Capitolo 18 - Emily

Emily

Oggi è il compleanno della mia cara amica, questi dieci giorni sono volati e io sono davvero stata molto indaffarata, mi sono riempita di lavoro per evitare di pensare.
Sembra la quiete prima della tempesta, una calma apparente dove la vita sembra scorrere, come se non ci fosse nessun pericolo in agguato che come un felino ti scruta da lontano.
Diventa invisibile fino a quando non te lo aspetti, fin quando non si presenta l'occasione giusta per saltare fuori con un enorme balzo, prendendoti di sorpresa e alle spalle.
Ormai eri nel suo mirino, non avevi scampo da tempo, da quando ti aveva scelto.

Sto sistemando la sala centrale, sui muri ho appeso cartelli colorati, ognuno con frammenti di canzoni, ogni frase ai miei amici ricorda un momento speciale.
Sistemo dei piccoli adesivi a forma di cuore vicino questi cartelli, così da abbellire il tutto.
Compongo con dei petali rossi un enorme cuore in fondo alla stanza dove si sistemerà il mio amico, rigorosamente in ginocchio con l'anello.
Daniele dispone le quattro lampade alte color oro, le ho affittate per l'occasione, da  mettere agli angoli della stanza per creare atmosfera.
Delle anfore sempre color oro con ricami neri, posizionati qua e là con cinque rose rosse ciascuna.
Tutto molto elegante.
Mancano solo i cartelli che terremo noi, ho suddiviso in sillabe la frase "Mi vuoi sposare?".

Non so come prenderà Sara la presenza di Christian, da quel giorno si è chiusa in se stessa non volendone parlare.
Ci sarà anche lui, non ero a conoscenza del fatto che ultimamente gli capitasse di prendere una birra con i ragazzi.
A volte credo sia impossibile che il mondo sia davvero così piccolo da riportarlo nella vita di Sara in questo modo.
Poi ripenso a come ci siamo conosciuti io e Alex, quando il destino decide per te è così che funziona, inizia una partita e tu devi giocare le tue carte, ma a vincere sarà sempre lui.

Nella stanza accanto, che in realtà dovrà essere la cucina, ho posizionato un tavolo dove sistemerò il rinfresco.
"Dany, hai sentito il catering?"

"Certo, tutto sotto controllo. Dovresti dire a Sara a che ora portare qui Emma."
Per fortuna mi ricorda questo fondamentale dettaglio.

Guardo l'orologio al mio posto, fra due ore Emma verrà qui credendo di passare a prendermi, Sara le dirà che sono con Dany per lavoro.
"Lo faccio subito, ci vediamo fra un'ora, vado a casa a cambiarmi, non fare tardi."
Lo informo.
Puntuale bussano alla porta, Alex è venuto a prendermi, ma curioso di vedere il mio operato viene a sbirciare invece di aspettarmi di sotto.

"Wow"
Esclama sorpreso.
"Avete fatto un fantastico lavoro, immagino già la scena. So a chi rivolgermi se volessi farti una sorpresa."
Commenta tranquillamente continuandosi a guardare intorno.

Per un attimo il mio cuore si ferma, colpa delle sue parole.
Cosa vorrà dire?
Ma che vado a pensare, che stupida, è davvero troppo presto per qualunque passo.

Arrivati a casa vado direttamente in camera, tolgo i leggins e il top nero e in intimo mi dirigo in bagno per una doccia veloce, peccato che il mio ragazzo non sia molto d'accordo.
Arriva alle mie spalle, mi volto verso di lui giusto in tempo per godermi lo spettacolo, toglie con un unico gesto la t-shirt bianca, poi i suoi occhi incontrano i miei.
Il suo sguardo peperino non mi piace per niente, o forse mi piace fin troppo.

"No, dobbiamo sbrigarci."
Faccio un passo indietro frapponendo tra noi il mio braccio teso.
Lui non dice nulla, accenna il suo sorrisetto furbo continuando a spogliarsi, già so che faremo tardi.

Arriviamo ovviamente con venti minuti di ritardo, ci ho messo un po' per entrare in questo tubino nero.
Tutta colpa del ragazzo sexy che preferiva restare nudo con me invece di mettere la sua camicia blu acceso.

Questi pantaloni neri eleganti gli stanno benissimo, Emily concentrati.

Per fortuna Daniele ha già sistemato il buffet nell'altra stanza con due tavolini rotondi e sedie per tutti.
Una bella tovaglia crema e come centro tavola su entrambi un candelabro trasparente, posato su una base di petali sparsi, danno un tocco raffinato.

Ci siamo tutti, ho detto poco fa alle ragazze di mettersi in ghingheri perché ho voglia di uscire, dopo una vita.
Così Emma non sarà in pantaloncini e capelli legati disordinatamente.
Prendo il telefono di Alex per fare le foto,
la sua fotocamera è migliore, voglio che la mia amica abbia tanti ricordi da rivivere ogni volta che vorrà, girerò anche un video.

Scatto qualche foto e le invio al mio contatto "La Mia Rossa", sorrido, ma questo muore sulle mie labbra vedendo che c'è la chat con Chiara.
Di scatto alzo lo sguardo verso la fonte dei miei guai, sta dando pacche sulle spalle di Michele sorridendo.
Sono tentata di aprirla e leggere i messaggi, desisto dal farlo, lo chiamo in disparte e gli mostro la schermata, chiude gli occhi per una frazione di secondo.

"Leggi, troverai solo suoi messaggi. Li ignoro, non ho mai risposto perché non mi interessa farlo."
Risponde con sguardo determinato.
Mi fido di lui e voglio farlo anche stavolta.

Cambio argomento concentrandomi sulla serata.
"Ragazzi, chi si intende di video e foto."
Li guardo con sospetto uno per uno.

"Ci penso io."
Gianluca si fa avanti, ma Claudio lo schernisce.
"Non sei capace. Lascia perdere."
Ridiamo dell'espressione offesa del povero Gianluca.

"Posso farlo io, sono la mia passione, diciamo che me la cavo."
Si propone Chris.

Michele sta sudando e il fatto che Marco lo prenda in giro dicendo che Emma dirà di no, non aiuta.
É visibilmente agitato, continua a fare avanti e indietro mordicchiandosi le nocche della mano sinistra.

" Miki, sta tranquillo."
Claudio cerca di rincuorarlo.

Mi avvicino a quest'ultimo, non abbiamo avuto modo di parlare molto in questi giorni, ma vorrei solo fargli sapere che sono qui per qualunque cosa.
"Cognatina."
Mi fa sorridere quando fa così.
"Come va? Non abbiamo parlato molto e sono preoccupata per te."

"Tranquilla, sto bene."
Mente spudoratamente.

Lo fisso in malo modo.
Sospira capendo di essere un pessimo bugiardo.
"Ok, non sto bene, ma passerà. É stata solo una parentesi."
I suoi occhi non mentono così facilmente come la sua bocca.

" Sono sempre disponibile per un caffè, solo noi due quando vorrai."
Accarezzo il suo braccio affettuosamente.
Mi sorride, credo che non riesca a fare di più.

Il mio telefono squilla, ultima bugia a fin di bene.
"Ragazze non ho finito, salite al terzo piano."

Tutti ci disponiamo ai posti concordati con i cartelli in mano in fila, sono agitata ed emozionata, non oso immaginare lo stato d'animo del povero Michele.
So già che sia io che Sara ci rovineremo il trucco, Alex mi guarda già ridacchiando per i miei occhi lucidi, gli faccio la linguaccia.

La porta è socchiusa e sento la voce di Sara dire di aver perso un orecchino e costringere Emma a guardare bene dentro l'ascensore.
Poi la biondina si lamenta quando Sara correndo verso l'appartamento la informa che era uno scherzo.
La mia complice viene subito a prendere posto vicino a me prendendo il suo cartello.
Ora la frase è completa.

Emma sbuffando apre il portone di casa, i suoi occhi saettano su ognuno di noi, si guarda in giro con sconcerto cercando di capire cosa stia succedendo.
La sua espressione muta in pochi istanti, da confusa a sorpresa ed infine emozionata.
Alziamo i cartelli che legge ad alta voce, il suo respiro si spezza,  ci dividiamo facendoci da parte, dietro di noi trova Michele in ginocchio.

Guardo entrambi, la stessa emozione la leggo negli occhi azzurri di Michele e in quelli nocciola di Emma, occhi che si riempiono di lacrime.
Occhi che si sono sempre cercati in questi anni, sempre capiti, nonostante le difficoltà e incomprensioni, occhi che si illuminano solo con la presenza dell'altro.
Il sorriso esplode sul viso della mia amica e di rimando anche su quello del suo grande amore, urla un "Sí" correndogli incontro.

Lui si alza accogliendola in un vigoroso abbraccio pieno d'amore, il suono delle loro risate e dei nostri applausi riempiono questa casa e i nostri cuori.
Le infila l'anello e mentre Emma ammira quel magnifico solitario, Michele le porge una scatolina sorprendendola ancora.
Con mani tremanti la apre, all'interno una chiave.
"Amore mio, se tu vorrai, questa potrebbe essere la casa dove costruire la nostra famiglia."
Lei alza lo sguardo verso l'uomo che ama e le lacrime continuano a sgorgare dai suoi occhi.

Inutile dire che io e Sara siamo nelle sue stesse condizioni.

Lo abbraccia urlando l'ennesimo "Sí".

Alex  mi prende ancora una volta in giro mentre mi asciugo le lacrime con un fazzolettino, ad un tratto Sara mi trascina in disparte.
"Che diavolo ci fa lui qui? Cosa c'entra con noi?"

"Tesoro mi dispiace, lo ha invitato Michele, ho scoperto che ultimamente escono tutti insieme."
Guardo l'oggetto del nostro discorso un po' in disparte e stranamente mi dispiace, nonostante io sia a conoscenza di tutta la storia.

La serata procede fra abbracci ed emozioni, fra risate e calore di una piccola famiglia, perché è questo quello che siamo.

Mai avrei pensato che solo poco tempo dopo il mio mondo sarebbe crollato.

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Ciao a tutti, che ne pensate della proposta di Michele.
Se vi piace il capitolo lasciate una stellina.
Un bacio. 😘

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