Natale e d intorni

Natale e dintorni

Sono esausta .
Ho faticato ad addormentarmi, un susseguirsi di incubi inquietanti hanno popolato il mio sonno .
Ma il giorno è giunto.
E non ho ceduto.
Non ho chiamato Jace .
Non ho visitato la camera di Byron in cerca di soluzioni o un falso conforto che forse esiste solo nella mia testa.
Prendo l' autobus .

Alla villa ho salutato Gonzalo e Moussad : da questa settimana e fino all' inizio del nuovo anno sono liberi di godersi un lungo e meritato riposo.
Moussad ha decisamente apprezzato il mio regalo di Natale.
Il suo , mi ha annunciato, lo troverò sotto l' albero.
Credo che durante queste festività saremo la gioia dei commercianti locali di cibo d' asporto. Forse dovremmo prendere in considerazione di sentire un' agenzia di catering per il pranzo di Natale e per l 'evento di capodanno.
Mi appunto in agenda di provvedere a riguardo.

Molly sale alla fermata del molo.
Mi sorride triste.
Sa benissimo che non ho affrontato suo cugino in questi due giorni, ma ora , a scuola , sarà inevitabile.
Non sono preoccupata.
Jace è una persona stupenda.
Forse all' inizio sarà arrabbiato ma poi cercheremo di appianare le cose restando amici.
O forse è solo quello che spero accada.

Quando arriviamo al grande castagno sono tutti lì.
Jace sussulta nel vedermi a fianco di sua cugina.
Clarissa mi fissa, lo sguardo carico di domande.
Mi accoglie un silenzio imbarazzante.

Credevo di farcela .
Di essere più forte di così.

Lascio Molly e gli altri dopo un breve cenno ; guadagno celermente l' ingresso della Beacon .
Forse se mi voltassi vedrei lo stupore e lo sconcerto sul viso dei miei  amici, misto a dolore. Forse solo Marissa non manifesterebbe nulla. Lei è glaciale.

Mentre chiudo l 'armadietto Connor mi si affianca mi da una spallata amichevole, mi strizza l' occhio e prosegue.
Charlie si ferma un istante.
《 ...con o senza Jace io tengo a te!》
E raggiunge il suo armadietto.
Clarissa passandomi a fianco mi stringe complice il braccio .

Mi giro perché la sento la sua presenza. La percepisco.
Jace.
《Hei.》
《Hai dormito? 》 mi chiede.
Le mani in tasca, quasi impacciato. Lo sguardo turbato.
Questo ragazzo è incredibile gli ho spezzato il cuore senza dargli alcuna spiegazione e lui viene da me, preoccupato per me.
Scuoto il capo.
Vorrei posare la fronte sul suo petto in cerca di conforto.
Ma non sarebbe giusto.

《Non lo accetto ma capisco.
Sei come un libro aperto e so che credi di fare la cosa migliore per me. Ma per me la cosa migliore sei tu. Anche innamorata di Byron. 》mi dice sommesso.
Sgrano gli occhi alla sua affermazione.
Mi guardo attorno .
Non ci sente nessuno.
Sorride con le labbra,  ma il sorriso non raggiunge i suoi occhi spenti.
《 Stasera? Io...》
《 Non verrò al ballo,  se comunque cambiassi idea, verrò sola.
Mi dispiace.》lo interrompo.
Se ne va.
Sento una stretta nel petto.
Mi aspetta una giornata difficile.

Vado alla classe della prima ora.
Stanca; la testa pregna di pensieri .
Inquieta.
Dopo una decina di minuti un pezzetto di carta finisce sul mio banco. Lo srotolo. Mi guardo attorno incerta.
Che fine ha fatto Molly? Adam.
Persa nelle mie riflessione non mi sono accorta dell' assenza di Molly.
La cerco nell' aula invano.
Mi giro.
Alzo le spalle.
Non ne ho idea.
Adam mi guarda perplesso.
Al cambio d' ora corro in biblioteca ma il portoncino chiuso mi palesa la sua assenza. Torno rapida all' armadietto.
Scrivo a Molly un breve messaggio con il cellulare e me lo metto in tasca. In attesa .
Raggiungo l 'aula della seconda ora e mi fermo incerta sull' uscio.
Jace siede ad un banco in terza fila. Il banco accanto al suo è vuoto , come se aspettasse me.
Nonostante il suo sguardo ferito lo supero e mi siedo poco oltre.

La lezione inizia ed io mi estraneo. Non è da me , di solito sono una studentessa diligente ed attenta, non oggi.
Mordicchio l 'estremità di una matita e vago con lo sguardo oltre le grandi finestre. Fisso un punto imprecisato.

《 Signorina Davenport?
Signorina Davenport? È ancora tra noi?》
Mi volto verso il docente la cui voce ridente mi scuote .
Tutti mi stanno guardando.
Sprofonderei al colmo dell' imbarazzo.
Mi mordo nervosa il labbro.
Jace mi guarda preoccupato.
La segretaria del preside attende impaziente al fianco della cattedra.
《Potrebbe seguire la segretaria e lasciarci procedere con la lezione? 》
Abbasso la testa e raduno le mie cose e faccio esattamente quello che mi viene chiesto.
Esco dall' aula.
Seguo la segretaria personale del preside che ha un cipiglio burbero, quasi grottesco.
Mi fa accomodare nella saletta a fianco la presidenza, oggi i suoi modi sono bruschi, freddi, calcolati.
《 Aspetti qua finché non torno a prenderla!》 mi dice secca ,
poi chiude la porta e sento girare la chiave nella toppa.
Resto basita.

Mi ha chiuso dentro a chiave?

La mia tasca vibra distraendomi  dalla mia gabbia d ' orata.
Estraggo il cellulare convinta di visualizzare la risposta di Molly.
Invece trovo un messaggio di Jace che mi chiede cosa succeda.
Rispondo brevemente picchiettando sulla tastiera :" non lo so ,  sono stata chiusa a chiave in una stanza ed ho un brutto presentimento. "
Forse dovrei essere spaventata. Ma non credo di avere fatto nulla di male , nulla che giustifichi questo comportamento.
Il cellulare vibra: chiamata in entrata.
Jace.
Accetto e rispondo tenendo un tono di voce adeguato al contesto.
《 Prima Molly, ora tu. Kallie se dovesse trattarsi della sistemazione alloggi in montagna:  di la verità scarica la colpa su di me, tu non  lo sapevi .》mi dice preoccupato.
Non ci avevo minimamente pensato.
《 Questo non giustifica  chiudermi a chiave in una stanza, non so Jace, qualcosa non torna.》
Sento dei passi avvicinarsi, chiudo la comunicazione .
Guardo  il display .
Sono in questa stanza da quasi un' ora constato  sconcertata.
La porta si apre e  la segretaria mi invita a seguirla.
Vengo fatta accomodare nell' ufficio del preside ; questi  sta in piedi,  accanto alla poltrona della sua scrivania, mi da le spalle.
Si gira e mi invita a sedermi .
Prendo posto. Siede anche lui.

《 Signorina Davenport posso sapere la natura del suo rapporto con il professor Saltzman?》mi punta addosso due occhi porcini, inquisitori.
Salto in piedi e per la foga  rovescio  la  sedia , afferro il bordo della sua scrivania e lo guardo livida.
《 VOI...Voi mi  avete fatto rinchiudere a chiave per quasi un'  ora per sapere quale opinione io abbia di un mio docente? Questa cosa è ridicola!》 sbotto.
《 Non c 'è nulla di ridicolo sono estremamente serio. Co-come ch - chiusa a chiave ?》mi chiede interdetto, balbettando.
Annuisco e confermo con un sorriso tirato .
Cambia atteggiamento.
Si alza e sistema la  mia sedia. Mi invita nuovamente ad accomodarmi.
Siedo rigida.
Si massaggia la radice del naso.
Mi tende una cartellina.
Lo afferro con due mani ed esamino il contenuto.
Estraggo tre foto in formato A 4 un poco sgranate ed una breve missiva . Le immagini ritraggono Matthew e me, potrebbero sembrare imbarazzanti, ma sono facilmente spiegabili .
La breve lettera allude ad una fantomatica relazione e rimanda ad ulteriori indagini.
Lo guardo  perplessa.

《 Sono scatti travisati,  facilmente  spiegabili.  Come le ha avute ? 》
《 Mi sono giunte in forma anonima? 》
Non capisco.
Molly che c' entra?
《 In che misura risulterebbe coinvolta la signorina  Donovan in tutto questo?》
《 Per avere coperto e favorito,   tacendo  la relazione con il Vostro docente,  la signorina Donovan avrebbe goduto di una borsa di studio. Sbaglio?
I provvedimenti che prevedo di prendere se lei ammettesse , sono:
la sospensione  a tempo indeterminato del professor Saltzman, lei tornerebbe a frequentare i suoi corsi e non quelli avanzati, qualsiasi decisione presa dal docente quest' anno cancellata con un colpo di spugna, ivi compresa la candidatura della Signorina Donovan presso la Columbia e la richiesta della borsa di studio.  》
Assimilo le sue parole.
《 Sta seriamente considerando queste illazioni? Molly è  una studentessa  eccezionale merita appieno ...》Mi interrompo,
ci deve essere dell' altro.
Qual è il suo asso nella manica?
《 Sono estremamente serio invece.
Perdipiù  lei è  stata candidata dal professore in questione a diplomarsi anticipataria.》
《Aspetti.
Non è  il solo, ho accettato anche grazie alle esortazioni di altri docenti.  Ho firmato i nuovi piani di studio concordati .》
《Magicamente scomparsi dal suo dossier? Non sono presenti ne in formato digitale men che meno cartaceo, salvo quello del professor Saltzman, ovviamente. 》
Cosa?
Ecco chi ha trafugato il mio dossier a cosa mirava?
《La professoressa di francese, letteratura inglese,  storia e chimica, chieda a loro.》
Si gratta la nuca perplesso.
《Vede oggi molti docenti non hanno lezione e fino a metà gennaio non riprenderanno cattedra in istituto. Non attenderò allora. Non le pare alquanto strano? 》

Tra l 'altro anche se aspettasse e stesse in attesa di chiarimenti la borsa di studio e la domanda alla Columbia decadrebbere  per   prescrizione  dei termini preselettivi.
Sono scioccata.
《 È  tutto spiegabile.》
《Mi creda è  nella sede più opportuna per iniziare a farlo.》
《 Gli  scatti che ritraggono  me ed il professor Saltzman sulla pista  sono stati  fatti  durante un pomeriggio in montagna...》
Mi interrompe.
《Vede anche la signorina Donovan ha cercato di spiegare che facevano parte di un video che ha poi inviato al cugino.
Ma nessuno dei due ne è  più in possesso,  mi è parso di capire.
《 Resterò nel mio studio fino alle 18. A tempo sino ad allora per tessere la sua linea difensiva. Poi prenderò i provvedimenti che riterrò più  opportuni. Arrivederci!》mi congeda.

Lascio lo studio e mi dirigo a passo spedito verso la biblioteca.
Adam mi si affianca  in corridoio.
《 Dove  è Molly?》
《 Non lo so. Prega che sia in biblioteca.》
Accelero l 'andatura, mi segue.
Arriviamo all' esterno della biblioteca.
Non ho preso la giacca. Fa freddo .
La brina imbianca il pomello e la serratura.
Provo ad entrare.
La porta è  chiusa.
《 Non è  qua.》 Mi dice afflitto Adam.
Prendo a pugni la porta.
《 Molly apri. Ti scongiuro apri. Risolviamo insieme questa cosa.
Ti prego Molly.》
Mi affloscio a terra .
《 Molly ...insieme possiamo farcela.》
Adam fa per andarsene.
Il portoncino cigola sui cardini.
  Si staglia sull' uscio una Molly piangente,  il viso arrissato , stravolto.
《 Kallie...ti giuro,  io non c' entro!》

L' abbraccio forte.
《Lo so,  lo so!
Sei quella che ha  più di tutti  da perderci in questa assurda faccenda.》
Adam l' abbraccia. Entriamo.
《 Abbiamo bisogno delle persone delle quali maggiormente mi fido per fare luce su questa faccenda.  Chiama Jace.》 La istruisco.
Adam mi sorride .
《Grazie !》mi dice.
Lo guardo male.
《 Adam. Tu non sei fra queste. Ma Molly ha bisogno di te.》
Annuisce  secco.
Mentre Molly contatta Jace io penso a fare venire qua gli altri..
《 Sono  in biblioteca. Ti prego fai in fretta.》
Connor.
Avviso anche Matthew, lui è meglio stia alla larga.
Ora capisce il perché del giorno di ferie assegnatogli d' ufficio.
È  livido ma si dichiara impotente. Apprezzo il fatto si tenga nell' ombra,  a disposizione.

Se le cose dovessero andare male, male davvero ho bisogno di lui... qui alla Beacon .
Devo chiarire questa faccenda per Molly, e per me. Ho bisogno che Matthew  resti alla Beacon almeno fino alla fine dell' anno.
Per quanto mi riguarda non me ne importa nulla, ma chi ha organizzato tutto questo voleva colpirmi nel mio punto debole. Le persone che amo ed a cui tengo.

Jace  e Connor  arrivano quasi insieme . Spiego loro tutto.
Connor mi chiede di contattare Ayden e Daniel, sono migliori hacker di lui.
Jace ammette di aver chiesto a Molly dei miei scatti e di farmi  dei video a mia insaputa; per il mio regalo di Natale , spiega imbarazzato.
Il video  sulla pista di pattinaggio  da cui è  stato  estrapolato  il frammento di Mathew che mi rovina addosso, non è più in suo possesso.
Lo scatto invece nella sala di lettura risulta estraneo ad entrambi.
Eravamo solo in  cinque presenti in quell' occasione : se non sono stati Molly o Jace e nemmeno Matthew  ed io ?
Resta  Safia.
Jace  e Molly consegnano i loro cellulari a Connor che cercherà di ripescare il video dalla memoria pregressa dei loro apparecchi.
Chiedo a Jace di trovare Safia  e scoprire qualcosa a riguardo.
《 Jace,  vacci piano con lei. Credo e  temo sia un ignaro burattino  nelle mani del nostro aguzzino. 》
Annuisce e lascia la sala.
Connor ha contattato  Daniel che sta arrivando.
Ayden,  invece, vuole parlarmi.
Annuisco e riattacco.
Chiamo Clarissa.
Arriva nel giro di mezz'ora.

Dopo averla brevemente aggiornata, le chiedo di uscire  con Ayden,  portarlo  al ballo; quello stronzo, per aiutarci ha pure posto questa condizione.
Maliziosa ridacchia.
《 Certo, ci sarei uscita comunque,  lo stavo solo tenendo sulla corda.》concede.
Le chiedo di andarsene e coprirci.
Nessuno deve avere il sospetto di cosa stia accadendo, a questo proposito invito anche Molly ed Adam a rientrare in istituto  e fare finta di nulla.
Nonostante la perplessità iniziale si dichiarano d'  accordo.
Torneranno verso le 17, il tempo corre, ci sta scivolando fra le dita sono già le 13.00, e non abbiamo ancora in mano nulla.
Ayden arriva.
I ragazzi lavorano alacremente.
Trovano il video.
Ed io tiro un sospiro di sollievo.
Niente riguardo le  lettere di credito, nulla maleduzione .
Sono quasi le cose 17. Hanno un indirizzo ip.
Ci vorrebbero altre tre ore come minimo per risalire al server di partenza.
E se fosse un locale pubblico od una biblioteca non ci troveremmo che con un pugno di mosche

Elaboro. Penso.
Non vedo soluzioni.

Adam e Molly sono tornati .
Jace mi scruta inquieto.
Premo i palmi sulle tempie.
Vorrei essere più lucida.
La pista  Safia non ha portato a nulla.
Lei ha raccontato a Jace  di avere ricevuto qualche giorno prima della gita sulla neve:   l 'ordine di accattivarsi la simpatia di Molly e trovarsi con lei in camera. Appropriarsi  delle foto fatte da  Molly e  farne a Kallie da inviare ad un server .
Aveva già subito cyber bullismo i primi anni. Ed era terrorizzata di ricadere in quella torbida spirale.
Non la biasimo.
Mi chiedo come possano esistere persone così meschine.
Non posso dire di Safia al preside Higgins,  magari, penserebbe noi l' abbiamo obbligata a tali dichiarazioni.
Nella biblioteca appare Matthew. Silenzioso,   mani in tasca , la trasfigurazione del disagio.
Sono le 17 .40.

Raccolgo i miei effetti personali e decido di andare a fare vedere i risultati al preside.
La spada di Damocle pende sulle nostre teste.
Guardo  Molly.
Il mio zaino aperto cade dal bancone; il contenuto si sparge a terra.
Il libretto in cuoio rilegato con i pensieri di Chanel è lì .
Sorrido e lo sollevo.
Lo raccolgo  ed una citazione balza ai miei occhi.

La verità rende liberi.

E se avesse ragione?
Abbraccio tutti o con lo sguardo.
E se dicessi la verità???
Mi mordo il   labbro.
《 Ofelia non farlo!》
Non può sapere a cosa sto pensando.
《 La verità rende liberi.》
Sono disposta davvero a mettere tutto a repentaglio per Molly, per queste persone?
Mamma, che devo fare!?
Adam trascrive l 'indirizzo e-mail.
Siamo arrivati ad una e-mail ma oltre non ci si muove.

Decido  che è ora di andare.
《  Prendi tempo. Torno.》 È  Adam a parlare.
Lo guardo strizzando gli occhi.
È  tutto il pomeriggio che il sospetto Marissa sia implicata mi gira nella testa.

Adam lascia la biblioteca,

《 Posso riprodurre  le foto in 3D?》mi dice Connor deviando l 'anarchia dei miei pensieri.
《A che serve? 》chiedo io.
《A perdere tempo.》
《Ok. Fallo.》
Non impiega tre minuti.
Mi avvio con Connor verso la presidenza.

Il preside ci accoglie indifferente.
Mi lascia una brutta sensazione: come se qualsiasi  cosa fossimo venuti a dire  non cambierà minimamente  il corso degli eventi.
Visualizza il video .
Non una piega sul volto di quest' uomo.
Connor con estrema lentezza  proietta le foto in3D , facendo notare  le distanze, gli spazi  , i giochi di luce, le espressioni.
Mi sento sconfitta.

Eccomi un 'ennesima volta pronta a riversare la verità,  in mani  ignote.
《 Preside...》
Un bussare nervoso mi interrompe.
Adam non attende risposta,  entra senza essere stato invitato.
Il preside non ha nemmeno il tempo di elaborare la cosa
Ci invita a lasciarli  soli.
Connor ed io usciamo.

Fuori trovo gli altri.
Clarissa , Ayden, Connor e Daniel se ne vanno
Restiamo:  io seduta a terra, con la schiena poggiata agli armadietti.
Jace al mio fianco e Molly in piedi che  cammina creando immaginari  solchi sul linoleum del corridoio, stropicciandosi nervosa le mani.
Passano forse 15 minuti.
Adam esce .
Abbraccia.Molly.
《 È  tutto risolto.》
Sento un vago senso di nausea .
Allora si tratta di Marissa davvero?
《Come?》chiedo.
《 Jace portala a casa,  deve essere esausta.》 Adam mi ignora deliberatamente.
Mi lascio condurre .
Non ho la forza di controbattere.

Durante il tragitto per la residenza dei Covenaugh non parliamo.
Davanti la villa esito un attimo, la mano sulla portiera.
《 Sono terribilmente stanca Jace.  Grazie ancora per tutto. Sei davvero una persona fantastica. Non ti merito.》
Non gli concedo diritto di replica che sono già  giù dall' auto,  diretta alla dependance.
Ho bisogno di una doccia e di riposare.

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