Capitolo 13 - Emily
Emily
Allungo la mano e cerco a tastoni dall'altro lato del letto Alex, ma non lo trovo, apro gli occhi guardandomi in giro e sbuffo constatando di essere sola.
Afferro il telefono sul comodino in legno color nero e trovo un messaggio.
Messaggio da Alex:
"Buongiorno piccola, sono corso a casa e poi purtroppo devo andare a lavoro, tranquilla c'è Michele in casa. Non volevo svegliarti quindi mi devi il bacio del buongiorno. Ti amo."
Sorrido, ogni volta è un'emozione fortissima che esplode in un punto sconosciuto, in profondità, mi avvolge come un abbraccio rassicurante.
Mi alzo e la mia immagine si riflette sullo specchio rettangolare di fronte a me posizionato sul comò nero.
Sono un disastro.
Lego i capelli in una coda bassa, indosso un pantaloncino di Alex poggiato sulla sedia al lato del comò e vado nel piccolo salottino studiando l'ambiente intorno.
Un finestrone posizionato sul soffitto proprio sopra il divano blu tre posti, di fronte una parete attrezzata color noce con una tv enorme.
Nel lato della casa molto basso, posizionato nellangolo, una piccola stufa a Pellet.
Si apre la porta del bagno ed ecco il mio amico che vedendomi mi sorride.
"Ciao Emily, come stai?"
Viene ad abbracciarmi.
"Ti ho portato caffè e brioche ripiena di nutella."
Mi illumino alle sue parole.
Adocchio subito il bottino sulla penisola bianca dell'angolo cottura, ho una fame da lupo.
"Allora, puoi stare tranquilla, ci siamo organizzati per bene. Domani verrà Daniele, poi sarà il turno di Emma e infine Sara."
Mi informa.
"Sai che ti dico amico mio?
Non riuscirà quel mostro di nuovo a distruggere me e la mia vita. Ora noi usciamo."
Mi alzo e con passo spedito vado in camera pronta a cambiarmi, la voce possente di Michele mi ferma.
"Non prendere decisioni affrettate, non sarà come tre anni fa, ma qui ora sei al sicuro."
Torno in sala vestita, un jeans e una t-shirt bianca con la scritta 'sono una ragazza ansia e sapone', molto adatta direi.
Vado davanti al portone scuro, poso la mano sulla maniglia e inizio a tremare letteralmente.
Il cuore accelera e deglutisco più volte, come se mani invisibili stringessero con forza la mia gola mi manca il respiro, ritraggo la mano come se la maniglia fosse incandescente.
Non posso crederci, sono precipitata di nuovo nel buco nero delle mie paure e non riesco ad uscirne, cerco di aggrapparmi a queste pareti scivolose che si stringono intorno a me, ma la presa non è salda.
"Emily, tranquilla."
Michele posa la mano sulla mia spalla e io letteralmente mi irrigidisco.
"Ho passato giorni sereni lontano da qui, ed ora che sono di nuovo a Roma, sapendolo ad un passo da me, sono terrorizzata."
Ammetto più a me stessa che a lui.
"Non è una situazione facile, la tua reazione è assolutamente normale."
Cerca di rincuorarmi.
"Ok, parliamo d'altro per favore oppure diventerò pazza.
Tra due settimane è il compleanno di Emma, pronto per la grande proposta di convivenza?"
Meglio pensare ad altro.
"Tranquillo, mi occuperò io dei preparativi in qualche modo."
Concentrerò le mie energie sui miei amici.
Lo vedo prendere un bel respiro e poi sgancia la bomba.
"Le chiederò di sposarmi."
Detto questo riprende a respirare.
Resto per un attimo immobile, emozioni contrastanti invadono il mio corpo contemporaneamente, sconcerto, sorpresa, gioia.
Salto letteralmente dalla sedia lanciando un acuto gridolino, mi lancio fra le braccia del mio amico mentre le lacrime inondano i miei occhi.
"Sono cosi felice."
"Io sono terrorizzato, dirà di si?"
Leggo sul suo volto paura.
"Ma sei serio?"
Non c'è alcun bisogno che mi risponda, è talmente palese il suo timore, ingiustificato direi.
"Certo, puoi stare tranquillo."
Sembra tranquillizzarsi dopo le mie parole.
Bussano alla porta, scatto in piedi come una molla fissando il portone, ogni muscolo del mio corpo è teso.
"Non può essere lui."
Dice Michele.
Scuoto la testa, sono davvero una stupida, devo calmarmi.
Il mio amico guarda dallo spioncino e poi apre, io resto dove sono, cioè vicino al piccolo tavolo noce cercando di sbirciare e mordicchiando l'unghia dell'indice.
Si tratta di Daniele.
Subito mi rilasso vedendo il viso sorridente del mio caro amico che corre letteralmente da me, mi stringe a sé fortissimo.
Mi dispiace di averlo spaventato quel giorno.
Sono fortunata ad avere degli amici che mi vogliono bene, pochi ma buoni.
Non ho mai creduto a quelle persone che vantano una carovana di amici, quelli sono conoscenti, con i quali puoi scambiare chiacchiere futili davanti ad una birra occasionalmente.
Gli amici sono altro.
Sono coloro che conoscono anche i tuoi silenzi e sono pronti ad asciugare le tue lacrime, condividere i pesi della vita e anche i sorrisi.
"Pasticcino, mi sei mancata, ci sono io ora, ti difenderò."
Sbatte un pugno sul suo petto teatralmente guardandomi risoluto.
Scoppio a ridere, è una gioia avere il mio pazzo amico nella mia vita.
"I tuoi lo sanno?"
Mi chiede Daniele preoccupato.
Sospiro a questo pensiero.
"No, ma devo dirglielo il prima possibile, avevo bisogno di un attimo per me, metabolizzare il tutto e trovare la forza di reagire."
Li farò di nuovo stare in ansia, correranno qui per portarmi a casa e vivranno i prossimi giorni nella paura.
Non voglio fargli vivere di nuovo tutto questo.
Il campanello suona nuovamente, questa volta reagisco meglio, ma non capisco chi possa essere.
Michele apre la porta e lo sento dire "Lo sapevo", appena si scosta fa capolino una biondina con una bustona di spesa.
"Aiutami invece di brontolare."
Subito si lamenta la mia testarda amica e inizia come sempre un battibecco fra i due.
"Emma, ti avevo già detto che sarei venuto io, non saresti dovuta venire, ma tanto fai sempre ciò che vuoi."
"Amore, se lo sai, perché mi rimproveri inutilmente? Rinuncia e basta."
Gli posa un leggero bacio sulle labbra e lo oltrepassa.
"Conosciamo qualcuno in questo palazzo? Sono salita in ascensore con un ragazzo dall'aria familiare, che strano."
Chiede pensierosa.
Poverino, quanta pazienza.
"Emily, come stai tesoro?"
Mi rifugio nel suo abbraccio fraterno.
"Bene, tutto sommato. Sono solo un po' in ansia e soprattutto nervosa."
"Non preoccuparti, hai già sentito la polizia?"
Chiede ansiosa.
Non faccio in tempo a rispondere che sentiamo la chiave nella serratura e aprirsi la porta, tutti ci giriamo verso di questa.
Alex resta sul ciglio e ci guarda, uno per uno, poi scuote la testa rassegnato.
" Ragazzi che ci fate tutti qui? Non vi ho chiesto discrezione?"
"Non siamo tutti, manca Sara, Marco, non c'è nemmeno tuo fratello e Gianluca."
Risponde Emma facendo spallucce.
Il mio ragazzo passa una mano sulla faccia frustrato.
"Io ed Emily siamo qui per non dare molto nell'occhio, ma se venite tutti sarà inutile."
Nessuno lo ascolta, povero amore mio.
Vado ad abbracciarlo, mi stringe posando un bacio sui miei capelli.
"È tutto ok?"
Chiedo notando l'aria stanca.
"Non dovrei essere io a chiederlo a te?
Non preoccuparti è tutto ok. "
"Riesco a capire quando mi dici una cavolata, è palese il tuo stato d'animo e non credo che sia solo perché hai trovato gli altri qui."
Gli faccio notare.
Sospira prima di rispondermi.
"Hai ragione, è successa una cosa a casa con Claudio e sono molto nervoso."
"Claudio sta bene?"
Subito mi preoccupo.
"Si, tranquilla, non l'ho ammazzato"
Risponde infastidito con il fratello.
"Che vuoi dire?"
Lo guardo sospettosa.
"Te ne parlerò con calma quando saremo soli, anche se è una situazione privata di mio fratello."
Si scosta da me passandosi una mano fra i capelli nervosamente.
"Che casino."
Sussurra fra sé e sé, ma lo sento.
Vorrei capire cosa gli passa per la testa, ma dovrò aspettare che vadano via gli altri per indagare.
"Allora, come ci organizziamo. Non dobbiamo lasciarla mai da sola."
La biondina mi risveglia dai miei pensieri.
"No, stavolta devo combattere. Chiamerò subito chi si occupa del mio caso, non ho intenzione di rinunciare alla mia vita di nuovo."
Prendo il telefono e cerco in rubrica quel contatto che avrei tanto voluto cancellare, scorro i numeri con il respiro corto.
Ho davanti agli occhi questo maledetto simbolo che avvierà la chiamata, prendo un grosso respiro per trovare il coraggio, timorosa che possano solo darmi notizie negative come al solito.
Lo premo.
Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto il capitolo, nel prossimo ci saranno rivelazioni. 🤫
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top