Indecisioni


INDECISIONI

《Mmm...da quanto?》
Mi sposta una ciocca dal viso e la sistema dietro l' orecchio.
《 Da quanto cosa?》 mi chiede lui.
《 Mi stai guardando?》
《 Un po. Sei così tenera quando dormi.》mi sussurra lui.
《 Jace...perché hai voluto dormissimo?》
《 Beh quando dormi...non combini guai!》
Gli lanciò addosso il cuscino.
Mi abbraccia e mi perdo nel suo sguardo adorante.
《 Ore? 》gli chiedo .
《 Ora di finire la valigia e portarti a mangiare .》sbuffa.
《 Signorsi! 》.
Salto in piedi.
Arraffo dall' armadio due gonelle, una camicetta, un cappottino nero,
sciarpa, guanti e cappellino in lana grigi con i pon pon.
Apro il cassettone e tiro fuori un pigiamino celeste , tre intimi, le calze , due maglioncini in angora, torno all' armadio due paia di stivali, un accappatoio corto, le ciabatte , due salviette ed una trousse con il necessario per lavarmi.
《 Fatto!》esclamo sodisfatta.
《 Ci hai messo 4 minuti!!!》mi dice Jace allibito.
《 È un bene o un male?》 Chiedo perplessa.
《 no....no.... ma.... zero prove?!Nessuna indecisione?》
《 Ehm no!》
《 Anzi, forse dovrei portare un abito, magari incontro l'uomo delle nevi e mi invita a cena fuori!?》 gli dico pensierosa .
《 Schiocchina.》
Comunque un abitino in maglina nero aderente lo prendo lo stesso, si sa mai.
《 Basta chiuderla ora.》
《 Wow! Sei da sposare!》 Mentre lo dice mi accorgo che involontariamente ho portato la mano all' anello di Byron.
《 Scusa Kallie...Non volevo dire...》
《 Tranquillo, Jace, a posto ;andiamo a mangiare.》

Un istante dopo siamo all' interno della villa , corro di sopra a cercare Stephen e lo trovo a letto.
《 Cavolo Stephen ma è mai possibile che dormi sempre?》
《 Che c 'è? Lezione di cucina?》 boffonchia lui alzandosi.
Da quando Byron se n è andato...noi non abbiamo più preparato nulla.
Mi schiocca le dita davanti al volto.
Non so.
Alzo la mia mano fasciata a mo di scusa.
《 Dai tu comandi e noi eseguiamo.》 Lo seguo.
Ma Jace non è Byron!
Scendiamo in cucina.
Ho la voglia di cucinare o mangiare come quella di un orso nella stagione del letargo.
Perché tutto torna sempre a lui?
《 Allora che si fa?》 ci chiede Jace .
《 Cuciniamo qualcosa ed in fretta perché se non metto qualcosa sotto i denti potrei diventare cannibale!》dice Stephen.
Jace alza le spalle.
Apro il frigo.
《Kallie, lascia, facciamo noi!》
《 Tu sai cucinare?》 chiede Stephen a Jace .
《 Sì, mi arrangio.》 confessa lui.
《 Vado a prendere il testo di Storia domani ho una verifica e vorrei ripassare; se a voi sta bene?》
Annuiscono entrambi.
Volevo uscire dalla cucina.
Jace sta prendendo a tutti gli effetti il posto di Byron, ed io non sono pronta ad accettarlo.
Mi reco alla dependance.
Afferro il volume di Storia e torno alla villa.
Non ci riesco a stare in cucina a guardarli.
Vado nello studio di Mr Covenaugh e mi metto di traverso su una poltrona, le gambe penzoloni.
Leggo per ben 9 volte lo stesso paragrafo.
Salto in piedi e cerco la favola di Alice nel paese delle meraviglie dalla libreria e comincio a leggerla.
Mi perdo nel racconto.
È l ' una passata.
Stephen fa capolino sulla soglia dello studio del padre.
《 Bambolina è pronto.》
Mi alzo.
Tengo il libro sopra il volume di storia .
Lo devo leggere , poi.
Mr Covenaugh appare dal nulla, pranza con noi, fortunatamente non mi chiede nulla sulla mano.
Non saprei mentirgli.
Nelle ultime settimane mi sembra invecchiato di 20 anni.
Prima la fuga di Byron ed ora i problemi con lui... e lei che lo ha lasciato.
Jace e Stephen hanno cucinato delle bistecche di manzo e preparato delle verdure miste.
Jace mi fa trovare la carne nel piatto già tagliata.
Ma in questo momento io lo vedo solo come un usurpatore.
Lui non è e Byron!
Giro il cibo nel piatto; non ne mangio più di un paio di bocconi.
Avanzo praticamere tutto sotto lo sguardo preoccupato di Jace che non fiata però a riguardo.
Dopo mangiato sono sempre loro ad occuparsi della cucina ed io torno alla mia lettura.

Jace mi raggiunge nello studio.
《 Che succede Kallie ?》mi chiede .
Vorrei urlargli di piantarla di prendere in tutto e per tutto il posto di Byron.
《 Ragazzi...stasera riuscite a sparire? Vorrei portare Charlie alla villa.
Vi sta bene?》 Ci interrompe Stephen.
Chiudo gli occhi.
Sono un errore!
Nessuno deve sapere che vivo qui!
Sono solo ospite di queste persone!
Dipendo in tutto e per tutto da loro!
《 Certo Stephen.》gli dico fingendo un entusiasmo che non provo.
Abbasso il capo.

Vorrei stare sola ma non posso.
Vorrei andarmene a fare un giro...che ne so.
Vorrei non dover camminare sulle uova.
Sarà che oggi sono di umore incerto.
Forse quello che mi ci vuole è una bella corsa.
Mi alzo e seguita da Jace raggiungiamo la dependance.
《 Corsetta?》 propongo io.
《 Certo !》 accetta lui pur guardandomi perplesso.
Jace si cambia in bagno, io in camera.
Nonostante la sua presenza....o forse proprio a causa di questa infilo le cuffiette dell' ipod .
Sento la necessità di isolarmi.
Prendiamo il sentiero della spiaggia silenziosi e corriamo.

Sarà passata un 'ora forse... Jace si ferma il cellulare fra le mani. Siamo nei pressi del Faro.
《 Kallie, devo rientrare a casa per cena; verresti da me?》
Sfilo le cuffiette.
Mi ripete la domanda.
Non vorrei, ma non posso stare alla villa .
Jace mi fa vedere il messaggio in cui sua madre gli chiede di rientrare per cena e di invitarmi.
Torniamo alla dependance.
Tempo di una doccia e siamo in viaggio verso casa di Jace.
《 Kallie cos' hai? Oggi mi sembri assente, ho fatto o detto qualcosa che non va?》
Il nervoso scema, si scioglie come neve al sole; caro Jace , che c'entra lui se io non posso e non riesco a dimenticare Byron.
Lui non merita il mio umore altalenante.
《 Sono preoccupata per Stephen !》 mentre lo dico mi accorgo quanto sia vero.
Lui ha sostituito Byron con Jace e questo è sbagliato, profondamente sbagliato.
La mia risposta gli suona strana.
Ma non indaga oltre.
Arriviamo a casa sua.
Sullo sfondo il tramonto vede il sole tuffarsi nelle calme acque del mare.
Adoro questa abitazione, anche se so che non è stata arredata dagli affittuari la trovo perfetta: resto sempre affascinata nell' entrarvi.
Jace mi tiene per mano.
Entriamo.

《 Tesoro!
Sono davvero felice ci abbiate raggiunto; tua sorella non ti vedrà per qualche giorno ed una cena in famiglia è davvero quello che ci vuole, a breve arriva anche Molly.
Spero ti faccia piacere.》
Dice la signora Donovan.
È l esempio della mamma perfetta.
Dolce, affabile.
Mi fa male vederla così solerte nei confronti del figlio e pensare a me, a mia mamma, alla sua conclamata assenza.
Mentre Jace va a lavarsi raggiungo la sala della musica.
Seppur con una sola mano, la destra resta imprigionata nella fasciatura, suono .
《 Cara, ho saputo della tua mano: una pianista deve stare molto attenta; l' incidente che hai avuto ti consentirà di suonare ancora come prima? 》
Non ci avevo pensato.
Io devo tornare a suonare.
L' unica costante nella mia vita non può essere messa in discussione.
《 Io...non lo so.》 ammetto.
《 Se vuoi conosco un ottimo fisioterapista.》 mi dice dolce.
Sorrido.

《Eccovi!》
Jace entra nella stanza. Cambiato e con un sorriso smagliante.
Sua madre siede ancora con me sullo sgabello.
《 Tesoro posso chiederti di andare a prendere Coraline mentre con tuo padre preparo la cena? L' indirizzo è sul mobiletto nell' atrio.
Si è fermata da una amichetta, ma è quasi ora.》
《 Certo mamma. Kallie?!》 Mi chiama, tende una mano verso di me.
《 Lasciala qua...non starai via molto.》 sussurra sua madre.
Annuisco.
Jace se ne va.
La madre di Jace mi accompagna al piano.
《 Kallie.....Kallie...scusami se te lo chiedo....
Ma Jace ti ha detto perché ha voluto fortemente venire a viver qua. Ti ha raccontato come è andata?!》
Scuoto il capo.
《Mio marito aveva varie opzioni: per la prima volta Jace ci ha chiesto, ci ha supplicato di venire qui. Di scegliere Beacon.》
Si fa cupa in volto.
La guardo e non capisco.
《 Quando aveva 13 anni Jace si ammaló gravemente:era una forma ostinata di polmonite.
Stette 6 mesi in ospedale. Mio marito ed io eravamo devastati; pareva che ogni cura contro il batterio fosse inefficace.
Cambiò molto dopo quel prolungato ricovero.
Prima era un fanciullo vispo, esigente, ma dopo la dimissione : non socializzava più.
Lui divenne mansueto...
forse il termine non è corretto.
In questi 5 anni non ci ha mai avanzato una richiesta: non la macchina, non una città di preferenza, non una località balneare, mai un regalo per Natale od il suo compleanno.
Era rassegnato...non triste.. a lui andava bene tutto.》
Per un istante tace assorta, persa nei ricordi.
《Ti ha mai parlato di Amanda?》
《Amanda?!》dico.
Frugo nella memoria.
《 no...non lo ha mai fatto.》
《 Amanda.
La conobbe in ospedale.e
Erano solo due bambini:lei era molto malata.....leucemia.
Avevano un rapporto strano: lei impotente contro la malattia lottava come un leone, lui che avrebbe potuto essere dimesso da settimane pareva arrendersi...o cercare un pretesto per stare con lei.
Lui le promise che l' avrebbe cercata.
In altri occhi , in un altro volto, era quello il desiderio di lei.
Lui doveva andare avanti.
Morì la notte di Natale.
Jace non pianse, divenne un guscio vuoto.
Amanda aveva l ' assurda convinzione della reincarnazione; lui si convinse che l 'avrebbe ritrovata.
Quando ha visto il video...il tuo video, venne qui da sua cugina; poi ci ha chiesto di venire a Beacon. Per mio marito , ti ripeto, non era la prima scelta ma vedere Jace svegliarsi dal suo torpore, noi , beh, abbiamo deciso di assecondarlo.
Lui quando ti guarda si illumina bambina.
Ti sono grata per avere ridato vita a mio figlio.
Siamo così felici.
Jace é un ragazzo meraviglioso. Grazie bambina della nuova linfa vitale che hai dato a questa famiglia!》
Mi da un bacio sulla guancia e lascia la sala. Si asciuga una lacrima furtiva.
Resto a fissare interdetta il piano.

Suonano alla porta.
Molly mi raggiunge.
Anche con una sola mano eseguo un assolo di Chopin.
Mi guarda entusiasta.
Mi giro sullo sgabello.
La guardo.
《 perché non mi hai detto nulla di Amanda?》
Sorride stancamente .
《 Jace te lo ha detto?!...sono felice.. .un po mi pesava questa cosa inespressa...temevo potesse creare confusione .ma ora che te ne ha parlato si può andare avanti.... avevo paura sai? Paura che pensassi male di lui...di... beh ... di noi...insomma.》
La fisso.
Io sono invece incredibilmente confusa.
Non sto capendo nulla.
C e qualche tassello che manca.
《 Jace...》inizia Molly.
《Jace...cosa, cugina?
....attenta a sparlare di me ...sono qua.》
Jace entra anche lui nella sala della musica.
Bello , ilare.
《 Molly puoi scusarci un attimo?》
Mi guarda....guarda lui e se ne va.
Mi raggiunge.
《Kallie》
Chiudo gli occhi.
《 Amanda?》
Arretra , come se lo avessi schiaffeggiato.
《 Chi te ne ha parlato? Molly? Non è come pensi. 》
È come una conferma....che qualcosa di enormemente sbagliato ci sia.... e mi riguardi nel profondo.
Mi sento male.
《 Strano che tu creda di sapere cosa penso...》
《 Fammi spiegare...tu...lei》
Tace...sopraffatto.
《 Ottima spiegazione.》
Coraline arriva di corsa nella sala con Stormy tra le braccia.
Mi impongo di essere cordiale con lei.
Ridiamo di Stormy e siccome vuole assolutamente mostrarmi un nuovo libro la seguo.
《 Kallie aspetta ti giuro io non ti ho...》 la sua voce è rotta, disperata.
Ho paura di sentire il resto, seguo Coraline e Stormy.
La cena è una recita...una farsa in cui tutti siamo pessimi attori.
Adam viene a prendere Molly verso le 21.
Ed io voglio solo andarmene.
Infilo il cappottino e saluto.
Jace che si è assentato un istante arriva di corsa mentre varco la soglia.
Affretto il passo.
È una notte fredda...ma camminare mi piace.
《 Kallie ti scongiuro aspetta》
Mi irigidisco.
Jace arriva alle mie spalle. Mi abbraccia , resto rigida.
Non so neanche io perché ma la confusione ha il sopravvento ora.
Mi giro.
Sulla strada un lampione illumina il suo volto.
《 Ascoltami ti prego solo 5 minuti》
Alzo il viso.
Mentalmente parte il conto alla rovescia.
Apre il portafoglio dopo averlo estratto dalla tasca dei jeans.
Mi mette in mano una foto.
《Charlie?!》
Sono oltremodo confusa.
Una versione di Charlie molto giovane mi sorride nell' immagine.
Un panorama di ipotesi prende vita nel mio cervello...lui .... l essersi avvicinato a Stephen....a me che sono una delle sue migliori amiche.
Possibile che mi sono immaginata tutto.
Possibile che lui provasse qualcosa per lei e frequetasse me?
Mi sento come se avessi appena preso un pugno in pancia.
No.....
《 Quando il video é circolato nella mia scuola...ho visto subito Charlie...uguale ad Amanda.
Le avevo promesso che l 'avrei ritrovata in altri occhi, in un 'altra.
Ma....
La sera che gli Argonaut hanno giocato ... effettivamente l' ho vista...non c 'era nulla in lei che mi ricordasse Amanda....solo la somiglianza fisica...era un 'estranea.
Poi ho visto te...correre tra le braccia di Covenaugh e non ho capito più nulla!
Eri perfetta!
Oggi....
Ora, credo Amanda intendesse che sarei tornato ad amare...che avrei trovato qualcuno di davvero speciale, Kallie . Quel qualcuno sei Tu!
Non credere che io mi sia avvicinato a voi per essere più vicino a Charlie.....temevo che parlandotene avresti potuto dubitarne...
Byron ti ha ferita...usata, non volevo il dubbio io potessi aver fatto lo stesso con te ti sfiorasse.
Ti prego Kallie credimi.》
Abbasso il viso.
《 Tempo scaduto. Buona notte Jace.》
Riprendo il mio cammino.
Lo lascio lì interdetto.
Apprezzo il fatto che non mi segua .
Non ce la farei.
Cammino lentamente, riesco a guadagnare la dependance verso le 22 passate, nel dubbio Charlie sia qui passo dalla spiaggia e mi muovo al buio.
Byron mi manca come l 'aria.
E Jace.
....gli credo....
....nonostante un dubbio iniziale gli credo.
Chi avrebbe sopportato tutto quello che gli ho fatto passare se non provasse qualcosa per me.?
Però.
Avrei voluto si fidasse di me.
Non scoprirlo così.
Mi butto a letto vestita.
Fisso il soffitto per ore.

Il mattino di un nuovo giorno arriva, freddo ma con un sole accecante e non so esattamente come dovrei comportarmi.
Mi preparo in fretta e lascio la cucina mentre Stephen fa il suo ingresso.
《 Kallie? Dove vai? Jace non è ancora arrivato!》
《 Prendo l' autobus. 》 gli dico con voce atona.
Ho già la mano sulla porta di casa.
Stephen mi raggiunge e fa voltare.
《 Cosa ti ha fatto?》 Sento la rabbia nelle sue parole.
《 Ho bisogno di vedere Molly.
Tutto qui.》
《 Non ti credo!》 Mentre lo dice mi mette una mano sulla spalla per impedirmi di uscire.
《 Lasciami andare Stephen. non voglio perdere l 'autobus. 》
Mi afferra il polso.
《 Non te ne vai finché non mi dici cosa c 'è che non va? Cosa ti ha fatto?》
Mi giro, le lacrime pungono sotto le palpebre.
《 Lui? E tu? Cosa stai facendo tu?》
Fa un passo indietro.
《 Ma Kallie?》
《 Jace non è Byron , devi smetterla di fingere che lo sia : mi fa solo stare male!!!》 ammetto.
Varco la soglia e lo lascio con qualcosa a cui pensare.

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