Capitolo 14 - Alex

Alex

A lavoro mi sono inventato una grossa palla, ho detto che mio fratello si è rotto una gamba e ha bisogno di assistenza, almeno per il momento.
Credo di aver fatto pena alla ragazza delle risorse umane, non lo so, l'importante è che mi hanno concesso di lavorare in smartworking nelle ore pomeridiane.

Tornare in questa casa e trovare più persone del dovuto, non ha fatto altro che accrescere il cattivo umore che già avevo dal mattino grazie a Claudio.
Non servirà a nulla tutto questo teatrino se continueranno a fare così, non sono sicuro funzioni neanche alternandoci per non lasciarla sola.
Diciamoci la verità, la possibilità che sia lì fuori è concreta, non ci vuole molto per fare due più due e seguire a turno ognuno di noi.

Forse saremmo dovuti restare al mare, saremmo stati più sereni e al sicuro.

Saluto tutti concordando che l'indomani una delle ragazze sarebbe venuta al mattino.
Io andrò a lavoro con Christian.
Emily finisce di sparecchiare e inizia a lavare i piatti, mi concedo una doccia fresca, le temperature non accennano a diminuire.

Accidenti, un altro motivo per odiare la città.

Poggio il grande telo azzurro sulla lavatrice accanto la doccia nel piccolo bagno, l'acqua entra in contatto con il mio corpo regalandomi un po' di sollievo.
Fisso le mattonelle  bianche e rosse davanti a me, il mio pensiero corre al ricordo di questa mattina, a quelle immagini nitide, alle sue parole.

"Non posso crederci."
Sussurro scuotendo la testa.
Tampono il mio corpo quel che serve per poi avvolgere il telo intorno al bacino, esco dal bagno e trovo la mia rossa con una maglietta enorme bordeaux, stampata sopra di questa la scritta "Se vado a Lourdes trovo chiuso".
Scoppio a ridere, quasi mi piego in due, non so davvero come cavolo riesca a mettere queste cose, per poi indossare un abito attillato con tacchi.

Più che altro come possa essere possibile che io la trovi sexy in entrambe le versioni.

"Che c'è? Me l'hanno regalata le ragazze insieme a quella di oggi, secondo loro mi si addicono."
Fa spallucce e si chiude in bagno.

Indosso l'intimo e solo un pantaloncino, mi butto a peso morto sul divano, non prima di aver preso una birra dal frigo.

"Ora vuoi raccontarmi cos'è successo con Claudio?"
Sapevo me lo avrebbe chiesto.
Sospiro e bevo un altro generoso sorso di birra per poi iniziare.

Flashback

Passo da casa per prendere un cambio e una pen-drive dove c'è il programma a cui sto lavorando, apro la porta e dopo soli tre passi fermo la mia marcia.
Mio fratello mezzo nudo sul divano, e fin qui direi che non c'è nulla di male trovarlo in mutande a casa sua, il problema è che non è solo.
Una ragazza seduta a cavalcioni su di lui che gli divora la faccia, con indosso solo un perizoma, sarebbe meglio dire un filo interdentale.

Per fortuna è di spalle, altrimenti avrei visto tutto.

Sto per voltarmi, almeno per dar loro modo di ricomporsi, sarebbe già una situazione imbarazzante di per sé, ma lo diventa ulteriormente quando lei si accorge della mia presenza girandosi a guardarmi.

Io la conosco bene.

Resto immobile col busto mezzo girato verso di loro, preso dallo sconcerto non credendo a ciò che invece è la pura realtà.
"É impossibile."
Solo questo la mia mente continua a ripetere, invece è proprio lei.

La ragazza cerca di coprirsi il più possibile e mio fratello cerca di nasconderla a sua volta con il proprio corpo dicendomi di girarmi, cosa che faccio immediatamente.

"Posso spiegare."
La voce di Claudio mi fa voltare scoprendo di essere rimasti soli.

"Ma che cazzo significa?"
Indico il divano dove li ho trovati, sarebbe meglio dire, interrotti.

Apre la bocca ma non esce alcun suono, non sa che cazzo dire ma io mi aspetto una qualunque giustificazione.
Mi basterebbe anche solo che dicesse che le stava facendo una visita odontoiatrica, oppure che lei sia caduta sul suo pene.

"Tra tutte le donne che esistono sulla faccia della terra, proprio Rebecca?"
Gli ringhio addosso.

"Lo so, ma è successo e basta."
Crede di giustificare questa assurda situazione così?

Ci interrompe la sorella della mia ex sbucando dal corridoio, rossa in viso e stavolta per fortuna vestita.
"Ciao Alex."
Saluta timidamente.

Le faccio solo un cenno, non vorrei dire qualcosa di inappropriato.

"Ragazzi, io vado."
"Si, ti chiamo dopo."

Lo guardo male ma mi ignora.
Si avviano entrambi alla porta.
Una volta rimasti soli, pretendo spiegazioni.

"Alex lo so, non te ne ho parlato proprio perché è una situazione assurda."
Si passa una mano fra i capelli.

"Da quanto va avanti?"
Chiedo curioso.

"Da qualche mese."
"Quindi mi stai mentendo da qualche mese."
Lo accuso.

"Non è così, semplicemente non te l'ho detto perché non c'era nulla da dire.
È successo una sera per sbaglio, solo che poi è successo ancora e ancora ed è passato nel frattempo qualche mese."
Si accascia sul divano con aria afflitta.

Poi l'illuminazione.
"Ma non doveva sposarsi?"
Ricordo che nostra cugina disse qualcosa del genere quando è stata qui da noi.

"Ti avevo accennato che era un po' complicato."
Afferma guardando il pavimento.

Ho bisogno di un caffè, bello forte.

Fine Flashback

"Ah."
L'unica cosa che Emily riesce a dire.
"Già."
L'unica risposta che io riesco a darle.

"Tuo fratello non è tipico intraprendere relazioni con donne che stanno per andare all'altare. Quindi credo sia molto preso da lei."
Dice ad alta voce ciò che temo.
Faccio solo un cenno con la testa, assorto dai miei pensieri.

Lei sta per sposarsi e inoltre è la sorella della mia ex, colei che mi ha fatto soffrire e detto pochi giorni fa che mi rivuole nella sua vita.
Non so se Rebecca sia come Chiara, ma non mi sembra un comportamento molto serio il suo, scopare con un altro da mesi mentre il tuo futuro marito ti aspetta a casa.
Conosco mio fratello, è preso, direi molto per essersi ficcato in una situazione simile  portandola avanti mesi.
Spero non si faccia troppo male e che io non mi ritrovi fra i piedi Chiara.

Sarà un disastro.

Al mattino sono in ritardo, andrò a lavorare con Christian e credo  sia lui ora a bussare, Emily va ad aprire e sento la voce di Sara.

Così almeno starò più tranquillo.

Infilo la camicia e mi precipito  a lasciare un bacio alla mia rossa e poi alla porta di casa per andare a lavoro.

"Alex scendo un attimo con te, credo di aver perso l'orecchino in ascensore."

Scendo la rampa di scale con Sara e mentre lei si ferma all'ascensore, alla ricerca del suo orecchino, busso alla porta proprio di fronte, cioè dal mio amico Christian.
"Buongiorno, scusami ho fatto tardi."

Immagino stia per darmi il buongiorno, ma con la bocca ancora aperta, il suo sguardo viene catturato da qualcosa dietro di me.
Con occhi quasi spiritati sembra sbiancare in viso, a tal punto che per un attimo mi preoccupo possa svenire.
Mi sembra di rivivere un deja-vu, la sua reazione è la stessa dell'altra sera quando sono arrivato con Emily, ma ora sembra quasi terrorizzato.

Fa letteralmente un passo indietro andando quasi a nascondersi dietro la porta.
Sta uscendo fuori di testa?

Nel frattempo Sara, non si è accorta di nulla, intenta a fissare il pavimento dentro e fuori l'ascensore.

"Accidenti, non lo vedo qui.
Alex io salgo, buona giornata."

La saluto e mi concentro sui problemi psichiatrici del mio collega.

"Posso sapere che ti prende?  Non è la prima volta che ti comporti da pazzo, sei scappato da un centro psichiatrico?
Puoi parlarmene." 

Cerca di spiare alle mie spalle e si rilassa visibilmente non vedendo nessuno.
Avrà mica qualche problema con le donne?

"Sei simpatico di prima mattina."
Fa una smorfia.

Gli do una pacca sulla spalla.
"Spiegami mentre andiamo a lavoro, stavolta essere evasivo non ti salverà amico mio."

"Non c'è niente, ti fai film tu."
Cerca di negare l'evidenza non so con quale coraggio.

Semplicemente lo guardo come se volessi dirgli 'mi prendi per un idiota?', quindi sospira arrendendosi.

"Non so se è il caso."
Dice un po' a disagio.
Lo vedo restio ma dovrà parlare.

Ma una giornata tranquilla, non me la merito proprio?

*******************

Ciao a tutti, svelato il flirt di Claudio, una situazione delicata, per questo la teneva segreta.
Ed ora cosa dirà Christian?

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