Capitolo 35 - Emily
Emily
Credo che ieri sia stata la serata più difficile della mia vita, temevo di deludere i miei genitori con questa notizia e so che in realtà l'ho fatto.
Per fortuna hanno avuto la sensibilità di non fare scenate, ma sentirsi dire da tua figlia che è in dolce attesa, senza un matrimonio o convivenza alle spalle, una storia consolidata, una casa propria, di certo non è un granché.
Me ne rendo conto benissimo e mi sento davvero in colpa per questo.
Vengo svegliata da Alex che inizia a darmi dei teneri baci sul naso, sulla guancia, sulle labbra.
"Buon Natale pigrona."
Apro gli occhi sorridendo e direi che è davvero un buongiorno spettacolare, con gli occhioni di un verde chiarissimo, con i capelli tutti arruffati, un sorriso sexy, quelle labbra carnose che non vedo l'ora di...
"Stai per caso sbavando con pensieri poco casti su di me?"
Come rovinare tutto, alzo gli occhi al cielo.
Tenta di baciarmi ma mi scanso alzandomi dal letto.
"Non te lo meriti, hai rovinato il momento."
Con fare indispettito esco dalla stanza per andare in bagno, ma devo arrestare la mia marcia.
"Allora non lo vuoi il tuo regalo di natale."
Subito torno indietro e noto fra le sue mani un pacchetto, mi butto letteralmente sul letto e su di lui per riuscire a raggiungere il mio obiettivo, nel giro di 0.3 secondi è nelle mie mani.
Tutta eccitata lo scarto strappando la carta da regalo con i pupazzi di neve e ora stringo nelle mani un cofanetto bianco Pandora, lo apro con foga e ne resto meravigliata.
Inizio a scrutare con cura i vari ciondoli appesi al bracciale rigido, un cuore, un sonaglio per bebè, la lettera A, il simbolo dell'infinito, un albero di natale, una casetta e una chiave.
Sono così emozionata da non riuscire a controllare le lacrime che iniziano a scendere sul mio viso.
"Amore non volevo farti piangere."
"Sono gli ormoni."
Questa risposta provoca una sua risata.
Ora tocca a me, vado in salotto a prendere nella borsa il mio regalo, ansiosa glielo porgo e lo guardo mentre lo scarta con calma.
Proprio la mia stessa cura, che vergogna.
Apre il cofanetto di pelle nera e al suo interno trova un bracciale d'acciaio con refiniture nere lucide, al centro incise ci sono le nostre iniziali.
Lo indossa immediatamente e mi sorride posando subito dopo un bacio sulle mie labbra.
Dopo aver fatto colazione con i miei, in un clima a tratti rigido e a tratti sereno, e dopo averli salutati, mi sono messa ai fornelli.
Preparo dei conchiglioni ripieni al ragù e un piccolo antipasto, la madre di Alex ha insistito per occuparsi di tutto il resto.
Verrà tutta la famiglia, compresi i cugini e la zia, sinceramente sono agitata e poco felice di rivedere Annalisa che mi ama tanto.
Pranzeremo di nuovo da me visto quanto mi sia impegnata con gli addobbi e daremo loro la bella notizia, secondo Alex ne saranno tutti entusisti.
Sentiamo il campanello suonare ed eccoli qui, il povero Claudio è pieno zeppo di teglie e ciotole, Riccardo, altrettanto.
Mi chiedo se saremo in otto oppure in venti dato tutto ciò che ha cucinato la madre.
"Signora Elena, buon Natale, mi fa piacere rivederla."
"Cara Emily, come sono felice di passare il Natale tutti insieme."
Mi abbraccia calorosamente, cosa che fa anche Riccardo.
"Emily, sei sempre più bella."
Si becca uno scappellotto da parte del mio fidanzato facendomi ridere.
"Cognatina, come stai?"
Guarda la mia pancia, lo tranquillizzo subito, ieri sera abbiamo messaggiato un po' quindi sa che ero giù di morale.
"Famiglia, io ed Emily siamo incinti."
Urla all'improvviso Alex con braccia in aria e un grosso sorriso stampato in volto.
Lo guardo con occhi sgranati, non me lo aspettavo, non li ha neanche fatti sistemare, vedo Claudio portarsi una mano in faccia, sconvolto quasi quanto me.
La madre, che stava per togliere il cappotto, resta immobile, con la bocca aperta, la zia poverina è ancora al di là della porta d'ingresso, Riccardo sbuca dal salone con la testa.
Gli unici però con uno sguardo indecifrabile sono il padre e Annalisa, non promette affatto bene.
All'improvviso si alza un urlo di gioia da parte della mamma e della zia che corrono ad abbracciare sia lui che me a turno, lo stesso fa il cugino che è sempre stato un tesoro.
Di certo non posso dire che suo padre e sua cugina siano stati molto affettuosi, per tutta la durata del pranzo sono stati per lo più muti.
Mentre sono in cucina a preparare il caffè per i miei ospiti, sento bisbigliare, non posso fare a meno di origliare pur sapendo che non si fa.
"Credevo fossi più furbo e usassi precauzioni per evitare incidenti di percorso."
Le parole del padre mi feriscono, ovviamente la nipote gli da man forte.
"Ti sei lasciato incastrare questa volta."
"Ma come ti permetti di definire mio figlio un incidente di percorso? Se vuoi vedere tuo nipote e avere un rapporto con me, ti consiglio di rivedere i tuoi comportamenti, e lo stesso vale per te mia cara."
Dice a denti stretti Alex.
"Dico solo che mi sembra presto per un figlio, da quanto state insieme? Sei sicuro di tutto questo? Ora c'è di mezzo un bambino, non puoi mollare tutto facilmente se dovesse andare male."
"Io amo quella donna, ed è esattamente ciò che voglio, una famiglia con lei, sono stati solo anticipati un po' i tempi. Non voglio più riprendere il discorso."
Quasi ringhia.
Il resto della giornata è stato abbastanza piacevole, anche se mi sentivo a disagio con la presenza del padre dopo quelle parole, ma credo che proprio come i miei, sia solo preoccupato.
A fine giornata noi ci rintaniamo da me, mentre tutti gli altri si sistemano a casa di Claudio, andranno via domani in mattinata.
Inizio a lasciare dei piccoli baci umidi sul collo dell'uomo più sexy che conosca, il suo mugolio riempie le mie orecchie, in risposta scosta l'enorme pigiamone di pile, infila la mano nei miei pantaloni per raggiungere la pelle del mio lato b che stringe.
"Che intenzioni hai?"
Mi chiede con voce eccitata, non rispondo e mi sposto a cavalcioni su di lui, la sua erezione è immediata e mi piace l'effetto che gli faccio.
Lecco le sue labbra e lui stringe la presa portandomi più vicina, fa scontrare le nostre parti intime.
" Siamo troppo vestiti."
Gli sussurro all'orecchio solleticando la sua pelle con il mio respiro caldo.
"Come fai a farmi venire voglia di fare l'amore anche con indosso un pigiamone di pile ridicolo con gli unicorni, per me rimarrà un mistero."
"Invece il mio pigiama è bellissimo e sexy. "
Lo schiaffeggio sul braccio.
Inizio a sbottonare la maglia del pigiama mostrando il seno nudo che credo stia iniziando a cambiare con la gravidanza.
"Secondo te il seno sta già crescendo?"
Lo stuzzico e il suo sguardo è lussurioso, avvicina il viso al mio seno e inizia a leccarlo facendomi impazzire.
All'improvviso mi sposta sulla mia parte di letto sospirando e allontanandosi da me.
"Che succede?"
Sono confusa dal suo comportamento.
"Non voglio far male al bambino."
Si stropiccia il viso con entrambe le mani.
Sorrido per la sua premura e innocenza.
"Possiamo fare l'amore, magari un po' più delicatamente."
Lo informo accarezzandogli il viso.
Non ho il tempo di finire la frase, si fionda sulle mie labbra e tutto sa di noi.
Ciao a tutti, ormai siamo agli sgoccioli, attenzione ai prossimi capitoli, nel frattempo spero vi siano piaciuti questi.
Un enorme abbraccio.
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