altro.
«Io ti odio!»gridó con le lacrime che le cadevano dalle guance arrossate dal pianto. Era bellissima anche così e Merlino, avevo una voglia matta di abbracciarla e farla smettere di piangere.
Poi mi venne in mente di risponderle in un altro modo e di non essere sempre il solito James Potter strafottente.
«Ti odio anche io.»le dissi e a quel punto lei smise di piangere e mi guardó con gli occhi rossi e spalancati.
A quel punto, vedendo i suoi occhi verdi posarsi su di me e le sue labbra bloccare il tremolio, non riuscii a resistere.
Mi avvicinai con due passi e le misi una mano sulla guancia, avvicinandola a me il più possibile. Mi bloccai sul più bello e le guardai le labbra, aspettando che lei facesse un qualsiasi movimento per farmi capire che potevo, finalmente, baciarla.
Lei ricambió lo sguardo, posando gli occhi sulle mie di labbra e, a quel punto, un sorriso impertinente spuntó.
Avvicinai le mie labbra alle sue e le feci unire in un bacio. Le muovevamo in una totale sincronia, non mi era mai successo prima.
Le chiedi l'accesso per infilarle la lingua tra le labbra e lei acconsentì subito, circondandola con la sua e legando le braccia intorno al mio collo. Io poi spostai la mano dalla sua guancia alla sua vita e, facendole capire di darsi una spinta, la sollevai in braccio. La sentii così piccola su di me, e la cosa mi piaceva un sacco.
L'appoggiai al muro continuando a baciarla e lei mi accarezzó i capelli lentamente, facendomi impazzire annusando il suo profumo estasiante.
Ci staccammo col fiatone e ci guardammo ridendo. Era così bella e io così innamorato di lei. Le diedi un bacio a stampo mentre la facevo scendere e poi me ne diede un altro.
Di slancio mi abbracció, appoggiando la testa nell'incavo tra la mia spalla e il mio collo.
«Ti amo.»le sussurrai tra i capelli. Mi accorsi che stava sorridendo e anche io sorrisi sentendo la sua risposta.
«Ti amo anche io.»
Spazio me!
Oggi si, è il compleanno di Lily Evans! Avrebbe fatto, mi pare, 58 anni. TANTI AUGURI LILY!
In quanti a farle gli auguri?
FINALMENTE SI SONO BACIATI AAAAA RKKENCKSDNSK STO SCLERANDO TANTISSIMO AIUTO.
Domanda del giorno:
Cosa vi piacerebbe fare da grandi?
A me la scrittrice, anche se faccio scientifico, peró penso che faró la mantenuta della mia migliore amica yee.
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