Promesse

Raggiungo la dependance.
Byron è al buio sul divano che mi aspetta.
Appena entro mi abbraccia forte.
《 dovevo esserci io con te stasera....quando ero piccolo :mia mamma mi ripeteva spesso che la più bella voce del verbo amare è proteggere... ed io non l ho fatto.. 》 mi dice.
Lascio scappare un gemito, mi scosta da sé .
Tolgo il cappottino.
《 Kallie come stai?》
Non gli rispondo.
Vado in camera afferro una maglietta e mi chiudo in bagno.
Faccio una doccia veloce , mi lavo i denti ed esco.
Byron sta seduto sul bordo del letto.
《 Sei arrabbiata?!》 Mi chiede con un certo stupore .
《 SÌ...Non puoi picchiare le persone che mi feriscono.
NON FARLO MAI PIÙ! 》
Si copre il volto con entrambe le mani. Non ha più il gesso lo ha tolto oggi nel pomeriggio..deve averlo portato suo padre.
Gli sposto le mani, mi siedo in grembo e lo abbraccio.
Scuote la testa sospira e mi stringe a sé.
Non trattengo un'altra smorfia di dolore.
Mi guarda preoccupato.
Abbassa la maglietta dalla spalla destra...si vede un grosso livido violaceo.
《 Cristo Kallie...se domani si presenta lo uccido. 》
Sistemo la maglia e gli prendo i polsi fra i miei.
《 No Byron...se non si presenta ce l avrò a morte con te...e tu non farai nulla.
Ti prego mandagli un messaggio anche tu...non è successo nulla di irreparabile...ti prego, ti prego Byron. Fallo per me.》
Prende il cellulare e digita un breve messaggio. Lo lancia sul letto frustrato.
Poi delicatamente mi avvicina a sé. Andiamo a letto e gli chiedo di raccontarmi il suo pomeriggio..in ospedale con suo padre.
Le sue parole mi cullano , mi addormento serena.

Il sabato mattina si preannuncia una splendida giornata di sole autunnale. Le previsioni ci sono favorevoli.

Svegliarmi fra le braccia di Byron è qualcosa di unico. Lo guardo dormire.
È così bello.
Gli sfioro la tempia e vado in bagno. Mi sto vestendo cercando di non fare rumore. Mi sto lavando i denti. Indosso una canottina e gli slip. Il livido alla spalla è davvero raccapricciante. Byron entra e si strofina gli occhi assonnato.
Ha bussato ma il rumore dell' acqua ha coperto il suono.
Mi abbraccia da dietro. I nostri occhi si incontrano sullo specchio.
Vede il livido.
Lo sento irrigidirsi ma tace.
Mi giro e lo bacio per distrarlo dalla rabbia che gli offusca lo sguardo. Mi mette a sedere sul marmo del lavandino. Mi avvinghio a lui. Le sue labbra esplorano ogni centimetro del mio volto. Le mie mani salgono e scendono ritmiche sulla sua schiena. Le sue mani lasciano scie di fuoco. Mi riporta a letto e mi copre con il suo corpo.
Indubbiamente l 'ho distratto.
《 Qui finisce male...piccola... 》 dice con voce strozzata.
Rotolo sul fianco e mi sottraggo.
Gli afferro il volto un' ultima volta e lo bacio prima di rimpossessarmi del bagno.
Un sonoro sospiro mi segue.
Quando esco se n 'è andato.

In cucina trovo entrambi i fratelli. Rubo l 'ultimo muffin dal piatto di Stephen...
《 Hei... ma non è giusto!? 》 mi rimprovera scherzosamente.
Tengo il piatto sopra la testa e arretro nella cucina.
Byron si alza prende un pancake e glielo ficca in bocca tacitando la lamentela.
Mr Covenaugh ci trova così.
E scoppia a ridere.
《 Buongiorno ragazzi! 》 Ci dice.
Ridiamo anche noi.
Fra 30 minuti ci troviamo con gli altri nel parcheggio del Glam.

Al Glam ci sono tutti. Sono venuta in auto con Stephen.
Connor sta in disparte solo soletto.
Vado verso di lui.
E lo abbraccio.
《 Tigre...mi spiace non ero decisamente in me.》 Mi sussurra nell' orecchio.
Scuote la testa.
《 Come stai ora?》 Gli chiedo.
Sembra sorpreso.
《... meglio , credo...》
《 Non è successo nulla...Connor tu per me sei e sarai sempre una persona speciale. Ed ora andiamo a farci questa camminata .》 Aggiungo tirandolo per mano verso il gruppo.
Siamo venuti con sette vetture.
Decidiamo di lasciarne qualcuna nel parcheggio.
Formiamo le auto: Melissa, Jordan, Marissa e Byron sul SUV.
Connor , Eric e Stephen sulla Doggy.
Charlie e Cloe sul maggiolino rosso.
Adam , Molly ed io con Jace sulla sua bmw.
Partiamo.
Arriviamo entro un' ora e mezza.
Il paesaggio è da favola.
Sentieri portano ad una serie di arrampicate. Tre consecutive. Recuperiamo gli zaini con il pranzo al sacco.
Mi affianco a Molly e Charlie.
Parlano  delle università che sperano le prendano in considerazione.
Più avanti a noi Connor Adam e Jace. Dietro Stephen , Eric, Melissa e Jordan, infine chiudono il gruppo Marissa e Byron .
Arriviamo sulla prima vetta ...abbiamo impiegato forse mezz' ora.
Già da qui si pregusta un panorama mozzafiato.
Facciamo una pausa.
Mi siedo accanto a Connor.
《 Perché lo stai facendo Kallie? 》
《 Non permettere all'errore di una sera di rovinare qualcosa di bello》 gli stringo la mano.
Nell' aria regna un palese senso di disagio.
Tutti , forse, ormai sanno cosa sia successo ieri sera al Glam.
Propongo che ciascuno di noi riveli l origine del proprio nome... tanto per passare il tempo.
Parte Jordan raccontandoci che il padre amante del basket ha voluto onorare col nome del figlio il suo più grande eroe.
Melissa , dal greco colei che da il miele, i genitori volevano una figlia dolce...Jordan le bacia il palmo ed approva.
Marissa ...dal mare o donna illustre.
Byron per lo scrittore e poeta. Il suo viso è senza espressione mentre parla.
Eric...il nome dello scrittore preferito di sua madre ...l illustre Eric Segal autore di "Love Story".
Amo quel libro...lo avrò letto settanta volte come minimo.
Stephen non lo sa bene, crede perché la madre in gravidanza divorava le letture di Stephen King.
Charlie ...beh non volevano sapere il sesso e si aspettavano un maschio....avrebbe dovuto chiamarsi Charles. Stephen le prende la mano e gliela stringe.
Cloe...sua madre non poteva avere figli...in teoria, poi era arrivata lei.. .in onore alla dea del raccolto Demetra.
Jace...forma contratta del nome dei nonni Jason e Molace.
Molly corrisponde a Maria nome biblico...ma di origine irlandese.
Adam, madre cattolica...quindi da Adamo...primo uomo nella Bibbia.
Kallie dico io dal greco Callista , ninfa vergine sedotta da Zeus abbandonata e punita da Era trasformandola in un orso. Da lì nella volta celeste Zeus la omaggió dell Orsa maggiore.
Mai stata più sincera.
Connor suo padre scelse il nome che significava.. .amante dei cani.
Restiamo tutti un attimo a pensare ai nostri nomi.
Poi ci alziamo e ci incamminiamo verso la seconda meta.
Facciamo pochi metri che Marissa caccia un urlo.
Si accascia a terra, Byron la sostiene .
Lei propone di riportarla indietro....teme una storta...o peggio.
Byron le circonda le spalle...zoppica vistosamente.
Mentre loro decidono di tornare, noi decidiamo di andare avanti.
Resto indietro a guardarli andarsene. Marissa si gira , mi guarda e mi fa un enorme sorriso.
Jace viene a prendermi. Mentre mi tende la mano è Byron a girarsi. Ci vede.
Non credo Marissa si sia fatta male davvero.
Prendo la mano di Jace, mi affianco a lui e non la lascio. Non mi volto. Non mi importa cosa creda Byron.
Con Jace restiamo un po indietro.
《 Come puoi far finta di nulla con Connor? Non capisco. 》 mi chiede.
《 Le persone che ami hanno il diritto di sbagliare qualche volta e trovarti ancora li pronto ad amarle come e più di prima...che persona sarei ad escludere Connor per l' errore di 5 minuti in una sera?》 Guardo Jace.
Si ferma e mi prende il viso fra le mani.
《 Se non lo fossi già....temo...mi innamorerei di te per quello che hai appena detto. KALLIE. Tu sei icredibile.》
Dischiudo le labbra sorpresa.
Mi da un bacio veloce e leggero in fronte.
Non so se per lo shock o cos' altro, come un automa proseguo.
Non mi aspettavo la sua dichiarazione.. ..
Eppure se ci ragiono...cosa mi ci è voluto per innamorarmi di Byron....
Oh Jace...

Raggiungiamo la seconda vetta.
Charlie e Cloe colgono dei fiori lilla.
Molly mi si avvicina.
《 Stai bene?》 mi chiede.
Inizio ad odiare la sua perspicacia.
Annuisco.
Prendo dallo zaino una bottiglietta d acqua. Adam arriva e si affianca a Molly le spiega la conformazione della vetta che andremo a scalare a breve.
Jace accanto.
Sorrido e lo guardo.
Ho intrecciato una coroncina con dei fiori selvatici. La deposito sul capo di Molly e le scatto una foto con il cellulare.
È radiosa.
Jace mi tende la mano incerto ed io la afferro decisa.
Pranzeremo sulla cima.
Mentre saliamo pochi di noi hanno ancora il fiato per parlare.
Ma la meta ci ripaga immensamente. Mangiamo .
Eric fa delle foto al grpupo.
Jace mi abbraccia . Mi appoggio al suo petto ..non sono innamorata...ma se non avessi Byron sarebbe da Jace che correi a cercare conforto.
Mi sdraio incurante dell' erba. Siamo tutti separati a gruppetti sparsi.
Jace si siede vicino a me. Rotolo sul fianco. Con dell' erba mi stuzzica . Mi sollevo sui gomiti e ci facciamo il solletico a vicenda. Ci rotoliamo insieme...ridenti. Eric coglie uno scatto.
Abbiamo il fiato corto.
Siamo stesi uno a fianco dell' altra. Mi sistema i capelli che sono sfuggiti all' elastico.
《 Kallie...》
《 Jace..》
Siamo vicini, molto vicini.
Charlie arriva di corsa scappando da Stephen che vuole spruzzarla con la sua borraccia.
Inizia una battaglia ridicola ...ci bagnano tutti.
Connor sta bene.
Ride e scherza come sempre.
Eric mi afferra per la vita e mi usa come scudo contro Stephen e Charlie... ne esco fradicia.
Dopo un po Jace mi prende e porta al margine.
《 Kallie dovresti indossare qualcosa di asciutto...rischi di ammalarti.》
《 Non ho pensato ad un cambio Jace...fra poco rientriamo non temere.》 Mentre lo dico mi tradisco ed ho un brivido.
Mi prende la mano .
Dal suo zaino estrae una felpa rossa .
《 ...dai togliti quella bagnata.》
Non penso alle conseguenze, allento la zip della mia felpa con cappuccio sotto indosso una canotta.
Jace prepara la maglia per me, mi guarda mentre mi sfilo la felpa...
Vedo il suo stupore...misto altro. Qualcuno alle nostre spalle arriva ridacchiando.
Vedo il suo sguardo ed intuisco le sue parole.
Porto le braccia al suo collo e lo bacio. Depone la felpa sulle mie spalle e mi stringe delicatamente.
Ha capito perfettamente cosa volevo.
Chi si stava avvicinando se ne va discreto.
Mi stacco da Jace.
Scuote la testa incredulo.
Mi tocco le labbra e lo guardo .
《 Non dirmi che è stato lui?》
Poggia la sua fronte alla mia.
Alza il viso i nostri nasi sono a contatto...
Non so a chi stia pensando se Connor o Byron...
Lo guardo... lui pensa si tratti di Byron..mio dio No.. .
Sa , ha capito che per evitare che dicesse qualcosa l 'ho baciato.
Ha visto il livido.
Mi aiuta ad infilare la felpa .
Da quel momento diventa attento ma taciturno .
Non mi lascia mai la mano.
Rientriamo.
Siccome Byron se n è andato con Marissa, Melissa e Jordan salgono in auto con Charlie e Cloe.
Jace è molto silenzioso nel viaggio di ritorno .
Al Glam lasciamo Adam...e Molly che vuole farsi accompagnare da lui a casa.
Percorriamo poche miglia...
《 Jace...parlami..》 l' imploro.
《 Kallie tu sei straordinaria...ma scuseresti il tuo ragazzo per averti fatto questo? 》 ed indica la mia spalla.
《 È stato Connor. 》 confesso a bruciapelo.
《 OH mio Dio. Non mi ero accorto. Ero li con te. Io... Kallie ...mi dispiace》.
《 nooo basta...non è colpa tua. Ne di Byron, ne di nessuno. 》
Ferma l 'auto ...
Mi afferra la nuca e mi bacia.
Mi coglie di sorpresa .
Mi stacco a fatica.
《 Jace no....》
Non dovrei essere felice di essere tra le braccia di un altro.
Per un lungo istante ci guardiamo...
Riaccende l' auto e mi porta alla villa. Non c é segno di vita.
Scende con me e mi accompagna alla dependance.
Il SUV di Byron non c è, nemmeno Stephen è ancora rientrato.
Lo invito ad entrare pur sapendo che è una pessima idea.
Mi lascia sola il tempo di tornare alla macchina e ritornare con il kit del pronto soccorso nel quale ha messo una pomata per gli ematomi consigliatagli dal preparatore atletico.
Cosa sto facendo?
Appena entriamo Jace abbassa la zip della sua felpa , quella che indosso , me la sfila. Prende l 'unguento abbassa la spallina della canotta.
Gli metto una mano in petto.
《 Preferirei farmi una doccia, prima. 》 gli dico.
《 Ti aspetto. 》
Prendo il cambio dalla camera da letto e mi chiudo in bagno...ci metto poco.
Ritorno da lui , con uno dei miei pigiamigi infantili.
Mi guarda e sorride.
Vedo ammirazione nel suo sguardo e ne sono compiaciuta .
Ho raccolto i capelli in uno chignon morbido . Siede sul divano.
Mi slaccia la camicetta del pigiama e scopre la spalla. Prende fra le mani una porzione di crema ed inizia a massaggiare la parte lesa.
Non riesco a trattenere una smorfia di dolore.
Sussulta.
《 Jace...io amo Byron》.
Vedo la sua mascella contrarsi.
Mi riabbotona la camicetta.
《 Lo so...anche se non capisco perché non stiate insieme pubblicamente 》
《 Non lo capisco neanche io.》 Ammetto.
《 Vuoi che me ne vada?》 Mi chiede.
Non so cosa rispondergli.
Non lo voglio.
Ho chiarito le cose....credo.
《 Ho fame! 》 rispondo.
Scoppia a ridere.
Entro alla villa e cerco in rubrica il numero di una pizzeria che faccia consegne a domicilio.
Mentre disfo lo zaino, Jace chiama ed ordina la cena.
Controllo il cellulare.
Un messaggio da Michael.
Nulla da Byron.
Sono 10 ore che ha lasciato noialtri in montagna andandosene con Marissa.
Jace sbuca alle mie spalle e spia il messaggio.
《 Chi è Michael?》 mi chiede .
《 Il mio angelo custode》 rispondo sovrappensiero.
Ennesima risposta sincera....vaga ma sincera.
Guardiamo cosa offre il palinsesto televisivo.
Sentiamo bussare.
Troppo presto per la pizza.
Apro.
Stephen.
《 Mangi un trancio di pizza con noi?》 gli chiedo.
《 Certo bambolina!》 Mi solleva per la vita.
Entra e si ferma di botto quando vede Jace.
《 Pensavo fossi qui con B....》
Jace ci guarda.
《 Non l ho sentito per niente....è un problema che ci sia Jace? 》 gli chiedo.
《 Nahh...vado a prendere da bere e mettermi comodo...non iniziate senza di me. 》 mi da un bacio in testa e fila via.
《 Certo che pure lui è strano forte!》 dice Jace.
Sbuffo.
Stephen torna ed arriva insieme al fattorino della pizza.
Jace ed io sul divano agli estremi opposti. Stephen a terra fra noi.
Mi sembra la replica di una sera già vissuta.
《 ...mostri.. .vampiri o un thriller? 》 chiede Stephen.
Jace ed io ci guardiamo inorriditi.
《 Transformer 4?》 propongo.
《 OKI》 risponde Stephen.
A Jace sta bene tutto.
Il film è strabello.
Ridiamo anche un sacco.
Sono le 24 passate da poco. Il film è quasi finito, quando Byron fa la sua comparsa.
Si siede a terra accanto a Stephen e guarda le ultime scene con noi.
Dall' arrivo di Byron si è creato un po di imbarazzo.
A fine film ci alziamo tutti.
Jace è il primo che dichiara di doversene andare.
Lo saluto con la mano.
Step ci lascia anche lui.
Appena siamo soli penso alle mille domande che ho da fargli.
Ma le sue labbra possessive si impadroniscono della mia bocca.
《 Ti amo》 gli dico .
Ha un sorriso stanco. Annuisce.

《 Byron...oggi ho baciato Jace!》 chino il capo e mi mordo il labbro.
Mi prende il viso fra le mani con estrema dolcezza.
Mi obbliga a guardarlo negli occhi.
《 Lo so》 mi dice.
Lo stupore si palesa sul mio volto.
《 Come?》 Gli chiedo.
Si scosta da me per darmi il suo cellulare, apre la cartella immagini e ci sono tutte le foto di oggi.
Qualcuno ha colto in uno scatto il nostro bacio.
《 Vuoi lasciarmi?》 mi chiede in un soffio.
《 NOOOOO!》
Non preciso che tecnicamente noi non stiamo insieme.
《 Ok . A posto.》 Replica piano.
Sono perplessa...confusa...che significa: "a posto." Gli sta bene se bacio un altro?!
Resto impietrita sul posto.
Mi fissa sereno ed è proprio questo a sconvolgermi.
《 ...guarda la foto...ingrandisci l immagine》 mi esorta.
Faccio come mi dice.
Non noto nulla di particolare.
Scuoto la testa.
Non capisco dove vuole arrivare.
《 Jace ha visto il livido, vero? Ed ha pensato che te lo avessi fatto io, ..》 mi chiede serrando i pugni.
《 Come lo hai capito? 》 gli chiedo a mia volta.
Guardo di nuovo la foto.
《 La tua espressione Kallie, era panico, paura, non saprei. Ma so come guardi me quando ti bacio...
Il ragazzo deve impegnarsi di più se vuole portarti via da me. 》 commenta sorridendo.
Gli salto in braccio.
Il mio Byron.
《 Vado a farmi una doccia mi aspetti?》 Mi chiede ridacchiando.
《 Forse ..》 rispondo.

Se ne va...il tempo di rinfrescarsi. Torna con dei pantaloni sformati ed una felpa gigante grigi.
Mentre lo aspetto, ho sistemato il casino che abbiamo lasciato.
Appena rientra nella dependance gli salto al collo. Mi sfila l elastico e scioglie i capelli. Mi porta a letto.
《... mi sei mancata...oggi》 mi dice giocherellando con delle ciocche scomposte.
《 Cosa hai fatto fino a quest' ora?》 gli chiedo.
Mi racconta la sua giornata da incubo. Ha portato Marissa all' ospedale dove hanno atteso due ore per un consulto ed altre due ore per le lastre. Altro tempo per la dismissione. Non aveva nulla.
Vorrei chiedergli se non abbia avuto anche lui il sospetto che stesse fingendo....ma non lo faccio.
Poi l ha accompagnata a casa e non voleva stare da sola. Le foto le ha fatte Eric ed a Marissa le ha inviate Melissa.
Mi spiega che con una certa soddisfazione gliele ha mostrate.
Marissa sa che non torneranno più insieme ma si comporta in maniera infantile.
Da un lato era contento per la foto del bacio con Jace...Marissa ha spostato la sua attenzione da me e se avesse continuato a pensare che Byron tenesse a me più del dovuto teme me l avrebbe fatta pagare.
《 Mi spiace tanto non avere trascorso la giornata con voi》 mi dice leggero.
C' è molto di più dietro le sue parole.
《 Mi ha detto Adam che con Connor sei stata fantastica...come fai?》
Mi rannicchio al suo fianco.
《 Non so che dire...forse mi soppravvaluti?》 gli dico.
《... forse ...》 ammette sospirando.
《 HEI!!!》 gli salto addosso e inizio a fargli il solletico.
Mi ribalta in un nanosecondo.
Tiene i miei polsi sopra la testa. Mi bacia dolcemente il viso.
Sbadiglio.
《 A nanna piccola.》
Salta giù dal letto e sfila la felpa. Quando si sdraia nuovamente mi avvinghio al suo corpo.
《 Domani altra lezione di cucina...quindi non prendere impegni 》 dico fra uno sbadiglio e l altro .
Spegne la luce e mi tiene stretta a sé...il suo cuore ritma il mio sonno .

Domenica.
Salto sul letto.
《Svegliati !》 urlo.
Sono di splendido umore.
Mi afferra una caviglia e mi tira sul materasso.
Mi accarezza il fianco e risale lungo le costole, fino al viso. Mi prende il mento fra due dita e mi bacia.
《 nnnnnnoooooo Romeo. Salta in piedi. Sfruttiamo il tempo che abbiamo.》 Gli dico.
Mi afferra per la vita e schiaccia sul letto.
《 Lo sto facendo!》 replica.
Rido.
Scendo dal letto e corro alla porta. È più svelto di me. Me lo trovo davanti, mi solleva di peso e mi appoggia alla sua spalla.
Sono a testa in giù. Scalcio...inutilmente mi da una pacca sul sedere. Entriamo così alla villa.
Mr Covenaugh è seduto al bancone della cucina .
Ci guarda e sorride.
《 Byron!!!!.... mettila giù 》 gli dice.
Mi mette su uno sgabello. Gli faccio una boccaccia e poi scappo di sopra a svegliare Stephen...salto anche sul suo letto.
Rotola per terra.
Urlo ai quattro venti.
《 SVEGLIA!》
Salta da terra stranito.
Rido e inizio a tirarlo giù per le scale.
In cucina Byron ed il padre hanno già davanti a loro le tazze del caffè.
Byron con l 'indice me ne avvicina una colma.
Lo gratifico con un sorriso immenso.
《 Siete una gioia per gli occhi ...ma devo andare ci vediamo domani, farò tardi temo.》
Sto esplorando il contenuto del frigo.
Lo chiudo.
《 Noooo. Oggi cuciniamo noi...una pasta. Davvero non può fermarsi? 》gli chiedo facendo il broncio.
Mi guarda.
《 Eccome se lo vorrei...fate i bravi!》 si avvicina e mi da un bacio sui capelli.
Se ne va fischiettando.
Saltello per la cucina come una molla impazzita. Byron si alza e mi afferra per la vita. Mi rimette a sedere su uno sgabello.
《 Frena piccola...o entro sera avrai esaurito le pile》mi dice sogghignando.
Stephen ridacchia e gli batte il 5.
MASCHI.
Faccio ad entrambi una linguaccia.
Inizio a tirare fuori vari ingredienti dalla dispensa:
farina
uova
sale
burro
formaggio stagionato
《 Ma non ci vestiamo prima?》 Mi chiede Stephen.
《 Per conciarci come porcellini e doverci lavare di nuovo!?》 Chiedo io.
《 Kallie sono solo 10.30》brontola Byron.
《 Brontolo e Pisolo...basta frignare.》
Stephen sbuccia le patate.
Preparo la pentola per metterle a bollire.
Byron grattugia il formaggio.
Lavoriamo bene.
Sicuramente meglio dello scorso week end.
Verso mezzogiorno ne abbiamo cucinato tre quarti.
Una buona porzione aspetta il padrone di casa.
Li divoriamo di gusto.. .gnocchi al burro fuso e salvia con tonnellate di formaggio sopra.
DIVINI.
Oggi i piatti spettano a Stephen. Io pulisco il bancone ed asciugo le stoviglie.. .Byron il pavimento.

《 Arghhh》 un verso informe esce da Stephen.
Mi avvicino a lui. Estrae dal lavello ricolmo d 'acqua e schiuma il palmo della mano...un taglio lo attraversa.
Prendo uno straccio per metterlo sulla ferita. Mentre cerco la sua mano vado in tilt.
Alcune gocce di sangue cadono sul mio pigiama, altre sul pavimento. Resto a guardarle inebetita,. mi blocco.
Non riesco a respirare.
Cerco l' aria .
La cerco a pieni polmoni ma non arriva.
Conto mentalmente.
Non trovo aria a sufficienza.
Vedo il sangue a terra spargersi a macchia d 'olio...mi sta prendendo il panico.
Nelle orecchie un fischio acuto.
Sento delle urla lontane.

Mi riprendo .
Sono in giardino sulla sdraio.
Byron punta i suoi meravigliosi occhi nei miei.
Riesco a respirare.
Mi tocco il collo. Il viso.
Mi sta parlando ma non afferro il senso delle parole.
E poi un esplosione di calore. Sbatto le ciglia
Un bacio.
Lo guardo.
Torno lucida...
ma sono confusa.
《 Sto bene! 》 gli dico.
Mi guarda esasperato.
《 Kallie hai avuto un attacco di panico...il sangue ti impressiona!? 》 mi dice.
Non sono ancora così cosciente da parlare.
Faccio sì con la testa.
Mi abbraccia forte.
Mi stringo a lui.
Respiro.
Pian pianino torno a respirare.
Byron mi sostiene. Poggio il capo sulla sua spalla.
E all' improvviso mi sento stanchissima. Mi aggrappo a lui .

Mi risveglio nel letto della dependance.
Byron mi guarda.
Arrossisco.
Anche se fra noi dovremmo già avere superato questa fase.
Mi da un bacio sulla punta del naso.
Gli allaccio le braccia al collo.
《 Scusami...》 dico in tono flebile mordendomi il labbro.
Mi stringe a se con forza ed impeto.
Non parla.

《 Te la senti di uscire?》 mi chiede dopo un tempo imprecisato.
Muovo la testa.
Sorride confortato.
《 Torno fra 10 minuti....ce la fai a resistere?》 Aggiunge.
Odio essere considerata fragile....e sentirmi tale.
Faccio un sorrisetto di circostanza.
Mi fiondo in doccia.
La vista del sangue di Stephen ha mosso brutti ricordi...ma ora sto meglio.
Dopo la doccia indosso una gonnella grigia corta con balze. Una camicia nera con i profili bianchi. Ed una giacca corta grigia coordinata alla gonna.
Metto degli stivali alti senza tacco di cuoio neri. Lego i capelli in una coda alta.
Prendo il cappottino di lana bianco e la tracolla MJ.
Charlie oggi è andata a trovare con i suoi una cugina fuori Beacon.
Molly deve studiare.
Chissà cosa sta facendo Jace?
Scaccio il pensiero.
Vado alla villa.
Stephen è in salone che gioca alla play.
Lo raggiungo mentre aspetto Byron.
《 Bambolina...mi spiace averti spaventato prima..》 Mi dice alternando lo sguardo dallo schermo a me.
《 No.. .scusa tu....
Oggi che fai di bello?》 chiedo.
《 Siccome tu e Byron andate a farvi un giro vengono qua Eric e Connor...forse viene anche Jace. Mi sta simpatico quel tipo.》 agita il controller della consolle.
Pomeriggio alla play.
Byron arriva.
Indossa dei jeans neri. Una camicia bianca a manica lunga. Tiene con una mano un giubbotto di pelle nera.
Quanto è bello.
I suoi occhi mi divorano.
Mi prende per mano.
Salutiamo Stephen ed andiamo al Suv.
Guida per un paio d ore. Non parliamo un che di che. Mi godo la sua presenza.
I Coldplay in sottofondo. La loro musica a tratti ha testi vibranti.

Arriviamo in uno yachting club .
Byron consegna una tessera ad un ragazzo e questo ci invita a seguirlo.
Sono curiosa. Non ha voluto dirmi dove saremmo andati.
Veniamo accompagnati all' imbarco di uno yatch di circa 40 metri. Ci fa salire e ci augura una buona serata.
La barca è meravigliosa . Appena siamo a bordo viene ritirata la passatoia e parte.
《 Apettavano noi?》 Chiedo guardando il molo allontanarsi.
《 Benvenuta sulla Isabel!》 mi dice lui.
La barca che porta il nome di sua madre.
《 oohhh...》 Sono senza parole.
Mi fa fare il giro della barca. Sottocoperta ci sono: tre stanze da letto, due bagni, un salotto enorme con mega schermo , una cucina dove un omino vestito da chef sta canticchiando. I
ncontriamo altre due persone dell' equipaggio.
Dopo il giro sottocoperta mi porta sul ponte... un tavolo per due è elegantemente approntato.
《 Devi impressionarmi.. .o devi farti perdonare qualcosa?》 gli chiedo.
Mi abbraccia da dietro. Ammiro al parapetto il tramonto...il sole tuffarsi nell' acqua...le onde incresparsi contro i fianchi della barca che solca il mare . È una splendida serata.
《 Donna di poca fede. Comunque volevo impressionarti. Ci sono riuscito?》
Annuisco.
《 Quando hai organizzato tutto questo?》 Con un gesto indico la barca .
《 Ieri...quasi 6 ore di ospedale mi hanno dato tutto il tempo per pianificare questa serata.》
Il cielo sopra di noi si sta punteggiano di stelle.
《 ...tuo padre sa dove siamo?》 Gli chiedo appoggiandomi al suo petto.
《 Ne ho parlato con lui.》 Mi guarda negli occhi e balliamo su una musica inesistente che sentiamo solo noi.

Una melodia parte. Guardo oltre la sua spalla, un ragazzo ha acceso uno stereo per noi. Le luci della barca..la volta stellata...essere fra le sue braccia. È tutto perfetto.
Ci sediamo a mangiare.
La cena è squisita.. il dolce una mousse al cioccolato.
Mi parla dell' Isabel, di quando suo padre l'ha fatta costruire. Non ci sono mai venuti ne con amici ne altro...accenna.
Capisco alluda ad altre ragazze.
Vorrebbe però per il diploma fare una festa qui con tutte le persone che più ama. Mi prende la mano.
Si alza in piedi.
Fa il giro del tavolo.
Prende una scatolina dalla tasca.
Chiudo gli occhi sopraffatta.
Li riapro ed ho davanti a me un anello....lo sfila dalla scatolina.
È una fascia circolare aperta con all' estremità un cuore con un piccolo diamante. È bellissimo.
Mi prende la mano sinistra fra le sue.
《 Kallie Davenport...prenderesti in considerazione l' idea di sposarmi?》 Mentre si dichiara afferra il mio dito anulare ed infila l anello.
Lo guardo...ma non riesco a dire nulla.
Mi guarda e mi prende le mani...mi alza.
Cerca la risposta nei miei occhi.
《 Me l ero immaginata diversa ...un tuo gridolino entusiasta e tu che mi saltavi al collo ... scimmietta.》
Mi mordo un labbro.
《 Tu lo sai che ti amo?!》 gli chiedo.
《 certo...prevedo un "ma"...giusto? 》 mi guarda confuso.
《 Non è perché ci conosciamo solo da tre mesi, scarsi, ....vorrei dirti SÌ con tutto il cuore...MA vorrei poterti dire sì senza che fra noi ci sia questa montagna di segreti...inoltre ho dei sogni per il futuro...andare al Collegge, specializzarmi.. .Non essere una moglie trofeo .》
Si avvicina al parapetto.
Guarda lontano.
Mi avvicino titubante.
Mentre sfilo l anello si gira verso di me.
《 NON FARLO...tienilo come promessa.. .promemoria...hai ragione. Te lo chiederò di nuovo quando potrò essere del tutto onesto con te...e tu lo potrai con me. Penso che valga la pena aspettare... e comunque per il futuro: il college e la specializzazione, ho anche io dei sogni a riguardo. Potremmo viverli assieme?》
《 Potremmo!》 Confermo.

Davvero potremmo?

Sono molto turbata e dispiaciuta per Byron, vorrei chiarire tutto con lui qui e ora. Dirgli Sì e prendere il largo con La Isabel.
Prendo il suo viso fra le mie mani e lo bacio con tutto l'amore che provo per lui, per l 'ingenua speranza e la fiducia che pone in questo rapporto.
Gli salto in braccio come la scimmietta che sognava nella sua versione degli eventi. E mi stringo forte a lui.
Non tarda a rispondere.
Mi stringe a sé con disperazione. Mi porta sottocoperta.
Stiamo abbracciati su un letto gigante, per ora esistiamo solo noi.
《 Torniamo a casa...prima che si faccia troppo tardi .》 mi propone lui.
La barca ha attraccato al molo di Beacon. Il ragazzo che ci aveva accolto allo yachting club ci viene incontro con le chiavi del SUV di Byron.
Byron è molto silenzioso mentre torniamo alla villa.
Temo di averlo deluso e ferito.
Doveva essere una serata memorabile ora sta assumendo toni malinconici.
Mentre vado diretta alla dependance lui va in camera sua.
Mi raggiunge dopo poco.
Ho già indossato una delle sue magliette per dormire.
Mi prende in braccio e mi posa al centro del letto. Scuote la testa guardandomi...non capisco a cosa stia pensando.
Sfila la maglia mi abbraccia e spegne la luce.
Nel buio .
La sua voce bassa, roca, fra i miei capelli 《.. se solo sapessi quanto ti amo...》
No... Byron se tu sapessi quanto avrei voluto dirti di portarmi via con te stasera...sull Isabel.
Ma non posso.
Anche a me da bambina ripetevano spesso che amare significa proteggere...ed è quello che sto cercando di fare.

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