Il senso della famiglia
Clarissa entra nella dependance incerta, non ci era mai stata, si guarda attorno curiosa.
Mi accorgo solo ora che pur essendo lei, una delle pochissime persone a sapere che alloggio qui, non l'ho mai invitata.
Ci sistemiamo sul letto, lei giocherella con Tippete, mentre io abbraccio un cuscino e guardo oltre la vetrata la neve posarsi sulla mobilia del patio.
Il nostro silenzio non sa di imbarazzo, o forse sì.
Dovremmo prepararci ma c'è tanto di non detto fra noi.
Taciamo, perse in riflessioni personali, ognuna nel suo mondo.
Jace e Stephen arrivano con le braccia cariche dei miei regali, in un battibaleno spariscono, lasciandoci sole.
La sfera di vetro poggiata sul comodino mi estorce una smorfia che Clarissa non può ignorare.
《 Natale ricco?》chiede.
《Parecchio.》
《Molti l'altra sera nel vederti cedere la tiara a Marissa hanno visto un gesto altruistico; in pochi abbiamo capito che per te era insostenibile la situazione.》commenta.
Sospiro.
《Ho trovato Byron e Jace davanti la dependance ...Si stavano urlando contro.
Ed io ho scacciato il primo perché non meritava alcuna spiegazione . Nonostante quello che provo non ha il diritto di stare qui.》
《Credi sia tornato per Marissa?》mi chiede.
Annuisco.
《Ma ci deve essere dell'altro. Ho scoperto che i nostri genitori si conoscevano.》 ammetto .
《Questa palla proviene da lui.》
Guardo la sfera che Clarissa rigira fra le mani.
《Perché farti un regalo?
Dopo come ti ha trattato.》
《Lo penso anche io qualcosa non torna.
Comunque ora è ripartito, credo.》
Il mio telefono suona insistentemente.
Lascio il confort del letto e visualizzo la chiamata persa: Connor .
Non faccio in tempo a posarlo che riprende a suonare.
Accetto la chiamata: Daniel, poche frasi e gli passo Clarissa.
Ayden era in ansia .
Parlano breveme fra loro ed io sorrido, Clarissa abbandona quel suo incedere ostico e veste i panni della ragazza innamorata, insicura. Lui la vuole con sé. Questo capisco dalle loro parole e lei seppur mantenendo un atteggiamento ostile è l'unica cosa che voleva sentirsi dire.
Riattacca frustrata e serena.
Resto in sospeso, questi primi palpiti di una relazione che sta nascendo.
Un sorriso tirato vagamente ostile mi intima di non indagare oltre.
Sorrido e la lascio alle sue riflessioni.
《 Mi preparo.》
In bagno lascio scaldarsi l'acqua, resto cullata dallo scroscio rovente.
In camera Clarissa ammira l' arredo , seduta al centro del letto spupazza il peluche, sembra assorta.
La supero andando ad esaminare il contenuto dell' armadio, lei stropiccia Tippete.
Un tubino rosso a manica lunga con una sottile cintura in vita mi sembra azzeccato per il pranzo di Natale.
《 Com 'era l 'Italia?》
Le parole di Clarissa restano sospese, per un istante, mi giro e tra le mani ha il diario di Chanel.
Mi si azzera la saliva .
Resto a fissarlo.
《 Era sul comodino, ti secca che l' ho aperto?
In quel libretto è racchiusa l'essenza di una delle persone più importanti della mia vita.
《No, non credo.》ammetto incerta.
Si butta a pancia in giù e scorre le pagine, anni di pensieri condivisi, foto e citazioni.
《Manca una foto, Como? Cos' è ?》
La raggiungo e prendo tra le mie mani quel piccolo tesoro, alla pagina del mio viaggio in Italia con mamma manca la foto di me su un battello che attraverso il lago, sguardo puntato all' orizzonte. Guardo nel cassetto e dietro il comodino. Nulla . Strano.
《 È un lago. Si trova nell' Italia del Nord, in Lombardia. 》le spiego
《Ti piaceva stare là? 》indaga lei.
Rifletto un istante prima di rispondere
《Mi piace stare con le persone che amo.
Un posto assume significato solo se condividi certi momenti con persone speciali e in quel viaggio ero con mia madre.》
《Non la nomini mai!》
《Non la sento da 172 giorni!》
Sgrana gli occhi alla mia affermazione.
《Che hai fatto per finire qui nella terra di nessuno?》
Mi irrigidisco, seduta stante, alle sue parole.
《Guarda che Beacon è un posto stupendo, non avrei mai conosciuto: Stephen, Charlie, Jace, Molly, o te, sciocca.》le dico con un tono melenso.
《E Byron !》aggiunge lei.
《Già . 》
《Fa ancora male ?》
《In maniera assurda.》 confesso, anche se cerco di soffermarmi il meno possibile sul pensiero di lui.
Prendo la palla di vetro e la contemplo; 《 Chissà cosa sta facendo?》
Strizza gli occhi ed assimila le mie parole , se si è accorta che ho deviato il discorso per non risponderle non lo da a vedere.
《Dovresti smetterla di pensare a lui.》
Ottimo suggerimento.
《Potrei riuscirci se la smettesse di tornare.》ammetto.
Ma chi voglio prendere in giro? Lui è nella mia testa e si è portato via una parte considerevole del mio cuore.
《L' altra sera è stato imbarazzante.
Anche per Anne, Brian e me. Con lui qui era come se noi non c' entrassimo più nulla con voi.》
Rammento di aver pensato la stessa cosa.
《Cos'hai regalato ad Ayden?》
Arrossisce.
《Se ti dicessi che ho copiato il regalo di Charlie, ti arrabbi? 》
《No, perché dovrei?!》
《Boh...
Comunque resto sempre dell' idea che alle tue amiche dovresti dirlo che vivi qui, soprattutto a Charlie.》
Muove il braccialetto in controluce.
Non rispondo.
Io non avrei problemi a farlo.
《Mi piace un sacco.
Sono tutti uguali ma diversi.》Mi dice.
Seguire i suoi discorsi non è facile salta di palo in frasca, cambia argomento ed umore alla velocità della luce.
Povero Ayden, Clarissa gli darà del filo da torcere.
Aggrotto la fronte.
《Non direi; sono identici!》
《Ecco, in realtà no, sembrano uguali.》
《Cioè? Non capisco.》le chiedo una spiegazione.
《All' interno del mio fiore la corolla è stata smaltata.
Quello di Molly ha il charme dell' uccello che anziché essere attaccato per l' ala è inserito per il dorso.
Quello di Charlie ha il simbolo dell' infinito con pietre di diverso colore .》Mi spiega.
Le lacrime premono dietro le palpebre. I ricordi pressanti a fiumi riemergono .
Sunny durante l'ora di storia aveva smaltato la corolla del suo per renderlo diverso ed unico.
Chanel aveva alternato la sequenza degli swarosky per renderla più cromatica ed il mio ...
Pista da pattinaggio Central Park (due anni fa.)
《 Doppio axel!》urlo prima di cadere.
《 Stai bene?》mi chiede apprensiva.
《Certo!》
《La tua mano?》
Chanel trattiene la mia mano fra le sue, l' ala di uno dei charme del bracciale mi si è conficcata nel palmo della mano, si è spezzato il gancetto.
Sunny arriva di corsa schizzando ghiaccio su di noi con i pattini di traverso.
《Fa vedere!》esclama.
Estrae il ciondolo, il sangue sgorga in un fiotto, Chanel vi appoggia un'immacolato fazzoletto. Crea una piccola fasciatura ed il suo limpido sguardo s'incupisce.
《 Tutto a posto.》dico per rassicurarla, nonostante il dolore pulsi. Afferro con l'altra mano il suo polso e sfrecciamo sulla pista, raggiungendo Sunny ed i suoi inguardabili paraorecchie rossi.
《Li hai resi unici.》
La voce di Clarissa mi catapulta ad oggi.
Seppur tentata di raccontarle la verità taccio; mi vesto mentre lei continua indisturbata l' ispezione del mio armadio.
《 Mi presti questo abito? 》
《Certo! 》
Non mi volto neanche, sto asciugando i capelli con il phon in bagno, la porta aperta per continuare a parlare.
Al mio ritorno indossa un abito in maglia nera, quello che avevo portato in montagna ma non ho avuto occasione di indossare.
Le sta a pennello.
《 Stai benissimo.》
《Anche tu !》
Prendo il libro porta gioie regalo di Jace, Molly e Coraline.
Sistemo sul pianale superiore i miei lacci.
Li tolgo dal cassetto e li riordino per colore, al polso indosso il bracciale.
Mi sento pronta.
I ragazzi vengono a bussare, Jace chiede un paio di minuti, si cambia qua, supera Clarissa che lo fissa allibita mentre prende un cambio dalla cassettiera.
Clarissa mi prende a braccetto e conduce alla villa dove il caffè non manca mai.
《Ma Jace?》mi chiede.
Scuoto il capo.
Stephen arriva e le scompiglia le ciocche, lei lo guarda irritata.
《 Credete sia un problema se Ayden ci raggiunge dai Donovan? 》chiede
mordicchiandisi un labbro a disagio.
Stephen le pichietta la fronte con due dita.
《Ovvio che no. Abbiamo già avvisato.》 Lei annuisce imbarazzata.
E Jace arriva; bellissimo con dei semplici jeans ed una camicia bluette con i primi bottoni slacciati.
《 Clarissa ti porto io dai Donovan. Lascia qui la tua auto dopo torni a prenderla.》 dice Stephen .
《Ma Charlie? 》
《Ti sto solo offrendo un passaggio.》sbuffa lui ridacchiando.
Loro escono ed io guardo Jace varcare la soglia della cucina, fra le braccia i regali per Stormy e Coraline.
Gli salto al collo d 'impeto .
《Buon Natale Jace!》
Il suo sguardo si fa profondo mentre mi abbraccia ed azzera le distanze tra noi.
《Buon Natale Kallie.》sussurra tra i miei capelli.
Gli do un bacio sulla guancia e resto beata in questo abbraccio sincero e pieno di calore.
Presso la residenza dei Donovan vi sono svariate auto.
Mr Covenaugh è arrivato direttamente dal club dove aveva una colazione di lavoro.
A Natale?!
Trascorriamo una giornata fantastica tra risate e complicità. Coraline ha strillato di gioia per le sue magliette ed era commossa per il regalo a Stormy; lei non ci aveva pensato.
Tutto questo buonumore mi sommerge; necessito di raccogliere i pensieri.
La sala della musica mi accoglie.
Sollevo il coperchio del piano e con l' unica mano disponibile arrangio un notturno di Chopin.
Jace mi raggiunge e si siede accanto a me silenzioso; ha chiuso la porta alle nostre spalle.
《Vorrei darti il mio regalo.》
Dalla borsa estraggo la scatolina e la poso nelle sue mani.
I suoi occhi non lasciano i miei mentre allenta il nastro e la apre.
Trattiene il bracciale fra la punta delle dita lo rigira e legge la frase incisa.
Sorride e me lo porge, impacciata dalla fasciatura dopo due goffi tentativi lo assicuro al suo polso.
Stiamo un istante così seduti sulla panchetta del piano le teste vicine le spalle che si sfiorano.
Jace accarezza i miei polsi , su uno il bracciale dell' amicizia, sull'altro il suo con i ciondoli di Alice nel paese delle meraviglie.
《 Raggiungiamo le nostre famiglie. Sono di là per noi.》
Annuisco.
Nel salone : Mr Covenaugh, i Donovan, Molly, Stephen , Charlie Connor, Daniel, Ayden e Clarissa ,Adam, Dustin e la sua famiglia.
Abbraccio con lo sguardo la sala, addobbata a festa e ricca d 'amore.
La famiglia non sempre è quella che ti mette al mondo, talvolta la famiglia è quella che arricchisce d' amore il tuo mondo. Loro.
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